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Nelle sale cinematografiche si proietta il film di Bellocchio: "Rapito"

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Massimo:
E' di questi giorni la proiezione nelle sale di un film interessante, ispirato ad un fatto realmente accaduto: il sequestro, compiuto dalla gendarmeria pontificia di un bambino ebreo, Edgardo Mortara, il quale, in fin di vita, era stato battezzato da una domestica cattolica e, divenuto in tal modo il bimbo cattolico, secondo la dottrina della Chiesa (per il quale il battesimo dei bambini e il battesimo forzato sono validi) venne di conseguenza sottratto ai genitori ed educato come cattolico. Il "caso Mortara" suscitò forte irritazione e l'indignazione dell'Europa liberale, non solo protestante e creò un moto di anticlericalismo. Si mossero autorevoli politici e uomini di pensiero, persino lo stesso Napoleone III, ma tutto fu inutile: il bambino non venne restituito ai suoi genitori e venne addirittura avviato alla carriera ecclesiastica. Sicuramente andrò a vederlo, ma non per spirito anticattolico, bensì perchè fu un evento storicamente accaduto; dal trailer sembra che l'ambientazione storica sia ben curata e come tutti i film storici mi interessano. Dopo la presa di Porta Pia e la caduta del potere temporale della Chiesa, Edgardo Mortara, divenuto convinto sacerdote rifiutò di tornare all'ebraismo e appunto nel suo caso specifico la Chiesa l'ebbe vinta. Ma nel frattempo l'episodio contribuì non poco ad alimentare un fortissimo anticlericalismo che si riflettè anche nelle politiche dei primi governi del neonato Regno d'Italia e la domanda che sorge spontanea (e che rivolgo anche a Vicus) è la seguente: ne valeva davvero la pena? Il gioco valeva proprio la candela? Certo, dal punto di vista della Chiesa un'anima era stata guadagnata e anche una vocazione al sacerdozio. Ma la perdita di immagine per il papato era stata enorme e non mi pare che nella seconda metà dell'Ottocento fosse il caso di alimentare ulteriormente l'avversione alla Chiesa che in certi ambienti erà già fortissima.   

Vicus:
Massimo prima di scagliare la prima pietra contro un evento accaduto quasi due secoli fa, ti ricordo che fatti del genere succedono ancora oggi, nel contesto delle altre religioni monoteiste.
Almeno per Mortara (che rimane un caso limite, eccezionale) non fu un "rapimento improvviso", armi alla mano come accade altrove ai nostri giorni. Ci furono tentativi di conciliazione, e la domestica in quella casa non doveva neanche esserci secondo le leggi del tempo: discutibili, ma che servivano proprio ad evitare situazioni del genere.
Ricordo che ci furono casi simili nel 1945 e Pio XII ordinò di restituire i bambini alle famiglie. E ricordo che di Bibbiano, e dei bambini strappati anche oggi a famiglie di tutta Italia in nome della nuova "religione" omosex, non si parla mai.

Tutte le religioni monoteiste (compresi ebrei e musulmani) rivendicano di possedere la verità. Cosa difficile da capire in un'epoca relativista, in cui tutte le religioni sono considerate uguali, ossia ugualmente superflue. Un nichilismo che fa molti danni per altre vie.
Il film non è storicamente accurato: non solo non fa cenno ai tentativi di conciliazione, ma non dice che in seguito Mortara non rinnegò la famiglia d'origine, ma scelse liberamente di rimanere cristiano (cosa affatto scontata) e divenire sacerdote.
Battezzare un bambino in pericolo di morte è un atto di carità, perché gli salva l'anima. Non era prevedibile che Edgardo sarebbe sopravvissuto. Se però il bambino sopravvive si deve fare il possibile per educarlo come cristiano. Tuttavia non saprei dire se anche sotto l'aspetto semplicemente canonico, misure così radicali potessero rientrare in quel "possibile", sia pure in uno Stato confessionale. Quel che so è che, come ho detto, Pio XII non le reiterò nel '45 ma sono tuttora applicate da altre religioni monoteiste, anche se non ci fanno film sopra

Massimo:

--- Citazione da: Vicus - Maggio 28, 2023, 01:23:20 am ---Massimo prima di scagliare la prima pietra contro un evento accaduto quasi due secoli fa, ti ricordo che fatti del genere succedono ancora oggi, nel contesto delle altre religioni monoteiste.
Almeno per Mortara (che rimane un caso limite, eccezionale) non fu un "rapimento improvviso", armi alla mano come accade altrove ai nostri giorni. Ci furono tentativi di conciliazione, e la domestica in quella casa non doveva neanche esserci secondo le leggi del tempo: discutibili, ma che servivano proprio ad evitare situazioni del genere.
Ricordo che ci furono casi simili nel 1945 e Pio XII ordinò di restituire i bambini alle famiglie. E ricordo che di Bibbiano, e dei bambini strappati anche oggi a famiglie di tutta Italia in nome della nuova "religione" omosex, non si parla mai.

Tutte le religioni monoteiste (compresi ebrei e musulmani) rivendicano di possedere la verità. Cosa difficile da capire in un'epoca relativista, in cui tutte le religioni sono considerate uguali, ossia ugualmente superflue. Un nichilismo che fa molti danni per altre vie.
Il film non è storicamente accurato: non solo non fa cenno ai tentativi di conciliazione, ma non dice che in seguito Mortara non rinnegò la famiglia d'origine, ma scelse liberamente di rimanere cristiano (cosa affatto scontata) e divenire sacerdote.
Battezzare un bambino in pericolo di morte è un atto di carità, perché gli salva l'anima. Non era prevedibile che Edgardo sarebbe sopravvissuto. Se però il bambino sopravvive si deve fare il possibile per educarlo come cristiano. Tuttavia non saprei dire se anche sotto l'aspetto semplicemente canonico, misure così radicali potessero rientrare in quel "possibile", sia pure in uno Stato confessionale. Quel che so è che, come ho detto, Pio XII non le reiterò nel '45 ma sono tuttora applicate da altre religioni monoteiste, anche se non ci fanno film sopra
--- Termina citazione ---

E ciò va benissimo. E non ero animato affatto da livore anticattolico (se hai capitò ciò, hai sbagliato). Ma solo per il mio amore per la Storia e per la verità storica. Se i tentativi di conciliazione ci sono stati (e ciò è apprezzabile) il bimbo è stato comunque sottratto ai suoi genitori e questo ha dato agli stessi un dolore immenso. Saresti stato comprensivo per dei mancati genitori protestanti se questi nell'Irlanda dell'Ottocento o del Settecento avessero sottratto il figlio a dei genitori cattolici con la motivazione che da loro quel bimbo avrebbe avuto un futuro migliore con migliori prospettive che rimanere con i loro genitori poveri (come erano quasi tutti gli irlandesi di quell'epoca) a praticare la religione "papista" che lo avrebbe condannato a rimanere un soggetto privo di diritti politici e anche civili? Non credo proprio! Stesso discorso vale per Edgardo Mortara. Ho già detto che per la dottrina cattolica sottrarre un bimbo comunque battezzato ai genitori di un'altra fede religiosa era un'azione doverosa. Quello che io contesto è l'opportunità di una simile azione in un contesto come l'Europa di metà Ottocento oramai divenuta liberale (se non nelle istituzioni, quanto meno nella cultura). Ordinare tale provvedimento nel bel mezzo dell'Ottocento con idee liberali oramai diffuse anche nelle classi dirigenti significava andare a procurarsi delle rogne non indifferenti e infatti di lì a poco montò una campagna anticlericale che contribuì moltissimo a preparare il terreno alla Kulturkampf del Cancellerie Bismark, con i suoi provvedimenti anticattolici e persino con gli orientamenti laicisti dello Stato Italiano che dopo qualche anno venne creato grazie all'azione diplomatica di Cavour il quale fu anche l'ispiratore delle leggi Siccardi che misero fine al foro ecclesiastico e a numerosi conventi e fondazioni cattoliche. Disporre appunto la sottrazione di Edgardo Mortara ai suoi legittimi senza immaginare che si sarebbe creato un putiferio del genere oppure immaginarselo ma comunque infischiarsene non depone certo a favore dell'acume politico di Pio IX che difatti procurò alla Chiesa un danno di immagine disastroso. Anche storici cattolici concordano sul fatto che il Papa dal punto di vista politico si rivelò - e non solo in quell'occasione - miope e privo di lungimiranza. Di sicuro Pio XII ha tratto dall'episodio le dovute conseguenze rifiutando di commettere lo stesso errore e imponendo nel 1945 di restituire i figli ai loro genitori in casi identici. Ma torno a fare, a te, la domanda di prima: valeva la pena da parte di Pio IX far fare una figuraccia del genere alla Chiesa, sia pure per salvare l'anima di un bambino che non poteva sottrarsi ad un battesimo praticato ed imposto da altri?

Vicus:
Pensare che il caso Mortara abbia portato alla fine del potere temporale è come dire che la I Guerra Mondiale (preparata da lunghissimo tempo) fu dovuta all'attentato a Francesco Ferdinando

Massimo:

--- Citazione da: Vicus - Maggio 28, 2023, 13:39:55 pm ---Pensare che il caso Mortara abbia portato alla fine del potere temporale è come dire che la I Guerra Mondiale (preparata da lunghissimo tempo) fu dovuta all'attentato a Francesco Ferdinando

--- Termina citazione ---

L'attentato fu l'occasione che si aspettava per iniziare una guerra che si preparava da lungo tempo. Il caso Mortara fu il pretesto che si aspettava per emanare leggi anticlericali (anche da parte del Regno di Sardegna). La stupidità di Pio IX consistette appunto nel fornirlo.

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