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Separazione: le mogli possono ricattare i mariti.Mentre il contrario è illegale.
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Marco21:
Leggevo oggi questo articolo e ho deciso di porlo all'attenzione del forum perchè rappresenta un esempio vergognoso di come la giurisprudenza sia ormai faziosa a danno dei diritti degli uomini. In basso riporto il link dell'articolo, nel quale sono riportate due sentenze, nelle quali si applicano due pesi e due misure, a seconda che, prima di una separazione, la donna ricatti l'uomo, o viceversa. Se è l'uomo a ricattare, allora la separazione consensuale può essere annullata e rinegoziata. Mentre se a ricattare è la donna, è considerato giusto e legale.
--- Citazione ---Anche se il placet del marito è stato estorto con il ricatto, la separazione consensuale è comunque da ritenersi valida.
Con una recente ordinanza a firma del giudice Dott. Giuseppe Buffone, il Tribunale di Milano ha infatti respinto l'azione di annullamento proposta da un uomo avverso l'accordo raggiunto con la ex moglie e fondata sulla circostanza che la donna, prima dell'omologa, lo aveva minacciato di trasferirsi con il figlio a 900 chilometri di distanza se non avesse firmato l'accordo.
Per il Tribunale, infatti, una simile condotta non integra comunque il vizio del consenso che l'articolo 1435 del codice civile richiede per l'annullamento di un contratto.
Ma non sempre è così.
Qualche tempo fa, ad esempio, una questione simile è stata decisa in maniera diversa. Nel caso affrontato dalla Cassazione e sfociato nella sentenza numero 17902/2004, infatti, le minacce avanzate dal marito nei confronti della moglie sono state reputate idonee a far dichiarare l'annullamento della separazione consensuale per vizio del consenso.
--- Termina citazione ---
Tutto chiaro. Vero? Come al solito, la legge può essere interpretata come si vuole, in modo da favorire sempre le donne. Ovviamente sono conscio del fatto che ogni sentenza è diversa. Il problema è che la magistratura può sfruttare tutti i cavilli e i tecnicismi che vuole, per ottenere il risultato voluto, che guarda caso, è sempre lo stesso e danneggia sempre gli uomini.
https://www.studiocataldi.it/articoli/24343-separazione-valido-l-accordo-anche-se-la-moglie-ricatta-il-marito.asp
Vicus:
E' questo il genio dei demolitori della società, parlare di parità nelle leggi e smentirle con la giurisprudenza! L'uomo viene trattato come un cane ma nessuno si accorge di niente
Marco21:
La cosa triste, per la quale facevo queste ricerche sui ricatti, è che, siccome il divorzio è molto conveniente per le donne, ovviamente questo significa che dall'istante in cui ci si sposa, si è totalmente ricattabili dalla propria moglie e questi ricatti nelle coppie non sono neppure punibili, se provengono appunto dalla donna (come dimostra l'articolo). Quindi, alle statistiche che affermano che il 50% dei matrimoni ormai finisce con un divorzio, bisognerebbe aggiungere anche tutti quei matrimoni che reggono sul ricatto da parte della donna, e sulla debolezza del marito, che è costretto a sottostare per l'appunto alle minacce continue, pur di non vedersi derubato di casa, stipendio e figli. E' quasi come avere costantemente una pistola puntata alla tempia. A un certo punto, si potrebbe persino desiderare il divorzio, e rinunciare alla propria casa, al proprio stipendio e ai propri figli, pur di liberarsi di quella "pistola" che distrugge psicologicamente ed emotivamente.
Per fortuna che non mi sono mai sposato e da tempo ho deciso che non lo farò mai. Ma ho comunque grande compassione, per coloro che hanno fatto questa scelta, che oggi è diventata così sconveniente.
Vicus:
--- Citazione da: Marco21 - Marzo 30, 2023, 21:21:43 pm ---La cosa triste, per la quale facevo queste ricerche sui ricatti, è che, siccome il divorzio è molto conveniente per le donne, ovviamente questo significa che dall'istante in cui ci si sposa, si è totalmente ricattabili dalla propria moglie e questi ricatti nelle coppie non sono neppure punibili, se provengono appunto dalla donna (come dimostra l'articolo). Quindi, alle statistiche che affermano che il 50% dei matrimoni ormai finisce con un divorzio, bisognerebbe aggiungere anche tutti quei matrimoni che reggono sul ricatto da parte della donna, e sulla debolezza del marito, che è costretto a sottostare per l'appunto alle minacce continue, pur di non vedersi derubato di casa, stipendio e figli. E' quasi come avere costantemente una pistola puntata alla tempia. A un certo punto, si potrebbe persino desiderare il divorzio, e rinunciare alla propria casa, al proprio stipendio e ai propri figli, pur di liberarsi di quella "pistola" che distrugge psicologicamente ed emotivamente.
Per fortuna che non mi sono mai sposato e da tempo ho deciso che non lo farò mai. Ma ho comunque grande compassione, per coloro che hanno fatto questa scelta, che oggi è diventata così sconveniente.
--- Termina citazione ---
Esatto, un uomo NON PUO' farsi rispettare con simili sbilanci legislativi, cui le femministe tengono tantissimo perché gli conferisce un potere assoluto e incontrollato. Potete dire quello che volete sui siti maschili, ma se criticate la riforma del diritto di famiglia vi definiscono "pericolosi" (e innocui se non lo fate).
Conosco diversi uomini sposati che hanno continui problemi di salute a furia di sopportare le mogli moderne, oppure che a neanche 40 anni sono invecchiati talmente da somigliare ai loro i nonni (non esagero). Un utente, credo il più saggio, è fuggito in Cina per sottrarsi alle grinfie del divorzio; un altro che conosco si è ritirato a vivere su una barca.
Oggi non si può prendere nessun impegno col prossimo, neppure fondare una ONLUS, figuriamoci legarsi a una donna superficiale e opportunista, con un vincolo più indissolubile di una catena
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