In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne

giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)

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Frank:

--- Citazione da: Frank - Agosto 15, 2023, 09:29:13 am ---I maschi, già da ragazzini, avrebbero bisogno di figure maschili realmente autorevoli e consapevoli, che sappiano spiegargli e insegnargli come funzionano realmente le femmine e i rapporti tra i due sessi.

--- Termina citazione ---

Il problema, però, è che siamo circondati da cattivi maestri, oppure da uomini che non sono né buoni né cattivi maestri; semplicemente sono indifferenti, quindi non ne parlano e se ne parlano dicono sovente delle banalità, inconsapevoli come sono.
Un esempio che mi riguarda personalmente: mio padre (potrei dire lo stesso dei padri di molti miei amici e conoscenti), ormai ottantenne, che in tal senso è stato una figura inesistente.
Il mio rapportarmi con le femmine in gioventù, è stato una "navigazione a vista"; e son sicuro che questo discorso  vale per tantissimi altri uomini che non conosco.

Salar de Uyuni:
Detto ciò che ho detto io dico che da un punto di vista di convenienza anche proprio logica di tipogia di società, a noi proprio l'unica strada che ci è data di percorrere ce l'hanno insegnata le femmine stesse.
Quella della vittima.
E' l'unica figura sacra riconosciuta dalla società e non si capisce per quale ragioni, gli uomini, anche avendo a disposizione tutti i crismi della vittima, si devono sentire dire in sostanza:
''Non sei una vittima sei semplicemente un debole.''
Ora se vale la logica della vittima, deve in qualche modo valere anche per gli uomini, se vale la logica di Darwin deve valere in qualche modo anche per le donne.
Se vale la logica della vittima per le donne e quella di Darwin per gli uomini, ecco quegli uomini dovrebbero riflettere che è questo il problema.
Non mi pare che per il momento siamo in grado di gestire i nostri limiti di specie in termini di Darwin.

Frank:

--- Citazione da: Salar de Uyuni - Agosto 15, 2023, 09:41:59 am ---Frank mi sa che c'è un fraintendimento.
Io non sono a favore né della pena di morte né della tortura.
Della " depenalizzazione" dei ceffoni quello si.
Ritengo che ora ai sono sufficientemente lucido e cresciuto da non scandalizzarmi se qualcuno mi dice" le ho mollato un ceffone ".
Non solo non mi scandalizzo, anzi penso sia giusto.
È la misura del limite che manca alle donne e che a noi umani è data innanzitutto dal nostro corpo, ergo la donna va desacralizzata e riumanizzata, il suo corpo , non è quello di Dio, ,ma di un essere umano che caga piscia e si ecciti come me, che suda, e può costantemente morire e ammalarsi.
In molte donne questa cultura che non possono essere toccate crea un senso di onnipotenza che proprio le squilibra le porta a ignorare la realtà.
La realtà che la natura ha consegnato a noi certe chiavi di forza a loro certe altre in ragione dei nostri corpi.
Ergo io depenalizzerei anche la palpita di culto.
Perché?
Perché può insegnarle quello che loro cercano  di evitare a tutti i costi con bugie più o meno grosse:
Che sono umane.
Io ricordo che un trans una volta si è avvicinato e mi ha toccato il cazzo.
Ero in mezzo a una folla.
Lo ammetto non è stato il massimo, anzi è stato piuttosto triste.
Ma ho semplicemente preso quella mano e l'ho spostata.
Non mi sono sentito violato non ho sentito la necessità di gridare bhu bhu sono stato violentato.
Ne di denunciarlo.
Non ho gradito.
Ha fatto parte della merda quotidiana.
Anzi la dico tutta ho cercato di non offendere quel trans.
Sono un essere umano.
Guarda che strano posso toccare ed essere toccato...

Ora ripeto se io mi devo sbilanciare mi sbilancio e dico quello che penso.
Non sono uno che mena, ma ci sono situazione in cui la sberla la capisco perfettamente.
Tuttavia, si tratta di valvole di sfogo.
Oltretutto la massa maschile questi discorsi non li accetta.
Rispondono che loro sono contro  la violenza, pensando di dire chissà che cosa, di dire chissà quale verità,  bhe anch'io sono contro la violenza solo che non sono così ingenuo da vedere solo " alcune forme di violenza" e da non vederne altre, ma sopratutto io nel forum ho già criticato il concetto stesso di violenza che è intrinsecamente fuorviante.
Ma la massa maschile le recepisce queste cose?
E sopratutto noi siamo in una posizione di forza in cui possiamo sul serio permetterci il lusso di menare le mani e di dire quello che ci passa per la testa  (come appunto fanno le donne?).
Non credo quindi a sottolineare che le hai mollato un ceffone io ti rispondo hai fatto bene ma non devi rimarcare ad ogni volta che qualcuno gli va male con una donna.
Perché sei stato fortunato.
Se ti denunciava era una sequela di merda che altroché ceffoni.
Diciamo che l'oggetto della discussione non era questo.
L'oggetto della discussione è non se sia giusto assestare ceffoni, ma se in qualche modo noi non dovremo imparare ad avere pietà e solidarietà per gli uomini che vengono feriti da donne.

--- Termina citazione ---


Guarda che anche alzare le mani contro un uomo* comporta tutta una serie di problemi con avvocati, giudici e tribunali; idem se tocchi un minorenne, ma anche se prendi a calci un cane, che magari abbaia tutta la notte e non ti fa dormire...
Resta il fatto che in ambito momas (entità fantomatica) c'è una sorta di tabù ad evidenziare che quelli tra i due sessi sono principalmente rapporti di forza, di potere e non d'amore.
Quando scrivo questo non mi riferisco necessariamente ai muscoli, ma in primis alla personalità, che come era solito dire un maestro di pugilato di mia conoscenza, "la femmina deve subire" (mi riferisco alla personalità eh... poi è chiaro che se un uomo non ce l'ha son cazzi).
Perché i rapporti di forza cominciano proprio da lì, a livello mentale, quindi in base a ciò che dici, a come ti comporti con lei, che genere di atteggiamenti assumi, etc.
Le mani sono l'ultima soluzione, che può arrivare quando gli argini si sono rotti e il fiume è tracimato.


----------------

* Un paio di miei vecchi amici marchigiani, negli anni Novanta dovettero sborsare diversi milioni di vecchie lire per aver menato due uomini.
Uno di questi ne dovette tirar su dieci di milioni (gli aveva fratturato la mascella), che all' epoca erano tanta roba.

Frank:

--- Citazione da: Salar de Uyuni - Agosto 15, 2023, 10:04:15 am ---Detto ciò che ho detto io dico che da un punto di vista di convenienza anche proprio logica di tipogia di società, a noi proprio l'unica strada che ci è data di percorrere ce l'hanno insegnata le femmine stesse.
Quella della vittima.
E' l'unica figura sacra riconosciuta dalla società e non si capisce per quale ragioni, gli uomini, anche avendo a disposizione tutti i crismi della vittima, si devono sentire dire in sostanza:
''Non sei una vittima sei semplicemente un debole.''
Ora se vale la logica della vittima, deve in qualche modo valere anche per gli uomini, se vale la logica di Darwin deve valere in qualche modo anche per le donne.
Se vale la logica della vittima per le donne e quella di Darwin per gli uomini, ecco quegli uomini dovrebbero riflettere che è questo il problema.
Non mi pare che per il momento siamo in grado di gestire i nostri limiti di specie in termini di Darwin.

--- Termina citazione ---


Ora immagina di essere in un forum internazionale, dove scrivono uomini da tutte le parti del mondo, quindi da Ovest a Est; cosa credi ti risponderebbero ?
Quale credi sarebbe la risposta di un uomo russo o daghestano ?
Oppure cinese o coreano ?
Magari afgano o iraniano ?

Ma anche un greco o un albanese cosa replicherebbero ?
E un tedesco ?
Un francese ?
Uno spagnolo ?
Un portoghese ?
Credi condividerebbero le tue parole ?

Salar de Uyuni:
Non mi interessa quello che dice uno che vive in Afghanistan e conosce la fame e la logica del se non usi le armi gli imperi non se ne vanno.
Lui sopravvive nel suo contesto io nel mio.
In mezzo al deserto, fuori dalla prigione o conforto della ''civiltà'', valgono altre regole e altre morali.
Non di certo quella della vittima.
Leggendo Lawrence d'Arabia ho compreso la morale degli arabi e dell'Islam, lui si è avvicinato ha imparato la ''logica del deserto''.
Cosa mi risponderebbe un arabo?
Che prima di tutto si deve difendere l'onore.
Ok.
Se però venisse qui nella ''civiltà'' se fosse sufficientemente intelligente proverebbe a fare quello che ha fatto Lawrence d'Arabia al contrario.
Proverebbe a capire.
Anche noi abbiamo il nostro deserto, ma è molto diverso dal loro, è il deserto anomico urbano.
Sono situazioni nuove, ci mettono in difficoltà, metteranno in difficoltà anche loro a momento giusto.
Anche i giapponesi prima facevano i samurai e poi...poi si sono in qualche modo ''adeguati'' e si sono ammalati di alcune malattie nostre cui si sentivano immuni.
Del giudizio di un Tuareg o di uno sciamano siberiano io non dico che non mi interessi, dico che non è molto utile se non cerca di capire.
E vale anche per noi uomini che parliamo italiano.
Se non ci sforziamo di capire partono solo giudizi tranchant.
Che sono inutili.

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