Autore Topic: Quella sera al ristorante (..Sul perchè siamo qui)  (Letto 19171 volte)

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Offline Una

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Re: Titolo provvisorio, scusate
« Risposta #15 il: Ottobre 14, 2009, 19:33:30 pm »
non è un argomento dire, "quello che sostiengono loro è falso, quello che sosteniamo noi è vero",  lo dico senza ombra di polemica.

Non voleva essere un argomento, è un dato di fatto.


se non fosse esistita tecnica, scienza e progresso le donne avrebbero continuato a fare quello che avevano sempre fatto, ma non sarei così convinta che, in assenza del femminismo, le donne non avrebbero fatto qualcos'altro. Sarebbe stato inevitabile una diminuzione dei figli per donna, inevitabile una diminuzione dell'attività casalinga (come in effetti è oggi, anche se piace continuare a considerarla un'attività pesante, insostenibile e assorbente).

La tecnica non ha tutta questa importanza, poiché - lasciando perdere il contadino disgraziato - tutto ciò che fanno oggi lavatrici, lavastoviglie, e aspirapolveri veniva eseguito da schiavi e cameriere. E poi l'amministrazione della casa e l'educazione dei figli non hanno a mio parere assolutamente nulla a che fare con le innovazioni tecnologiche, è un'arte.

Comunque boh qual è il punto?  :unknown:

Offline ilmarmocchio

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Re: Titolo provvisorio, scusate
« Risposta #16 il: Ottobre 14, 2009, 19:46:32 pm »
Schiavi e cameriere non tutti li avevano anzi. Infatti il femminismo si e' diffuso prima negli USA e dopo la 2 G.M. Con la diffusione degli elettrodomestici

Offline Rita

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Re: Titolo provvisorio, scusate
« Risposta #17 il: Ottobre 14, 2009, 20:35:04 pm »

La tecnica non ha tutta questa importanza, poiché - lasciando perdere il contadino disgraziato - tutto ciò che fanno oggi lavatrici, lavastoviglie, e aspirapolveri veniva eseguito da schiavi e cameriere. E poi l'amministrazione della casa e l'educazione dei figli non hanno a mio parere assolutamente nulla a che fare con le innovazioni tecnologiche, è un'arte.

Comunque boh qual è il punto?  :unknown:

sono d'accordo con ilmarmocchio, era una minoranza quella che poteva permettersi schiavi e cameriere.
 L'amministrazione della casa ha moltissimo a che fare con l'evoluzione tecnologica, a mio avviso: hai idea del tempo e del lavoro che ci mettevano mia madre e mia nonna a lavare i panni? Una giornata intera ... e a preparare le pietanze?  ;), a stirare etc.. E' vero che erano meno "igienisti" ma comunque c'è una differenza abissale tra cambiare il pannolino a un bambino e gettarlo via e avere il continuo ricambio di pannolini da lavare, in attesa di asciugare, pronti per ricambiare il bambino. C'è differenza tra il comprare la pasta e gettarla nell'acqua bollente e farla, c'è differenza fra raccogliere le verdure, mondarle e pulirle e cuocerle e comprarle praticamente già pulite. Un'enorme  differenza .. che si sarebbe comunque ridotta e annullata anche senza il femminismo. E avrebbe lasciato molto tempo libero alle donne .
 :)


Non voleva essere un argomento, è un dato di fatto.

no è un argomento, secondo me, non è un "dato di fatto" ... o meglio potrebbe diventare un dato di fatto se si contrapponesse un racconto e una storia maschile contrapposta a quella femminile, la narrazione della "sofferenza" o del "disagio"  femminile non si basa su falsità, ma su alcuni dati di fatto. Il problema è l'analisi della cause di quei dati di fatto  e l'omissione di analisi contrapposte alla loro. La parte maschile ha assorbito la spiegazione  femminile senza  colpo ferire.




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Offline Una

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Re: Titolo provvisorio, scusate
« Risposta #18 il: Ottobre 15, 2009, 10:08:45 am »
hai idea del tempo e del lavoro che ci mettevano mia madre e mia nonna a lavare i panni? Una giornata intera ... e a preparare le pietanze?  ;), a stirare etc.. E' vero che erano meno "igienisti" ma comunque c'è una differenza abissale tra cambiare il pannolino a un bambino e gettarlo via e avere il continuo ricambio di pannolini da lavare, in attesa di asciugare, pronti per ricambiare il bambino. C'è differenza tra il comprare la pasta e gettarla nell'acqua bollente e farla, c'è differenza fra raccogliere le verdure, mondarle e pulirle e cuocerle e comprarle praticamente già pulite. Un'enorme  differenza ..

Hai idea di quante donne vivessero contemporaneamente in una casa un tempo? Nonne, zie, sorelle, cugine e figlie femmine a partire dai 6 anni davano una mano a fare i mestieri, sennò non si spiega come facessero anche a cucire, ricamare, pregare e persino occuparsi attivamente di magia.
Hai idea di quanto tempo ci voglia per confezionare un copriletto interamente ricamato?
Hai idea di quanto tempo ci voglia a recitare il rosario?
Non è vero che avevano meno "tempo libero" a disposizione, facevano in realtà moltissime altre cose oltre a lavare e cucinare.
Il problema è che poi si sono impigrite più che altro, il problema è che poi hanno cominciato ad avere sempre meno talenti e abilità nelle cose pratiche.


la narrazione della "sofferenza" o del "disagio" femminile non si basa su falsità, ma su alcuni dati di fatto.

Per esempio?



Offline Rita

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Re: Titolo provvisorio, scusate
« Risposta #19 il: Ottobre 15, 2009, 10:41:28 am »
Hai idea di quante donne vivessero contemporaneamente in una casa un tempo? Nonne, zie, sorelle, cugine e figlie femmine a partire dai 6 anni davano una mano a fare i mestieri, sennò non si spiega come facessero anche a cucire, ricamare, pregare e persino occuparsi attivamente di magia.
Hai idea di quanto tempo ci voglia per confezionare un copriletto interamente ricamato?
Hai idea di quanto tempo ci voglia a recitare il rosario?
Non è vero che avevano meno "tempo libero" a disposizione, facevano in realtà moltissime altre cose oltre a lavare e cucinare.
Il problema è che poi si sono impigrite più che altro, il problema è che poi hanno cominciato ad avere sempre meno talenti e abilità nelle cose pratiche.


Per esempio?




Il rosario lo si recitava lavorando, così hanno sempre fatto e così fa ancora mia madre, anche se ha poco da fare. Soltanto in campagna si viveva in più persone o più donne in una casa, ma in campagna i lavori da fare erano più estesi e comprendevano anche gestione dell'estensione al di fuori della casa.
il minor talento nelle cose pratiche è una cosa che riguarda anche gli uomini e che è arrivata con l'avvento della tecnologia appunto, non è "solo" un problema femminile.
Idem per il tempo libero: è un'invenzione recentissima quella del tempo libero.
Soltanto che l'uomo si è inventato nuove possibilità di lavoro, ... a quel punto, ridotta l'attività pratica delle donne ...si sarebbero dovute inventare qualcosa di nuovo pure loro; io penso che molto giochi anche la paura di diventare "inutili". E quando hai timore di diventare inutile, cerchi di rendere inutile qualcun'altro.

I "fatti" che narrano le femministe sono in gran parte veri: quando citano le leggi che punivano la donna per adulterio e l'uomo solo se era concubino di un'altra donna, citano una realtà, quando citano la legge che "riparava" una violenza come lo stupro con il matrimonio citano una realtà. Portano "dati di fatto". E' l'analisi che ne fanno che è di parte. E' il portato della sofferenza femminile che è immaginato esteso a tutte le donne, da casi di sofferenza individuale come quello di Franca Viola.

Questa è la differenza fra il dire "Sì, ma che le donne fossero schiave senza accorgersene allora era falso, adesso che gli uomini siano schiavi senza accorgersene è vero" e il portare a vedere l'altra faccia della medaglia, senza necessariamente negare in toto la faccia che si è sempre vista.

E' il portare un'analisi come dato di fatto incontrovertibile ed elevarla a verità, che secondo me è sbagliato. E' sbagliato ed è stato sbagliato nell'ideologia femminista, ma è sbagliato in qualunque caso, secondo me.

E, a mio avviso, chi sente un disagio, chi sente che c'è qualcosa che non va, che sia uomo o che sia donna, chi sta cercando un perchè insomma, non cerca altre verità incontrovertibili a mo' di ideologia.

Credo (se non ho capito male) che lo spiega molto meglio Milo quando dice:

Sì. Però io volevo dare il senso di ripartire da quel ragazzo. Noi, qui, le parole vogliamo dargli. E, aggiungo, per questo sono importanti non solo quali parole ma anche il come si dibatte.Che poi, in un certo senso, è il modo in cui io sono venuto a conoscenza della QM. Attraverso Internet, il nuovo mezzo, innanzitutto. E: non sono così sicuro che sarei rimasto se avessi letto alcune discussioni invece di altre.


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Offline Una

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Re: Titolo provvisorio, scusate
« Risposta #20 il: Ottobre 15, 2009, 12:40:39 pm »
I "fatti" che narrano le femministe sono in gran parte veri: quando citano le leggi che punivano la donna per adulterio e l'uomo solo se era concubino di un'altra donna, citano una realtà, quando citano la legge che "riparava" una violenza come lo stupro con il matrimonio citano una realtà. Portano "dati di fatto". E' l'analisi che ne fanno che è di parte. E' il portato della sofferenza femminile che è immaginato esteso a tutte le donne, da casi di sofferenza individuale come quello di Franca Viola.

E se io pensassi che punire la donna per adulterio fosse giusto?
Non è solo l'analisi che ne fanno che è di parte; è proprio il credere che esistano dei "fatti" che legittimano la loro rivolta che già rende il tutto ben poco credibile, almeno ai miei occhi.

Poi non capisco perché l'espressione "le donne dicevano il falso, adesso gli uomini che si occupano di QM dicono il vero" susciti tanta disapprovazione; mica bisogna essere diplomatici a tutti i costi.
Dire "questo o quello mi fa solo ed esclusivamente schifo!" non significa non chiedersi il perché delle cose o non essere in grado di considerare le sfumature.


Offline Rita

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Re: Titolo provvisorio, scusate
« Risposta #21 il: Ottobre 15, 2009, 13:21:02 pm »
Poi non capisco perché l'espressione "le donne dicevano il falso, adesso gli uomini che si occupano di QM dicono il vero" susciti tanta disapprovazione; mica bisogna essere diplomatici a tutti i costi.
Dire "questo o quello mi fa solo ed esclusivamente schifo!" non significa non chiedersi il perché delle cose o non essere in grado di considerare le sfumature.



 :)
ma è chiaro che tu puoi pensare quello che vuoi  :) anche che sarebbe giusto mandare in galera le adultere. Per me sarebbe anacronistico oggi e sarebbe meglio impiegare i mezzi tecnici e scientifici che oggi ci sono per stabilire obblighi e diritti di ciascuna parte.
Ma non è questione di essere diplomatici: dire questo o quello mi fa solo ed esclusivamente schifo va benissimo ma è una cosa completamente diversa dal dire questo o quello sono esclusivamente veri o falsi; nel primo caso riporti la tua opinione, nel secondo dai un giudizio assolutista, oltretutto in un campo come il "sentire" che è piuttosto aleatorio. Per me, ribadisco, è esattamente quello che ha fatto il femminismo: hanno negato ogni verità maschile per affermare la loro "nuova" verità.

Dare le parole e il diritto di raccontare la loro verità significa per forza negare in toto tutto il racconto avverso?  :unknown:
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Offline Una

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Re: Titolo provvisorio, scusate
« Risposta #22 il: Ottobre 15, 2009, 14:07:11 pm »
Dare le parole e il diritto di raccontare la loro verità significa per forza negare in toto tutto il racconto avverso?  :unknown:

No certo, ma sono decenni che parlano e raccontano, ora basta.

Offline Rita

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Re: Titolo provvisorio, scusate
« Risposta #23 il: Ottobre 15, 2009, 14:12:01 pm »
No certo, ma sono decenni che parlano e raccontano, ora basta.


ambè, su questo sono d'accordo, un po' di silenzio non guasterebbe  ;)
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Online fabriziopiludu

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Re: Titolo provvisorio, scusate
« Risposta #24 il: Ottobre 15, 2009, 15:32:05 pm »


I "fatti" che narrano le femministe sono in gran parte veri: quando citano le leggi che punivano la donna per adulterio e l'uomo solo se era concubino di un'altra donna, citano una realtà, quando citano la legge che "riparava" una violenza come lo stupro con il matrimonio citano una realtà. Portano "dati di fatto".ì



TZ! Sempre sta CANTILEENAAAA!!!!!!
Tra gli Aztechi, lo stupro era punito CON LA MORTE!
E c'è, pure, da notare che, tra gli Aztechi, il rischio di rimanere vergini fosse molto basso!
Mica come in Italia, adesso!!!
Tra i Romani, l'uomo adultero veniva punito con l'amputazione dell'organo della copula

Wyk72

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Re: Titolo provvisorio, scusate
« Risposta #25 il: Ottobre 15, 2009, 18:35:36 pm »
Citazione
Hai idea di quante donne vivessero contemporaneamente in una casa un tempo?

Esatto un tempo c'era la vita familiare comunitaria. Oggi questo sta scomparendo, anzi in molte parti d'Italia è del tutto scomparso.

Citazione
Il problema è che poi si sono impigrite più che altro, il problema è che poi hanno cominciato ad avere sempre meno talenti e abilità nelle cose pratiche.

Concordo abbastanza con questa visione. Il problema è che anche la meccanizzazione e tecnologicizzazione dei compiti tradizionalmente femminili ha svilito certe capacità, come è successo nell'industria.

Per avere delle skills pratiche in un mondo tecnologico, devi per forza metterti a studiare un minimo di teoria, di manualistica tecnica. Tu quante donne conosci, per esempio, che si interessano di come una lavatrice lavi, di come leggere l'etichetta di un capo di vestiario, di sapere cosa c'è dentro uno yougurt invece di un altro?

Io pochissime, quasi nessuna - spesso le lascio sbalordite, quando sto loro a spiegare come si legge un'etichetta nutrizionale e cos'è l'acido ascorbico (sono nutrizionista).

Molte  donne vogliono "tutto e subito" in maniera spiccia, e liquidano ogni  questione che non si vogliono sforzare a capire come "non importante". E' questa, penso, la base della loro pigrizia.

Pigrizia che è, sempre secondo me, accentuata dalla loro completa gratificazione sessuale, sia che siano in una relazione sia che ne siano al di fuori.

La lotta tra i sessi ritengo che oramai sia giocata su un piano impari, e senza regole di relazione e di ruoli (in primis - la fedeltà non solo coniugale, ma anche da fidanzati), tutto è vacuo e inconsistente, e allora ce la giochiamo sul "chi scopa di più".

Solo così mi spiego il mercato per esempio, dei cosmetici femminili, 9 MILIARDI di Euro nel 2007, in continua ascesa. Quanto guadagnano le donne per permettersi tutto questo scialacquare, visto poi che piangono sempre che hanno gli stipendi più bassi ?

Negli USA le ragazzine spendono migliaia di $ da Victoria Secrets per assurdi reggipetti, convinte che bastino quelli per rendersi interessanti.

E a che serve, tutto questo make-up se non per aumentare la propria appetibilità sessuale, e quindi il proprio livello di gratificazione sessuale, ergo, il proprio potere?

Guardate poi come cambiano i tempi e i target: adesso che è di moda la velina, giovane e cretina, c'è il boom dei prodotti per le 39/45enni che letteralmente crepano d'invidia perché il loro ticket sessuale vale sempre meno. Crisi o non crisi prevedo anche un aumento enorme della chirurgia estetica, delle palestre e dei trattamenti estetici.

L'unico freno per questo scempio sarebbe, a mio parere, lo sciopero sessuale da parte dei maschi, cosa che purtroppo non penso sia applicabile, in un paese come il nostro, abituato a zerbinare in continuazione dietro alla svampitella di turno (cosa che è capitata anche a me, sia ben chiaro). Ma forse non è applicabile da nessuna parte. Un ritorno a determinati costumi - più castigati - renderebbe anche la vita sessuale meno assurdamente competitiva e più vivibile (e godibile).

Ritengo che  la cosiddetta società dell'immagine odierna sia pesantemente (anche se forse  indirettamente) responsabile dell'avvilimento maschile odierno.


« Ultima modifica: Ottobre 15, 2009, 18:38:38 pm da Wyk72 »

Offline Una

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Re: Titolo provvisorio, scusate
« Risposta #26 il: Ottobre 15, 2009, 18:47:03 pm »
Pigrizia che è, sempre secondo me, accentuata dalla loro completa gratificazione sessuale, sia che siano in una relazione sia che ne siano al di fuori.

Me la spieghi meglio questa Wyk  :) ?

Offline Giulia

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Re: Titolo provvisorio, scusate
« Risposta #27 il: Ottobre 15, 2009, 19:19:32 pm »


no è un argomento, secondo me, non è un "dato di fatto" ... o meglio potrebbe diventare un dato di fatto se si contrapponesse un racconto e una storia maschile contrapposta a quella femminile, la narrazione della "sofferenza" o del "disagio"  femminile non si basa su falsità, ma su alcuni dati di fatto. Il problema è l'analisi della cause di quei dati di fatto  e l'omissione di analisi contrapposte alla loro. La parte maschile ha assorbito la spiegazione  femminile senza  colpo ferire.
già son daccordo.




Offline Salar de Uyuni

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Re: Titolo provvisorio, scusate
« Risposta #28 il: Ottobre 15, 2009, 19:23:08 pm »
Sono ''nuovo'' del forum,ma un finto nuovo,ovvero lo seguo da tempo però solo ora, complice l'influenza che mi lascia a casa senza molto da fare,mi accingo ad intervenire.Finora non sono intervenuto su questo forum(quello della qm)perchè io ritengo che per affrontare le ''bugie'' del femminismo bisogna non soltanto affrontare la dinamica del rapporto fra i sessi,ma il nostro modo di vedere la realtà e la storia in generale e questo è complesso,si tratta di ribaltare UN INTERO MODO DI PENSARE.Io sono pienamente d'accordo con quanto dicono i creatori e i curatori del forum sulla condizione maschile moderna,però io ho una mia personale visione del mondo,un pò cinica,ma che spiega tutto in termini per me chiari.
Ovvero,il mondo come mercato.
Per quanto cinico possa sembrare ogni cosa HA UN PREZZO,e questo prezzo è stabilito da molteplici cose PRINCIPALMENTE DAL RAPPORTO DOMANDA-OFFERTA,ma non solo,in molti casi sono sufficienti report positivi su un'azione perchè quella si rivaluti pesantemente.
Il prezzo quindi dipende da logiche strettamente fisiche(il rapporto domanda-offerta),ma anche da logiche psicologiche,sovente irrazionali E' SUFFICIENTE PARLAR MALE DI UN'AZIONE SU UN GIORNALE DI BUONA TIRATURA PERCHE' QUESTA CROLLI DI VALORE ANCHE SE I SUOI FONDAMENTALI SONO BUONI.
Anche gli esseri umani triste a dirsi,hanno un prezzo,E UNA DELLE VARIABILI PIU' SIGNIFICATIVE DI PREZZO E' IL SESSO.
Come ebbe a dirmi un mio amico dopo essere stato lasciato dalla tipa,dopo che gli avevo chiesto perchè lei lo aveva fatto lui mi rispose con notevole lucidità:''PERCHE' IL MERCATO DELLA FIGA E' DIVERSO DAL MERCATO DEL CAZZO''.
Detta in maniera leggermente meno volgare,gli uomini hanno un prezzo INFERIORE sul mercato rispetto alle donne(oggi).
Tutti noi sappiamo,per esempio che al tg se una donna muore si da un risalto differente rispetto a un uomo,sembra quasi che la vita di un uomo,VALGA MENO DI QUELLA DI UNA DONNA.Il salto logico diventa breve se si considera che questo valore non è soltanto colpa dei ''media allineati'',ma espressione di un sentire comune che preesisteva ai media,e che a mio avviso banalmente rappresenta un valore di mercato.
Tutti noi possiamo osservare come le donne non vadano dall'uomo A MENO CHE LUI NON ABBIA DENARO.
Questa cosa è oggetto di osservazioni  di ogni genere in innumerevoli trhead ed è fondamentalmente uno dei piatti forti della qm,ovvero cercare di indurre il neofita a diventare ''uno dei nostri'' additandogli ciò che lui osserva tutti i giorni,ovvero NO MONEY,NO PARTY.
Per pararmi dall'accusa di giudicare TUTTE le donne come comprabili mi smarco spiegando che io intendo una tendenza generale e non complessiva,NON TUTTE LE DONNE SI COMPORTANO COSI'.
Però è un fatto che la maggior parte di loro senza un adeguato compenso monetario non si muove.
perchè?Per il semplice motivo che oggi l'uomo ha più bisogno della donna,di quanto lei lo abbia di lui.
Ora molti a loro volta sosterranno che loro di donne,ne sanno fare a meno,non è vero:se loro sono qui è perchè ne hanno bisogno,se no sarebbero altrove in altri lidi internettiani più felici.
La verità è che l'uomo ha un maggior bisogno della donna rispetto a quanto lei lo abbia di lui.
Fin qui nulla di nuovo,che cos'è però che molti ignorano?
Ignorano che non è sempre stato così.
OVVERO NELL'ANTICHITA' ERA L'ESATTO CONTRARIO,ERANO LE DONNE A DOVER PORTARE UN COMPENSO MONETARIO E NON VICEVERSA,QUESTA COMPENSAZIONE MONETARIA SI CHIAMAVA DOTE,E SENZA UNA BUONA DOTE POCHISSIME DONNE POTEVANO ESSERE MARITATE.
OGGI A PORTARE LA DOTE E' L'UOMO E QUANDO UNA DONNA VI STA SELEZIONANDO IN BASE AI SOLDI VI STA SEMPLICEMENTE CHIEDENDO QUALE DOTE LE STATE PORTANDO.
Uno degli aspetti significativi di quel mondo arcaico era che le donne avevano il ''terrore'' di rimanere zitelle,più o meno come oggi gli uomini hanno il terrore di rimanere soli,e quelle donne che avevano un marito SE LO TENEVANO STRETTO.
Questa condizione a sua volta era espressione di un differente rapporto di domanda-offerta in cui l'uomo aveva meno bisogno della donna di quanto questa avesse bisogno di lui,dunque per convincerlo a stare con lei essa doveva portare una compensazione monetaria(situazione speculare a quella odierna).
Nell'antichità l'uomo era più richiesto di quanto fosse la donna perchè quel mondo era diverso.
La grande menzogna femminista,in questo concordo con Ritavi,prende una situazione oggettiva(la donna allora valeva meno dell'uomo)e gli da delle interpretazioni del tutto SOGGETTIVE,attribuendo all'uomo una sorta di ''malevolenza'' che abbia cercato ostinatamente di svalutare e svilire la stessa,quando invece era NELLA MECCANICA DELLE COSE CHE LA DONNA AVESSE UN VALORE INFERIORE ALL'UOMO,chi difendeva il villaggio dai barbari?Chi navigava in territori inesplorati?Chi con la sua forza fisica svolgeva quelle funzioni lavorative atte al sostentamento(lavorare la terra).La donna una volta che aveva filiato era del tutto sacrificabile,l'uomo no.
Ora però sono sopraggiunti dei cambiamenti e sembra che tutte le principali funzioni che l'uomo assolveva un tempo siano assolti con maggior efficienza,non già dalle donne,ma semplicemente dalle macchine.Per cui il rapporto si è invertito e ora la meccanica delle cose dice che l'uomo ha un prezzo inferiore alla donna perchè la macchina lo ha sostituito.
Io dunque non credo alle grandi bugie femministe,ma neanche fondamentalmente al grande complotto delle femmine contro i maschi,al grande matrix svelato il quale ritorneremo ad avere un ruolo un significato,un valore,semplicemente tutto ha un prezzo.
C'è da dire comunque che se è vero che la figa ha un prezzo più alto del cazzo,è anche vero che la figa oramai è pesantemente in bolla,ovvero a quotazioni irragionevoli,anche tenendo conto dei fattori sopracitati e questo si spiega con l'intervento dei media che appunto creano le condizioni perchè l'uomo abbia quotazioni più basse del necessario,ovvero quello che è stato chiamato male-bashing.
Ciò fa parte della ''componente psicologica'' del prezzo dell'uomo,finora si è svalutato è logico attendersi che continui in questa china,il futuro è ''rosa''ma il futuro può riservare sorprese e la vendetta degli uomini si realizzerà attraverso le macchine stesse,ovvero chi di macchina ferisce di macchina perisce,l'utero artificiale è in arrivo è gli androidi sessuali muovono le prime mosse in bordelli di Tokyo.http://www.kokoro-dreams.co.jp/robot/act/index.html
Significativo l'articolo dell'espresso Ho fatto l'amore con una robot http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Ho%20fatto%20lamore%20con%20una%20robot/1348536/13
Quello che voglio dire in sostanza è che il femminismo arriva a giochi fatti,di per se stesso non ha inciso molto in tutto questo processo,anche se ha inciso,è innegabile che abbia inciso,perchè abbiamo già visto come ogni prezzo sconti in sè la ''condizione psicologica'' della collettività.
La questione maschile con tutta probabilità si origina PRIMA del femminismo,e non è soltanto questione dei mutati rapporti di forza,ma anche di un senso di oscuro terrore nei confronti della grande società meccanica che l'uomo ha costruito.Il grande marchingegno lo aliena,si sente prigioniero di compiti assurdi di doveri che non capisce,per contro la donna SI ESALTA NELL'ESEGUIRE IL COMPITINO,NEL FARE LA SECCHIONCELLA,NEL RIPETERE SEMPRE LE STESSE COSE.
Chi di noi non ha notato che avere un capoufficio donna significa doversi VESTIRE in una certa maniera,dover OTTEMPERARE CERTE PASTOIE BUROCRATICHE CUI I CAPOUFFICIO UOMINI NON DANNO IMPORTANZA?
La donna si esalta in tutto ciò che c'è di burocratico,l'uomo si deprime,chi di noi non ha notato che QUASI TUTTE LE IMPIEGATE DELLO STATO O DELLE POSTE SONO DONNE?
E il nostro sistema ''supposto creativo'' crea principalmente QUEL TIPO DI POSTI DI LAVORO.
Guardate le donne mentre filano la lana(filavano),compiono un gesto arcaico e desueto ma al tempo stesso modernissimo,un gesto ripetitivo e monotono che costa poca fatica fisica,non è questo l'antenato del sistema industriale,dei lavori che esso produce?Non c'è forse in questo lavoro ''tipicamente'' femminile,la chiave di interpretazione del maggior adattamento delle donne al sistema industriale?
Resta comunque,lo affronto brevemente,il problema che il sistema industriale nel suo complesso non PUO' ESSERE RIPARATO DA DONNE PER CUI SE SI SPACCA E' FINITA.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Salar de Uyuni

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Re: Titolo provvisorio, scusate
« Risposta #29 il: Ottobre 15, 2009, 20:11:42 pm »
Quello che intendo dire poi è che non esiste nè mai esistito alcun cambiamento storico portato dalla ''ribellione'',sono esistite poche ribellioni degli oppressi contro gli oppressori,e quelle poche si distinguevano perchè finivano in stile ''Spartacus'',ovvero crocefissione degli insorti,però la modernità è piena di retoriche ''di ribellione''e non sto alludendo soltanto al femminismo e al sessantotto,ma anche alla rivoluzione francese capostipite di tutte le retoriche di ribellione successive.
Uno dei miti è che il popolo si sia ribellato ''perchè aveva fame'',la verità è che la Francia era in un momento di relatività floridità,rispetto alle altre nazioni e rispetto ai momenti storici precedenti,però è successa la rivoluzione...perchè?Perchè sono mutati i rapporti di forza fra borghesia e aristocrazia.
Se paragonata all'Inghilterra dello stesso periodo si nota che quest'ultima versava in condizioni molto più terribili per la plebe rispetto alla Francia,ciò che è significativo secondo me è che UNA MAGGIOR SOFFERENZA E OPPRESSIONE NON SOLTANTO NON SIGNIFICA UNA MAGGIORE PROPENSIONE ALLA RIBELLIONE,MA SEMMAI UNA MINORE PROPENSIONE ALLA RIBELLIONE,perchè la sofferenza sottrae energia e diminuisce le probabilità di ribellione.
Spesso si fa una domanda sciocca,tipica dei tempi che corrono,agli scampati all'olocausto nazista,gli si domanda con fare naiv,e anche come rimbrotto:''perchè non vi siete ribellati?''
Perchè solo 1000 ebrei su 6 milioni si sono ribellati al loro destino?
In genere i sopravvissuti per prima fanno fatica a rispondere a questa domanda scema,e abbozzano qualche risposta QUASI A GIUSTIFICARSI:''ma eravamo stanchi,avevamo fatto i viaggi coi treni''.
Già quando sei oppresso generalmente sei stanco...
Allora il domandatore incalza:''e prima,prima dei treni,perchè non vi siete ribellati?''
Provano a rispondere:''perchè è stato graduale...non è stato tutto subito,e poi CREDEVAMO SI SAREBBERO FERMATI A UN CERTO PUNTO...''
Beata innocenza,su questo pianeta,talvolta si paga con la morte.
Nei fatti una risposta vera e propria alla domanda ''perchè non vi siete ribellati?'' non c'è,però si può osservare che chi è veramente oppresso generalmente è troppo debole per tentare una reazione diversa da quella che gli assicuri la mera sussistenza.
Nei fatti tutti coloro che sono oppressi sono talmente piegati sulla loro realtà quotidiana per fargli fronte che fondamentalmente non si rendono conto di essere oppressi,se non in un modo lontano quando glielo fai presente,poi ritornano alla loro quotidianità,alla loro dimensione personale,ed è questo che gli impedisce di comprendere che la loro condizione è collettiva.
Il femminismo NON ACCADE IN AFGHANISTAN QUESTO E' UN FATTO,LI' LE DONNE NON PENSANO CHE IL LORO PROBLEMA SIANO ''I DIRITTI NEGATI'' MA SEMMAI FATTI INERENTI LA LORO QUOTIDIANITA' PERSONALE:la capra che sta morendo,il figlio emigrato all'estero di cui non ha più notizie ecc...i suoi ''diritti'' sono il suo ultimo problema.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''