Stai dicendo che quella dei Testimoni di Geova è una vera fede? Con Cristo ridotto a semplice predicatore e l'antimateria stile Scientology? Come tutti i millenaristi hanno annunciato la data della fine del mondo - avrebbe dovuto aver luogo nel 1914. Poi l'hanno spostata al 1915, 1918, 1925 e 1975, regolarmente smentiti dai fatti.
Nella Chiesa dilaga l'omosessualità (molto meno la pedofilia, diciamolo visto che è un crimine abominevole) ma nessuno dice che ortodossi e protestanti hanno lo stesso problema.
o questi preti erano masochisticamente attratti dalle eterne pene dell'Inferno oppure erano loro i primi a non crederci affatto
Sono gli stessi che predicano che l'Inferno è vuoto, ma questo non gli servirà se non si pentono, ci finiranno lo stesso.
informati, Vicus, informati
Sono già informato. Ma dovresti riprendere in mano il Vangelo e spiegare perché Gesù parla di un luogo "dove non è che pianto e stridor di denti".
La parabola delle vergini stolte è spaventosamente chiara. Esse dal loro orribile "fuori", nella notte, bussano contro la porta chiusa; ma non turbano la festa dello Sposo che ha luogo dentro.
Nessuna delle parole di Gesù sull'Inferno autorizza minimamente i miti geovisti. Al contrario tutte dicono che la minaccia della pena, che la giustizia penale metafisica,
è qualcosa di così reale sul suo indicibile piano di realtà, che non può neppure esser detto con parole umane. Gesù allude all'Inferno con due metafore. La più popolare, quella del "fuoco", in realtà parla di un fuoco che
arde in eterno qualcosa come spazzatura, residui che non servono e non sono più nulla. Ai dannati è minacciata la Geenna - la discarica dei rifiuti di Gerusalemme, dove irriconoscibili resti della vita, sporcizie della vita, bruciavano tra fumi maleodoranti; al loglio è promesso che sarà "gettato nel fuoco" (o nel forno).
Ma più agghiacciante, più disperata, è la metafora del "fuori".
Gesù, quando allude a "le tenebre esteriori dove non è che pianto e stridor di denti", deve ricorrere a "parole scelte da una zona estrema del linguaggio". E infatti ciò che più colpisce è come
Gesù, nell'alludere a ciò che avviene nelle tenebre esteriori, ricorra a una frase di impersonalità inaudita, una impersonalità di secondo grado. Non dice che "nelle tenebre esteriori" si piange e si stridono i denti.
Non dice nemmeno che "non c'è altro" che pianto e stridore; già quell'"altro" è di troppo, perché non c'è più, forse, nemmeno la minima traccia di "altro".
Tutto ciò che c'è, là "fuori" "non è che pianto e stridor di denti".
2) se la descrizione del diavolo gettato nel lago di fuoco e zolfo fosse da intendersi alla lettera, allora non si capisce perchè e come mai il Diavolo, essere spirituale, possa essere danneggiato da cose materiali come il fuoco e lo zolfo che a lui e non dovrebbero neppure fare il solletico
Materiale un tubo, è un fuoco soprannaturale che brucia senza consumare.
Troppo comodo servire il male per una vita perché tanto dopo si verrà dissolti.
Come si spiega tale accanimento?
Stavo per chiederti del tuo accanimento sulla distruzione dei dannati, dottrina non riconosciuta da NESSUNA denominazione cristiana per quanto eretica. Tranne i TdG che l'enciclopedia Garzanti, nella sua imparzialità, non ritiene essere neppure nominalmente cristiani, tanti e tali sono i loro errori