Autore Topic: Rapporto ufficiale AIFA: reazioni avverse gravi crescenti in base al n° di dosi  (Letto 351 volte)

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Offline Vicus

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Preferirei occuparmi d'altro ora, ma questo rapporto mi pare importante perché proviene dalla fonte più ufficiale e "certificata" di tutte:

Vaccino Covid, report Aifa: “Reazioni avverse gravi crescenti in base al n° di dosi, ma 56% dei decessi con prima dose

L’ultimo report Aifa, che riporta “oltre 140mila reazioni avverse in Italia, di cui 26mila gravi (18,7%) e 971 morti”, e i cui dati sono fortemente sottostimati, evidenzia che le reazioni avverse gravi crescono al crescere del numero di dosi, mentre i decessi si concentrano al 56% con la prima dose. Colpiti anche bambini e adolescenti


L’ultimo report pubblicato dall’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, non solo riporta oltre 140mila segnalazioni di reazioni avverse dopo la somministrazione del vaccino Covid (solo in Italia), ma anche, leggendo i dati, si capisce che quelle più gravi crescono con l’aumentare del numero di dosi. Per quanto riguarda i decessi invece, si nota che il 56% di essi sono avvenuti a seguito della prima dose.

Sempre questo report fa capire che vi è un’evidente correlazione tra il numero di dosi somministrate di vaccino Covid e le segnalazioni di reazioni avverse, anche quelle gravi e quelle con esiti fatali. I numeri in questione sono preoccupanti, a maggior ragione se si pensa che si tratta comunque di dati sottostimati. Gli esperti parlano di un rapporto da uno a dieci.

I motivi sono tre. In primo luogo in tantissimi non segnalano gli effetti collaterali post vaccino. Il secondo è che, anche volendo segnalare, è molto complicato capire dove fare la segnalazione, come farla pervenire e non si ha riscontro dell’avvenuto recepimento della stessa. Il terzo è invece legato al fatto che il grosso della campagna vaccinale è stato già effettuato, quindi l’intervallo tra la data del vaccino e la manifestazione dell’effetto tende ad allungarsi. Questo rende più difficoltoso il nesso causa effetto:


Vaccino Covid, report Aifa: “Su 971 decessi, la metà avviene dopo la prima dose”
Un altro dato allarmante riguarda i decessi segnalati dai pazienti italiani tramite questo sistema di segnalazione passivo all’Aifa. Nel rapporto si legge che sul totale di morti, 971 in tutto, la metà si è verificata dopo la sommiistrazione della prima dose di vaccino Covid. Inoltre, “il 46% dei casi (n. 442) riguarda donne e il 53% uomini (n. 516), mentre l’1% (n. 13) non riporta questo dato. L’età media è di 74,6 anni e nel 69,0% dei casi il tempo intercorrente tra la somministrazione e il decesso è compreso tra 0 e 14 giorni, non definito nel 8,3% dei casi e con intervallo maggiore di 14 giorni nel rimanente 22,7% dei casi. In 546 casi il decesso è registrato dopo la 1° dose, in 300 dopo la 2°, in 111 dopo la 3° e in 14 dopo la 4°”.


Vaccino Covid, report Aifa: gravità reazioni avverse cresce con aumentare delle dosi
Sempre analizzando lo stesso report Aifa emerge, come anticipavamo prima, che la gravità delle reazioni avverse gravi aumenta con l’aumentare del numero di dosi. Dal grafico infatti è possibile vedere che più si sale con il numero di dosi, più la possibilità di avere un effetto avverso grave aumenta.


Vaccino Covid e reazioni avverse gravi: quali sono
Infine il rapporto dell’Agenzia italiana del farmaco riporta dettagli su alcune delle reazioni avverse al vaccino Covid più pericolose. Si specifica che i seguenti effetti avversi sono più rari e possono variare in base al numero di dosi di siero ricevute e all’età. Le seguenti affermazioni sono inerenti al vaccino Comirnaty monovalente (Pfizer).

1. Anafilassi: “Nel corso dell’ultimo trimestre del 2022 (periodo 26/09 – 26/12/2022), sono stati inseriti complessivamente 2 nuovi casi di anafilassi, entrambi relativi a eventi insorti nel periodo e valutati secondo i criteri di definizione di caso utilizzati nei Rapporti precedenti; – il tasso di segnalazione complessivo per anafilassi/shock anafilattico è di circa 3,6 casi per 1.000.000 di dosi somministrate, con un’età media di circa 52 anni e una netta prevalenza nel sesso femminile (F: 73%; M: 26,7%; non noto: 0,3%); tutti i casi sono riportati come gravi, con esito in risoluzione completa o miglioramento nella quasi totalità; – la maggior parte dei casi si è verificato dopo la 1° dose del vaccino, con un tasso di segnalazione di circa 6 casi ogni milione di prime dosi somministrate; – più raramente si sono verificati episodi di anafilassi dopo la 2a dose (2,5 casi ogni milione di seconde dosi somministrate) e la 3a (1,5 casi ogni milione di terze dosi somministrate); circa il 5% dei casi verificatisi dopo una dose successiva (II o III dose) ha riportato un’anamnesi positiva per diatesi allergica e circa il 2% dei casi una reazione di tipo lieve alla prima dose, per lo più rash cutaneo transitorio”.

2. Parestesie: “Dopo esclusione dei casi associati ad altre condizioni che si possono manifestare con parestesie (p. es. polineuropatie), il tasso di segnalazione per le parestesie è di circa 5 casi ogni 100.000 dosi, con un’età media di circa 45 anni e una netta prevalenza nel sesso femminile (F: 78%; M: 21,3%; non noto: 0,7%); – il 77,5% dei casi di parestesie non associate ad altre condizioni è stato classificato come non grave (4 casi ogni 100.000 dosi), con esito in risoluzione completa o miglioramento in più del 70% delle segnalazioni, mentre il 22,4% è riportato come grave (1,2 casi ogni 100.000 dosi), con esito in risoluzione completa o miglioramento in più del 60% dei casi; – la maggior parte delle segnalazioni è stata effettuata dopo la 1a dose (70% circa) e più raramente dopo la 2a (24%).

3. Miocardite: “Complessivamente, sono state inserite 11 segnalazioni di miocardite nell’ultimo trimestre del 2022 (periodo 26/09-26/12/2022), di cui 2 riferiti a casi insorti nel periodo, 6 riferiti a casi insorti prima di giugno 2022 e 3 a eventi insorti nel 2021; la maggior parte di questi casi si sono verificati in persone di età > 39 anni e non contengono informazioni sufficienti alla definizione di caso e/o a stabilire il tempo di insorgenza dalla vaccinazione; – il tasso di segnalazione complessivo dei casi di miocardite clinicamente definita dopo vaccinazione con Comirnaty monovalente resta comunque invariato e si attesta intorno a circa 2,7 casi ogni 1.000.000 di dosi somministrate, in linea con quanto riportato nell’analisi di dettaglio effettuata a 12 mesi dall’inizio della campagna vaccinale;- non sono state osservate sostanziali differenze fra i tassi di segnalazione dopo 1a e 2a dose (3,2 e 2,8 casi ogni 1.000.000 di dosi somministrate, rispettivamente), a fronte di un’effettiva riduzione della frequenza di segnalazione dopo 3a dose (1,9 casi ogni 1.000.000 di dosi somministrate); – si conferma un più elevato tasso di segnalazione nei maschi di età compresa fra 12 e 39 anni, classe di età in cui rientra comunque il maggior numero di casi, senza sostanziali differenze fra la 1a e la 2a dose; – circa l’87% dei casi classificabili come livello di certezza 1-4 secondo i criteri di definizione di caso4 è riportato come grave, prevalentemente classificato come “ospedalizzazione – prolungamento dell’ospedalizzazione” e “altra condizione clinicamente rilevante”, con esito in risoluzione completa o miglioramento della sintomatologia nel 50% delle segnalazioni e non ancora guarito al momento della segnalazione nel 30% dei casi.


4. Pericardite: “Sono stati inseriti complessivamente 22 nuovi casi nel corso dell’ultimo trimestre del 2022 (periodo 26/09-26/12/2022), di cui 4 insorti nel periodo e i rimanenti in altri mesi del 2022; – non sono state osservate variazioni sostanziali del tasso di segnalazione complessivo dei casi di pericardite clinicamente definita dopo vaccinazione con Comirnaty monovalente (circa 5 casi ogni 1.000.000 di dosi somministrate); – il tasso di segnalazione è più elevato dopo 1a dose (6,3 casi ogni 1.000.000 di prime dosi somministrate) rispetto alla 2a e 3a dose (rispettivamente, 3,6 e 3,7 casi ogni 1.000.000 di dosi somministrate); – la maggior parte dei casi riguarda soggetti di età compresa fra 20 e 59 anni, con una lieve maggiore frequenza di segnalazioni nel sesso femminile; – circa il 96% dei casi classificabili come livello di certezza 1-4 secondo i criteri di definizione di caso è riportato come grave, prevalentemente classificato come “ospedalizzazione – prolungamento dell’ospedalizzazione” e “altra condizione clinicamente rilevante”, con esito in risoluzione completa o miglioramento della sintomatologia nel 50% dei casi e non ancora guarito nel 40% dei casi”

5. Paralisi periferica del nervo facciale: “Nel corso dell’ultimo trimestre del 2022 (periodo 26/09-26/12/2022), sono stati inseriti complessivamente 6 nuovi casi di paralisi periferica del nervo facciale, di cui 2 relativi a eventi insorti nel periodo e 4 ad eventi verificatisi nel 2021; – dopo esclusione dei casi secondari ad altre condizioni che si possono manifestare con paralisi del VII nervo cranico (p. es. neuropatie dei nervi cranici), il tasso di segnalazione complessivo è di circa 5,6 casi ogni 1.000.000 di dosi somministrate di Comirnaty, prevalentemente nelle classi di età comprese fra 30 e 60 anni, con un numero di casi lievemente maggiore nel sesso femminile; – la maggior parte dei casi si è verificata dopo la 1a dose (9,7 casi ogni 1.000.000 di dosi somministrate) e più raramente dopo la 2a dose (3,6 casi ogni 1.000.000 di dosi); dopo la 3a dose, il tasso di segnalazione di paralisi facciale periferica è di circa 2 casi ogni 1.000.000 di dosi somministrate; – in circa il 70% dei casi, l’esito riportato è risoluzione completa o miglioramento del deficit.

Clicca per scaricare il pdf: https://www.ilgiornaleditalia.it/userUpload/Rapporto_sorveglianza_vaccini_COVID19_14.pdf

FONTE: AIFA, irportata da Il Giornale d'Italia

https://www.maurizioblondet.it/vaccino-covid-report-aifa-reazioni-avverse-gravi-crescenti-in-base-al-n-di-dosi-ma-56-dei-decessi-con-prima-dose/

« Ultima modifica: Marzo 25, 2023, 05:44:38 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.