In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne
giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Vicus:
Non c'è di che.
Il masochismo non è amore, non c'è nulla di romantico e quella non era una relazione ma una parafilia
Massimo:
Non essere capaci di difendersi ( in questo caso si ricorre alla fuga: comportamento poco eroico, se vogliamo, ma avveduto) è un conto. NON VOLERSI DIFENDERE sperando che l'altro/a ti rispetti e ti ringrazi e rimanere lì a farsi prendere a schiaffi è un altro conto. Ha a che fare con la stupidità e l'autolesionismo, soprattutto quando vedi che questa tattica è perdente (lo è sempre). L'esempio della rana bollita non regge: mentre la rana che si adegua NON SI ACCORGE che la temperatura a poco a poco si alza, chi viene offeso, umiliato e deriso si accorge subito di quello che sta succedendo. E fa la scelta: reagire o rimanere passivi, BEN SAPENDO cosa la passività produrrà in futuro: la ripetizione delle offese (e questo quando va bene) e l'aggravamento delle offese (in tutti gli altri casi). Che ognuno faccia la sua scelta quando sarà il suo turno di vivere esperienze del genere. Ma una cosa sappia fin dall'inizio: che l'ultima opzione sarà disastrosa quando l'aguzzina sarà una femmina. La quale avrà trovato il pollo e il fesso di turno al quale far pagare tutte le colpe del genere maschile e sul quale sfogare la perfidia che non può usare, conoscendone e temendone la reazione, su tutti gli altri. In più si rischia, come se non bastasse, il ridicolo. Diceva La Rochefoucault: "il ridicolo disonora più del disonore". Un maschio bullizzato da un altro maschio fa pena e viene compatito. Un maschio bullizzato da una femmina fa ridere e basta.
Vicus:
L'"amore" nel XXI secolo:
//www.youtube.com/watch?v=GfM6-fVxCHI
Frank:
--- Citazione da: Marco21 - Agosto 13, 2023, 21:09:14 pm ---Comunque ti ringrazio per l'estratto di quel libro. Molto interessante. Però io non parlavo solo della solitudine come percezione, ma anche come condizione oggettiva. Prima o poi arrivano le malattie, la vecchiaia, la morte. Non si resta giovani e sani per sempre. E a quel punto la paura di restare da soli, non è solo una percezione dovuta a debolezza d'animo, ma ha una base razionale.
--- Termina citazione ---
Un mio amico è solito ripetere:
"Il tempo è un assassino".
Non c'è dubbio che lo scorrere del tempo porta con sé tutta una serie di problematiche, a cominciare proprio dalla solitudine, per passare agli acciacchi e alle malattie vere e proprie.
Anche il doversi mettere la dentiera, perché non si hanno più i denti, è a dir poco pesante, sia economicamente che psicologicamente.
Ma il fatto è che a noi è toccato vivere in questa epoca, sicuramente migliore di altre per molti aspetti (un tempo si moriva per un nonnulla, non esistevano gli antibiotici, tantomeno l'anestesia, a 20 anni si veniva spediti a crepare in guerra, la vita media fino alla metà dell'Ottocento era inferiore ai 40 anni in quasi tutta l'Europa, non c'erano le comodità odierne; acqua corrente, luce, gas, etc etc), ma peggiore per quanto riguarda i rapporti con l'altro sesso, che sono quello che sono; cioè una schifezza.
Io stesso so già che la mia vecchiaia (sempre SE ci arriverò) sarà una merda; ma lo sarà principalmente per motivi economici, perché al pari di altri milioni di italiani - ma il discorso vale anche per gli abitanti di tanti altri Paesi, fra i quali la ricca Germania -
https://www.glistatigenerali.com/previdenza/germania-tra-20-anni-un-pensionato-su-cinque-sara-povero/
riceverò una pensione di merda, che mi permetterà a malapena di sopravvivere.
Infatti un aspetto che non amo di me è quello di non aver avuto le capacità, il talento di far soldi; e quindi di mettermi via un bel gruzzolo, per poter vivere bene, senza problemi di sorta, in modo di potermi permettere anche di pagare qualcuno che possa badare al sottoscritto, qualora in vecchiaia ne avessi bisogno.
In una società moderna la differenza la fanno i soldi, c'è poco da fare.
Per esempio: un conto è ricevere una pensione di 1000 euro al mese e un conto di 5000; figuriamoci 10.000 o 20.000, come questo avvocato perugino...
http://umbrialeft.it/notizie/perugia-l%E2%80%99avvocato-cartasegna-riavr%C3%A0-pensione-doro-20mila-euro-mensili
Il vecchio detto "i soldi non fanno la felicità" è semplicemente ridicolo.
E' ridicolo innanzitutto perché la felicità sono attimi, momenti della vita che prescindono anche il reddito personale, poi perché i soldi ti danno la tranquillità, la serenità, la consapevolezza che se avrai un problema (risolvibile...*) potrai risolverlo.
Esempio: devi spendere 10.000 euro per sistemarti i denti ?
Devi operarti in un centro privato ?
Devi fare degli esami costosi, in maniera rapida, per salvarti la vita ?
Bene, se hai i soldi puoi farlo; viceversa sei nella merda.
E questi sono solo alcuni esempi tra i tanti che si potrebbero portare.
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* E' chiaro che se vieni colpito da un leiomiosarcoma - la forma di tumore che colpì Giovannino Agnelli -
https://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Alberto_Agnelli
puoi avere tutti i soldi che ti pare, ma finirai ugualmente nella tomba
Massimo:
George Soros è ricchissimo. Se lo vedi è uno scimmione. E anche incazzato perchè sa che non eviterà la morte. Ricco o non ricco. E non ha la mobilità e l'autosufficienza motoria che ha un giovane, per quanto poverissimo sia. Ed è questo che lo fa incazzare, nel suo intimo. Tra i nemici che la ricchezza non è in grado di sconfiggere ci sono la vecchiaia e la morte. I soldi aiutano a risolvere tanti problemi, ma questi no
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