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Sesso estremo con la moglie è stupro anche se lei inizialmente accetta
Cassiodoro:
Sesso estremo con la moglie è stupro anche se lei inizialmente accetta
Il sesso estremo con la moglie è stupro anche se lei, inizialmente, non aveva detto no al rapporto. E' quanto ha deciso la Cassazione confermando una condanna per violenza sessuale nei confronti di un 48enne palermitano che costringeva la moglie a subire rapporti sessuali anali.
Il caso
In base alla ricostruzione della sentenza 27587 della terza sezione penale, la donna prima del matrimonio aveva accettato di avere anche rapporti non convenzionali con il partner. Poi, infastidita, aveva iniziato a negarsi. Da qui la costrizione del marito anche attraverso minacce. Condannato per violenza sessuale dalla Corte d’Appello di Salerno, nel giugno 2009, l’uomo si è difeso in Cassazione sostenendo che la moglie, poi separatasi aveva «costruito tutto a tavolino».
Piazza Cavour ha respinto la linea difensiva e ha evidenziato che «l’imputato aveva ammesso che i rapporti» di sesso estremo «erano stati attuati dalla coppia anche prima del matromonio, ma ciò, secondo i giudici di merito, non valeva a giustificare la condotta prevaricatrice quando era sopraggiunto il dissenso della moglie, implicitamente da lui confermato quando ha dichiarato che la stessa aveva abbandonato il letto coniugale andando a dormire in un’altra stanza sul divano o a terra, avvolgendosi in una coperta». Insomma, per i supremi giudici, ci sono a carico dell’imputato «specifici e concreti elementi comprovanti la sua responsabilità».
http://www3.lastampa.it/i-tuoi-diritti/sezioni/famiglia-successioni/news/articolo/lstp/276402/
Anche se non e' propriamente una sentenza antimaschile, perche' personalmente non ritengo opportuno obbligare ad avere rapporti sessuali controvoglia, metto in evidenza questa notizia solo per far notare la pessima difesa dell'uomo.
Doveva lui, procedere alla separazione in quanto il comportamento della moglie era cambiato da quando si erano sposati, non mantenendo le promesse fatte prima del matrimonio. (se la trovo mettero' in evidenza quella sentenza famosa di quel brav'uomo che era riuscito ad addebitare alla moglie la separazione proprio perche' dopo sposata aveva cambiato tutti gli atteggiamenti nei suoi confronti).
Tra gli "ingenui" che leggeranno questa notizia di oggi, molti si toglieranno dalla testa che da sposati si fa sesso di "buona qualita'" e piu' spesso , .............forse si, ma non certo con la moglie.
mik:
--- Citazione da: Cassiodoro - Luglio 19, 2010, 13:36:48 pm ---Sesso estremo con la moglie è stupro anche se lei inizialmente accetta
Il sesso estremo con la moglie è stupro anche se lei, inizialmente, non aveva detto no al rapporto. E' quanto ha deciso la Cassazione confermando una condanna per violenza sessuale nei confronti di un 48enne palermitano che costringeva la moglie a subire rapporti sessuali anali.
Il caso
In base alla ricostruzione della sentenza 27587 della terza sezione penale, la donna prima del matrimonio aveva accettato di avere anche rapporti non convenzionali con il partner. Poi, infastidita, aveva iniziato a negarsi. Da qui la costrizione del marito anche attraverso minacce. Condannato per violenza sessuale dalla Corte d’Appello di Salerno, nel giugno 2009, l’uomo si è difeso in Cassazione sostenendo che la moglie, poi separatasi aveva «costruito tutto a tavolino».
Piazza Cavour ha respinto la linea difensiva e ha evidenziato che «l’imputato aveva ammesso che i rapporti» di sesso estremo «erano stati attuati dalla coppia anche prima del matromonio, ma ciò, secondo i giudici di merito, non valeva a giustificare la condotta prevaricatrice quando era sopraggiunto il dissenso della moglie, implicitamente da lui confermato quando ha dichiarato che la stessa aveva abbandonato il letto coniugale andando a dormire in un’altra stanza sul divano o a terra, avvolgendosi in una coperta». Insomma, per i supremi giudici, ci sono a carico dell’imputato «specifici e concreti elementi comprovanti la sua responsabilità».
http://www3.lastampa.it/i-tuoi-diritti/sezioni/famiglia-successioni/news/articolo/lstp/276402/
Anche se non e' propriamente una sentenza antimaschile, perche' personalmente non ritengo opportuno obbligare ad avere rapporti sessuali controvoglia, metto in evidenza questa notizia solo per far notare la pessima difesa dell'uomo.
Doveva lui, procedere alla separazione in quanto il comportamento della moglie era cambiato da quando si erano sposati, non mantenendo le promesse fatte prima del matrimonio. (se la trovo mettero' in evidenza quella sentenza famosa di quel brav'uomo che era riuscito ad addebitare alla moglie la separazione proprio perche' dopo sposata aveva cambiato tutti gli atteggiamenti nei suoi confronti).
Tra gli "ingenui" che leggeranno questa notizia di oggi, molti si toglieranno dalla testa che da sposati si fa sesso di "buona qualita'" e piu' spesso , .............forse si, ma non certo con la moglie.
--- Termina citazione ---
Concordo che non sia una sentenza antimaschile in questo caso:il fatto di praticare un certo tipo di rapporto non significa che non si possa in seguito cambiare idea,ne' tantomeno che uno dei due debba subire coercizioni e minacce da parte del partner.
Se per lui tal genere di attivita' sessuale era cosi' importante,poteva semplicemente chiedere la separazione e cercarsi un'altra donna.
Ho l'impressione che il suo primario interesse sia in realta' il senso di possesso e il sadismo e poco gli importi di costruire una relazione amorosa autentica,che non puo' prescindere dal rispetto e dall'affetto per l'altro/a.
Dubito invece che abbia mai fatto sesso di qualita',a giudicare dalla sua concezione della sessualita'.
ciao
Zoltan2:
Mah.
Questa non è strettamente una sentenza antimaschile, tuttavia... ci sono delle considerazioni che si dovrebbero fare. Secondo la mia personalissima opinione, la soddisfazione sessuale in un uomo è tanto importante quanto per una donna è importante essere tutelata e protetta.
Questo uomo ha incontrato una donna che sapeva dagli quella soddisfazione che egli desiderava e di rimando, evidentemente, lui aveva dato alla moglie ciò che desiderava.
E' un po' come un patto: Io sono fatta così e posso darti questo, io sono fatto così e posso darti questo. Tutti felici, tutti soddisfatti.
Poi questi due si sono sposati: Lei ha ottenuto IMMEDIATAMENTE tutti i diritti e tutti i privilegi che desiderava, mentre l'uomo, come abbiamo notato, si è visto togliere qualcosa di molto importante per lui.
Quando si parla di sesso e soprattutto di sesso "non convenzionale" si dice che è un crimine "pretendere".
Però quante donne ottengono con il matrimonio tutta la tutela che desiderano e quanti uomini ottengono con il matrimonio quel piacere e quella soddisfazione che, è da infantili negarlo, è fondamentale per noi uomini?
Una parte ha determinati istinti e determinati bisogni, e questi vengono tutti tutelati nel matrimonio (diritto al mantenimento, diritto alla condivisione dei beni, diritto alla tutela)
Dall'altra parte sono presenti altri istinti e quindi altri bisogni innati (soddisfazione sessuale), ma esiste una qualsivoglia legge o regolamento che almeno non sia contro la tutela di questi bisogni naturali?
E' inutile negarlo, per un motivo o un'altro, la disparità fra i sessi sta anche in questo.
Un motivo in più per non sposarsi...
mik:
--- Citazione da: Zoltan2 - Luglio 19, 2010, 14:47:50 pm ---Mah.
Questa non è strettamente una sentenza antimaschile, tuttavia... ci sono delle considerazioni che si dovrebbero fare. Secondo la mia personalissima opinione, la soddisfazione sessuale in un uomo è tanto importante quanto per una donna è importante essere tutelata e protetta.
Questo uomo ha incontrato una donna che sapeva dagli quella soddisfazione che egli desiderava e di rimando, evidentemente, lui aveva dato alla moglie ciò che desiderava.
E' un po' come un patto: Io sono fatta così e posso darti questo, io sono fatto così e posso darti questo. Tutti felici, tutti soddisfatti.
Poi questi due si sono sposati: Lei ha ottenuto IMMEDIATAMENTE tutti i diritti e tutti i privilegi che desiderava, mentre l'uomo, come abbiamo notato, si è visto togliere qualcosa di molto importante per lui.
Quando si parla di sesso e soprattutto di sesso "non convenzionale" si dice che è un crimine "pretendere".
Però quante donne ottengono con il matrimonio tutta la tutela che desiderano e quanti uomini ottengono con il matrimonio quel piacere e quella soddisfazione che, è da infantili negarlo, è fondamentale per noi uomini?
Una parte ha determinati istinti e determinati bisogni, e questi vengono tutti tutelati nel matrimonio (diritto al mantenimento, diritto alla condivisione dei beni, diritto alla tutela)
Dall'altra parte sono presenti altri istinti e quindi altri bisogni innati (soddisfazione sessuale), ma esiste una qualsivoglia legge o regolamento che almeno non sia contro la tutela di questi bisogni naturali?
E' inutile negarlo, per un motivo o un'altro, la disparità fra i sessi sta anche in questo.
Un motivo in più per non sposarsi...
--- Termina citazione ---
Che non sposarsi sia un bene ho gia' avuto modo di ribadirlo piu' volte in altri post e non staro' qui a ripetermi sull'assurdita' di questa vetusta (ed agonizzante)istituzione.
La soddisfazione sessuale in una coppia la cercano entrambi,non solo l'uomo(magari non nel passato quando una donna "per bene" doveva essere praticamente assessuata,ma e' da un po' che le cose stanno cambiando):poi,visto come il marito si e' comportato,e' evidente che i suoi bisogni(sadici e possessivi,per lo piu')non ha comunque cercato di realizzarli all'interno di un rapporto dove fossere presenti gli indispensabili sentimenti di rispetto e affetto(molte coppie giocano consenzientemente con quegli aspetti rimossi della personalita'che Freud chiamava istinti sessuali perversi poliformi:in un bel libro"Gli specchi dell'eros maschile" l'autrice-mi sfugge il nome in questo momento-anzi sosteneva che l'eros sia sostanzialmente la capacita'di sperimentare senza inibizioni tali aspetti parziali della sessualita',purche' non diventino esclusivi e quindi perversi).
ciao
Zoltan2:
Qui si sta spostando troppo l'accento sul fatto, secondo me presuntuoso e immotivato, che un uomo che pratica sesso anale sia automaticamente "affetto da bisogni sadici e possessivi" e che sia "disturbato".
A me non piace arrogarmi il diritto di giudicare i vizi e i divertimenti degli altri, piuttosto mi interessa puntare i riflettori su una sola cosa:
La donna prima era consenziente, e sapeva che quello era un bisogno del suo compagno.
Una volta sposata - ovvero ottenuto tutto ciò che poteva pretendere - ha smesso di essere disponibile.
E, a quanto sembra, l'uomo ha dichiarato che la cosa è stata costruita a tavolino (per creare tensioni e insofferenza per poi ottenere il divorzio? per fare leva su quello che la moglie sapeva un bisogno importante per il compagno?)
Io so solo che una può mostrarsi come una ninfa compiacente e disponibile per farsi sposare, poi una volta sposata cambiare atteggiamento e pretendere pure tutti i diritti e tutti i doveri della separazione. E questo non mi piace affatto.
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