Più donne che mai tradiscono i mariti. Per futili motivi

[Vicus]

Senza parole:

[Massimo]

Prima ci renderemo conto che vanno lasciate ai loro deliri e che oramai sono doventate TOTALMENTE inaffidabili ed irrecuperabili e meglio è.

[Vicus]

Noi l'abbiamo capito, e abbiamo conseguito la pace

[Massimo]

Noi l'abbiamo capito, e abbiamo conseguito la pace

Ma non necessariamente la pace dei sensi

[Vicus]

Ma non necessariamente la pace dei sensi

Anche quella: come puoi essere attratto da simili arpie? Tradotto con Frank, sono delle ammoscia...

[Massimo]

Anche quella: come puoi essere attratto da simili arpie? Tradotto con Frank, soono delle ammoscia...

Anche quella: come puoi essere attratto da simili arpie? Tradotto con Frank, soono delle ammoscia...

Si può fare sesso con loro e poi mandarle via a pedate, come faceva anche Don Rodrigo Borgia che poi divenne Sua Santità Alessandro VI. Per tua conoscenza si comportava allo stesso modo anche una volta e dopo essere divenuto papa.

[Vicus]

Si può fare sesso con loro e poi mandarle via a pedate, come faceva anche Don Rodrigo Borgia che poi divenne Sua Santità Alessandro VI. Per tua conoscenza si comportava allo stesso modo anche una volta e dopo essere divenuto papa.

"Io non sono i Borgia"
Giulio II

[Massimo]

"Io non sono i Borgia"
Giulio II

Se è per questo, Giulio II non era nemmeno Cristo: a Mirandola si ricordano ancora quando, rivestito di una completa armatura, entrò nella fortezza del luogo essendo in guerra con il Duca di Ferrara Alfonso I° d'Este. Dal cambio gli Estensi non ci ebbero guadagnato.

[Vicus]

Se avesse perso quelle battaglie la Francia avrebbe invaso lo Stato Pontificio e saccheggiato, anzi distrutto le opere d'arte compresa la Cappella Sistina (come avvenne con Napoleone, la Storia si ripete, anche oggi col pédale)

[Massimo]

Se avesse perso quelle battaglie la Francia avrebbe invaso lo Stato Pontificio e saccheggiato, anzi distrutto le opere d'arte compresa la Cappella Sistina (come avvenne con Napoleone, la Storia si ripete, anche oggi col pédale)

In compenso, quando Clemente VII (ma avrebbe dovuto chiamarsi Demente VII) si alleò con la Francia, a saccheggiare Roma e a deturpare la cappella Sistina ci pensarono i lanzichenecchi tedeschi. Erano protestanti, dirai tu. Il guaio fu che erano presenti anche gli spagnoli visto che l'imperatore Carlo V era anche Carlo I re di Spagna. E quegli spagnoli erano cattolici.

[Vicus]

L'iniziativa non fu di Carlo V, ma dei protestanti che non essendo stati pagati dall'imperatore, ebbero l'idea di saccheggiare Roma che non c'entrava nulla.
Fu l'assedio più lungo della sua storia, quasi 10 mesi in cui i protestanti si diedero a violenze e saccheggi continui.
Le principali vittime furono i religiosi: i preti e i monaci furono uccisi o fatti schiavi, le monache stuprate e vendute nei mercati, i palazzi dei cardinali depredati, le chiese profanate. Il Papa assistette, impotente, da Castel S. Angelo.
Se ne andarono solo a causa della peste e dopo aver ulteriormente dissanguato la città con un forte riscatto

[Massimo]

L'iniziativa non fu di Carlo V, ma dei protestanti che non essendo stati pagati dall'imperatore, ebbero l'idea di saccheggiare Roma che non c'entrava nulla.
Fu l'assedio più lungo della sua storia, quasi 10 mesi in cui i protestanti si diedero a violenze e saccheggi continui.
Le principali vittime furono i religiosi: i preti e i monaci furono uccisi o fatti schiavi, le monache stuprate e vendute nei mercati, i palazzi dei cardinali depredati, le chiese profanate. Il Papa assistette, impotente, da Castel S. Angelo.
Se ne andarono solo a causa della peste e dopo aver ulteriormente dissanguato la città con un forte riscatto

Quando seppe che il Papa Clemente VII si era alleato con la Francia contro di lui, invece di occuparsi di religione (della sua religione) e basta, l'imperatore Carlo V fu udito esclamare: "Bisogna dare una lezione memorabile a quel cialtrone di un papa. Forse è arrivata l'ora di Lutero". E assoldò lanzichenecchi protestanti, sapendo perfettamente che erano protestanti proprio per dare la lezione memorabile al "cialtrone". Cosa che i lanzichenecchi, presa Roma, fecero egregiamente facendo a Roma lo scempio e i massacri che tu descrivi. Ma non erano soli: accanto a loro c'erano anche i cattolicissimi soldati spagnoli che parteciparono alla festa di buon grado facendo anche loro stragi, massacri, stupri anche di suore e monache infischiandosene della comune fede e religione. Roma subì quello che hanno sempre subito le città assalite dal nemico. Non glielo aveva ordinato il dottore, tanto meno il Padreterno, al Papa di allearsi con la Francia contro Carlo V. Poteva restarsene neutrale e si sarebbe risparmiato il sacco di Roma. Purtroppo a lui non capitò nulla, ma a rimetterci fu l'incolpevole popolazione romana che dovette pagare il prezzo degli errori politici del "Santo Padre". Ultima cosa da dire: a guidare l'assalto delle forze imperiali contro la città fu il cattolicissimo connestabile Carlo III di Borbone che si era alleato con l'imperatore per vendicarsi del suo re Francesco I che gli aveva confiscato le sue terre e le sue proprietà. Essendo deceduto nell'assalto la sua soldataglia non ebbe più freni e ridusse Roma ad un bordello e ad un mattatoio. Ma di tutto ciò la responsabilità va ascritta solo a Papa Clemente VII.

[Vicus]

Clemente (un po' di rispetto o dovrò applicare il regolamento, non scritto da me) si alleò ANCHE con Carlo V, la guerra non è certo materia di fede e i papi possono sbagliare.
In realtà i lanzichenecchi agirono di propria iniziativa, perché Carlo V non li aveva pagati. Gli spagnoli erano 6000 (contro 14000 protestanti).
In quell'epoca non si poteva restare neutrali, era tutto un gioco di alleanze e voltafaccia, senza alleati si veniva invasi (v. appunto Giulio II che scmpò l'invasione francese d'un pelo)

[Massimo]

Clemente (un po' di rispetto o dovrò applicare il regolamento, non scritto da me) si alleò ANCHE con Carlo V, la guerra non è certo materia di fede e i papi possono sbagliare.
In realtà i lanzichenecchi agirono di propria iniziativa, perché Carlo V non li aveva pagati. Gli spagnoli erano 6000 (contro 14000 protestanti).
In quell'epoca non si poteva restare neutrali, era tutto un gioco di alleanze e voltafaccia, senza alleati si veniva invasi (v. appunto Giulio II che scmpò l'invasione francese d'un pelo)

Vedo che hai modificato il mio commento    Purtroppo quel nomignolo riflette perfettamente quello che penso di lui: mentre già la Riforma protestante stava imperversando in Germania, Clemente VII continuava la solita politica di interferenza tra le potenze temporali invece di pensare urgentemente a riformare la Chiesa (cosa che avrebbe tolto gran parte della legittimità al protestantesimo e quindi gran parte della sua attrattività). Insomma, per lui, il pericolo non era quello che correva l'unità della Chiesa, piuttosto quello che invece correvano gli interessi politici dello Stato Pontificio e della dinastia dei Medici. Se dopo il sacco di Roma il papa si avvicinò a Carlo V è solo perchè sperava che l'imperatore, in cambio dell'incoronazione papale a Bologna nel 1530, si impegnasse ad abbattere la repubblica di Firenze e a restaurare la signoria dei Medici. Cosa che poi avvenne. E il papa se ne accontentò. Che poi si fosse perso tempo prezioso per contrastare Lutero e i principi protestanti che di lì a poco si coalizzarono nella Lega di Smalcalda, a Clemente VII importava poco. Come papa si rivelò un disastro in un momento in cui ben altra tempra e ben altra intelligenza si sarebbe resa necessaria per arginare la tempesta protestante. Anzi, il papa aggravò la situazione spingendo con le sue esitazioni e le sue ambiguità Enrico VIII allo scisma anglicano. Sarebbe bastato dire agli inviati inglesi: "E' stato consumato il matrimonio con Caterina? No? allora il vostro re può divorziare e sposare Anna Bolena". Avrebbe evitato che ai principi protestanti tedeschi si unisse anche il re d'Inghilterra. Invece si tirò addosso anche questo guaio. Quanto ai lanzichenecchi, era prassi abituale non pagarli. Carlo V sapeva che si sarebbe rifatti sulla popolazione di Roma e questo avrebbe ancora di più appesantito la lezione che doveva essere impartita al "cialtrone" che difatti di lì a poco si sarebbe comportato da agnellino con l'imperatore. Quanto al fatto che in quell'epoca se non ci si alleava si veniva invasi, è una tua opinione: si veniva invasi se ci si alleava con le potenze sbagliate come appunto capitò a Clemente VII nel 1527 che si alleò con la perdente Francia.

[Vicus]

E' la prima o seconda volta da sempre che (salvo errori di formattazione) modifico un commento... sei un wiki dovresti conoscere bene il regolamento:

* 2.1 Non sono consentiti:
      - insulti personali tra gli utenti
      - offese alle istituzioni o alla religione di qualunque fede.
  * 2.1.1 A prescindere dall'ampia facoltà e diritto di discutere di tali argomenti, devono essere evitati commenti in chiave sarcastica, sbeffeggiatoria, sacrilega e denigratoria a prescindere dalla parte.

Un Papa può sbagliare o avere interessi opportunistici ma come il caso di Giulio II dimostra, vale anche l'opposto: un re può interferire con l'autorità di un Papa, non solo temporale ma religiosa, anche e soprattutto oggi.
Il matrimonio cattolico è indissolubile, non si possono fare eccezioni per i re, oltretutto rimandando a casa Caterina D'Aragona in favore di una battona come Anna Bolena, inimicandosi la Spagna.
Prassi abituale non pagare i lanzichenecchi? Dovevano essere davvero scemi a rischiare la vita gratis nell'attesa di un saccheggio. E' provato che non ci fu alcun ordine di Carlo V di saccheggiare Roma, ma che al massimo lasciò fare per l'inimicizia del Papa.