Autore Topic: Il mondo di Stampa e Repubblica  (Letto 596 volte)

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Offline Vicus

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Il mondo di Stampa e Repubblica
« il: Luglio 25, 2023, 14:12:06 pm »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Salar de Uyuni

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Re:Il mondo di Stampa e Repubblica
« Risposta #1 il: Luglio 25, 2023, 16:27:57 pm »
Ho letto quel trafiletto.
Alain Elkann non ha fatto un discorso del tutto sbagliato.
Ha detto grossomodo le stesse cose di Blondet in selvaggi col telefonino.
Si è lamentato di dei villici tatuati con i phone.
Se ne è lamentato in modo inopportuno perché gli è mancata la riflessione che quello stato di demenza tipica di quei giovani è principalmente dovuto alla negligenza in cui la classe dirigente lascia la scuola pubblica si ritorce contro inesorabilmente anche la classe sociale che si vanta di Proust e della sua cultura.
Con la didattica a distanza, l'inebetimento da social, la trasformazione dell'università in zoo comunale i risultati sono quelli.
Giovani tatuati che parlano da bestie.
Ma è colpa della sua classe sociale e  della sua generazione.
E adesso si, lo zoo si è riempito.
Ma se metti la dad e smantelli l'istruzione chi pretendi che gli tolga l'i phone e gli conceda Proust?
« Ultima modifica: Luglio 25, 2023, 16:42:18 pm da Salar de Uyuni »
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Vicus

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Re:Il mondo di Stampa e Repubblica
« Risposta #2 il: Luglio 25, 2023, 16:55:55 pm »
gli è mancata la riflessione che quello stato di demenza tipica di quei giovani è principalmente dovuto alla negligenza in cui la classe dirigente lascia la scuola pubblica si ritorcerà contro inesorabilmente anche la classe sociale che si vanta di Proust e della sua cultura.
Blondet ha detto pure questo: anche la classe dirigente paga i guasti che fa alla collettività, nella persona dei suoi figli. Non sono pochi quelli che, dopo averla educata al nulla moderno si ritrovano la prole punkabbestia. E non da ieri, il fenomeno è cominciato nell''800 con la liquidazione di valori sociali fondanti da parte della classe dirigente. Blondet lo chiama (cit.) uno "svaccamento progressivo" della base come del vertice.
Elkann però non è credibile. Sempre Blondet cita l'infrollimento nel corso delle generazioni della nota famiglia, a partire dalla cocaina del nonno, che almeno riusciva gestire, ai noti incontrollati eccessi di Gianni e più ancora di Lapo.
Non è un caso che l'Italia l'abbiano risollevata (per poco) figli di gente modestissima, come Mattei, che si ritrovò contro o indifferente l'oligarchia industriale di allora, e che Pasolini nel '68 disse che i veri privilegiati e borghesi erano i contestatori figli di papà
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.