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Tanto tuonò che piovve: " Adesso bisogna rieducare gli uomini!"
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Massimo:
Bisognava aspettarsela e adesso è arrivata. Dopo un altro "femminicidio" (parola usata al posto di "omicidio" per far intendere che la vita di una donna non vale quanto la vita di un uomo: vale MOLTO Di PIU') una ragazza intervistata a caldo a commento dell'episodio in cui è morta uccisa da uno sconosciuto un'infermiera a Roma ha espresso un'opinione che i mezzi di comunicazione hanno fatto di tutto e di più per alimentare: "Adesso basta, non se ne può più, occorre RIEDUCARE gli uomini". Come debbano essere "rieducati" non lo ha specificato ma che debbano esserlo non ha il minimo dubbio. Il giornale "Repubblica" ha ovviamente riportato, trionfante, in prima pagina l'intervista a mò di trofeo per sottolineare la vittoria della campagna di stampa mirante a mettere sotto scacco il genere maschile (ce l'abbiamo fatta) e, possiamo scommetterci, qualcosa a livello legislativo sarà fatto. La "rieducazione del maschio" è sempre stato un obiettivo femminista. Naturalmente l'intenzione è di andare ben al di là di quella di convincere gli uomini a non prendersi improprie, sgradite ed indebite libertà con le donne. Anche perchè questo si potrebbe fare benissimo anche in una società patriarcale. No, l'obiettivo è ben più ambizioso e mira a riprogrammare il "maschio" trasformandolo in un volontario zerbino al servizio dei desideri femminili. Facendo leva sui sensi di colpa.
Vicus:
In realtà gli uomini sono già stati ampiamente rieducati e non se ne sono neanche accorti:
//www.youtube.com/watch?v=VK13iMv4Mto
Da La Sposa Meccanica:
Il pubblico vive nel mondo affollato, vivace e ottimistico del cambiamento sistematico. Una popolazione abbrutita dalla routine meccanica e stordita dai complessi mutamenti economici e domestici. L'antico nemico era una elegante aristocrazia feudale. Il nuovo nemico è la macchina elegante e anonima. Per quanti sono sopraffatti dalla dimensione industriale su vasta scala, l'Ovest [il film western] ripristina l'immagine di una dimensione umana. Per una società commerciale molto avanzata lungo la strada di una burocrazia monopolistica, l'Ovest tiene alta l'immagine primordiale dell'imprenditore solitario.
Intimamente associata a queste dinamiche culturali è la profonda nostalgia di una società industriale, una nostalgia che ha origine nel cambiamento rapido. L'obsolescenza è una realtà importante in questo tipo di mondo, basato sul giro degli affari. I processi competitivi meccanizzati sono spesso fuori moda prima che possano venir applicati su grande scala. Un venticinquenne può diventare nostalgico ricordandosi di dieci anni prima.
Ancora una volta, l'unità familiare è soggetta ad uno stress particolare, nelle complesse condizioni di una rapida evoluzione. Gli uomini di questi tempi girano a vuoto. Diventa sempre meno chiaro il ruolo del maschio nella società, sempre astratto, fragile e precario, se paragonato alla sicurezza biologica femminile. L'uomo, il codificatore delle leggi e dei rituali che provvede ai bisogni della famiglia, perde la fiducia in se stesso.
Dal Paesaggio Interiore:
Una « civiltà degli affari » (una contraddizione in termini), con i suoi elaborati sotterfugi e finzioni legali, produce caratteri ugualmente intricati e indefinibilmente senza scopo. Una simile società ha bisogno di un'azione continua e da qui la motivazione dei suoi membri.
In correlazione con la sensibilità elaborata e tenue del mondo da creato da Henry James vi è una ancor più elaborata struttura di una finanza astratta, e la tecnologia eterea creata da quella finanza. Ogni qual volta questa astratta struttura esiste e trionfa, James può manipolare le sue marionette, perché entrambe sono completamente inter-animate. Non è per caso, senza dubbio, che in questo campo la vita femminile debba essere dominante e lussureggiante, e gli esseri maschili timidi e miseri. E una grande e sicura stanza dei bambini, vista nel suo lato materiale. James riusciva a contemplare soltanto i suoi prodotti periferici: donne dominanti e uomini esausti
fabriziopiludu:
Vogliono fare CAMPI di Rieducazione, come in Vietnam post caduta di Saigon?
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