Sono l'ultimo arrivato, ma mi permetto di rispondere perché credo che possano emergere spunti di ragionamento interessanti.
Capisco e in parte condivido ciò che hai scritto. Mi riferisco a quando parli della visione critica che alcune femministe hanno verso gli uomini, al loro focus esclusivo sui diritti delle donne, e così via. Anch'io ho percorso un cammino simile e ho notato che questa componente è potente all'interno del femminismo. Tuttavia, ho anche notato che questa parte del movimento, che è certamente la più attiva e rumorosa, non rappresenta tutte le donne che si definiscono femministe. Anzi, più è estremista nelle sue posizioni, meno rappresenta la maggioranza delle donne. Basta pensare al libro "Io odio gli uomini", che è stato respinto da molte donne sane che si sono sempre considerate femministe.
Dobbiamo chiederci perché il femminismo è così forte. La maggior parte delle donne e degli uomini che si definiscono femministi ma non sono attivisti credono che si tratti solo di uguaglianza, e chi potrebbe mai essere contrario a un tale principio? Solo coloro che si impegnano nell'attivismo scoprono quanto le cose siano diverse. Sono sicuro al cento per cento che queste persone sane sono state ingannate tanto quanto lo sono stato io o tu. Le persone sane non seguono mai l'estremismo, al massimo vengono ingannate da esso, come sta accadendo con il femminismo. La strada per vincere questa battaglia è rimanere sempre ancorati alla giustizia, evitando in ogni modo di radicalizzarsi nell'ideologia. Dobbiamo invece cercare costantemente di parlare, discutere e far comprendere quanto siamo empatici verso gli altri e quanto possiamo aiutarci reciprocamente. Non dobbiamo sembrare uomini pieni di rancore, ma piuttosto individui che amano, soffrono e si impegnano per sostenere le donne perché ci tengono a loro. Sono convinto che tutte le persone sane, uomini e donne che si definiscono femministe oggi, verrebbero da noi spontaneamente, senza nemmeno doverlo chiedere. Nel 2023, uomini e donne (escludendo sempre le persone tossiche) sono stanchi di una guerra dei sessi che nessuno vuole.
Scusatemi, ma quale strategia potrebbe essere migliore di:
- Mantenersi sempre aperti e parlare con tutti per attirare chiunque sia disposto a impegnarsi per migliorare l'umanità nel suo complesso, rispettando sempre i diritti e le aspirazioni degli altri, mantenendo una posizione inattaccabile.
- Far comprendere alla società, soprattutto a coloro che si definiscono femministi, che abbracciamo completamente il concetto di uguaglianza nel femminismo e lo sosteniamo, ma mettiamo anche in evidenza le contraddizioni presenti al suo interno.
- Far capire che finché esiste un oppressore e un oppresso, non ci sarà mai pace, indipendentemente da chi siano. È una logica elementare: in una battaglia di forza, nessuno vincerà mai.
- Non chiediamo nulla, non chiediamo di abbandonare la partecipazione ad altri movimenti, chiediamo solo di condividere i nostri valori e di combattere insieme per essi.
- Non dobbiamo prestare attenzione alle femministe tossiche; non perdiamo tempo a rispondere a loro o a commenti offensivi che fanno, si danneggiano da sole. Concentriamoci invece nel dialogare con le persone sane, facciamo loro vedere chi siamo veramente e permettiamo loro di apprezzarci, poiché saranno poi loro a difenderci
Posso essere un sognatore, ma penso che moltissime persone ci seguirebbero.