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Edilizia, basta pregiudizi. Ecco le prime "muratrici"
Salar de Uyuni:
Scusa per una volta che si fanno il culo…
Vicus:
--- Citazione da: Massimo - Marzo 10, 2023, 14:37:17 pm ---No, devono farli anche lì. Ricordati, caro Vicus, uno dei mantra e degli obiettivi del femminismo: non devono esistere "spazi maschili". Sono fucine del "maschilismo" del "sessismo" e della "cultura patriarcale".
--- Termina citazione ---
Bingo. Gli uomini devono aver donne tra i maroni ovunque
Sardus_Pater:
Nulla da dire contro le ragazze che fanno una cosa che a loro piace, quello che mi fa sorridere è il tono dell'articolo che dipinge come conquista un evento che quasi certamente avrà ben poco seguito, anche con gli eventuali sgravi di cui parla Blurosso.
Massimo:
--- Citazione da: Vicus - Marzo 10, 2023, 15:47:32 pm ---Bingo. Gli uomini devono aver donne tra i maroni ovunque
--- Termina citazione ---
Esatto. E' uno degli obiettivi delle femministe. Gli uomini quando stanno tra di loro sono pericolosi. Occorre sorvegliarli. E dal loro punto di vista non hanno tutti i torti: il risveglio maschile è molto temuto dal femminismo. Condizione essenziale per la sua esistenza sono appunto gli spazi maschili. Che appunto per questo devono essere cancellati.
bluerosso:
Chi cercherà di forzare l'ingresso delle donne nel settore della cantieristica (edile, stradale, navale ecc) dovrà però assumersi la responsabilità di una potenziale carneficina, data l'estrema pericolosità di quell'habitat, che da decenni miete vittime tra i lavoratori maschi, molto meglio attrezzati di esse.
A meno di non immaginare di ritagliargli spazi "riparati" o mutare decisamente le dinamiche particolarissime di quel mondo lavorativo (anche normativamente i cantieri mobili sono da sempre regolamentati separatamente - Titolo IV del DPR 380/01 che ha inglobato il Dlgs 494/96).
Un miraggio in entrambi i casi.
Si ripeterebbe l'esperienza delle FF AA, dove spesso accade che gli uomini debbano accollarsi le loro inefficienze dovute ad insuperabili deficit psico-fisici (che hanno determinato la discutibile differenziazione dei test d'ingresso) e posto un'inquietante ipoteca sulla efficienza operativa complessiva nel caso di un conflitto bellico...che poi è la ragione per cui esistono gli eserciti.
Ma i cantieri (soprattutto quelli privati e di piccole dimensioni, la maggioranza in Italia) sono altra cosa.
Sono luoghi dove i margini dell'appaltatore sono assai bassi (ed assai incerti) e dove un singolo errore, che può creare danni di migliaia di euro (es. un getto di cls malriuscito) può determinarne la non remuneratività dell'appalto e contenziosi contabili devastanti.
Rimane poi il tema della coesistenza tra uomini e donne con tutto ciò che comporta in termini di qualità del lavoro.
Sulla questione del progetto femminista di occupazione di tutti gli spazi eminentemente maschili concordo con chi ne ha accennato.
Nel merito aggiungo: se è così forte ed autentico l'interesse per il settore della cantieristica da parte femminile, tale per cui esiste solo un "soffitto di cristallo" ad impedirne l'approdo, perché non vi entrano dal portone d'ingresso principale.
Perché non si creano delle loro imprese, occupano maestranze femminili, sviluppano "un modo tutto loro" (aderendo alla retorica femminista) di interpretare quel contesto lavorativo?
Esattamente come da sempre fanno gli uomini.
Avanti...un po' di coraggio donne! :shifty:
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