La cosa triste, per la quale facevo queste ricerche sui ricatti, è che, siccome il divorzio è molto conveniente per le donne, ovviamente questo significa che dall'istante in cui ci si sposa, si è totalmente ricattabili dalla propria moglie e questi ricatti nelle coppie non sono neppure punibili, se provengono appunto dalla donna (come dimostra l'articolo). Quindi, alle statistiche che affermano che il 50% dei matrimoni ormai finisce con un divorzio, bisognerebbe aggiungere anche tutti quei matrimoni che reggono sul ricatto da parte della donna, e sulla debolezza del marito, che è costretto a sottostare per l'appunto alle minacce continue, pur di non vedersi derubato di casa, stipendio e figli. E' quasi come avere costantemente una pistola puntata alla tempia. A un certo punto, si potrebbe persino desiderare il divorzio, e rinunciare alla propria casa, al proprio stipendio e ai propri figli, pur di liberarsi di quella "pistola" che distrugge psicologicamente ed emotivamente.
Per fortuna che non mi sono mai sposato e da tempo ho deciso che non lo farò mai. Ma ho comunque grande compassione, per coloro che hanno fatto questa scelta, che oggi è diventata così sconveniente.