Autore Topic: La farsa delle primarie, infiltrato leghista vota Schlein cinque volte  (Letto 596 volte)

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Offline Vicus

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Purtroppo alttri siti occupati a cercare note femministe nella Lega, non si accorgono della Schlein, forse eletta (sicuramente eleggibile) con voto multiplo. Un leghista (sicuramente femminista) è riuscito a votarla cinque volte:

La farsa delle primarie Pd, leghista vota 5 volte e mette tutto online

Con la "festa della democrazia [o festa alla democrazia?]" delle primarie del Pd, come l'ha definita l'ormai ex segretario Enrico Letta, arrivano le solite polemiche: i controlli sul voto multiplo sono inesistenti o quantomeno inefficaci e si può andare di gazebo in gazebo, pagare i due euro e votare più volte. Nel 2019 un video di Fanpage aveva dimostrato la possibilità di voti multipli alle primarie del Pd a Milano. Le lezione non è bastata e lo stesso copione si è verificato nel 2023.

Svolta radicale, l'ex sardina Santori rivela le prossime mosse di Schlein
"Svolta radicale", l'ex sardina Santori rivela le prossime mosse di Schlein
L'eurodeputato leghista Angelo Ciocca, per esempio, ha pubblicato sui social un video in cui si vede la stessa persona votare in cinque seggi diverse del Pd a Brescia. "Un nostro militante ha votato in cinque seggi cittadini per dimostrare che farsa siano le primarie del Pd", afferma il leghista.

Schlein si sente l'anti-Meloni [evviva, così caccerà quella femminista dal governo]: "Saremo un bel problema per il governo"
D'accordo, ma chi ha votato il militante leghista (ricordiamo che il voto ai gazebo era aperto a tutti)? Ciocca fa sapere che tutti e cinque voti sono andati a Elly Schlein [ohibò] per "solidarietà" per il furto dello zaino subito dall'ormai segretaria dem sul treno da Verona per Milano, proprio all’altezza di Brescia.

https://www.iltempo.it/politica/2023/02/27/news/primarie-pd-farsa-voto-multiplo-leghista-ciocca-brescia-video-elly-schlein-35018202/
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Paol

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Re:La farsa delle primarie, infiltrato leghista vota Schlein cinque volte
« Risposta #1 il: Febbraio 28, 2023, 15:03:06 pm »
C'è questa fissazione di importare le cose dall' America, per di più storpiandole. Le primarie in USA sono ufficializzate, nel senso che partecipano (almeno di norma) gli elettori che si registrano (presso lo stato) come elettori di un certo partito. E anche così ci sono dubbi sulla validità del voto. Fatte nel modo in cui le fa il PD sono solo kermesse, utile a ratificare decisioni prese altrove.
L'ottimo è nemico del bene....ma non c'è limite al peggio

Offline Frank

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Re:La farsa delle primarie, infiltrato leghista vota Schlein cinque volte
« Risposta #2 il: Febbraio 28, 2023, 19:24:15 pm »
Vicus
Citazione
Purtroppo alttri siti occupati a cercare note femministe nella Lega, non si accorgono della Schlein

Ancora con questa storia ?

http://www.linterferenza.info/editoriali/la-farsa-delle-primarie/
Citazione
La farsa delle primarie
Fabrizio Marchi • 27 febbraio 2023 • 1 Commento
Non c’è nulla di più antidemocratico delle “primarie”, spacciate invece dai neoliberali  come il trionfo della democrazia

Nulla di più falso. La logica delle primarie si fonda proprio sull’annullamento del vero dibattito democratico in favore degli “umori”, del “sentito dire”, di una immagine, di un’espressione, un volto, un sorriso visti o ascoltati più o meno distrattamente in televisione.

Alle primarie di un partito possono votare tutti, anche quelli di un partito opposto e contrario. Chiunque può esprimere il proprio voto per le ragioni più disparate che molto spesso nulla hanno a che vedere con i contenuti, i programmi, la strategia e la linea politica dell’esponente politico al quale si dà la preferenza.

Un segretario di partito, come era giustamente una volta, dovrebbe essere eletto dagli iscritti e dai militanti di quel partito, dopo un lungo e approfondito dibattito interno.

Al di là degli esiti nefasti (e soprattutto di un patrimonio politico e umano enorme colpevolmente dissipato) che abbiamo tutti sotto gli occhi, la fase costituente che portò allo scioglimento del PCI e alla costituzione del PDS, rappresentò un grande esercizio di democrazia.  Centinaia e centinaia di migliaia di militanti di quel partito per un anno si confrontarono e si scontrarono e il livello della discussione era altissimo. Un confronto molto spesso drammatico, lacerante, sia sul piano politico che soprattutto umano. Quello fu un momento di alta politica, con una partecipazione di popolo straordinaria, in quantità e in qualità.

Ma questo valeva anche per i congressi di quei partiti della cosiddetta prima repubblica, sia pure con tutti i loro difetti: le cordate, le correnti e le sottocorrenti organizzate, i pacchetti di tessere, le clientele, tutto quello che volete. Ma non c’è dubbio che in quei partiti si discutesse veramente. Gli intellettuali si mescolavano con gli operai, gli uomini con le donne, i dirigenti con i militanti delle sezioni più sperdute del territorio nazionale.

Ciò a cui assistiamo invece oggi è soltanto spettacolo, finzione. Le primarie sono una burla, possono forse andar bene per decidere il cantante di maggior gradimento, ma non certo per eleggere un leader di partito.

L’elezione di Elly Schlein a segretaria del PD non è il risultato di una vera discussione politica ma dell’effetto mediatico. Al grigio amministratore privo di ogni appeal e soprattutto di idee, il “popolo” pidino (per lo più una media e spesso medioalta borghesia garantita) ha preferito la giovane Schlein, altrettanto povera di idee e contenuti ma con un appeal che va incontro ai desiderata e agli umori di quella borghesia “ZTL”, “progressista e di sinistra” di cui sopra.

Altro non c’è.


http://www.linterferenza.info/editoriali/promemoria-la-nuova-segretaria-del-pd/

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Promemoria per la nuova segretaria del PD
Pier Luigi Alba • 28 febbraio 2023 • 1 Commento
Mi è capitato di assistere ad un servizio giornalistico televisivo in una rubrica di RAI3 (Fuori TG) che si occupa spesso di tematiche sociali, collocato in coda al TG3 di mezzogiorno. E’ stata descritta l’iniziativa di un bar a Milano in pieno centro (Il Girevole, gestito da Gesuiti) che offre da bere cocktail e bevande analcoliche ai senza-tetto: un gesto, piccolo, simbolico ma importantissimo, per dare modo loro di ricostruirsi o mantenere un minimo di relazioni sociali, sia tra di essi che con altre persone che quel locale pure frequentano. Viene intervistata una persona, un uomo ben tenuto, che racconta di come questa iniziativa sia importante e ben centrata perché…dalla propria esperienza di persona fuoriuscita da “disgrazie” garantiva che questo è uno dei principali problemi dei “senzanulla” (così andrebbero più correttamente denominati) e che queste iniziative, possono offrire delle chance per aiutare i percorsi di fuoriuscita da quelle degradate situazioni.

Intelligentemente, il giornalista che ha confezionato il pezzo ha posto in stridente contrasto la realtà degli homeless milanesi con il clima modaiolo di questi giorni a Milano per le sfilate di “Moda Donna Fashion Week 2023-24”. Nel capoluogo lombardo ci sono circa 12.000 senzatetto, la stragrande maggioranza dei quali…come in tutte le altre parti d’Italia, sono maschi (quasi l’86% – Indagine sulle persone senza dimora, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – 2015) Evidentemente però questo macro-dato di genere, non aveva sufficiente significanza per essere messo in risalto, nonostante le immagini che accompagnavano il pezzo testimoniassero di questa evidente ed inconfutabile realtà. Nel successivo servizio, incentrato sul reddito di cittadinanza è stata intervistata una donna che dirige una struttura di accoglienza per senza fissa dimora a Caserta (gestita da Emmaus, associazione di volontariato cattolico). Ha raccontato di come quei 400 euro a testa fossero, per gli ospiti della sua struttura, l’unica striminzita fonte di sopravvivenza:…4 donne e 14 uomini. Anche in questo caso senza operare nessuna sottolineatura sul divario di genere. Ne lei ne il giornalista che la intervistava. E’ di tutta evidenza che la marginalità sociale, nella sua rappresentazione mediatica, non può trovare caratterizzazione su base sessuale, come invece avviene per altri allarmanti fenomeni sociali. Non ci sarebbe nessuna obiezione da opporre (uomini e donne sono per me politicamente soggetti-medesimi) se non fosse che questo dislivello, che fa il pari con il dato statistico di altre sfavorevoli condizioni sociali (morti/infortuni sul lavoro, suicidi, livello di scolarizzazione, abbandoni scolastici, aspettativa di vita, giustizia separativa, spesa e piani specialistici sanitari…ecc) coesiste con una rappresentazione mediatica degli appartenenti al sesso maschile come socialmente privilegiati rispetto alle donne. E proprio in quanto uomini.

Questo falsato tratteggio si basa proprio sulla sostanziale trasparenza/rimozione del disagio maschile nel contemporaneo in termini di raffigurazione fenomenologica: “esiste” infatti solo ciò che viene messo in luce e descritto. Ciò che lascia interdetti è che questo effetto distorsivo sia prodotto e alimentato soprattutto nel campo culturale e politico progressista, il quale attraverso l’ormai consolidata adesione acritica alla teoretica e alla ricostruzione femminista, ha adottato il disagio femminile (che pure esiste) ad escludendum. Lo ha fatto per necessarie ed ineludibili questioni ideologiche, avendo il femminismo fin dalla sua nascita, individuato l’uomo (il maschile) come elemento di determinazione della propria condizione.* Talché non c’è possibilità di convivenza tra le due diverse sofferenze femminile e maschile, dato che la prima non può…per le ragioni dette, che espellere la seconda.

Se quel servizio giornalistico, anziché indagare il fenomeno della marginalità urbana tout court, avesse scelto di scandagliare la condizione delle donne che vivono ai margini (e ve ne sono) avremmo avuto tutt’altro taglio ed ascoltato il termine di “donne senzatetto”. Avremmo ascoltato della loro specificità e delle particolari cause per le quali una donna possa piombare in quella condizione. Per gli uomini questa specificità interpretativa, nonostante la schiacciante maggiorità, non è neppure immaginabile. Esattamente come accade ad esempio in tema di morti sui luoghi di lavoro, fenomeno anch’esso caratterizzato per la sua quasi totalità da lavoratori maschi.

Da qualche ora, il principale partito politico italiano dell’area progressista (Partito Democratico) ha eletto una donna, l’on Elly Schlein, a capo della sua segreteria. Nella sua mozione per le primarie la parola “donne” compariva 13 volte. La parola uomini….mai. Leggo: “Per contrastare le diseguaglianze e emancipare le persone dal bisogno. Per rispondere alla domanda di protezione di chi è rimasto ai margini dei cambiamenti. Perché chiunque possa realizzare il proprio percorso di vita”. Spero si ricordi anche di questi maschi, invisibili in quanto maschi.

*http://www.politichepiemonte.it/argomenti/colonna2/salute/489-lanalisi-della-spesa-sanitaria-in-unottica-di-genere ) Un comportamento sociale maschile che ha ancora delle pesanti conseguenze sulla salute delle donne e dunque anche sul sistema sanitario è quello della violenza contro le donne. L’ultima indagine Istat del 2015 su questo tema ha confermato che anche in Piemonte il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, circa 480.000 in termini assoluti, ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Di queste il 13,3% ha subito violenza dal partner o dall’ex partner, il 26% da un non partner.


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Pier Luigi Alba
28 febbraio 2023 at 16:46
Aggiungo un (tragico) dato: nel 2022 sono morti poco meno di 400 senzatetto, con un incremento del 55% rispetto al 2021 e dell’83% rispetto al 2020.
Una media di più di un morto ogni giorno.
Il 91% di loro erano uomini.
Dal 1° gennaio di quest’anno siamo già oltre 50.

Offline Vicus

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Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Utente cancellato

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Re:La farsa delle primarie, infiltrato leghista vota Schlein cinque volte
« Risposta #4 il: Marzo 01, 2023, 23:37:05 pm »
chi ha votato più volte alle elezioni del pd non essendo piddino ha solo dimostrato piu volte quanto è idiota:

1) perchè ha regalato 2 euro al pd che in queste primarie ha raccolto oltre 2 milioni di euro
2) perchè va ad interferire con un evento democratico di un altro movimento e dimostra scarso rispetto.  I trucchetti sono possibili in ogni elezioni. ricordate i signori delle tessere presenti nei congressi democristiani (e non solo)
3) perchè la forza per organizzare il voto la aveva più Bonaccini, uomo delle coop e sponsorizzato dai maggiorenti del partito (come deluca ed emiliano) piuttosto che la schlein .
Io ho riposto le mie brame nel nulla.
(Stirner , L'Unico e la sua proprietà)
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