In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne

giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)

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Cassiodoro:

--- Citazione da: Marco21 - Agosto 17, 2023, 22:39:36 pm ---........... la colpa maggiore era proprio dell'uomo. Ma stiamo scherzando? Questo è stato detto.
--- Termina citazione ---

Nonostante io stimo e apprezzo molto i contributi di Giovane, già nel titolo del topic trovo una incongruenza, non l'ha ucciso la ragazza, ma si è suicidato.
I giudici, da quanto riportato in questa vicenda, non hanno riscontrato nell'operato di lei nessuna rilevanza penale, ne io ne te, e credo anche Giovane, abbiamo visto le prove che sono state presentate ai giudici e non possiamo valutarle, conosciamo quanto riportato da Giovane tramite la sorella.
Conosciamo la vicenda legale?
I parenti di lui, hanno presentato denuncia alle autorità e si sono opposte, nei tempi, al "non rinvio a giudizio"?

Quando si usa la parola "colpa" si esce immediatamente dal campo legale e si entra nella moralità, e come ha scritto Massimo si fa molta confusione tra responsabilità e colpa morale.  La colpa morale si può estendere a più persone oltre alla "strega", per esempio a chi negli anni ha formato il carattere "perdente e remissivo" di questo giovane uomo.

Possibile che in sei mesi di "pesante persecuzione" nessuno della cerchia delle conoscenze di questo ragazzo si sia accorto, lo abbia avvertito (e salvato) della relazione tossica in cui era caduto?

No, non sto scherzando, sono molto serio. tu credi che ti sia più utile un commento contro questa presunta manipolatrice oppure un consiglio su come rinforzarti il carattere e come trattare una manipolatrice nel caso ne incontri una nella tua vita reale?

Hai ritenuto utili i commenti tipo "se lasci una donna lei trova subito un altro uomo"?
La conosci la risposta che devi dare a un simile commento?
Queste sono tra le mie preferite:
"Se una donna mi lascia io trovo subito una altra donna, di annunci di prostitute nella mia zona, internet ne è pieno"
"Se mia moglie mi lascia trova subito una altro che la vuole scoXare, ma non trova subito un marito"

Raccogli quello che ti rafforza ed evita inutile polemiche su frasi che, secondo il tuo parere, era meglio che scrivevamo. Non pretendo che quello che io scrivo sia la verità assoluta, ma sta a te decidere se ti è utile oppure no. Tutto quello che non scrivo non lo puoi commentare o portare ad esempio.

La maggioranza gli utenti di questo forum che non hanno scritto neanche una riga, ne a favore dell'uomo, ne contro la donna.

Cassiodoro:

--- Citazione da: Marco21 - Agosto 12, 2023, 15:24:44 pm ---

Di una situazione identica a questa, ne parlava Fabrizio De Andrè, nella sua canzone "La ballata dell'amore cieco". Che secondo me, si conclude in modo magistrale.

"ma lei fu presa da sgomento,
quando lo vide morir contento"


--- Termina citazione ---

Cosa ci vedi di così "magistrale" nella conclusione in cui lui muore, è come se tu approvi il suicidio di lui per far soffrire la donna. Si vede che non conosci il famoso detto "tagliarsi l'uccello per fare dispetto alla moglie".

Possibile che non ci vedi che Fabrizio De Andrè ti indica a cosa vai incontro ad assecondare una psicopatica?

Salar de Uyuni:
Ma io direi che sono stati fatti progressi nella discussione.
Tutti quanti abbiamo stabilito che
1)il suo gesto è malato
2)lei è commendevole di sanzione se non altro morale.

Provo a fare qualche passo avanti anch'io.
Temo di avere usato un termine improprio:

Vittima.

Non è una vittima.

La psicologia della ''vittima'' è tale per cui le si sceglie con cura il suo ''aguzzino'' ma se lo sceglie in maniera tale da ''delegare'' a ''lui/lei'' la distruttività che vuole agire nei suoi stessi confronti, consciamente o inconsciamente.

Nessuna ''vittima'' è ''autodistruttiva'' tout court.

Difatti vanno fatte alcune puntualizzazioni.

Il suicidio è un male maschile.

Lo sappiamo.

Il suicidio è autodistruttivo.

Ma in modo apparente, vuole semplicemente, talvolta salvarsi dalla sofferenza, dunque tutelarsi.

Il suicida NON è una vittima.

Perché agisce contro di se in modo diretto, non delega ad altri.

Ciò non toglie che in una discussione seria sul suicidio io non stia empatizzando con chi sceglie quella scelta.

Anche perché l'ho pensata diverse volte pure io e per un motivo molto semplice:
''stoppare la sofferenza''.

Non sto dicendo sia giusta, ma faccio presente che non necessariamente debba essere considerata sbagliata in modo universale.

Nel caso specifico entriamo nel dettaglio c'è un tizio che si suicida e offre la propria vita a una donna non degna di amore.

Mmmhhh.

Abbiamo già stabilito che non è commendevole di approvazione.

Mi viene da dire una cosa però.

Per strano che sembri è un gesto maschile.

Un gesto maschile insano, ma un gesto maschile.

Il fatto che sussista l'opera di De Andrè citata mi da l'impressione che non è il primo e non sarà l'ultimo e non è neanche colpa di lei o del femminismo.

E' la psicologia del dono maschile che se guidata, portata in un territorio malato arriva a queste conseguenze.

Non mi pare di osservare la stessa cosa con sessi invertiti.

Non mi risulta.

Semmai la donna agisce appunto, da vittima vera e propria che appunto necessita di qualcuno che compia violenza su di lei per interposta persona.

Sembra un discorso di lana caprina, non lo è.


C'è tutta una serie di differenze uomo-donna.

Giustamente sul forum all'ennesimo femminicidio cosa diciamo: ''che ha selezionato con cura il carnefice deponendo la merce che non fosse adeguatamente violenta''.

E io dico:ok abbiamo messo in luce qualcosa, a una certa parte di opinione pubblica non piace ma sussiste.

Non toglie responsabilità ai carnefici però un pò ne da alle vittime.

Io per psicologia della vittima comunque intendo chi in un certo senso vuole agire qualcosa contro di sè, ma delega ad altri l'agire.

Sono cosciente che esistono vittime diciamo così, che non se la sono cercata.

Il concetto stesso del ''se lo è cercato'' in un certo qual modo viene additato a becero maschilismo.

Esiste?

Si.


Ma del resto la vittima è una modalità psicologica precisa.

Ma lui NON è quello.

La vittima non vuole responsabilità, un suicida?

Temo che se fosse possibile resuscitarlo lui la responsabilità se la prenderebbe tutta.

Assolverebbe la sua lei.

Si autocondannerebbe all'inferno senza bisogno di Dio.

Io fossi Dio non lo manderei all'inferno.
 Non lo asseconderei.

Io non sono Dio.

Dico solo, che in linea generale il suicidio in società a forte componente ''responsabilizzante'' non è condannato.

Tipo in Giappone.

E difatti in Giappone il suicida non è considerato una vittima.

E neanche troppo nel resto dell'Asia.

E' considerato uno che si salva in calcio d'angolo e non uno che si fa autogol.

Per rispondere a Frank la psicologia della vittima in quelle società non attecchisce, ma non è che siano ''sane'' tout court.

Sono altre società.

Altre culture.

Qui in occidente vige la logica della vittima e chi non sale sul carro delle vittime non sembra acquisire status.

Fermo restando, che per carità le vittime in un certo senso ''autentiche'' esistono.

Frank:
Salar


--- Citazione ---Per rispondere a Frank la psicologia della vittima in quelle società non attecchisce,
--- Termina citazione ---

Le fonti ?



--- Citazione ---Si autocondannerebbe all'inferno senza bisogno di Dio.

Io fossi Dio non lo manderei all'inferno.
--- Termina citazione ---

Se esistesse veramente un "Dio", non esisterebbe nemmeno la specie umana...
Esisterebbe "qualcos' altro", sicuramente migliore della summenzionata specie.


Frank:

--- Citazione da: Marco21 - Agosto 17, 2023, 22:39:36 pm ---Mi esprimo meglio su un particolare: la condanna del fatto avvenuto e delle responsabilità della donna, c'è stata solo DOPO la mia indignazione e quella di altri pochi utenti. Non è stata spontanea. Certo, meglio che niente. Ma le vostre prime parole, sono state di condanna dell'uomo morto, non della donna.

--- Termina citazione ---


Vabbè...
Si vede chiaramente che mi conosci (virtualmente) da poco tempo.
Calcola che in passato, in altri spazi virtuali, c'è stato chi mi ha accusato non solo di "misoginia" ma anche di essere un potenziale criminale, proprio a causa delle mie opinioni non molto delicate nei confronti delle femmine...
Fra questi paoletto lo scendiletto e il suo amichetto yaro.
Sai che c'è ? Che non si può star lì ogni volta a ripetere le stesse cose, perché in spazi come questi dovrebbero essere implicite e pertanto scontate.
Noi non siamo femmine; siamo uomini.


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