Se gli uomini non hanno di meglio da proporre degli Squallor resteranno sempre marginali nella società, anche se crollasse il femminismo.
Sintomatico il vedere le cose in termini moralistici (giusto/sbagliato) senza capire che la società godereccia, che non fa figli, non innova e non studia (per godere non serve studiare) viene spazzata via nel giro di una generazione
Senza offesa ma mi stai mettendo in bocca
parole che non ho mai proferito.
Ben inteso, non ho mai detto che per godere serve ignoranza. Anzi, è proprio l'ignoranza a minare il
sacrosanto diritto a godere dell'essere umano.
La consapevolezza, al contrario, è proprio alla base del processo di
autodeterminazione. E, guarda caso, l'unica via per la
consapevolezza è proprio la
conoscenza.
Ribadisco quindi il punto: la narrativa carica di princîpi moralisti che vuole la famiglia al centro della società è, a mio parere,
in totale contrapposizione con la natura umana ed il diritto stesso a vivere la vita secondo natura.
E poi, pensaci bene:
Non è proprio su quegli assunti che la
retorica femminista basa le sue inutili battaglie?
Non è proprio intorno alla figura femminile come
portatrice di vita che gira tutto il debole impalcato femminista?
Non è proprio tramite le
relazioni sbilanciate che il nazifemminismo fa vittime?
Personalmente ritengo che far figli sia soltanto un altro modo per
assoggettarsi. Il passo senza ritorno verso una condizione di assoggettamento che vede necessariamente l'uomo come perdente. O quanto meno vede sempre l'ago della bilancia pendere verso la donna.
Al contrario io inneggio ad una società che si limita alla copula e rifugge
le atrocità insite nei rapporti convenzionali come le relazioni durature, la convivenza, il matrimonio, la famiglia e i figli.
Poi, ovviamente si può essere o meno d'accordo con me. Ma, per favore, non mi si attribuiscano concetti che non ho mai espresso ne tanto meno ho mai sottinteso.