Autore Topic: Il coraggio delle donne  (Letto 6180 volte)

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Offline Fazer

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #15 il: Luglio 20, 2010, 21:12:29 pm »
Io non sono d'accordo con questa visione romanzata della guerra e del confronto. Parole come onore, dignità umana e vigliaccheria non hanno significato in guerra. L'unica cosa che conta è vincere, a ogni costo (possibilmente con il minore sforzo) e con ogni mezzo.

No Zoltan2, queste parole DEVONO avere il loro significato anche in guerra, perche' la loro presenza/assenza fa la differenza tra una guerra tra soldati e la "guerra totale" dove le vittime sono per lo più i civili innocenti.
Durante la WW2, un u-boot del quale non ricordo il numero (non avevano nome), dopo aver affondato una nave, si fermò a raccogliere i naufraghi e prese a rimorchio le scialuppe, inviando addirittura un pericolosissimo messaggio radio in chiaro col quale avvertiva gli alleati della situazione e prometteva di non aprire il fuoco sui soccorritori se loro avessero fatto altrettanto. Questo e' ONORE e DIGNITA'.
Qualche ora dopo, giunse sul posto un Sunderland (idrovolante antisom) che per tutta risposta mitragliò il sommergibile costringendolo ad immergersi e ad abbandonare i naufraghi. Questa e' VIGLIACCHERIA. Se queste parole avessero un senso anche oggi, non esisterebbero i drones e le loro similari armi vigliacche.

Online KasparHauser

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #16 il: Luglio 20, 2010, 21:20:38 pm »

Detto questo, anche io mi rammarico per la differenza di trattamento sotto le armi di uomini e donne. Però non la vedo in modo così negativo: il fatto che le donne siano trattate "come principesse privilegiate" anche sotto le armi (luogo duro e in cui, per antonomasia, tutti sono trattati allo stesso modo) dimostra ancora una volta quella differenza innata fra uomo e donna che nessun movimento femminista potrà mai cambiare, e dimostra sempre e comunque quella superiorità maschile (per lo meno in molti campi della vita) che ci dovrebbe far sentire fieri.

Questo fatto rimane comunque la dimostrazione dell'assurdità di certi pensieri e del fallimento di alcune ideologie femministe contemporanee.

A riprova di ciò nella Legione Straniera non esistono donne. Lo vieta il regolamento? No. Semplicemente non si presentano. (Intervista televisiva a un comandante della Legione).
Lì davvero un soldato è un soldato, senza differenze di sesso.

Offline mik

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #17 il: Luglio 20, 2010, 21:21:59 pm »

La solita disgustosa ipocrisia e doppiopesismo occidentale... Le donne non devono rischiare la pelle, ma ammazzare tranquillamente la gente
davanti ad un monitor come fosse un videogame......
A crepare al fronte o in prima linea ci vadano pure i subalterni quelli la cui vita vale di meno cioè gli uomini.
Tra l'altro ammazzare della gente da 1000 chilometri di distanza come nel caso dei droni o delle torrette video-controllate
E' la cosa più sporca e vigliacca che si possa immaginare, che differenza c'è tra un terrorista che si fa esplodere tra la folla ed un drone
radio-controllato che ammazza mentre l'operatrice beve il caffè discutendo di moda e di gossip con le colleghe di mattanza....?

La differenza è che il terrorista  mette in gioco la sua vita, il terrorista è nella maggior parte dei casi un
uomo che odia altri uomini ma li uccide riconoscendogli almeno la dignità umana di suoi pari.

Non ammazza come un bambino, che uccide le formiche ridendo, senza rischiare nulla, senza sentire l'odore del sangue,
senza vedere gli occhi e lo sguardo di chi sta ammazzando...

Senza morire un pò alla volta......  Oppure  del tutto e di colpo, insieme a chi sta uccidendo.

Perché quando ammazzi qualcuno guardandolo in faccia, mettendo la tua vita in gioco quanto la sua, una parte di te muore comunque con lui.

Tra i terroristi e gli americani preferisco i terroristi.

Sono più "umani", nel senso vero del termine, con tutto ciò che di schifoso e meraviglioso questo comporti.

UOMINI fatti di  poche luci e molte ombre, non robot lobotomizzati.

Preferirei di gran lunga essere ammazzato da chi mi odia ed ha validi motivi per farlo piuttosto che da un burocrate-industriale della morte, per il quale sono
solo un numero,  un insetto su un monitor, o una variazione dello 0,00000000000000000000 per cento, in più o in meno sul PIL.

Anche se la morte è la stessa c'è modo e modo.......... far fuori la gente
uccidendo freddamente, senza emozioni e senza rischi, è come quando
i nazisti gasavano gli ebrei.

Nè più nè meno.


Credo che il solo motivo per cui i terroristi non usano armi telecomandate a distanza risieda nel fatto che non le possiedano:non sono in grado di fabbricarle ne' possono acquistarle,inoltre molti di loro mancano anche dell'addestramento necessario per saperle usare.Se cosi' non fosse,non esiterebbero ad impiegarle in modo massiccio,con la stessa crudelta' con cui le usa l'Occidente.
ciao

Offline Fazer

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #18 il: Luglio 20, 2010, 21:28:55 pm »
Credo che il solo motivo per cui i terroristi non usano armi telecomandate a distanza risieda nel fatto che non le possiedano:non sono in grado di fabbricarle ne' possono acquistarle,inoltre molti di loro mancano anche dell'addestramento necessario per saperle usare.Se cosi' non fosse,non esiterebbero ad impiegarle in modo massiccio,con la stessa crudelta' con cui le usa l'Occidente.
ciao
Non sono sicuro Mik, non sottovalutare l'importanza dell'essere Shahid (testimone/martire). Se non ti fai saltare, niente paradiso di Allah con annesse 12 (o 71?) vergini e amenità simili. Sarebbe una guerra "normale" e non IL Jihad (e' maschio).

Offline ilvaccaro

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #19 il: Luglio 21, 2010, 00:55:44 am »
Io non sono d'accordo con questa visione romanzata della guerra e del confronto. Parole come onore, dignità umana e vigliaccheria non hanno significato in guerra. L'unica cosa che conta è vincere, a ogni costo (possibilmente con il minore sforzo) e con ogni mezzo.


Se non avessero alcun  significato allora perché fare distinzioni tra civili e militari?
Perché rischiare comunque la vita di (pochi..) soldati occidentali....?
Basterebbe bombardare tutto il territorio uccidendo indiscriminatamente tutto quello che respira, no?...
Che ci vuole........?

Ormai hanno satelliti in grado di leggerti dall'orbita il giornale che tieni in mano.

In fondo il bambino di oggi è il terrorista di domani specie se tornando a casa sua se la ritrova ridotta in cenere
e gli tocca raccattare qua e là i pezzi dei suoi fratelli, sorelle, madre, padre...
Tanto vale ammazzarlo subito cosi il problema si risolve alla radice no?
Non siamo andati là per diritti umani , o per coltivare pomodori, e neppure per ammazzare terroristi...

Anzi i terroristi li creiamo proprio noi occidentali  che spargiamo odio e morte a piene mani dal dopoguerra ad oggi...
E ' dopoguerra ad oggi che noi occidentali americani e inglesi in testa invadiamo,  umiliamo, e sottomettiamo popoli sovrani in casa loro..
Ne abbiamo macellati a milioni ormai..E sempre per gli stessi motivi

"Per il petrolio, per gli interessi delle multinazionali delle armi, e per estendere la nostra influenza culturale e politica"

(.....E poi ci chiediamo perché ci odiano... :D....)

Come riconosciuto di recente anche dal presidente tedesco Horst Kohler costretto poi alle dimissioni
perché reo del crimine più grande  e imperdonabile che puoi commettere oggi in occidente:

" DIRE LA VERITA'..."


Detto questo, anche io mi rammarico per la differenza di trattamento sotto le armi di uomini e donne. Però non la vedo in modo così negativo: il fatto che le donne siano trattate "come principesse privilegiate" anche sotto le armi (luogo duro e in cui, per antonomasia, tutti sono trattati allo stesso modo) dimostra ancora una volta quella differenza innata fra uomo e donna che nessun movimento femminista potrà mai cambiare.



Io invece vedrei con favore un buon numero di donne-soldato occidentali mandate al fronte in prima linea...
Me ne frego del privilegio di crepare al posto di qualche femmina e visto che della vita degli uomini qui in occidente non frega un cazzo a nessuno,
sarebbe il caso che dagli aerei iniziassero a ritornare in patria migliaia di donne-soldato cieche storpie senza mani o dentro ad un sacco di plastica.

In modo che pur di non far crepare le loro divine maestà le guerre finiscano.

Ma so che è solo un sogno...

Purtroppo ho una visione romanzata della realtà e della vita,

Pensa che sono convinto che le uniche guerre che valga la pena di combattere siano quelle contro la fame, la miseria, e la povertà.


[/quote]


 e dimostra sempre e comunque quella superiorità maschile (per lo meno in molti campi della vita) che ci dovrebbe far sentire fieri.


beh! se proprio ci tieni ad essere fiero di essere uomo crepando al posto di una femmina ti lascio volentieri il mio posto...
E non preoccuparti per lei....... A consolarla ci penserò io o qualcun altro.....I candidati non mancano.
Penseremo a te, e ti ricorderemo con affetto..... ;) :D
Non sono come certi sfigati che si pagano le donnacce.
Io mi sposo e poi pago " SOLO " alimenti e mantenimento ad una donna " ONESTA.."

Offline Zoltan2

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #20 il: Luglio 21, 2010, 08:25:59 am »
Se non avessero alcun  significato allora perché fare distinzioni tra civili e militari?
Perché rischiare comunque la vita di (pochi..) soldati occidentali....?
Basterebbe bombardare tutto il territorio uccidendo indiscriminatamente tutto quello che respira, no?...
Che ci vuole........?

Ormai hanno satelliti in grado di leggerti dall'orbita il giornale che tieni in mano.

In fondo il bambino di oggi è il terrorista di domani specie se tornando a casa sua se la ritrova ridotta in cenere
e gli tocca raccattare qua e là i pezzi dei suoi fratelli, sorelle, madre, padre...
Tanto vale ammazzarlo subito cosi il problema si risolve alla radice no?
Non siamo andati là per diritti umani , o per coltivare pomodori, e neppure per ammazzare terroristi...

Anzi i terroristi li creiamo proprio noi occidentali  che spargiamo odio e morte a piene mani dal dopoguerra ad oggi...
E ' dopoguerra ad oggi che noi occidentali americani e inglesi in testa invadiamo,  umiliamo, e sottomettiamo popoli sovrani in casa loro..
Ne abbiamo macellati a milioni ormai..E sempre per gli stessi motivi

"Per il petrolio, per gli interessi delle multinazionali delle armi, e per estendere la nostra influenza culturale e politica"

(.....E poi ci chiediamo perché ci odiano... :D....)

Come riconosciuto di recente anche dal presidente tedesco Horst Kohler costretto poi alle dimissioni
perché reo del crimine più grande  e imperdonabile che puoi commettere oggi in occidente:

" DIRE LA VERITA'..."


Ma infatti non sono mai esistite guerre "buone e giuste" fatte per combattere i "cattivi" o per salvare i deboli. Queste sono favolette che i governanti della storia hanno sempre raccontato ai loro popoli per indurli a combattere, sacrificarsi e morire per le loro brame di potere.

Sono sempre esistite le guerre e basta invece, tutte per definizione basate sull'inganno, diretto al nemico ma anche allo stesso popolo civile di una nazione, ad esempio per convincerla che la guerra che si sta per iniziare non sia per ragioni puramente economiche di pochi eletti ma per ragioni di sicurezza generale, e quindi "buona e giusta".

La storia è piena di guerre combattute da popoli spinti con l'inganno e la nazione che è stata negli ultimi 200 anni maestra in questo "gioco" sono stati gli Stati Uniti: ad esempio con l'attacco di Pearl Harbor per convincere l'opinione pubblica all'intervento nella WWII oppure quando hanno abilmente inscenato un attacco sul suolo nazionale per convincere - a furor di popolo - l'inizio di una guerra sanguinosa e dispendiosa con intenti puramente economici e basati - addirittura - sugli interessi di poche aziende petrolifere.

Comunque io quando dicevo che nella guerra tutto conta, mi riferivo all'utilizzo degli UAV: per qualcuno certamente dei mezzi di morte "disonorevoli" ma in realtà delle armi non solo molto efficaci, ma anche molto importanti proprio perché assicurano che la guerra sia - da parte occidentale - quasi senza perdite, ahimé, caratteristiche richiesta al giorno d'oggi dalle opinioni pubbliche occidentali per continuare a ignorare le "guerre giuste".

Io invece vedrei con favore un buon numero di donne-soldato occidentali mandate al fronte in prima linea...
Me ne frego del privilegio di crepare al posto di qualche femmina e visto che della vita degli uomini qui in occidente non frega un cazzo a nessuno,
sarebbe il caso che dagli aerei iniziassero a ritornare in patria migliaia di donne-soldato cieche storpie senza mani o dentro ad un sacco di plastica.

In modo che pur di non far crepare le loro divine maestà le guerre finiscano.

Ma so che è solo un sogno...

Purtroppo ho una visione romanzata della realtà e della vita,

Pensa che sono convinto che le uniche guerre che valga la pena di combattere siano quelle contro la fame, la miseria, e la povertà.

beh! se proprio ci tieni ad essere fiero di essere uomo crepando al posto di una femmina ti lascio volentieri il mio posto...
E non preoccuparti per lei....... A consolarla ci penserò io o qualcun altro.....I candidati non mancano.
Penseremo a te, e ti ricorderemo con affetto..... ;) :D

No, non ti preoccupare non ci tengo proprio a morire per queste donne  ^_^

Però questo fatto (che le donne non abbiano il coraggio/obbligo di andare al fronte) non fa altro che confermare uno dei fatti più sconcertanti e tremendamente veri delle "conquiste" femministe: che le donne si sono volute prendere tutti i diritti evitando tutti i doveri.
Se e quando qualcuno mi parlerà di conquiste femminili, allora gli parlerò di tutti i diritti e privilegi di cui godono le donne nei posti di lavoro, nella società e ora anche nell'esercito e di come esse abbiano saputo prendere quello che volevano SENZA ADDOSSARSI TUTTE LE CONSEGUENZE DI QUESTE SCELTE.

Ovvero: vogliono il diritto di lavorare come l'uomo, ma hanno voluto essere iper-tutelate (più dell'uomo), hanno voluto innumerevoli diritti e non ne hanno voluto accettare i doveri e ora hanno voluto equipararsi all'uomo in tutto ma non sono nemmeno riuscite ad avere il coraggio di affiancarlo nei lavori più umili e più pericolosi.

Insomma... hanno preteso senza compromessi.

Per ora funziona così, ma state tranquilli che quel tipo di risentimento che stanno scavando nell'animo di molti uomini presto sarà la causa del fallimento delle loro pretese. Per me, prima o poi a tirar la corda si spezza per forza... anche se è fatta di acciaio.
« Ultima modifica: Luglio 21, 2010, 08:30:53 am da Zoltan2 »
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline Fazer

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #21 il: Luglio 21, 2010, 10:50:01 am »
Muhahahaha, il thread e' andato in vacca... :w00t: :w00t:

La storia è piena di guerre combattute da popoli spinti con l'inganno e la nazione che è stata negli ultimi 200 anni maestra in questo "gioco" sono stati gli Stati Uniti: ad esempio con l'attacco di Pearl Harbor per convincere l'opinione pubblica all'intervento nella WWII oppure quando hanno abilmente inscenato un attacco sul suolo nazionale per convincere - a furor di popolo - l'inizio di una guerra sanguinosa e dispendiosa con intenti puramente economici e basati - addirittura - sugli interessi di poche aziende petrolifere.

Zoltan, sposi le tesi "complottiste" ? :unsure:
Chuichi Nagumo e Isoroku Yamamoto al soldo degli AmeriKani ?
L'11 settembre creato ad arte dai petrolieri texani e dalla lobby dei produttori di armamenti? naaaaaahhhhhhhhh :hmm:
Per quanto riguarda l'11/09 mi astengo dal commentare, su Pearl c'e' tanto di quel materiale (giapponese, eh) che tutti possono, con un po di impegno, trovare la verità.
Detto questo, ho la sensazione che stiamo per essere spostati d'ufficio in "off topic" ...
« Ultima modifica: Luglio 21, 2010, 11:00:54 am da Fazerante »

Offline Zoltan2

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #22 il: Luglio 21, 2010, 11:40:20 am »
Muhahahaha, il thread e' andato in vacca... :w00t: :w00t:

Zoltan, sposi le tesi "complottiste" ? :unsure:
Chuichi Nagumo e Isoroku Yamamoto al soldo degli AmeriKani ?
L'11 settembre creato ad arte dai petrolieri texani e dalla lobby dei produttori di armamenti? naaaaaahhhhhhhhh :hmm:
Per quanto riguarda l'11/09 mi astengo dal commentare, su Pearl c'e' tanto di quel materiale (giapponese, eh) che tutti possono, con un po di impegno, trovare la verità.
Detto questo, ho la sensazione che stiamo per essere spostati d'ufficio in "off topic" ...

Guardando come sia Pearl Harbor che l'11/09 sono stati "smascherati" in maniera plateale, immagina quanti altri inganni, quante altre bugie sono rimaste senza verità.

Se qualcuno vuole dedicare un po' di tempo a scoprire di cosa si parla quando si parla di complotto dell'11/9...

Ecco una serie di video interessanti, ma ce ne sono tantissimi (questo è il primo gli altri si possono trovare fra i video simili):


Informatevi, perché la conoscenza è la nostra unica arma contro questo genere di inganni...
La donna media sogna 10, pretende 10 e ottiene solitamente 8.
L'uomo medio sogna 8, chiede 4, e, se gli va bene, ottiene 1.

Offline Fazer

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #23 il: Luglio 21, 2010, 12:04:50 pm »
Guardando come sia Pearl Harbor che l'11/09 sono stati "smascherati" in maniera plateale...

Vabbe' Zoltan, io mollo, altrimenti la discussione diventa simile a quelle tra interisti/milanisti-romanisti/laziali dove ognuno alla fine resta sulle sue posizioni.
Però, scusa, il Niitaka Yama Nobore "platealmente smascherato" e' duro da digerire... :hmm:
E poi, smascherato da chi?
Io ho passato gli ultimi 28 anni (su 42) ad accumulare materiale informativo (proveniente da tutte le nazioni, non solo americano ovviamente) sulla WW2 e non ho mai trovato nessuno che seriamente si sia permesso di provare a "smascherare" i tragici fatti di Pearl...Osprey non lo ha mai fatto, e cosi' Rid, HC e altri (solo per citare alcuni considerati tra i meno "allineati"). Per gli storici, Pearl e' come Montecassino o Caen, semplicemente "non si tocca"... :(
P.S. La smetto, sennò Animus, IlMarmocchio o Cosmos mi bannano...(e caz, forse hanno ragione, tutto ciò con la QM non c'entra un menga...).
« Ultima modifica: Luglio 21, 2010, 12:07:59 pm da Fazerante »

Offline mik

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #24 il: Luglio 21, 2010, 12:38:58 pm »
Non sono sicuro Mik, non sottovalutare l'importanza dell'essere Shahid (testimone/martire). Se non ti fai saltare, niente paradiso di Allah con annesse 12 (o 71?) vergini e amenità simili. Sarebbe una guerra "normale" e non IL Jihad (e' maschio).
Vedendo vecchi films sulle "imprese" del 7° Cavalleggeri di Custer(il piu' noto e' un film del 1940 con Errol Flynn) si puo' vedere come viene rappresentata la battaglia del Little Big Horne:da una parte Custer con i suoi soldati e intorno a loro gli Indiani impegnati in un assurdo carosello esponendosi al tiro degli avversari e facendosi "allegramente" massacrare.Ovviamente,Crazy Horse non era cosi' stupido e i fatti furono ben diversi:si avvicinarono lentamente ,rendendosi poco visibili grazie all'erba alta della prateria,fino ad accerchiare ed eliminare il nemico.

La stessa cosa vale per gli Afgani:il Jihad lo si combatte per vincere,non per perdere gia' in partenza.E' vero che una parte di loro aspira al martirio(una minoranza dei combattenti) ma non per questo rinuncerebbero stupidamente ad usare un'arma che risolverebbe a loro favore la guerra in breve tempo:la coalizione occidentale non e' stata in grado neppure di assicurare il controllo della maggior parte del paese in 8 anni combattendo contro nemici male armati.Si puo' facilmente ipotizzare che i "nostri" farebbero la fine della spedizione di Napoleone in Russia se gli Afgani disponessero anche solo della meta' degli armamenti tecnologici dei "portatori della democrazia".
ciao

Offline Fazer

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Re: Il coraggio delle donne
« Risposta #25 il: Luglio 21, 2010, 14:12:59 pm »
Vedendo vecchi films sulle "imprese" del 7° Cavalleggeri di Custer(il piu' noto e' un film del 1940 con Errol Flynn) si puo' vedere come viene rappresentata la battaglia del Little Big Horne:da una parte Custer con i suoi soldati e intorno a loro gli Indiani impegnati in un assurdo carosello esponendosi al tiro degli avversari e facendosi "allegramente" massacrare.Ovviamente,Crazy Horse non era cosi' stupido e i fatti furono ben diversi:si avvicinarono lentamente ,rendendosi poco visibili grazie all'erba alta della prateria,fino ad accerchiare ed eliminare il nemico.

La stessa cosa vale per gli Afgani:il Jihad lo si combatte per vincere,non per perdere gia' in partenza.E' vero che una parte di loro aspira al martirio(una minoranza dei combattenti) ma non per questo rinuncerebbero stupidamente ad usare un'arma che risolverebbe a loro favore la guerra in breve tempo:la coalizione occidentale non e' stata in grado neppure di assicurare il controllo della maggior parte del paese in 8 anni combattendo contro nemici male armati.Si puo' facilmente ipotizzare che i "nostri" farebbero la fine della spedizione di Napoleone in Russia se gli Afgani disponessero anche solo della meta' degli armamenti tecnologici dei "portatori della democrazia".
ciao

Mik, la discussione sta prendendo rapidamente una piega che mi costringe a post più articolati (solo il discorso sulle cosiddette regole d'ingaggio sarebbe lunghissimo...), ma mi rendo conto che siamo clamorosamente OT, non voglio approffittare dello spazio concessomi. Chiedo cortesemente agli admin di "ripulire" o spostare parte di questo thread in Off Topic, mi sembra l'unica soluzione per evitare la chiusura. Grazie.

P.S. Ovviamente, Zoltan2 e Mik (e tutti gli altri, of course), se ciò succederà, vi attendo in Off Topic... :ok: