Autore Topic: Il mito della sottomissione femminile: verità o strumentalizzazione?  (Letto 8995 volte)

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Offline Zoltan2

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Il quesito del sondaggio è semplice:

Le donne erano veramente sottomesse prima del femminismo come ci vogliono far credere?
O forse il femminismo ha voluto vedere solo i lati negativi del "vecchio" ruolo famigliare e sociale della donna?
O forse il femminismo è riuscito a farci credere che il passato sia scritto da donne umiliate e sottomesse quando la realtà è stata ed è, tuttora, totalmente differente?

Come questo modo di vedere ha influenzato e/o danneggiato il nostro modo di vedere le donne e vivere la nostra vita in società?
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline Fazer

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Re: Il mito della sottomissione femminile: verità o strumentalizzazione?
« Risposta #1 il: Luglio 12, 2010, 12:34:05 pm »
Certamente sono più sottomesse oggi, solo che non se ne rendono conto perche' i padroni sono furbi e poi hanno
nomi per lo più stranieri e affascinanti (L'Oreal, Garnier, Christian Dior, Activia, ecc...).
Del resto, oggi il loro motto è: "perchè io valgo"   :P   :lol:   :(   :doh:   :cry:

Online Jason

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Re: Il mito della sottomissione femminile: verità o strumentalizzazione?
« Risposta #2 il: Luglio 12, 2010, 13:54:34 pm »
Non si può votare tutte e due...però io avrei messo sia la 1 sia la 2
« Ultima modifica: Luglio 12, 2010, 14:04:16 pm da Jason »
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
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Offline mik

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Re: Il mito della sottomissione femminile: verità o strumentalizzazione?
« Risposta #3 il: Luglio 12, 2010, 14:40:14 pm »
Direi la prima risposta ed anche la seconda.
Essendo prive di alcune prerogative,erano esentate anche da alcuni obblighi conseguenti:per esempio,non partecipando all'esercito non andavano neanche a morire in guerra. Cosi' pure i lavori piu' pesanti e pericolosi erano svolti principalmente dagli uomini(questo in realta' aviene ancora oggi,ma va assumendo sempre piu' le forme di un privilegio:per quale arcano motivo una donna non puo' svolgere il lavoro notturno?).
Tuttavia mi pare ovvio che quello che ottenevano come beneficio nel passato non compensava,in media,cio' che perdevano rispetto agli uomini:non e' un casa se Freud alla fine dell''800,analizzando le donne della borghesia benestante viennese,noto' l'"invidia del pene",che lui interpreto' come un dato di fatto intrinseco nella maturazione umana,ma che era evidentemente solo il riflesso dell'invidia sociale per le maggiori liberta' e possibilita' dell'uomo in quella societa'.
ciao

Offline Stealth

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Re: Il mito della sottomissione femminile: verità o strumentalizzazione?
« Risposta #4 il: Luglio 12, 2010, 16:27:11 pm »
Mi astengo dal votare: non conosco il passato perché vivo nel presente e ritengo che la stragrande maggioranza di ciò che apprendiamo della storia siano emerite stronzate. Soltanto in una società di coglioni che permette di ammazzare gli innocenti e che fa campare gli assassini sulle spalle di chi lavora si possono credere alle stronzate che ci vengono raccontate. Una società di coglioni sbavoni matricolati, insomma. Vatti a fidare...
« Ultima modifica: Luglio 12, 2010, 16:33:53 pm da Giubizza »

Offline Italiano

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Re: Il mito della sottomissione femminile: verità o strumentalizzazione?
« Risposta #5 il: Luglio 13, 2010, 15:05:33 pm »
Mi astengo dal votare: non conosco il passato perché vivo nel presente e ritengo che la stragrande maggioranza di ciò che apprendiamo della storia siano emerite stronzate. Soltanto in una società di coglioni che permette di ammazzare gli innocenti e che fa campare gli assassini sulle spalle di chi lavora si possono credere alle stronzate che ci vengono raccontate. Una società di coglioni sbavoni matricolati, insomma. Vatti a fidare...

Io mi trovo completamente d'accordo con Giubizza!
Quindi mi esento!

Offline renato.dg

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Re: Il mito della sottomissione femminile: verità o strumentalizzazione?
« Risposta #6 il: Luglio 14, 2010, 01:20:48 am »
Ho messo terza ed ultima.Non parlo di singoli casi dove  sicuramente esistevano casi di sottomissione e tirannia da parte del marito, parlo in generale della gran parte delle donne.Ebbene questa è una questione cruciale perchè la sottomissione femminile è il tema dove il femminismo ha costruito buona parte della sua dottrina di Colpevolezza maschile e che è fonte di rancore per molte donne.Io penso che  la maggior parte delle donne nei decenni emillenni prima del femminismo non siano state sottomesse nel senso dei negri in america nell'ottocento come di fatto il femminismo vuole far intendere.Sicuramente sono state escluse dalla istruzione universitaria  quelle POCHE che se lo potevano permettere per una tradizione che si è tramandata.
Si fa troppo in fretta agiudicare il passato con gli occhi del presente, parlare di diritti senza neanche sapere a cosa si intende per diritti(l'unico vero diritto reclamato dal femminismo alla fine è quello all'istruzione  a tutti i livelli).Le femministe sono ignoranti, non conoscono la storia, meglio, della storia non gliene frega niente, loro vogliono solo imporre l'idea che la donna siccome non andava all'università e non faceva la ricercatrice biologa  era "schiavizzata a stare in casa ad essere delle macchine da riproduzione" (queste ultime loro testuali parole) e si contraddicono anche sulla maternità incolpandoci di farle partorire e diventare madri (contro la loro volontà) quando sono le prime a dire che per una donna la maternità è la ragione di vita e non poche dichiarano che vorrebbero piu di 2 figli.Bugiarde e piene di rancore.
Non è stata l'avvento del femminismo ad emancipare culturalmente la donna , è stata la fine della società contadina ad mancipare culturalmente la donna.
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Offline Red-

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Re: Il mito della sottomissione femminile: verità o strumentalizzazione?
« Risposta #7 il: Luglio 15, 2010, 23:09:57 pm »
La tre e la quattro.
Le donne prima del (neo)femminsmo in Italia non erano sottomesse, ma semplicemente ricoprivano un ruolo. Questo portava loro disagi, ma anche privilegi.
Così come succedeva all'uomo. L'ago della bilancia era forse un pò spostato verso l'uomo, questo è probabilmente vero. Ma molto meno di quanto si pensi.

Va valutata, nel conto, la diversa natura uomo-donna.



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Offline Archiloco

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Re: Il mito della sottomissione femminile: verità o strumentalizzazione?
« Risposta #8 il: Luglio 16, 2010, 00:10:09 am »
La 2 anche se avrei opzionato anche la 3 perchè specificava alcuni concetti :hmm:

Offline renato.dg

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Re: Il mito della sottomissione femminile: verità o strumentalizzazione?
« Risposta #9 il: Luglio 24, 2010, 01:12:36 am »
La tre e la quattro.
Le donne prima del (neo)femminsmo in Italia non erano sottomesse, ma semplicemente ricoprivano un ruolo. Questo portava loro disagi, ma anche privilegi.
Così come succedeva all'uomo. L'ago della bilancia era forse un pò spostato verso l'uomo, questo è probabilmente vero. Ma molto meno di quanto si pensi.

Va valutata, nel conto, la diversa natura uomo-donna.







Va valutato soprattutto il diverso contesto storico.
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Offline Giulia

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Re: Il mito della sottomissione femminile: verità o strumentalizzazione?
« Risposta #10 il: Luglio 24, 2010, 03:42:06 am »
secondo me non vi è una risposta giusta. in passato esisteva semplicemente una netta differenza tra ricchi e poveri molto più marcata di oggi.
le diversità tra uomo e donna erano le stesse di ora. non parlo di diritti e doveri ma di diverse risorse naturali che danno e limitano entrambi i sessi in modi diversi. oggi sono state rese meno marcate grazie alla pillola, alla tecnologia e blablabla.

Offline ilvaccaro

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Re: Il mito della sottomissione femminile: verità o strumentalizzazione?
« Risposta #11 il: Luglio 30, 2010, 10:10:37 am »
Ho votato l'ultima e cioè che il mito della sottomissione femminile era proprio un mito. ;)


Infatti ho più volte detto che la donna di oggi non è peggiore di quella di ieri, sta solo gradualmente perdendo il bisogno degli uomini quindi si mostra per quello che è veramente..

Senza troppi artifici, non le servono più...

Mentre ieri doveva fingere per compiacere e tenersi un uomo che le era indispensabile, oggi l'uomo non le serve quasi più od è comunque facilmente sostituibile con un altro e senza grossi sforzi.....

Perciò lo scarica come le pare e piace spesso tenendosi tutto.

Quindi la finzione, la diplomazia, il rispetto, la dedizione e tutto  lo svariato corollario di moine, atteggiamenti da pseudo-bambina o bambolina da proteggere,
come anche il fatto di dover pensare e cercare di capirci prima di aprire la bocca per parlare e chiedere.........( leggasi FEMMINILITA'...... :D) sono inutili.

Ed ecco che oggi prima parlano, chiedono e spesso PRETENDONO senza  neppure prendersi la briga di mettersi nei nostri panni, di scegliere le parole e i modi.....Per mettercelo nel didietro con abbondante dose di vasellina come facevano le loro madri e nonne.... :D ;)

Inutile comunque lamentarsi della donna di oggi...

Fortunati noi che per la prima volta nella storia possiamo andare a letto con la realtà invece che con i nostri beati sogni e illusioni.

Favoriti dalla sorte,
cosi dovremmo chiamarci......(scherzo....) :D :D


PS:

Le donne di eri "sottomesse"....? :D
Ma se ancora oggi gli viene risparmiato quasi tutto:

" Guerra, morte, rischi, lavori usuranti e pericolosi, ecc ecc ecc "

Figuratevi ieri quando praticamente il 100% degli uomini sopra i 20 anni non si appartenevano neppure ma erano  al servizio
a vita dello stato prima e di moglie e figli poi...

La vita degli uomini era:

1 Patria
2 Famiglia
3 Dovere
4 Lavoro

E basta.

Alle donne veniva risparmiata la guerra e quasi tutte vivevano solo grazie al reddito e al lavoro degli uomini...

Quindi se loro erano sottomesse noi cosa eravamo...?

Schiavi sub-umani?

Perché a casa mia se uno lavora a vita e rischia la pelle al posto di una "donna sottomessa" risparmiandogli quasi tutti i rischi, e parecchio lavoro, solo uno schiavo sub-umano può essere .... :D ;)

Quindi i casi sono solo due:

-O loro non erano e non sono mai state realmente sottomesse oppure noi non eravamo e non siamo mai stati realmente i loro schiavi.


Tra uomini e donne c'era semplicemente un compromesso storico fondato sulle convenienze e i bisogni di entrambi....

Oggi i bisogni sono cambiati e le convenienze pure, per questo il giocattolo s'è rotto ed era inevitabile che accadesse femminismo o meno.

E nessuno potrà più ripararlo.
Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
Io mi sposo e poi pago " SOLO " alimenti e mantenimento ad una donna " ONESTA.."

Online Jason

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Re: Il mito della sottomissione femminile: verità o strumentalizzazione?
« Risposta #12 il: Settembre 02, 2010, 15:35:04 pm »
Citazione
ma semplicemente ricoprivano un ruolo. Questo portava loro disagi, ma anche privilegi.
Così come succedeva all'uomo

Innanzitutto  attenzione a queste frasi perchè potrebbero essere strumentalizzate . Dire "la donna ricopriva un ruolo" è una grossa stronzata : chi l'avrebbe deciso questo ruolo ( stessa cosa dicasi per l'uomo ) ?

Il ruolo di una persona dipende dalla persona stessa, non dal sesso . Quindi non ha senso (ed è falso ) dire che la casalinga è il ruolo della donna . Se la donna stessa sceglie di fare la casalinga, allora è un ruolo che ha scelto lei come PERSONA, non come sesso.
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Re: Il mito della sottomissione femminile: verità o strumentalizzazione?
« Risposta #13 il: Settembre 02, 2010, 15:39:43 pm »
Citazione
Alle donne veniva risparmiata la guerra e quasi tutte vivevano solo grazie al reddito e al lavoro degli uomini...

Quindi se loro erano sottomesse noi cosa eravamo...?

Schiavi sub-umani?

Perché a casa mia se uno lavora a vita e rischia la pelle al posto di una "donna sottomessa" risparmiandogli quasi tutti i rischi, e parecchio lavoro, solo uno schiavo sub-umano può essere .... 


Forse non ti sono chiari quali sono i rischi di lavorare in casa...
Fidati che mia nonna ci ha quasi rimesso la pelle, e pure il sottoscritto.

Quindi il lavoro in casa ha quasi gli stessi rischi (certo, inferiori rispetto alle guerre e ai lavori nelle fabbriche e miniere ) rispetto ad un lavoro normale.

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Offline Zoltan2

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Re: Il mito della sottomissione femminile: verità o strumentalizzazione?
« Risposta #14 il: Settembre 02, 2010, 16:20:42 pm »


Forse non ti sono chiari quali sono i rischi di lavorare in casa...
Fidati che mia nonna ci ha quasi rimesso la pelle, e pure il sottoscritto.

Quindi il lavoro in casa ha quasi gli stessi rischi (certo, inferiori rispetto alle guerre e ai lavori nelle fabbriche e miniere ) rispetto ad un lavoro normale.



:blink:

:doh:
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L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.