Autore Topic: La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.  (Letto 1972 volte)

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Offline Vicus

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La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.
« il: Febbraio 26, 2023, 14:44:27 pm »
Non troverete questo su altri siti maschili, occupati a sbertucciare la Meloni come la peggior femminista di sempre, ma misteriosamente silenti persino sulla Boldrina.
La Schlein, considerata la risposta femminista alla Giorgia nazionale, è intoccabile per diverse ragioni, in ordine crescente di importanza:
1. Ha la cittadinanza statunitense ed  è “fieramente antifascista” (con un secolo di ritardo)
2. E’ per l’integrazione europea e i diritti dei migranti
3. Piace a Soros, che anche se finanzia il femminismo (Femen) è il grande assente dai siti e dai libri antifemministi
4. E’ a favore degli pseudo-diritti LGBTQ+, il che le conferisce un’immunità piena e incondizionata
Elly Schlein è un fenomeno concepito e messo a punto in laboratorio, un ologramma con il nulla intorno, un “esperimento” alle spalle del popolo bue e cornuto, e tutte le sue “campagne” sono pura sceneggiatura, un’americanata postmoderna che può fare presa solo su un’opinione pubblica assuefatta alle fregnacce.
E con quel sentore di Cia in famiglia, non può essere che la candidata vincente:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,3228.new.html#new
« Ultima modifica: Febbraio 26, 2023, 22:47:00 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Massimo

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Re:La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.
« Risposta #1 il: Febbraio 26, 2023, 23:26:25 pm »
La Schlein ha vinto le primarie. Povero PD. E' proprio vero che al peggio non c'è limite!

Offline Vicus

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Re:La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.
« Risposta #2 il: Febbraio 27, 2023, 00:08:17 am »
Un limite c'è sempre, bisogna vedere dov'è!
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online Frank

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Re:La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.
« Risposta #3 il: Febbraio 27, 2023, 00:31:10 am »
Bene, speriamo che il PD si femminilizzi sempre più e in breve diventi un partito totalmente femminile.
Del resto lo stesso Letta, noto scendiletto, ha dichiarato:
Citazione
"Auguri ad Elly Schlein segreteria del Pd. Riuscirà laddove io non ce l'ho fatta.

Vicus, ma "nessuno" chi ?

Offline Vicus

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Re:La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.
« Risposta #4 il: Febbraio 27, 2023, 01:30:26 am »
Bene, speriamo che il PD si femminilizzi sempre più e in breve diventi un partito totalmente femminile.
Del resto lo stesso Letta, noto scendiletto, ha dichiarato:
Vicus, ma "nessuno" chi ?
Frank mi rimangio quello che ho detto se trovi un sito maschile che almeno di recente ha criticato Letta, Draghi o qualche donna del PD per le sue politiche femministe. Non un articolo che li citi (ché già sarebbe un miracolo), ma dedicato proprio a loro. Sulla Schlein, silenzio assoluto.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.
« Risposta #5 il: Febbraio 27, 2023, 10:54:34 am »
Frank mi rimangio quello che ho detto se trovi un sito maschile che almeno di recente ha criticato Letta, Draghi o qualche donna del PD per le sue politiche femministe. Non un articolo che li citi (ché già sarebbe un miracolo), ma dedicato proprio a loro. Sulla Schlein, silenzio assoluto.

che la galassia maschile nel suo complesso sia più favorevole al pd che alla meloni è una balla grande come una casa.
il pd è il partito più odiato.

comunque, io sono di sinistra, socialista per drila tutta, ed ecco una serie di articoli contro Draghi:
https://maschileindividuale.wordpress.com/?s=draghi&submit=Cerca
che ho criticato più di qualunque presidente del consiglio, di cdx o di csx e considero il peggior governo della storia repubblicana, persino peggio di Monti e di Tambroni.

tra gli articolo anti-Draghi ti segnalo in particolare, questo sul tema femminismo:
https://maschileindividuale.wordpress.com/2022/02/19/e-anche-draghi-si-accoda-al-femminismo/

questo di settembre 2022 dove segnalo candidati/e femministe:
https://maschileindividuale.wordpress.com/2022/09/12/elezioni-e-qm-tre-candidati-da-non-votare/

questo contro la cirinnà:
https://maschileindividuale.wordpress.com/2022/08/05/la-ricca-femminista-fa-valere-che-e-proprietaria/

qui una seria contro la boldrini:
https://maschileindividuale.wordpress.com/?s=boldrini&submit=Cerca

questo recentissimo in cui critico la cgil:
https://maschileindividuale.wordpress.com/2023/02/22/le-femministe-al-sindacato-dei-pensionati/

e infine parlo della Schlein e di come dovrebbe essere la sinistra:
https://maschileindividuale.wordpress.com/2023/02/26/sconfitto-il-faccendiere-criptoleghista-si-apre-una-prateria-per-una-sinistra-operaia/
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
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Re:La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.
« Risposta #6 il: Febbraio 27, 2023, 10:56:41 am »
Fabrizio Marchi ha commentato sulla sua pagina facebook per ora:

https://www.facebook.com/fabrizio.marchi.75


Elly Schlein è la nuova leader del PD.  La “sinistra” riparte dalle priorità, e quindi dalla lotta al patriarcato.
Per la serie “Il “nuovo” che avanza”… 🙂
(Fabrizio Marchi)



e non mi pare entusiasta.
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Re:La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.
« Risposta #7 il: Febbraio 27, 2023, 10:59:13 am »
il tuo problema Vicus è che tu sei di destra conservatrice e non ti interessa davvero la QM quanto attaccare la sinistra in tutte le sue forme.  E questo purtroppo è un tratto di molti che ora si dicono sostenitori dei diritti del genere maschile.
Per cui per te la Meloni, guerrafondaia che imporrà regole durissime contro gli uomini, va comunque bene purché non vedi qualcuno che legalizza i matrimoni  omosessuali.
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Re:La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.
« Risposta #8 il: Febbraio 27, 2023, 11:12:47 am »
A proposito della Schlein e della cittadinanza a americana (che si dice abbia)  :

https://travel.state.gov/content/travel/en/legal/travel-legal-considerations/Advice-about-Possible-Loss-of-US-Nationality-Dual-Nationality.html

Da quanto leggo in questo sito i cittadini americani perdono la cittadinanza ( USA) se svolgono certe attività per conto di stati esteri, se giurano fedeltà a questi etc.
Se qualcuno qui si intende di diritto e magari ha una certa dimestichezza con le minuzie della codificazione di questo sarei interessato a un'opinione.

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Offline Vicus

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Re:La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.
« Risposta #9 il: Febbraio 27, 2023, 15:13:24 pm »
Lavorare per un partito non mi pare rientri nei casi
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.
« Risposta #10 il: Febbraio 28, 2023, 15:23:22 pm »
Lavorare per un partito non mi pare rientri nei casi
Non sembra neanche a me (per quel che riguarda lavorare per un partito), ma fare il ministro, il deputato, il pubblico amministratore (era vice presidente della regione) forse invece sì ?
Penso che questi ruoli debbano fare un giuramento di fedeltà allo stato italiano. C'è qualcuno qui che sa dare un parere qualificato ?
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Re:La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.
« Risposta #11 il: Febbraio 28, 2023, 18:51:14 pm »
Frank mi rimangio quello che ho detto se trovi un sito maschile che almeno di recente ha criticato Letta, Draghi o qualche donna del PD per le sue politiche femministe. Non un articolo che li citi (ché già sarebbe un miracolo), ma dedicato proprio a loro. Sulla Schlein, silenzio assoluto.


https://theindependentmanitaly.wordpress.com/2022/12/08/keinpfusch-su-elly-schlein/

Citazione
Keinpfusch su Elly Schlein.
 ericlauder  Riflessioni  December 8, 2022 1 Minute
Del resto, quando ogni anno in italia muoiono 1000 persone sul lavoro, in Germania ne muoiono 500, e si scopre che il 90% sono maschi , chi se ne esce dicendo che il mondo del lavoro e’ fatto per privilegiare i maschi vuole lo scontro, non ci puo’ nemmeno essere dialogo. Quando il 70% dei suicidi sono maschi e qualcuno dice che la societa’ e’ disegnata a misura di uomo, io non credo ci siano le condizioni per dialogare. Quando la stragrande maggioranza dei senzatetto, cioe’ i barboni, sono maschi, e qualcuna se ne esce dicendo che lo stato pensa solo agli uomini, non c’e’ spazio per alcun dialogo.

Se la signora e’ femminista, me ne faro’ una ragione, ma mi guardero’ bene dal votarla: per quanto mi riguarda, le persone povere hanno circa tutte gli stessi problemi, maschi o femmine che siano, mentre le persone ricche hanno tutte circa gli stessi privilegi, maschi o femmine che siano.

Il resto qui:

https://keinpfusch.net/donne-sinistra-simboli-e-simulacri/



https://theindependentmanitaly.wordpress.com/2023/02/27/informazioni-irrilevanti-ha-vinto-elly-shame-la-stupratrice-della-costituzione/

Citazione
Informazioni Irrilevanti: ha vinto Elly Shame, la stupratrice della costituzione.
 ericlauder  Notizie  February 27, 2023 1 Minute
Il risultato era d’altronde scontato, solo Valeria Valente poteva credere che Bonaccini avesse grosse chances 😀

Di Elly Shame avevamo già parlato lo scorso 4 dicembre, è una femmina senza figli che vuole che le femmine senza figli vadano in pensione molto prima dei padri di famiglia anche se questi ultimi vivono in media 4,5 anni in meno – e direi che basta e avanza (per ora, almeno):

Interessata, insensata, sessista, ipocrita e vergognosamente misandrica

Pertanto di qui in avanti avremo “La Stupratrice (della costituzione)” che dovrà misurarsi contro “La Sguattera” (la Meloni, la servetta degli USA). Credo che sarà molto interessante, ed a tratti potrebbe diventare persino divertente.

Per ora è tutto.

Vi lascio con una celebre hit di Elly Shame:


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Re:La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.
« Risposta #12 il: Febbraio 28, 2023, 18:55:06 pm »
https://keinpfusch.net/donne-sinistra-simboli-e-simulacri/

Citazione
dicembre 5, 2022
Donne, sinistra: simboli e simulacri.
Si discute molto della Schlein, e sarebbe bello poter commentare le sue idee politiche, o il suo programma, ma non esistendo nessuna delle due cose, la sua presenza e' puramente simbolica. Essa e' li' non per cio' che e', o per cio' che fara', ma per cio' che simboleggia. In coerenza con una vasta storia, a sinistra, che non propone altro se non atti simbolici.

Sono ormai trent'anni che a sinistra e' tutto simbolico, e' tutto messaggio, e poi sotto c'e' poca sostanza. Se c'e' un partito che ha lanciato neologismi , oltre a M5S , e' proprio la sinistra. Ma occorre anche far notare che sotto questi neologismi in realta' non ci fosse nulla: Renzi, forse riprendendo Grillo, ha lanciato la parola "rottamazione", ma se osserviamo i quadri PD di oggi, notiamo che non ha rottamato praticamente nulla.

E questa tradizione rientra nel tradizionale "gattopardesimo" del PD: che cosa fara' la Schlein per il PD? E' giovane, donna, e lesbica. Ok. MA che cosa fara' la Schlein per il PD? Beh, e' giovane, donna e lesbica. Si, ma come combattera' il problema delle correnti che paralizzano il partito? Beh, e' giovane, donna e lesbica. E in che modo trasformera' il partito in una cosa diversa, che possa piacere alla sinistra? Beh, e' giovane, donna e lesbica.

Questi tre simboli , "giovane", "donna", "lesbica" sono completamente astrusi dalla politica, e non hanno significato politico alcuno. La politica (almeno in democrazia) e' scelta: la Schlein non ha scelto di essere giovane, non ha scelto di essere donna, e nemmeno di essere lesbica.  In che cosa queste tre qualita' sarebbero da sole un cambiamento del partito?

Semplicemente, "giovane", "donna" e "lesbica" sono diventati meri simboli, privi di contenuto, privi di effetti pratici. Si chiedera' di votarla perche' e' giovane, donna e lesbica. Cosa che non cambia di una virgola la politica del partito, la politica del paese, o qualsivoglia programma politico.

La sua promessa elettorale, quella di non cercare vendette e di includere tutti i presenti, ci dice una cosa: che non modifichera' nulla. Gattopardismo puro.

La  solita sciorinata di atti simbolici che non concludono niente non si ferma qui: ha tolto il palco. Ok. Atto simbolico, ma che non cambia nulla , non cambia la politica del partito, non cambia la composizione dei vertici, non cambia i meccanismi decisionali interni.

Quindi, "il palco" e' diventato un altro simbolo privo di significato pratico o di utilita' alcuna. Poi prendera' "lo zaino", e con il "taccuino" andra' ad ascoltare i problemi delle persone. Potrei demolire questi simboli semplicemente facendo notare che , dopo tot anni di politica attiva (non e' nata ieri, era a Bruxelles nel 2014) , i problemi delle persone dovrebbe almeno averli gia' intravisti, e non da ieri. A quanto pare invece non ha ancora afferrato bene quali siano i problemi del paese reale, e ci mettera' un po' (armata di zaino e taccuino, perche' lei crede nella digitalizzazione) a capire quali siano i problemi del paese. Per essere in politica ALMENO dal 2014 (era eurodeputata), o e' sorda o e' "un pelino picchiatella".

In ogni caso, ha dato in pasto alla sua base la sua bella (over)dose di simboli privi di effetti pratici sulla politica: Elly Schlein e' {"donna", "lesbica", "giovane", "zainetto", "taccuino"  ,  "femminista", "noi"} (Ho inserito l'ultima parte perche' , ascoltandola, sembra amare il plurale maiestatis. Dice "noi" al posto di "io". Cosa che, non avendo alcun effetto pratico, va derubricata al ruolo di "simbolo").

E non ho voglia di chiedermi se sia un "simbolo" o un "simulacra" secondo la scuola postmodernista, perche' in tal caso dovrei concludere che la sua forza derivi dalla sua palese falsita', come capita ai simulacra.

Quindi sono buono, e li chiamo semplicemente "simboli" e non "simulacra", come erano "Berlusconi operaio", o "Giorgia Meloni novita' politica", "Salvini alfiere del cristianesimo". Tutti simulacra, ovvero simboli che traggono la propri forza dalla propria palese falsita'.

Ma mi fermo qui, altrimenti sarei troppo cattivo.

Adesso mi direte che in politica i simboli sono importanti, e che per alcuni sono "tutto":  questo spiega molti disastri che avvengono a sinistra, e spiega il suo inesorabile declino. Se dite cosi' siete di sinistra, e quindi abituatevi a perdere.

Il celebre sindacalista degli schiavi negri , oggi finito sotto la lente delle inchieste , non era un "sindacalista degli schiavi negri", ma semplicemente "IL SIMBOLO" dei sindacalisti degli schiavi negri. Esattamente come i suoi stivali di gomma sporchi di fango erano "IL SIMBOLO" di lotte. Inesistenti. Era un simulacra, ma ripeto: voglio essere pietoso perche' oggi ho mangiato bene.

E' proprio questo feticismo per i simboli che, da solo,  costituisce  la ragione PRATICA per  la quale in pochi li votano ancora: gli italiani hanno dei problemi reali (non simbolici), e se prima se ne sbattevano dei simboli, ora sono diventati addirittura allergici. Tranne quelli che possono permettersi il fetish dei simboli, che di solito non hanno i problemi degli altri comuni mortali (che non sono simbolici, ma pratici: arrivare a fine mese, pagare le bollette, trovare un lavoro, curarsi, eccetera).

Ma supponiamo per assurdo che i simboli siano centrali. Supponiamo pure che i simboli siano centrali, e che siano la sostanza di un partito. Non ci credo, ma proviamo a ragionare per assurdo. E chiediamoci per quale ragione io dovrei votare questo partito. Abbiamo detto che i simboli sono i seguenti:

{"donna", "lesbica", "giovane", "zainetto", "taccuino"  ,  "femminista", "noi"}

E adesso dovrei capire per quale motivo , se vivessi in Italia, dovrei votare uno di questi simboli.

Se ci teniamo la dimensione dei simboli, o almeno il contesto, i simboli che identificano ME sono:

{"maschio", "licazzimiei", "non giovane", "rete", "digitale", "equalitario", "io"}

Ora, andando per ordine, la differenza (in termini simbolici) e' troppo ampia.

"Donna" vs "uomo".
Io sono maschio, lei e' femmina. Se vogliamo che questi due simboli abbiano potenza, allora lei non mi tange. Dal momento che mettere questi due simboli in politica implica che siano scelte politiche, e io ho chiaramente fatto la scelta politica di essere un maschio (ammesso che sia una scelta, ma in democrazia l'appartenenza e' una scelta per definizione, e non si scassa la minchia alle definizioni) , allora il primo motivo simbolico di votarla manca del tutto. Potrete trovare eccessivo classificare "maschio" usando il termine "scelta politica", perche' nessuno sceglie davvero i suoi cromosomi, ma ripeto: siamo in democrazia e stiamo parlando di simboli. E in democrazia, i simboli  sono scelte politiche: nel momento in cui un partito diventa intersezionista e mette il sesso biologico tra i simboli, essi diventano scelte politiche. E siccome mi torna un po' difficile fare la scelta politica di essere "donna", allora  per me il partito della Schlein e' invotabile.

"Lesbica" contro "licazzimiei"
Sulla differenza tra "lesbica" e "licazzimiei"  l'incompatibilita' e' ancora piu' fondamentale. Non perche' io non abbia voglia di parlare della mia sessualita' (ed e' assolutamente vero, in questo periodo della mia vita e in questo periodo dei social network) ma perche' penso che la politica non debba trasformare le preferenze sessuali in simboli politici.

Non ho nessuna intenzione di avere il "partito delle lesbiche" , "il partito dei bisessuali", "il partito dei gay nascosti", "il partito dei transessuali", anche perche' visti i numeri il "partito dei maschi cui piace la fica" vincerebbe SEMPRE. E lo stesso dicasi del "partito delle femmine cui piace la nerchia".

Ma il problema che mi pongo, ancora meno simbolicamente, e' che diavolo di stato ottengo nel momento in cui la sessualita' diventa oggetto di dibattito politico e di identita' politica: un paese di merda, nel quale le persone hanno piu' o meno diritti a seconda del partito al potere.

Anche sul piano "identita' sessuale" non ci siamo proprio. Primo, perche' le scelte sessuali non sono un'identita', secondo perche' non sono simboli politici, terzo perche' detesto l'idea di uno stato che ne discute e ne fa una questione politica.

Quando provo ad immaginare lo stato che discute di come uso i miei genitali, non riesco ad immaginare altro che uno stato di merda. Chiunque sia al governo.

"Giovane" vs "classico".
Ok, io non sono piu' giovane. D'altro canto, mia figlia e' piu' giovane della Schlein. Quindi, e' troppo poco giovane, o troppo giovane? Non saprei. L'eta' non e' una scelta politica, e se prendiamo la vita dei grandi dittatori rimaniamo abbastanza stupiti da quanto fossero giovani quando hanno preso il potere: forse la loro giovinezza ha qualcosa a che fare col fatto che hanno evitato delle tediose pratiche, tipo "elezioni", "dialogo",  o "consenso". Se cerchiamo politici giovani che sbaragliano una politica di anziani, nella storia li troviamo quasi sempre dal lato dei dittatori, nel senso che la loro giovinezza si basa sempre sul fatto che hanno aggirato alcuni passaggi. Non sempre dettagli insignificanti.

Certo, esistono anche paesi ove persone giovani sono arrivate al potere: ma questo avviene perche' CHIUNQUE ha un percorso breve di fronte. Non perche' il giovane aggira questi intralci che sono le regole: questo e' tipico dei dittatori.

In questo senso, la Schlein mi puzza di una che non ha alcuna intenzione di perdere tempo con cose tipo "la politica", "il consenso" oppure "il dialogo". Se dicesse "faremo in modo che da ora in poi qualsiasi pinco pallino possa diventare segretario a patto di prendere la tessera il giorno prima, come ho fatto io"  sarebbe diverso: allora avrebbe un programma.

Ma se e' normalmente impensabile mentre lei puo' farlo perche' lei e' lei e gli altri non sono nessuno, beh, sa molto di dittatore. (Con quale potere o con quale esercizio della forza possa fare la dittatrice, lo vedremo. Secondo me non ce la fa.).

"Zainetto" vs "rete"
Ricordo il significato del termine "zainetto" per via della mia veneranda eta'. Ma nel nostro secolo questo simbolo dice proprio questo: voglio usare qualcosa che ai vecchi ricordi la giovinezza. Quando giravamo con lo zainetto invicta per portare tonnellate di "bagaglio" con noi. Si', lo ricordo.

Ma siamo nel ventunesimo secolo, e per questa cosa si usa la rete (tranne nelle scuole ancora antidiluviane). Mi spiace, ma io penso che trascinarsi dietro un simpatico zainetto non sia utile quanto avere con se' un buon smartphone e una buona gestione delle fonti. Che cosa rappresenterebbe lo zainetto? Un simbolo di modestia? Per una che ha parenti ambasciatori e fu eletta a Bruxelles nel 2014? Provate a comprarne uno decente, di zainetti, e osservate i costi: vi sembrano modesti?

Se usciamo dal simbolico,  mio problema e' che credo piu' nella trasmissione delle informazioni che negli zainetti.

Lo zainetto mi sembra il simbolo ideale di una sinistra che accetta il nuovo solo se viene dal passato, e di una sinistra che accetta il "giovane" solo quando ha lo stesso comportamento che avevano i nonni da giovani. Ok, zainetto. E zainetto sia: ma il fatto che mi ricorda la MIA giovinezza, mentre mia figlia a scuola usa un tablet e ha i testi su moodle mi dice molto. Lo zainetto e' un simbolo della MIA giovinezza. Mia  figlia avra' come simbolo Moodle. (https://moodle.org/) Forse.

Io non ne posso piu' di partiti che accettano i giovani soltanto se somigliano ai giovani di una generazione fa (e sono generoso con me stesso) , e che accettano le cose dei giovani solo quando le trovi in un negozio di antiquariato. Non e' gioventu', e' giovanilismo. E, direbbe mia figlia, "abbastanza cringe". La Schlein e' sicuramente cringe.

"Taccuino" vs "digitale".
Ogni partito ha decine e decine di digital advisors. Ha dati e sondaggi a strafottere. Per quale fottuta ragione nel ventunesimo secolo il taccuino sia sinonimo di "memoria" o di "conoscere", lo sa solo la Schlein e lo sanno gli scemi di guerra che la votano. Il "taccuino" e' un altro simbolo che nel ventunesimo secolo non si deve vedere.

La Schlein vuole dire che usando il taccuino annotera' pazientemente i problemi del popolo, che la gente le riportera' e' che lei ascoltera'. Se fossimo nel 1946, forse avrebbe ragione. Ma oggi non siamo piu' nel 1946. Sono (spiritualmente) nel 1946 i vecchiardi giovanili e le carampane incartapecorite che la votano, unitamente a coloro che hanno l'eta' per essere giovani, ma hanno scelto di gettare alle ortiche questa preziosa opportunita'.

Ve ne pentirete in futuro.  Quando voterete taccuini e zainetti per dimenticare la vostra scelta di essere vecchi gia' da giovani.  Del resto c'e' chi si laurea a 23 anni bruciando le tappe, quindi immagino che essere vecchi a 17 anni potrebbe essere visto come un traguardo.

Se accettate un consiglio, non fatelo: e' un traguardo di merda.

Ma ripeto, io credo nel digitale, se volessi sapere quali sono i problemi delle persone mi procurerei dei dati e li processerei con un buon sistema di data analytics.

Incompatibili. Invotabile. Inascoltabile. Cringe.

"Femminista" contro "equalitario".
C'e' una profonda differenza tra la ridicola americanata che e' il femminismo moderno, e l'equalitarismo progressista. E' la differenza che passa tra un progressista europeo ed un liberal americano. Per usare un esempio di cui abuso:

Se diciamo che 100 aziende hanno il 50% del PIL del mondo, il progressista europeo si lamenta dell'ingiustizia economica e si propone di tassarle, la liberal americana si lamenta che tra i CEO non ci siano abbastanza donne, negri e lesbiche, e si propone di imporre delle quote.

La visione intersezionalista mi e' avversa, cosi' come le politiche identitarie, per la semplice ragione che non hanno come obiettivo ne' l'eguaglianza ne' l'equita', bensi' la semplice spartizione del potere.

Del resto, quando ogni anno in italia muoiono 1000 persone sul lavoro, in Germania ne muoiono 500, e si scopre che il 90% sono maschi , chi se ne esce dicendo che il mondo del lavoro e' fatto per privilegiare i maschi vuole lo scontro, non ci puo' nemmeno essere dialogo. Quando il 70% dei suicidi sono maschi e qualcuno dice che la societa' e' disegnata a misura di uomo, io non credo ci siano le condizioni per dialogare. Quando la stragrande maggioranza dei senzatetto, cioe' i barboni, sono maschi, e qualcuna se ne esce dicendo che lo stato pensa solo agli uomini, non c'e' spazio per alcun dialogo.

E' chiaro che in queste condizioni, si tratta di meri tentativi di scontro, e io non combatto quando non c'e' niente da vincere, e nel caso di assalto , non combatto quando esiste una strategia elusiva di minor costo.

Se la signora e' femminista, me ne faro' una ragione, ma mi guardero' bene dal votarla: per quanto mi riguarda, le persone povere hanno circa tutte gli stessi problemi, maschi o femmine che siano, mentre le persone ricche hanno tutte circa gli stessi privilegi, maschi o femmine che siano.

E se non lo capite, mangiate pure brioches al posto del pane.

"Io" contro "noi".
A me quelli che candidano se' stessi ma pretendono di essere "tutti noi" accendono delle brutte lampadine. Perche' i casi sono due: o sono dei totalitaristi ("il mio pensiero rappresenta gia' il pensiero di tutti, quindi stai zitto") o sono dei finti leader che intendono scaricare le proprie responsabilita' ("non ero io, eravamo noi tutti. Perche' devo pagare io?"), o peggio: "armiamoci e partite".

Entrambi gli atteggiamenti, che possono comparire da soli o in qualsiasi mescola, mi sono troppo antipatici. Se IO voglio un ruolo di responsabilita', sono IO il leader, e IO mi prendo sia la colpa che la responsabilita' delle mie azioni, e se non vi piace quel che faccio IO, uno di VOI prendera' il mio posto.

Come riassumerei tutto questo?

"Elly Schlein e' solo l'ennesima simbolica mezzasega, molto ma molto simbolica, che non somiglia ad un leader nemmeno di striscio, che non combinera' nulla di pratico essendo priva di qualsiasi contenuto, messa dalle correnti del PD a fare da foglia di fico , cioe' per coprire il fatto che non cambia nulla di concreto".

E sarebbe anche ora che il PD cambiasse nome, con qualcosa di piu' simbolico.
Il PD si conferma il partito di simbolici segaioli. Quelli che si sono lamentati del conflitto di interesse di Berlusconi senza MAI fare una legge contro il conflitto di interesse, ma facevano tanti bei "girotondi" (molto, molto simbolici) attorno alle procure. E le "marce".

Sono ancora loro, e stanno solo cambiando simboli. Il solito partito di inutili segaioli. La minchia nel pugno, se proprio vogliamo parlare di simboli, per loro sarebbe la perfezione.

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Re:La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.
« Risposta #13 il: Febbraio 28, 2023, 19:00:38 pm »
Vabbè, non fa parte del fantomatico momas, ma va bene lo stesso...

https://www.iltempo.it/politica/2023/02/27/news/marco-rizzo-elly-schlein-mainstream-totalitarismo-globalista-liberista-pd-35022386/

Citazione
Rizzo a valanga su Schlein: “Rappresenta il mainstream del totalitarismo globalista e liberista”

27 febbraio 2023
La nomina di Elly Schlein a segretaria del Partito Democratico non convince per nulla Marco Rizzo. L’ex segretario del Partito Comunista è stato intervistato da Affari Italiani, sparando a zero sulla vincitrice delle primarie dem: “Si potrebbe dire che il manifesto del Festival di Sanremo sia in sintesi la proposta politica di Schlein. Lei rappresenta perfettamente il mainstream del totalitarismo globalista e liberista costruito in questi anni. Un'agenda che in primo luogo per le nuove generazioni si muove a tambur battente, dal mangiare insetti al gender, dal politicamente corretto alla guerra e all'invio di armi, dal totale disiniteresse per i diritti sociali all'esaltazione per quelli civili”.

“Adesso - continua ancora Rizzo - arriva il personaggio che può declinare gli ordini e i comandi della globalizzazione capitalista, Schlein è perfetta e ha tutte le caratteristiche politiche e pseudo-culturali per incarnare il personaggio che, dopo che verrà scalzata Giorgia Meloni, nonostante il suo inginocchiarsi al potere atlantico ed europeo, potrà essere la nuova direzione di un'Italia priva di sovranità popolare e di qualunque indipendenza e autonomia”.

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Re:La femminista che nessuno critica. Spiegata bene.
« Risposta #14 il: Febbraio 28, 2023, 20:01:50 pm »
Frank, non so Marchi che paradossalmente è l'unico che non risparmia critiche alla sinistra, ma tutti gli altri siti fino ad ora erano stati in letargo sul PD e suoi elementi. Durante il governo Draghi non ti dico. Lieto che si siano improvvisamente svegliati...
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.