la tua ignoranza è invincibile.
Credo che dovresti imparare a controllare la tua aggressività.
Mi permetto di consigliartelo, perchè se in una discussione su un forum, non riesci a controllarti, (peraltro nemmeno quando l'interlocutore te lo ha già fatto notare, con la citazione di Paul Valéry,
"Quando non si riesce a demolire un ragionamento, si demolisce il ragionatore"), allora non voglio immaginare come ti comporti nella vita reale, o addirittura quando sei coinvolto emotivamente.
Credi che anche io non percepisca una grande ignoranza nelle tue parole? Eppure è totalmente inutile, indisponente e controproducente insultare la persona con cui stai parlando. A meno chè l'obiettivo non sia prevalere forzosamente, e non invece aiutare l'altro a comprendere ciò che gli sfugge.
Ed è molto "bizzarro" che una persona che si definisce religiosa o quantomeno acculturata, abbia difficoltà a capire queste banalità.
Dal mio punto di vista, è una dimostrazione del fatto che, qualora servissero conferme, le religioni non formano efficacemente l'animo umano (considerato che basta così poco, per far venir fuori il "bambino interiore" incapace di controllarsi).
Mi citi Osho. Così, buttato lì a caso. Come fosse l'unico maestro spirituale della storia. Mah, incomprensibile.
Mi sorprende che giacchè non hai tirato fuori anche l'argomento dei vaccini, come fai in quasi tutte le discussioni, anche dove non c'entra niente. Immagino ti sarai sforzato di non farlo anche qui. Apprezzo lo sforzo.
Tornando seri, non serve scomodare Osho. Te lo direbbe chiunque abbia un minimo studiato l'animo umano (cosa che la religione non insegna, tranne nel caso in cui si decida di studiare seriamente il Vangelo e la Bibbia, per conto proprio, cosa che non fa nessuno, perchè troppo faticoso).
Te lo direbbe anche Jung ad esempio, il quale sosteneva che ogni "fastidio" esterno, è un riflesso di un problema interiore. E te lo direbbero tutti i mistici della storia, Gesù compreso.A proposito di Gesù: mi citi un passo del Vangelo, in cui lui dica chiaramente che chi si suicida è così diabolico da essere disprezzato da Dio, come affermi tu? Ovviamente è una domanda retorica, a cui so bene che non risponderai, se non con altre disonestà intellettuali. Sai bene che è una invenzione avvenuta nei concili ecclesiastici, come molte altre cose che Gesù non ha mai detto. Quanto al Salmo della Bibbia, mi sono preso la briga di controllarlo anche sulla Bibbia (cattolica) che ho in casa. Anche lì è intitolato "
Lamento di un disperato".
Eccesso di zelo da parte mia. Lo immaginavo già.
Abbastanza divertente poi che tu dica "non è una Bibbia cattolica". Questo dividere il mondo in "buoni e cattivi", in modo così infantile e semplicistico, spacciandola per grande argomentazione logica, si commenta da sè. Non servono miei commenti personali. La tua interpretazione comunque non è neppure maggioritaria tra i teologi (e per fortuna!). Quindi è molto arrogante e disonesto affermare che chiunque non la pensi come te, sia ignorante, o che i miei catechisti siano ignoranti.
Anche forzando la traduzione dall'aramaico, quel salmo infatti non c'entra nulla con le parole di Gesù. Vagamente potrebbe avere un significato analogo, ma solo concettualmente, non dal punto di vista linguistico. Del resto, se così fosse, lo avrebbero scritto gli evangelisti stessi. Invece non c'è NESSUNISSIMA traccia nel Vangelo di questo collegamento col vecchio testamento.Tra l'altro, che Gesù avesse recitato quel salmo di disperazione, o che fossero sue parole, è del tutto irrilevante. Poichè è appunto un salmo di grande disperazione, come il titolo stesso che gli è stato dato, evidenzia. Chi è perfettamente centrato sulla fede e non prova nessuno smarrimento, di certo non recita un salmo del genere. Oltretutto, l'evangelista Marco parla chiaro: dice che Gesù lo ha detto "Con voce forte". Se fosse una recita di un salmo, non ci sarebbe motivo di gridarlo a voce forte. E con solo quella singola frase poi! E il resto del salmo? Perchè l'evangelista non lo riporta? Se l'è scordato?
Anche un bambino quindi, dotato di un minimo di logica, capirebbe che si tratta di un arrampicamento sugli specchi mostruoso.
Quanto al paragone che hai fatto, con chi attraversa l'autostrada, faccio notare che paragonare una scelta lucida, fatta in momenti di calma, e nel pieno delle proprie facoltà mentali, addirittura a un suicidio, è molto forzato e denota una mancanza di conoscenza della psicologia umana, oltre ad una mancanza di capacità di mettersi nei panni dell'altro. Capacità nota appunto come empatia.
Se la religione non insegna neppure l'empatia, allora siamo davvero messi male eh...Forse sono un ingenuo a pensare che tu possa fare tesoro di queste parole e comprenderle.
Ti faccio solo notare che se senti il desiderio di insultarmi e definirmi ignorante, è perchè tu stesso non credi alle tue argomentazioni.
Se ci credessi, che motivo avresti per farti valere con gli insulti? Saresti sicuro di essere nel giusto e ti faresti valere argomentando con logica, invece che con dogmi basati sul nulla più assoluto.
Della serie "E' così perchè è così". E' così perchè l'ha detto mamma chiesa".
Non è molto profondo come ragionamento. Non è granchè. Sei molto spesso aggressivo perchè cerchi disperatamente all'esterno conferma delle tue tesi vacillanti. E speri che queste conferme te le dia l'interlocutore. Ma ovviamente io non posso aiutarti in questo. Non posso darti conferme di idee false. Non sarebbe giusto.
Un'ultima considerazione, direi la più importante. Quel ragazzo si è suicidato, proprio per la mancanza di empatia che avrà percepito nel mondo e nel suo ambiente, sia maschile che femminile. Quindi, non solo il tuo giudizio c'è, ma è anche dannoso, e molto probabilmente è la CAUSA di tantissimi suicidi, che potrebbero essere evitati, se la si smettesse di trattare le persone che soffrono, come poveri stupidi, o peggio come dei peccatori da mandare all'inferno. Lascia che sia Dio a decidere. Tu non sei Dio, e non ci hai mai parlato. Quindi non puoi stabilire cosa sceglierà. Sii meno arrogante.
La questione maschile può avere un futuro, solo se noi uomini impariamo ad avere empatia tra di noi, affinchè si formi un movimento vero e proprio che riesca ad avere voce in capitolo. Non possiamo lamentarci della mancanza di empatia femminile, se poi non ne abbiamo per un uomo morto per le sofferenze atroci dovute a una donna crudele.
Del resto, io penso che la prova più grande, del fatto che Gesù fosse davvero il figlio di Dio, risieda in queste parole, difficilissime da dire mentre si è sulla croce:
Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno (Lc 23,34).
Da queste parole di Gesù, si deduce che lui fu uno dei primi saggi della storia, a porre il grande problema del libero arbitrio (che tu invece dai per scontato ingenuamente).
Se Gesù metteva in dubbio il libero arbitrio di chi lo crocifiggeva, FIGURIAMOCI se non lo farebbe per uno che si suicida. Anche se immagino che dirai, che anche in questo caso, Gesù stesse recitando un altro salmo del vecchio testamento. Quando si vuole avere ragione a tutti i costi, si giunge davvero al ridicolo.
Penso di aver risposto a tutto. L'ho fatto per amor di verità.
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