In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne
giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Marco21:
--- Citazione da: Vicus - Agosto 21, 2023, 23:47:07 pm ---Gesù non ha MAI detto che il suicidio è lecito ai Suoi occhi e i cristiani sanno da SEMPRE che conseguenze ha, non ci sono voluti Concili ecumenici che secondo te, servono solo ad appannare la fede anziché a chiarirla. Magari per difendersi da errori che puntualmente si ripresentano e mai come oggi
--- Termina citazione ---
Con la stessa logica, si potrebbe dire che anche Gesù si è suicidato. Sapeva benissimo a cosa andava incontro, quindi se l'è cercata. In ogni momento avrebbe potuto porre fine alle sue sofferenze indicibili, ma non lo ha fatto. Ha scelto di farsi torturare. Perchè non si è difeso? Era un pazzo?
Ma soprattutto era irrispettoso nei confronti del valore della sua vita?
Per quanto possa sembrare semplicistico, è la sorte che è toccata a tantissimi grandi uomini della storia, come Socrate, Giordano Bruno, e molti altri. Ne parlava il filosofo Platone, nel suo "mito della caverna", nel quale scrive che gli uomini uccidono SEMPRE, chi cerca loro di svegliarli. E' la sorte che spetta agli uomini più fragili, alle anime più nobili, ai disadattati nei confronti di questa società orribile.
E mi rifiuto di credere che Dio, un essere onnisciente, sia così ingiusto da punire le anime più buone, fragili ed oneste, che non hanno saputo adattarsi a una società malata. Dio non potrebbe mai essere così ingiusto verso le anime più buone.
--- Citazione ---"Non è segno di salute mentale essere ben adattati ad una società profondamente malata".
Jiddu Krishnamurti.
--- Termina citazione ---
Socrate fu indotto al suicidio. Ed anche Giordano Bruno, fondalmentalmente ha scelto di farsi uccidere e di rifiutare tutte le occasioni per salvarsi. Che differenza fa se ti uccidono rendendoti la vita un inferno e istigandoti al suicidio in vari modi, oppure se ti torturano fisicamente sulla croce?
I mezzi e i modi per uccidere sono tanti. E non conta solo chi compie l'ultimo gesto. Non sarebbe giusto affermare questo.
Questa mentalità è la stessa di quelle donne che affermano che la colpa dei femminicidi è solo degli uomini, e che loro non hanno nessuna responsabilità, perchè, come dici tu, quel che è accaduto prima non ha importanza, e perchè ciò che conta è solo l'atto finale. Loro sostengono che i reati morali non esistono. Io invece sono per la reintroduzione dei reati morali. Del resto, se il codice penale, persino in una società squallida come questa, che non contempla i reati morali, prevede il reato di induzione al suicidio, un motivo ci sarà.
Comunque vabè, abbiamo opinioni diverse. Amen. Grazie comunque del confronto.
Vicus:
Popolo di dura cervice... Gesù è venuto al mondo per redimere l'umanità, non per "suicidarsi".
Che le anime nobili vengano perseguitate non c'è dubbio. Lo scrisse anche Wyndham Lewis, l'umanità "è una congerie di parassiti che esistono sull'individuo, che vivono su un'esigua scorta di individui. [...] E qualsiasi cosa rappresenti il principio d'individualità essi l'attaccano. [...] Alle spalle di ogni grande intelligenza umana vi sono milioni di forme secondarie, che essa aziona e nutre. I rapporti che sussistono fra questa schiera solitaria e gli organismi cui essa è assegnata non sono ben definiti da una calda e reciproca simpatia".
--- Citazione ---E mi rifiuto di credere che Dio, un essere onnisciente, sia così ingiusto da punire le anime più buone, fragili ed oneste, che non hanno saputo adattarsi a una società malata. Dio non potrebbe mai essere così ingiusto verso le anime più buone.
--- Termina citazione ---
L'anima col suicidio perde la sua "bontà", perché è un atto di radicale rifiuto dell'amore Dio vivente. Purtroppo anche a causa di una Chiesa in autoliquidazione, oggi prevale un'idea puerile e piagnucolosa di Dio e della bontà.
Ci ripetiamo, da capo al fine: quella donna ha gravi responsabilità, ma non sono una scusante per il gesto irreparabile di lui, perché è lui che in ultima istanza ha deciso di porlo in essere
Marco21:
Dal Vangelo secondo Matteo:
--- Citazione --- Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati.
--- Termina citazione ---
Se c'è quindi qualcuno che ha dato un'idea di Dio meno giudicante rispetto al vecchio testamento, è stato proprio Gesù, che più volte, mise in crisi l'idea del Dio punitivo. Un Dio che anzi, stando a questo passo del Vangelo, potrebbe in alcuni casi provare più misericordia per i peccatori, che per coloro che li giudicano aspramente.
Che senso avrebbe insegnare a noi umani il valore del perdono ("perdonare 70 volte 7", disse Gesù), se poi Dio stesso fosse incapace di perdonare?
E ti sta parlando uno che ha sempre il giudizio facile, in tante situazioni. Quando mi viene fatto notare, rispondo che Gesù e i grandi maestri si riferivano alla componente negativa del giudizio (inteso anche come rancore e incapacità di perdonare), ma non al discernimento, che invece resta fondamentale. Non-giudizio non significa non-discernimento.
Però io giudico chi compie davvero il male. Non chi è vittima. E bisogna saper distinguere. Inoltre sarebbe anche saggio giudicare non sulla base di una ideologia religiosa e dogmatica, ma sulla base di una propria percezione personale, magari anche con un fondamento di logica.
Ma nonostante io sia incline al giudizio (o meglio al discernimento) qui, persino io, vedo un astio inutile e un giudizio severissimo, verso persone che assolutamente non lo meritano, e che anzi meriterebbero il massimo possibile di comprensione. Vedo cattiveria in questo giudizio. Ed è un giudizio dogmatico, puramente ideologico, non frutto di un sentire interiore. Non è certamente quello che Gesù ci ha insegnato.
Se persino la disperazione, come dici è un peccato gravissimo, allora finiremo tutti all'inferno. E persino Gesù, quando sulla croce si disperò dicendo "Padre perchè mi hai abbandonato?", è stato allora un gravissimo peccatore, perchè era disperato. E poco importa che qualcuno lo abbia fatto disperare dall'esterno. Perchè, come dicevi, anche nelle condizioni peggiori, il senno non si perde mai. Giusto?
Sento il rumore delle unghie sugli specchi... ma va bene. Ti perdono. :)
Vicus:
E io perdono la tua ignoranza, che spero involontaria e incolpevole. L'astio e il giudizio sono solo nella tua mente e mi auguro non nel tuo cuore.
Il lettore curioso e magari a questo punto un po' annoiato, troverà interessante sapere che la cultura sessantottina fu un immenso esperimento volto a distruggere la "mentalità dogmatica" per rendere il mondo una immensa comune di amebe abuliche.
Dire che il suicidio conduce all'Inferno non è "giudicare". Questo è la mentalità woke che hanno instillato per ridurre la società e specialmente gli uomini a una massa frignante.
Dio perdona chi si pente ma rispetta chi col proprio comportamento si ribella radicalmente a Lui, e lo manda dove merita. La vita è una guerra diceva S. Agostino, e in guerra si muore in questo caso spiritualmente. Per questo conviene non lasciare che l'insipienza guidi propri pensieri e le proprie parole.
--- Citazione ---Se persino la disperazione, come dici è un peccato gravissimo, allora finiremo tutti all'inferno.
--- Termina citazione ---
Guarda che non siamo tutti disperati, anche se hai un concetto tutto personale di disperazione:
--- Citazione ---E persino Gesù, quando sulla croce si disperò dicendo "Padre perchè mi hai abbandonato?"
--- Termina citazione ---
Presentami chi ti ha fatto catechismo, se ci sei andato, così gli torco le orecchie. Gesù cita un salmo di affidamento a Dio che termina col soccorso dell'Onnipotente: "Ma io a Te Signore, grido aiuto, e al mattino giunge a Te la mia preghiera".
--- Citazione --- è stato allora un gravissimo peccatore, perchè era disperato. E poco importa che qualcuno lo abbia fatto disperare dall'esterno.
--- Termina citazione ---
Che tocca sentire... La gente non vuol riflettere sulla responsabilità degli atti umani davanti al Creatore e così resta annullato ogni rimorso; tutto è considerato lecito. Ma non ci si può prendere gioco dell'Onnipotente.
E ora se permetti chiudo, ché le geremiadi le apprezzo soltanto quando sono del profeta
Salar de Uyuni:
Buongiorno questa discussione va decisamente oltre quelle che sono le nostre umane facoltà.
Io da adolescente ho già patito per concetti come inferno e punizioni eterne.
Io come umano non li reputo né giusti, né sensati.
Tuttavia nessuno sa cosa riservi l 'altrove.
A Marco dico io non è che non empatizzi con chi si suicida, tutto quello che descrivi è perfettamente comprensibile.
Chiaro che è un gesto di profondissima sofferenza.
Chiaro che uno preferibbe vivere.
Ok.
Dov è il problema che io l'ho chiamata scelta?
Ci sono esperienze di premorte di gente che si è suicidata se uno è interessato a questo spinosissimo argomento che forse non andava nemmeno evocato.
Non tutti vedono inferni.
Chi si è chi no.
Il tema è assurdamente doloroso e complicato.
Ci sono siti come NDERF che trattano l'argomento premorte.
Io empatizzo fin troppo con chi compie questo "passo" se non lo vogliamo chiamare scelta.
Ci sono persone che in famiglia hanno dei familiari che l'hanno compiuta.
Non è un discorso "leggero" e a mio avviso va trattato con cautela.
In generale tutta questa vicenda è spiacevole.
Nessuno capisce le ragioni della sofferenza in questo mondo come si potrebbero comprendere le ragioni della sofferenza in un altro?
Io mi auguro che Dio se c'è trovi tempo e modo di farmi comprendere questa diamine di esperienza senza senso apparente chiamata vita, trovi modo di alleggerire del peso che porto io come tutti, e non di appesantire il tutto con ulteriori cose senza senso.
Per il momento non ci è troppo riuscito, o non ci sono riuscito io.
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