Quello che il Presidente Biden, i media e gli insegnanti di prima media non vi dicono è che ci sono scienziati che non sono d’accordo. Sono tanti e alcuni sono molto competenti.
Uno di loro è il Dr. John Clauser. Non è uno scienziato qualunque. Ha vinto il Premio Nobel per la Fisica nel 20221. Il 25 luglio 2023, il dottor Clauser ha tenuto un discorso al Brownstone Institute dal titolo intrigante: “La crisi della pseudoscienza”.
Il dottor Clauser inizia con una verità scientifica fondamentale: “La buona scienza si basa sempre su buoni esperimenti”. D’altra parte, gli esperimenti mal fatti portano nella direzione sbagliata e “favoriscono la disinformazione scientifica”. Una volta prodotta, la disinformazione può essere utilizzata in modo improprio. “La sua promozione da parte di un’impresa commerciale si chiama marketing…. Quando la promozione è fatta da gruppi governativi o politici, si chiama spin o propaganda”.
Poi, il fisico mira a una delle fonti più potenti della propaganda politico-scientifica. “A mio parere, l’IPCC [il Gruppo internazionale di esperti sul cambiamento climatico dell’ONU] è una delle peggiori fonti di disinformazione dannosa”.
Poi fornisce le sue conclusioni. “Credo che il cambiamento climatico non sia una crisi”.
Nessuna tolleranza per le opinioni dissenzienti
L’establishment accademico non tollera tali opinioni, indipendentemente dalle qualifiche dello scienziato. Secondo il sito notizie finanziarie Zero Hedge, l’autore avrebbe dovuto parlare all'”Ufficio di valutazione indipendente” del Fondo Monetario Internazionale (FMI). Il suo argomento sembrava stuzzicante: “Quanto possiamo fidarci delle previsioni climatiche dell’IPCC? Parliamone”.
Come si sa, il FMI è una delle organizzazioni non governative più potenti al mondo. La sua auto descrizione gronda di autocompiacimento e potere. “Il FMI lavora per raggiungere crescita e prosperità sostenibili per tutti i 190 Paesi membri. Lo fa sostenendo politiche economiche che promuovono la stabilità finanziaria e la cooperazione monetaria, essenziali per aumentare la produttività, la creazione di posti di lavoro e il benessere economico”.
In effetti, un ente così importante dovrebbe voler sapere se i rischi presentati dal cambiamento climatico sono reali o fasulli, non è vero? A quanto pare no. Il FMI ha cancellato l’intervento del Dr. Clauser.
Il dottor Clauser non è l’unico critico dell’IPCC. Un’altra è la climatologa Judith Curry del Georgia Institute of Technology, citata da American Insider. Secondo la dottoressa Curry, l’agenda delle Nazioni Unite è stata “prefabbricata”. Inoltre, il motivo risiederebbe nella mentalità socialista prevalente in tutta l’organizzazione.