I mezzi per insegnare ai palestinesi la pazienza sublime e francescana gli israeliani ce li hanno.
Provo a fare un tentativo diverso, cambiando approccio. Per vedere se scatta qualcosa, nell'animo.
Supponi, che io sia ebreo. E che un bel giorno venga a casa tua. E ti dica: "
Massimo, devi lasciarmi la tua casa.".
"Perchè? Questa è casa mia", diresti tu.
Ti risponderei: "
perchè io sono stato perseguitato per millenni, ho subito l'olocausto, ed ora, non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno, tantomeno da te Massimo. Quindi, ora tu mi lasci la tua casa, e te ne vai, e la PIANTI, ripeto, LA PIANTI (per usare le tue parole), di opporti al mio volere. Non è realistico che tu ti opponga, perchè io sono molto più forte di te. E se provi a difenderti, io addirittura mi VENDICHERO' dei tuoi tentativi di difesa, per farti capire, chi è che comanda, A CASA TUA. (cioè IO). Anzi, ti dirò anche, CHE SONO IO, CHE MI STO DIFENDENDO DA TE, e convincerò la comunità internazionale, che ho il diritto di difendermi da te. Dirò qualsiasi meschinità su di te, e sarò disonesto e ti descriverò come un criminale, se oserai difenderti dal furto. Rigirerò le frittate infinite volte, nel modo che mi converrà." (un po come fanno le donne, che inventano persino false accuse di stupro, pur di raggiungere il loro scopo...).
Allora tu, caro Massimo, immagino che con la tua grande empatia, dirai "Poverino, bisogna capirlo, è ebreo, è stato perseguitato per millenni. Quindi è giusto che ora lui rubi la mia casa. Ha ragione, gliela devo lasciare senza oppormi.".
Giusto? Presumo quindi, che dopo un brevissimo tempo di discernimento interiore, mi dirai: "Va bene Marco, ti lascio volentieri la mia casa. Ed anzi, se ti serve qualcos'altro, disponi liberamente." Giusto?
Immagino anche, che se nella tua zona, nascessero dei movimenti politici dei derubati, per riavere ciò che ti è stato rubato, tu, nonostante il dolore interiore, per essere stato costretto a lasciare la tua terra e la tua casa, dirai a loro: "No cari fratelli, Marco e i suoi amici ebrei, hanno ragione. Noi dobbiamo PIANTARLA, di piangere e ribellarci. Hanno fatto bene a rubarci tutto. E' giusto così. Anzi, dobbiamo porgere l'altra guancia, e chiedere se hanno bisogno di qualcos'altro da rubare.".
Poi immagino anche, che per gestire i tuoi momenti di sconforto, i momenti in cui anche tu, soffrirai per i tuoi ricordi, di tutto ciò che hai vissuto nella terra che ti hanno rubato, diresti a te stesso: "No, la devo PIANTARE, di soffrire e di odiare Marco. Ed anzi, devo augurargli che sia felice
a casa mia". E magari faresti anche un percorso interiore, a pagamento, per gestire la tua depressione e la tua sofferenza atroce.
In fondo è pari pari, ciò che le donne vogliono per noi uomini, quando divorziano. Vogliono che noi lasciamo a loro, la nostra casa SENZA OPPORCI, ed anzi, pensano anche che loro abbiano il DIRITTO di averla e di potercela rubare. E fanno pure le vittime di sopra e ci accusano vergognosamente, se proviamo a difenderci dal furto. Perchè? Solo perchè loro pensano di essere state vittime degli uomini per millenni. Quindi se la prendono con chi non c'entra niente, e con chi anzi, ha fatto loro del bene. Identiche agli ebrei. Pari pari lo stesso vittimismo ebreo. La stessa disonestà interiore. E' vero che hanno subito l'olocausto, ma questo non autorizza a fare del male e a rubare in modo disonesto, a persone che non avevano fatto niente di male. Se poi l'ONU, sancisse che il furto che tu hai subito, la sofferenza che tu hai subito, la violenza che tu hai subito, sono perfettamente giuste e lecite, tu, Massimo, penseresti ancora che l'ONU sia Dio? O ti sentiresti profondamente offeso e umiliato,
cornuto e pure mazziato?
Massimo, io credo nella reincarnazione. Occhio, che con queste idee, è anche possibile, che Dio ti faccia rinascere in Palestina. In modo che tu, possa vivere tutto questo in prima persona.
Lo dissi già in altri topic, su questo forum: per me, se la cultura non porta a maggiore empatia per il prossimo, è stata solo una colossale perdita di tempo. Meglio fare altro a questo punto, e dedicarsi a cose più frivole..