Massimo prima di scagliare la prima pietra contro un evento accaduto quasi due secoli fa, ti ricordo che fatti del genere succedono ancora oggi, nel contesto delle altre religioni monoteiste.
Almeno per Mortara (che rimane un caso limite, eccezionale) non fu un "rapimento improvviso", armi alla mano come accade altrove ai nostri giorni. Ci furono tentativi di conciliazione, e la domestica in quella casa non doveva neanche esserci secondo le leggi del tempo: discutibili, ma che servivano proprio ad evitare situazioni del genere.
Ricordo che ci furono casi simili nel 1945 e Pio XII ordinò di restituire i bambini alle famiglie. E ricordo che di Bibbiano, e dei bambini strappati anche oggi a famiglie di tutta Italia in nome della nuova "religione" omosex, non si parla mai.
Tutte le religioni monoteiste (compresi ebrei e musulmani) rivendicano di possedere la verità. Cosa difficile da capire in un'epoca relativista, in cui tutte le religioni sono considerate uguali, ossia ugualmente superflue. Un nichilismo che fa molti danni per altre vie.
Il film non è storicamente accurato: non solo non fa cenno ai tentativi di conciliazione, ma non dice che in seguito Mortara non rinnegò la famiglia d'origine, ma scelse liberamente di rimanere cristiano (cosa affatto scontata) e divenire sacerdote.
Battezzare un bambino in pericolo di morte è un atto di carità, perché gli salva l'anima. Non era prevedibile che Edgardo sarebbe sopravvissuto. Se però il bambino sopravvive si deve fare il possibile per educarlo come cristiano. Tuttavia non saprei dire se anche sotto l'aspetto semplicemente canonico, misure così radicali potessero rientrare in quel "possibile", sia pure in uno Stato confessionale. Quel che so è che, come ho detto, Pio XII non le reiterò nel '45 ma sono tuttora applicate da altre religioni monoteiste, anche se non ci fanno film sopra