In rilievo > Violenza Femminile: la violenza DELLE donne
giovane assassinato dalla propria ragazza (che però è libera e si gode la vita)
Marco21:
--- Citazione da: Cassiodoro - Agosto 18, 2023, 13:24:23 pm ---Nonostante io stimo e apprezzo molto i contributi di Giovane, già nel titolo del topic trovo una incongruenza, non l'ha ucciso la ragazza, ma si è suicidato.
La colpa morale si può estendere a più persone oltre alla "strega", per esempio a chi negli anni ha formato il carattere "perdente e remissivo" di questo giovane uomo.
Possibile che in sei mesi di "pesante persecuzione" nessuno della cerchia delle conoscenze di questo ragazzo si sia accorto, lo abbia avvertito (e salvato) della relazione tossica in cui era caduto?
No, non sto scherzando, sono molto serio. tu credi che ti sia più utile un commento contro questa presunta (?????) manipolatrice oppure un consiglio su come rinforzarti il carattere e come trattare una manipolatrice nel caso ne incontri una nella tua vita reale?
--- Termina citazione ---
Sul primo punto, ho risposto già nel post di poco fa, in risposta a Vicus. Per me è stato ucciso dalla ragazza. Non a caso, PERSINO il codice penale contempla il reato di INDUZIONE AL SUICIDIO. E se è presente un reato del genere, in una società squallida come questa, che non contempla quasi per nulla i reati morali, allora figurati quanto davvero questo sia un tema importante.
Poi, sono d'accordo con te sul fatto che dal concetto filosofico di "colpa", se lo si analizza seriamente, viene fuori un vaso di Pandora immenso. La stessa cosa vale anche per il tema del libero arbitrio, che molti semplificano. Entrambi i concetti, sia quello di colpa, sia quello di libero arbitrio, si possono estendere all'infinito, perchè siamo tutti delle marionette. La responsabilità è solo una convenzione umana e legale, o pseudo-religiosa. Ma è un concetto che determina sempre una semplificazione grossolana nell'analisi di un fenomeno. Si potrebbe anche giustificare la donna, con gli stessi criteri e dire che la colpa è dei genitori che l'hanno educata. E così via.
E' un tema da cui non se ne esce vivi (si fa per dire).
Comunque no, la manipolatrice non è PRESUNTA. Hanno persino fatto sentire le registrazioni in cui lei lo comanda e gli dice di uccidere i genitori. Quale presunta? Credo tu non abbia approfondito.
Resta il fatto, che la prima cosa di cui rendersi conto è che in questa storia, c'è un uomo che è morto. E non è morto per colpa sua. E non è costruttivo o "responsabilizzante" incolparlo. Nonostante sono consapevole che i concetti di vittima e carnefice, siano filosoficamente e spiritualmente molto discutibili, penso che non sia per nulla responsabilizzante invertirli nemmeno parzialmente, distribuendo le colpe come cercate di fare. Per me la colpa è tutta della donna. I concetti di vittima e carnefice, a qualcosa servono e non è responsabilizzante stravolgerli.
Quanto alla canzone di De Andrè, la riflessione magistrale secondo me, riguarda la frase:
--- Citazione ---"ma lei fu presa da sgomento.
A lei niente era restato,
non il suo amore, non il suo bene,
ma solo il sangue secco delle sue vene".
--- Termina citazione ---
Cosa voleva dire è abbastanza palese: De Andrè NON ha voluto crocifiggere il suicida, ma ha chiaramente scritto che la povera idiota era lei, perchè dovrà convivere per tutta la vita con quello "sgomento", e con quel suo narcisismo stupido e masochistico, del quale non resterà nulla, e lei stessa non ci avrà guadagnato NULLA e l'unica cosa che le resterà, non sarà certo il suo amore, ma solo il sangue secco delle sue vene. La povera idiota era lei. Non lui.
Poi certo, ripeto, ha perfettamente senso il vostro invito a difendersi dalle streghe. Ma non è dando colpe con crudeltà, che si istruisce un uomo a difendersi. Uno che legge una cosa del genere, si incazza e basta. Non si istruisce nessuno così.
Se mi rubano l'auto, una cosa è se mi dici "cerca di installare un antifurto più efficiente". Altra cosa è dire "ti hanno rubato l'auto perchè sei un povero fesso che non ha saputo installare un ottimo antifurto. La responsabilità è tua".
La prima frase è utile.
La seconda fa soltanto incazzare. E a buon ragione.
Marco21:
Infine, rispondo a Massimo, a Frank e a Salar
--- Citazione da: Massimo - Agosto 18, 2023, 09:34:05 am ---E' rimasto lì a fare la vittima...
Tagliare la corda, no? Mandarla affanculo, no? Mollarle due ceffoni ben assestati, no?
--- Termina citazione ---
Idem come sopra. Nel post in risposta a Vicus di pochi minuti fa, ho spiegato che non è affatto così semplice come sembra.
--- Citazione da: Frank - Agosto 19, 2023, 00:45:44 am ---Usando il tuo stesso metro, ti faccio notare che solo dopo che ti è stato fatto notare che con le femmine bisogna imparare a farsi rispettare, tu hai ammesso che effettivamente è così, perché in precedenza non avevi scritto una parola al riguardo.
La tua ammissione non è stata spontanea ma indotta dalle nostre parole.
--- Termina citazione ---
Ok Frank. Semplicemente ognuno ha voluto, in questa conversazione, sottolineare prima di tutto ciò che, per la sua sensibilità, riteneva più importante. Colgo anzi l'occasione per dirti che approvo molte delle cose che scrivi. Vale per te, come vale anche per tutti gli altri utenti. Ammiro il vostro coraggio, che dimostrate con le vostre scelte di vita. Se non provassi stima per voi, non sarei qui a leggervi e a parlarvi. Ed anche questo è scontato.
Ma in generale credo ne sia uscita fuori una discussione importante e che valeva la pena affrontare.
E vi ringrazio per aver partecipato e aver dato il vostro contributo.
--- Citazione da: Salar de Uyuni - Agosto 18, 2023, 14:50:40 pm ---
Il suicidio è autodistruttivo.
Ma in modo apparente, vuole semplicemente, talvolta salvarsi dalla sofferenza, dunque tutelarsi.
Il suicida NON è una vittima.
--- Termina citazione ---
E' apparenza che il suicidio sia autodistruttivo? Il suicida muore. Mette fine alla sua vita. Ed è realmente autodistruttivo, purtroppo. E non pone fine solo alle sofferenze, MA A TUTTA LA SUA VITA. Pone fine a tutto ed affronta la terribile paura della morte, come già ho scritto nei post precedenti. Il suicidio non tutela nulla. Non è una fuga, e non è nemmeno una scelta, ma solo il risultato di una disperazione inconcepibile, che evidentemente non potete nemmeno immaginare.
Nessuno che sia in grado di scegliere con lucidità si suicida. Nessuno. Il suicidio, richiede PER FORZA, una totale assenza di lucidità, affinchè si possa azzerare totalmente la paura della morte, che è immensa per tutti.
Vicus:
--- Citazione da: Marco21 - Agosto 21, 2023, 19:11:12 pm ---La paura della morte, che è presente in tutti gli esseri viventi senzienti, è talmente grande ed intensa, che impone la presenza di una forza contraria altrettanto imponente, che la superi. E questa forza è la disperazione assoluta, la distruzione assoluta della mente e del suo libero arbitrio (ammesso che prima ci fosse) Non ci si uccide per divertimento. Non è facile non avere paura della morte, SPECIE, se NON si è credenti.
Comunque se di fronte a tutte queste dinamiche difficili e complesse, si preferisce girarsi dall'altra parte e dire che molto semplicemente lui ha "scelto", allora niente... Amen. Più che provare a spiegare e dimostrare, non si può fare. Spesso è una questione di percezione. Vediamo solo ciò che vogliamo vedere. Sicuramente vale anche per me.
--- Termina citazione ---
Appunto, la disperazione è un peccato gravissimo, che si aggiunge a quello di porre fine alla propria vita, dono di Dio, rigettando quindi l'amore del Creatore, che sussiste a prescindere dall'amarezza dell'esistenza.
I non credenti si suicidano di più perché pensano che dopo tutto finisca, mentre in realtà cominciano le VERE sofferenze che non avranno mai fine.
Certo che lui ha scelto, non lo ha mica giustiziato nessuno e anche nei peggiori momenti si ha sufficiente nozione di sé per capire ciò che si sta facendo
Marco21:
--- Citazione da: Vicus - Agosto 21, 2023, 22:17:53 pm ---anche nei peggiori momenti si ha sufficiente nozione di sé per capire ciò che si sta facendo
--- Termina citazione ---
Quindi l'incoscienza non esiste e non è mai esistita.
Stando a questa frase, non avrebbero senso le cliniche psichiatriche. Tutta la psichiatria sarebbe una scienza inutile. Tutti quindi scelgono col massimo della lucidità possibile. Tutti sono Dio, sanno tutto e vedono tutto col massimo della perfezione possibile per scegliere nel migliore dei modi possibili. Il concetto stesso di "lucidità" è superfluo, poichè questa è sempre assoluta e perfetta.
Questa visione oltre a contraddire il buon senso e la psicologia, contraddice anche ciò che hanno insegnato i più grandi maestri.
Gesù disse "padre perdonali, perchè NON sanno quello che fanno".
Il Buddha disse che questo mondo è avvolto nella nebbia, e che chi compie il male, lo compie perchè non ha sviluppato la capacità di vedere oltre la nebbia. Il male viene compiuto per inconsapevolezza. Il male è SEMPRE un atto contro sè stessi, anche quando è compiuto verso altri. Per questa ragione, nessuno, se consapevole, compierebbe un azione dannosa, perchè sa che non potrà sfuggire in nessun modo alle conseguenze e che il male compiuto tornerà tutto indietro al colpevole. E se questo vale persino per il male verso il prossimo, figuriamoci se non vale per il suicidio.
Quindi chi, sapendo tutto questo, una volta consapevole, compierebbe il male? Nessuno. Se ne deduce che il male è SEMPRE frutto d'ignoranza.
Ho capito soltanto adesso comunque che dietro questi giudizi, c'è una forte morale cattolica, dogmatica. E' così perchè è così. E' così perchè stato stabilito dalla chiesa. Punto e basta.
Poi delle parole pronunciate da Gesù chi se ne importa. Quel che conta è ciò che è stato stabilito nei concili ecumenici.
Si arriva all'assurdo, che quel che afferma la chiesa, conta più di quel che affermava Gesù. Eppure Gesù era un rivoluzionario, un "eretico". Uno che stravolse tutto ed era irriverente verso le religioni dell'epoca. Se Gesù fosse qui oggi, non lo riconoscerebbe nessuno (tantomeno i cattolici), perchè sarebbe il peggiore degli eretici. Se Gesù tornasse, verrebbe ucciso di nuovo, magari dagli stessi cattolici.
La storia si ripeterebbe uguale.
Vicus:
Alle femmine si nega il libero arbitrio, per questo prendono pene più miti degli uomini. Ma come strategia davanti a Dio è molto pericolosa perché i casi di completa incapacità di intendere sono rari, anche nelle cliniche figurarsi fuori.
Non serve la lucidità perfetta, quella la si ha solo all'altro mondo (nel bene e nel male) ma basta la semplice consapevolezza delle conseguenze di un atto irreparabile. Ho già detto del Santo Curato d'Ars, la compassione in persona, che disse che un tale si era salvato solo perché si era PENTITO un instante prima di morire. Dire queste verità è fare del BENE ma la gente preferisce il padre della menzogna, che mellifluamente suggerisce che Dio non vede né punisce nulla e la gente che soffre non è capace di nulla e in fondo fa bene a porre fine (apparente) alle sue sofferenze.
Il prossimo passo è l'eutanasia, anche per i sani purché siano un po' depressi e presto l'omicidio di Stato per chi non "produce" abbastanza.
Gesù non ha MAI detto che il suicidio è lecito ai Suoi occhi e i cristiani sanno da SEMPRE che conseguenze ha, non ci sono voluti Concili ecumenici che secondo te, servono solo ad appannare la fede anziché a chiarirla. Magari per difendersi da errori che puntualmente si ripresentano e mai come oggi
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