Voglio celebrare a modo mio l'8 Marzo: menzionando appunto quello che ha dichiarato Santoro a proposito dell'elezione di Ely Schlein alla carica di Segretario del PD. Una premessa innanzitutto: non ho mai avuto simpatia per Michele Santoro. A parte le sue idee di sinistra, anzi di sinistrorso (qualche volta pure di sinistronzo), l'uomo mi è sempre apparso come un arruffone e un confusionario che spesso salta di palo in frasca e che non c'entra mai il punto, come spesso capita appunto ai sinistri. Ma ieri alla trasmissione televisiva Di Martedì ne ha detta una giusta: "Spesso ci si aspetta dalle donne una maggiore passione e un approccio diverso alla politica. Tuttavia, occorre vedere cosa c'è dietro alle donne prima di valutare positivamente questo approccio e tale passione. Ora dietro a Ely Schlein chi c'è? C'è Franceschini. Beh, allora che rivoluzione è? Sarà la rivoluzione di Franceschini. E cioè nessuna rivoluzione!". Ora, se è vero che se un fascista dice che piove e piove, in tal caso ha ragione il fascista, come proclamava l'antifascista Rossi, è vero anche che se un comunista dice che le donne non fanno nessuna rivoluzione, allora ha ragione il comunista. Tanto di cappello a Santoro che ieri non ha voluto genuflettersi davanti alla superiorità morale presunta di Ely Schlein per il semplice fatto di essere donna mentre ora tutto il circo mediatico nazionale incensa la nomina di Schlein a Segretario del PD come "evento epocale". E questo, notate, alla vigilia dell'8 Marzo!