Autore Topic: Il coraggio delle donne  (Letto 6187 volte)

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Online KasparHauser

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Il coraggio delle donne
« il: Luglio 19, 2010, 23:42:52 pm »
Alla guerra come in un videogame

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7269




Roba vecchia, però c'è una frase dell'articolo che mi lascia perplesso:

Le soldatesse le preferite per condurre il dispositivo di uccisione data la scarsità di reclute maschili per le unità di combattimento israeliane.

Offline Fazer

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #1 il: Luglio 20, 2010, 14:09:53 pm »
"Le soldatesse le preferite per condurre il dispositivo di uccisione data la scarsità di reclute maschili per le unità di combattimento israeliane. Le ragazze possono effettuare le missioni senza sfaldare il tabù sociale di mettere a repentaglio le proprie vite, ha asserito il Signor Brom. "

MerdaMerdaMerdaMerdaMerda  :mad: stramaledetti ipocriti  :doh: cialtroni  :hmm: Mi fa più incazzare la frase che ho messo in grassetto. A me il 21/12/2012, prestooooooooo...


Offline Fazer

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #2 il: Luglio 20, 2010, 14:13:30 pm »
Arivojo (al netto di ogni ideologia) i Fallschirmjager, gli uomini Gamma, persino i Buzos de Combate, ma non questi "eserciti" del piffero, basta.

Offline mik

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #3 il: Luglio 20, 2010, 14:27:29 pm »
"Le soldatesse le preferite per condurre il dispositivo di uccisione data la scarsità di reclute maschili per le unità di combattimento israeliane. Le ragazze possono effettuare le missioni senza sfaldare il tabù sociale di mettere a repentaglio le proprie vite, ha asserito il Signor Brom. "

MerdaMerdaMerdaMerdaMerda  :mad: stramaledetti ipocriti  :doh: cialtroni  :hmm: Mi fa più incazzare la frase che ho messo in grassetto. A me il 21/12/2012, prestooooooooo...
E questo ci dice due cose:che siamo in un mondo dove solo il "maschio assassino" uccide e la donna e' l'Innocente(come predicano le femministe):non si vuole assolutamente vedere il crescente ruolo femminile nell'uso della violenza; sono prontissime a reclamare pari diritti e paghe(magari anche qualcosa in piu' dell'uomo),ma quando si tratta di pari doveri(tipo partecipare sul campo ad unita' di combattimento)allora il discorso cambia.
Tutto cio' a prescindere dal mio giudizio negativo sulla politica oppressiva di alcuni stati e sul militarismo.
ciao



Online Jason

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #4 il: Luglio 20, 2010, 14:41:21 pm »
Citazione
"Le soldatesse le preferite per condurre il dispositivo di uccisione data la scarsità di reclute maschili per le unità di combattimento israeliane. Le ragazze possono effettuare le missioni senza sfaldare il tabù sociale di mettere a repentaglio le proprie vite, ha asserito il Signor Brom. "

Quante soldatesse sono morte in guerra in confronto ai soldati ? Qua mi sa che c'è un problema di matematica...
«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Fazer

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #5 il: Luglio 20, 2010, 15:35:01 pm »
"E questo ci dice due cose:che siamo in un mondo dove solo il "maschio assassino" uccide e la donna e' l'Innocente(come predicano le femministe):non si vuole assolutamente vedere il crescente ruolo femminile nell'uso della violenza."

E, aggiungo, non si vuole assolutamente vedere il "doppiopesismo" per il quale gli uomini svolgono, nell'ambito delle forze armate, TUTTE le funzioni, mentre alle donne sono riservati i ruoli meno rischiosi, e, consentitemi, più "vigliacchi", vedi l'uso di mitragliatrici a comando remoto, il pilotaggio di UAV (anche in Italia con i Predator/Reaper) e lo sniping (cecchinaggio).  :( Ma quanto e' facile sparare ai nemici da 600 metri nascosti e quindi al riparo dalla reazione nemica, eh signore? Purtroppo i militari sono, come si dice, "usi a obbedir tacendo", ma se sapeste a che livelli e' arrivato il malcontento tra i maschi in mimetica... :(

Offline mik

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #6 il: Luglio 20, 2010, 15:54:48 pm »
Citazione
"E questo ci dice due cose:che siamo in un mondo dove solo il "maschio assassino" uccide e la donna e' l'Innocente(come predicano le femministe):non si vuole assolutamente vedere il crescente ruolo femminile nell'uso della violenza."

E, aggiungo, non si vuole assolutamente vedere il "doppiopesismo" per il quale gli uomini svolgono, nell'ambito delle forze armate, TUTTE le funzioni, mentre alle donne sono riservati i ruoli meno rischiosi, e, consentitemi, più "vigliacchi", vedi l'uso di mitragliatrici a comando remoto, il pilotaggio di UAV (anche in Italia con i Predator/Reaper) e lo sniping (cecchinaggio).  :( Ma quanto e' facile sparare ai nemici da 600 metri nascosti e quindi al riparo dalla reazione nemica, eh signore? Purtroppo i militari sono, come si dice, "usi a obbedir tacendo", ma se sapeste a che livelli e' arrivato il malcontento tra i maschi in mimetica... :(

Appunto,pari diritti(magari qualcosa,molto in piu')ma quando si tratta di farsi carico dei "doveri" conseguenti,allora le cose cambiano:questo io lo chiamo privilegio.

Che poi i militari appartenenti all'ex sesso forte siano malcontenti,come ci informi,fa piacere:un po' di dignita' una parte degli uomini riescono ancora a conservarla,evidentemente.

ciao

Offline Fazer

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #7 il: Luglio 20, 2010, 16:12:54 pm »
Che poi i militari appartenenti all'ex sesso forte siano malcontenti,come ci informi,fa piacere:un po' di dignita' una parte degli uomini riescono ancora a conservarla,evidentemente.

Già, ma si trovano in condizione di non poter aprire bocca. I pochi che lo fanno si trincerano (giustamente) dietro il più stretto anonimato, al punto che questo fiume di parole (ormai in piena) viene definito con il termine "Radio Fante". Oltretutto, la particolare situazione attuale ci vede impegnati non contro avversari "occidentali" ma contro i Taliban, che se beccano una donna, come diceva il mitico Vito Catozzo/Giorgio Faletti: "vivo glielo fanno mangiare il beauty case".  :clapping:

Offline Animus

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #8 il: Luglio 20, 2010, 17:35:54 pm »
Alla guerra come in un videogame

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7269




Roba vecchia, però c'è una frase dell'articolo che mi lascia perplesso:

Le soldatesse le preferite per condurre il dispositivo di uccisione data la scarsità di reclute maschili per le unità di combattimento israeliane.

Grazie KasparHauser, lo metto subito.
Ti sentirai più forte, un uomo vero, oh si , parlando della casa da comprare, eggià, e lei ti premierà, offrendosi con slancio.  L'avrai, l'avrai, con slancio e con amore … (Renato Zero)

Ha crocifissi falci in pugno e bla bla bla fratelli (Roberto Vecchioni)

Offline ilvaccaro

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #9 il: Luglio 20, 2010, 18:53:15 pm »
Alla guerra come in un videogame

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7269




Roba vecchia, però c'è una frase dell'articolo che mi lascia perplesso:

Le soldatesse le preferite per condurre il dispositivo di uccisione data la scarsità di reclute maschili per le unità di combattimento israeliane.


La solita disgustosa ipocrisia e doppiopesismo occidentale... Le donne non devono rischiare la pelle, ma ammazzare tranquillamente la gente
davanti ad un monitor come fosse un videogame......
A crepare al fronte o in prima linea ci vadano pure i subalterni quelli la cui vita vale di meno cioè gli uomini.
Tra l'altro ammazzare della gente da 1000 chilometri di distanza come nel caso dei droni o delle torrette video-controllate
E' la cosa più sporca e vigliacca che si possa immaginare, che differenza c'è tra un terrorista che si fa esplodere tra la folla ed un drone
radio-controllato che ammazza mentre l'operatrice beve il caffè discutendo di moda e di gossip con le colleghe di mattanza....?

La differenza è che il terrorista  mette in gioco la sua vita, il terrorista è nella maggior parte dei casi un
uomo che odia altri uomini ma li uccide riconoscendogli almeno la dignità umana di suoi pari.

Non ammazza come un bambino, che uccide le formiche ridendo, senza rischiare nulla, senza sentire l'odore del sangue,
senza vedere gli occhi e lo sguardo di chi sta ammazzando...

Senza morire un pò alla volta......  Oppure  del tutto e di colpo, insieme a chi sta uccidendo.

Perché quando ammazzi qualcuno guardandolo in faccia, mettendo la tua vita in gioco quanto la sua, una parte di te muore comunque con lui.

Tra i terroristi e gli americani preferisco i terroristi.

Sono più "umani", nel senso vero del termine, con tutto ciò che di schifoso e meraviglioso questo comporti.

UOMINI fatti di  poche luci e molte ombre, non robot lobotomizzati.

Preferirei di gran lunga essere ammazzato da chi mi odia ed ha validi motivi per farlo piuttosto che da un burocrate-industriale della morte, per il quale sono
solo un numero,  un insetto su un monitor, o una variazione dello 0,00000000000000000000 per cento, in più o in meno sul PIL.

Anche se la morte è la stessa c'è modo e modo.......... far fuori la gente
uccidendo freddamente, senza emozioni e senza rischi, è come quando
i nazisti gasavano gli ebrei.

Nè più nè meno.

Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
Io mi sposo e poi pago " SOLO " alimenti e mantenimento ad una donna " ONESTA.."

Offline Fazer

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #10 il: Luglio 20, 2010, 19:10:27 pm »
che differenza c'è tra un terrorista che si fa esplodere tra la folla ed un drone
radio-controllato che ammazza mentre l'operatrice beve il caffè discutendo di moda e di gossip con le colleghe di mattanza....?
La differenza è che il terrorista  mette in gioco la sua vita, il terrorista è nella maggior parte dei casi un
uomo che odia altri uomini ma li uccide riconoscendogli almeno la dignità umana di suoi pari.

Qui ti quoto alla grande  ;)


Offline Fazer

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #11 il: Luglio 20, 2010, 19:16:44 pm »
Tra i terroristi e gli americani preferisco i terroristi.

Qui no!  :hmm:
Non e' questione di americani IlVaccaro, tra l'altro l'articolo si riferisce a Tsahal, l'esercito israeliano, ma anche l'Italia (come Francia, Gran Bretagna e più in generale tutte le nazioni facenti parte della coalizione) ricorrono da tempo ai teleguidati. Si e' perso ogni senso dell'onore e della cavalleria, si pretende la guerra a "zero morti" (tra i propri soldati, of course). Francesco Baracca e Manfred Von Richtofen starànno chiedendo a gran voce di potersi reincarnare per prenderci tutti a calci nel culo. :mad:

Online Jason

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #12 il: Luglio 20, 2010, 19:45:13 pm »

La solita disgustosa ipocrisia e doppiopesismo occidentale... Le donne non devono rischiare la pelle, ma ammazzare tranquillamente la gente
davanti ad un monitor come fosse un videogame......
A crepare al fronte o in prima linea ci vadano pure i subalterni quelli la cui vita vale di meno cioè gli uomini.
Tra l'altro ammazzare della gente da 1000 chilometri di distanza come nel caso dei droni o delle torrette video-controllate
E' la cosa più sporca e vigliacca che si possa immaginare, che differenza c'è tra un terrorista che si fa esplodere tra la folla ed un drone
radio-controllato che ammazza mentre l'operatrice beve il caffè discutendo di moda e di gossip con le colleghe di mattanza....?

La differenza è che il terrorista  mette in gioco la sua vita, il terrorista è nella maggior parte dei casi un
uomo che odia altri uomini ma li uccide riconoscendogli almeno la dignità umana di suoi pari.

Non ammazza come un bambino, che uccide le formiche ridendo, senza rischiare nulla, senza sentire l'odore del sangue,
senza vedere gli occhi e lo sguardo di chi sta ammazzando...

Senza morire un pò alla volta......  Oppure  del tutto e di colpo, insieme a chi sta uccidendo.

Perché quando ammazzi qualcuno guardandolo in faccia, mettendo la tua vita in gioco quanto la sua, una parte di te muore comunque con lui.

Tra i terroristi e gli americani preferisco i terroristi.

Sono più "umani", nel senso vero del termine, con tutto ciò che di schifoso e meraviglioso questo comporti.

UOMINI fatti di  poche luci e molte ombre, non robot lobotomizzati.

Preferirei di gran lunga essere ammazzato da chi mi odia ed ha validi motivi per farlo piuttosto che da un burocrate-industriale della morte, per il quale sono
solo un numero,  un insetto su un monitor, o una variazione dello 0,00000000000000000000 per cento, in più o in meno sul PIL.

Anche se la morte è la stessa c'è modo e modo.......... far fuori la gente
uccidendo freddamente, senza emozioni e senza rischi, è come quando
i nazisti gasavano gli ebrei.

Nè più nè meno.



Una scomoda verità, mi complimento con te per averla espressa in modo così duro e puro.

«La folla che oggi lincia un nero accusato di stupro presto lincerà bianchi sospettati di un crimine».
Theodore Roosvelt, Presidente degli Stati Uniti d’America

Offline Zoltan2

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #13 il: Luglio 20, 2010, 20:57:25 pm »

La solita disgustosa ipocrisia e doppiopesismo occidentale... Le donne non devono rischiare la pelle, ma ammazzare tranquillamente la gente
davanti ad un monitor come fosse un videogame......
A crepare al fronte o in prima linea ci vadano pure i subalterni quelli la cui vita vale di meno cioè gli uomini.
Tra l'altro ammazzare della gente da 1000 chilometri di distanza come nel caso dei droni o delle torrette video-controllate
E' la cosa più sporca e vigliacca che si possa immaginare, che differenza c'è tra un terrorista che si fa esplodere tra la folla ed un drone
radio-controllato che ammazza mentre l'operatrice beve il caffè discutendo di moda e di gossip con le colleghe di mattanza....?

La differenza è che il terrorista  mette in gioco la sua vita, il terrorista è nella maggior parte dei casi un
uomo che odia altri uomini ma li uccide riconoscendogli almeno la dignità umana di suoi pari.

Non ammazza come un bambino, che uccide le formiche ridendo, senza rischiare nulla, senza sentire l'odore del sangue,
senza vedere gli occhi e lo sguardo di chi sta ammazzando...

Senza morire un pò alla volta......  Oppure  del tutto e di colpo, insieme a chi sta uccidendo.

Perché quando ammazzi qualcuno guardandolo in faccia, mettendo la tua vita in gioco quanto la sua, una parte di te muore comunque con lui.

Tra i terroristi e gli americani preferisco i terroristi.

Sono più "umani", nel senso vero del termine, con tutto ciò che di schifoso e meraviglioso questo comporti.

UOMINI fatti di  poche luci e molte ombre, non robot lobotomizzati.

Preferirei di gran lunga essere ammazzato da chi mi odia ed ha validi motivi per farlo piuttosto che da un burocrate-industriale della morte, per il quale sono
solo un numero,  un insetto su un monitor, o una variazione dello 0,00000000000000000000 per cento, in più o in meno sul PIL.

Anche se la morte è la stessa c'è modo e modo.......... far fuori la gente
uccidendo freddamente, senza emozioni e senza rischi, è come quando
i nazisti gasavano gli ebrei.

Nè più nè meno.



Io non sono d'accordo con questa visione romanzata della guerra e del confronto. Parole come onore, dignità umana e vigliaccheria non hanno significato in guerra. L'unica cosa che conta è vincere, a ogni costo (possibilmente con il minore sforzo) e con ogni mezzo.

Detto questo, anche io mi rammarico per la differenza di trattamento sotto le armi di uomini e donne. Però non la vedo in modo così negativo: il fatto che le donne siano trattate "come principesse privilegiate" anche sotto le armi (luogo duro e in cui, per antonomasia, tutti sono trattati allo stesso modo) dimostra ancora una volta quella differenza innata fra uomo e donna che nessun movimento femminista potrà mai cambiare, e dimostra sempre e comunque quella superiorità maschile (per lo meno in molti campi della vita) che ci dovrebbe far sentire fieri.

Questo fatto rimane comunque la dimostrazione dell'assurdità di certi pensieri e del fallimento di alcune ideologie femministe contemporanee.
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline mik

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #14 il: Luglio 20, 2010, 21:04:39 pm »
Già, ma si trovano in condizione di non poter aprire bocca. I pochi che lo fanno si trincerano (giustamente) dietro il più stretto anonimato, al punto che questo fiume di parole (ormai in piena) viene definito con il termine "Radio Fante". Oltretutto, la particolare situazione attuale ci vede impegnati non contro avversari "occidentali" ma contro i Taliban, che se beccano una donna, come diceva il mitico Vito Catozzo/Giorgio Faletti: "vivo glielo fanno mangiare il beauty case".  :clapping:
Al di la' del fatto che non possano esprimerlo apertamente,il solo fatto che sia un fiume in piena e' gia' molto positivo:se non altro dimostrano di saper ancora ragionare con la loro testa,non con quella delle femministe.
ciao