Autore Topic: Segreto militare sull’autopsia dell’autista di Mestre. Lurido tappeto di omertà  (Letto 801 volte)

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Offline Vicus

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Morte top secret di un autista di pullman
 
Che questo Paese stia sprofondando nell’idiozia e nell’indolenza politica non c’è alcun dubbio, ma si ha sempre la speranza che si sia finalmente toccato il fondo, speranza che viene ben presto delusa visto che ogni giorno è un nuovo precipitare più in basso.

Così le Autorità che in barba alle Costituzioni e alla rivoluzione francese abbiamo sempre scritto con la maiuscola in segno di reverenza, sia che fossero  quelle nazionali, lontane anni luce, sia  che fosse il segretario comunale di Bosco di Sotto, non perdono tempo per dare dimostrazione della loro totale stupidità.

Perciò hanno posto il segreto militare sull’autopsia dell’autista della strage di Mestre nel timore che possa essere dimostrata la parte avuta dal siero a mRna nel malore che è stato fatale a tante persone. Tremano di fronte a questa prospettiva perché sarebbe una bomba che aprirebbe un enorme squarcio  in quel lurido tappeto di omertà sulle morti da vaccino che hanno posto come un sudario sulla verità e sull’onestà.

Forse a questi imbecilli sfugge il fatto  che mettere addirittura il segreto militare sull’autopsia di un autista di pullman significa in pratica dare a tutti la certezza che proprio di quello si tratta: di un effetto del vaccino che tra l’altro dalle più recenti ricerche risulta danneggiare in maniera più o meno grave chiunque abbia fatto almeno due dosi.

E anche se per caso non si trattasse di questo, ma di un altro tipo di malore, ormai tutti sono convinti dell’ipotesi vaccino proprio a causa del segreto che si è voluto imporre.  E’ impossibile trovare un modo migliore per confermare sia la realtà delle reazioni avverse dilaganti, ma sempre ostinatamente negate fidandosi dello stato di ipnosi in cui hanno ridotto le persone, sia quella della propria oscena complicità.

Se c’era la possibilità di far credere che il vaccino non c’entra nulla con la strage di Mestre, questa decisione ridicola del segreto militare toglie ogni dubbio perché se non ci fosse il timore  di scoprire e ammettere il ruolo dei sieri in questa tragedia, tutto sarebbe stato fatto alla luce del sole. Invece si fa capire che da una parte si nega, ma dall’altra si teme che la verità venga fuori, anzi che esploda. Non temono certo per loro: le Autorità, mi raccomando, con la maiuscola, in gran parte hanno fatto solo finta di vaccinarsi. Mica sono scemi come i loro amministrati.

https://ilsimplicissimus2.com/2023/10/08/morte-top-secret-di-un-autista-di-pullman/amp/
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.


Online Frank

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Alé... ti pareva che non c'entravano i vaccini...
Bah...


https://facta.news/antibufale/2023/10/10/autopsia-autista-mestre-segreto/#:~:text=Secondo%20l'autore%20del%20post,dalla%20vaccinazione%20anti%20Covid%2D19.

Citazione
No, i risultati dell’autopsia dell’autista di Mestre non sono stati nascosti
Ott 10, 2023  1 comment

Il 9 ottobre 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un post pubblicato su Facebook lo stesso giorno. Secondo quanto si legge, «l’autista del pullman della strage di mestre» era iscritto al gruppo Facebook antivaccinista «danni collaterali» e «persone vicino a lui testimoniano che non era stato più bene dopo le tre punture». Secondo l’autore del post gli esiti dell’autopsia sul corpo dell’autista sarebbero stati «secretati» e questo significherebbe che l’uomo alla guida del pullman avrebbe avuto un malore improvviso provocato dalla vaccinazione anti Covid-19. Un contenuto simile circola anche su TikTok.

Il riferimento è all’incidente del pullman precipitato da un cavalcavia di Mestre (Venezia) la sera del 3 ottobre 2023, causando la morte di 21 persone, tra cui l’autista.

L’oggetto della nostra analisi veicola una notizia falsa e fa parte di un filone disinformativo infondato per cui i vaccini anti Covid-19 non sono sicuri.

Su Facebook esiste un account con il nome e la foto profilo dell’autista coinvolto nell’incidente a Mestre. Questo account risulta essere iscritto al gruppo Facebook «DANNI COLLATERALI», spazio digitale anti vaccinista creato ad agosto del 2021 in cui gli utenti raccontano le proprie esperienze in merito ai presunti effetti negativi che avrebbero subito a causa del vaccino contro il virus virus SARS-CoV-2. Non abbiamo la prova che l’account appartenga all’uomo deceduto. Tuttavia il semplice fatto di far parte di un gruppo non significa aver avuto effetti avversi causati dalla somministrazione dei vaccini anti Covid-19. 

Inoltre, sul gruppo Facebook non sembrano esserci post di testimonianza diretta condivisi in passato dall’account in questione, e nessuna testata giornalistica italiana ha riportato presunte dichiarazioni di parenti o familiari della vittima in merito a eventuali problemi riscontrati dall’autista dopo la somministrazione del vaccino. Questa notizia è stata diffusa dal sito web Giornale d’Italia, che però ammette di non aver verificato la veridicità delle parole. Su Facta.news ci siamo occupati in diversi casi di contenuti disinformativi pubblicati da questo quotidiano in tema di vaccini contro la Covid-19.

Inoltre, non è vero che gli esiti dell’autopsia sul corpo dell’autista del pullman sono stati secretati. La notizia non trova riscontro in alcuna testata giornalistica. Bruno Cherchi, il capo della Procura di Venezia, che sta indagando sulla vicenda, il 9 ottobre ha spiegato alla stampa che l’autopsia è stata eseguita, ma si stanno ancora attendendo gli esiti. Molto probabilmente i risultati non saranno immediati, ha precisato, e serviranno circa dieci giorni prima di conoscerne i risultati completi, ma «appena si saprà qualcosa di definitivo e chiaro, senz’altro su questa cosa verrà data opportuna comunicazione».

Offline Vicus

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Chi fa il debunker delle bufale dei debunker? Ma il Corriere del Veneto (ossia il Corriere della Sera)!

https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/venezia-mestre/cronaca/23_ottobre_06/tragedia-di-mestre-il-dato-registrato-il-bus-viaggiava-a-36-km-orari-maxi-perizia-sul-guardrail-ea59125c-839e-4d72-a284-0db309a11xlk.shtml

L’azienda: «I movimenti sono registrati. L'autobus è precipitato a 6 all’ora». Completata l’autopsia sull’autista: l'esito coperto da segreto investigativo

L’esame medico-legale
Ieri pomeriggio si è svolta l’autopsia su Rizzotto, sui cui primi risultati la procura ha ritenuto di non diffondere alcuna informazione, anche solo per confermare l’ipotesi del malore. Per il momento si è deciso di procedere senza coinvolgere le parti offese del tragico incidente, tramite propri legali o consulenti. Tra gli accertamenti da fare ci sarà anche l’apertura della scatola nera, che contiene le immagini delle telecamere interne all’autobus, direzionate verso la strada davanti e verso i passeggeri, ma non – per motivi sindacali – verso l’autista: non si potrà dunque vedere se ha perso i sensi e si è accasciato. «La scatola nera non l’abbiamo ancora aperta – ha detto Cherchi – Così come non abbiamo ancora analizzato il telefono che è stato trovato vicino all’autista».
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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NordEst 24:

Strage di Mestre, l’esito dell’autopsia su Rizzotto «coperto da segreto investigativo»
Completata l’autopsia sull’autista Rizzotto, al volante del bus caduto a Mestre: l'esito è coperto da segreto investigativo.

https://www.nordest24.it/mestre-esito-autopsia-rizzotto-segreto-investigativo/

E veniamo, al Paragone, blog editoriale curato da giornalisti professionisti:

Dopo i primi giorni in cui sono emersi diversi spunti degni di nota, la narrativa dominante in merito alla terribile tragedia di Mestre ha deciso che sia tutta colpa del guard rail del cavalcavia della Libertà: oramai i principali giornali e i telegiornali trattano questa come l’unica ipotesi possibile. Se, invece, venisse confermata l’ipotesi del malore improvviso del conducente Alberto Rizzotto, che pare invero la più fondata, si creerebbe un certo imbarazzo. Ma il giornalista deve mettere in fila i fatti: l’autista era iscritto al gruppo di Facebook dell’associazione “Danni collaterali”, che riunisce coloro che hanno patito effetti avversi o disturbi vari a seguito della vaccinazione contro il Covid-19, e fornisce loro supporto. Ora, speriamo sia chiaro, noi non stiamo asserendo di conoscere la verità, anche perché allo stato attuale è davvero difficile dimostrare il nesso causale, ma almeno sollevare il dubbio ci sembra legittimo, perché sono molte le cose stranamente omesse dai professionisti dell’informazione.

Il segreto sull’autopsia
La notizia è confermata dalla dottoressa Maria Grazia Spalluto, presidente della associazione Danni Collaterali, e dall’avvocato Andrea Perillo, vice presidente, che appunto confermano l’iscrizione di Alberto Rizzotto, altresì aggiungendo che: “Considerato che l’autista del pullman potrebbe aver avuto un malore improvviso, sarebbe opportuno che la Procura che indaga sulle cause dell’incidente prendesse in considerazione anche questa ipotesi. È chiaro che la questione della sicurezza dei trasporti, se fosse accertato un malore del conducente dovuto alla vaccinazione, si porrebbe in maniera molto pesante.” Posto che il bus andava in salita a una velocità molto bassa, bassissima, e che ha sbandato senza alcun segno di frenata – una circostanza che da sé escluderebbe le altre ipotesi che non siano quella del malore – viene da chiedersi perché l’esito dell’autopsia sulla salma di Alberto Rizzotto, deceduto assieme a 20 passeggeri, sia coperto da “segreto investigativo”, come apprendiamo dal portale locale di informazione Nordest24. L’esame autoptico è stato assegnato all’istituto di Medicina legale dell’Università di Padova. La procura ha chiesto che “tutte le perizie vengano eseguite contemporaneamente, nei limiti del possibile, senza privilegiare un indirizzo rispetto ad altri”. Un altro punto oscuro di tutta la vicenda è che il profilo personale su Facebook di Alberto Rizzotto appaia come “svuotato”, nel senso che non compare nemmeno un post, nonostante avesse una intensa attività sul social network. Infine, il pullman è caduto da 11 metri, non c’è nessun cavo elettrico nella zona e pare assolutamente evidente che, essendo il veicolo totalmente elettrico, l’incendio sia stato cagionato da ciò: per capirci, tra le auto che sono precipitate dal ponte Morandi di Genova nessuna era green e nessuna si è incendiata. Anche di questo non vi è più traccia nelle fantasiose ricostruzioni di giornali e televisioni.

La clausola dell’assicurazione
Tornando ai fatti, da TgCom24 e dal Corriere della sera emerge un’altra notizia che troviamo sconcertante: c’è una clausola, presente in tutte le polizze, che le assicurazioni potrebbero usare per essere esonerate dall’indennizzo. Si tratta della clausola del “caso fortuito”. L’articolo 141 del codice delle assicurazioni, a proposito del risarcimento a terzi dice: “Salva l’ipotesi di sinistro cagionato da caso fortuito, il danno subito dal terzo trasportato è risarcito dall’impresa di assicurazione del veicolo”. Il caso fortuito, per definizione, è un evento imprevedibile ed eccezionale che si inserisce d’improvviso nell’azione del soggetto. E quindi il malore dell’autista potrebbe essere così considerato. Ecco perché conoscere i risultati dell’autopsia effettuata su Alberto Rizzotto sarebbe necessario, mentre invece sono opportunamente coperti dal segreto investigativo. Sul tavolo vi è un risarcimento da 50 milioni di euro per i morti. In conclusione, lanciamo un appello a studiare a fondo l’esito dell’autopsia, tenendo in considerazione ogni aspetto, e naturalmente a togliere il segreto che al momento sussiste intorno allo stesso esame autoptico.

https://www.ilparagone.it/attualita/autista-mestre-iscritto-associazione-danni-collaterali-vaccino/
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Quanto al segreto militare sui dati dei vaccini, è riportato (tra l'altro) da una testata REGISTRATA:

“Dati vaccini? Segreto militare”/ Avv Iapichino: “Ema ci ha negato di vedere report
Pubblicazione: 04.05.2022 - Alessandro Nidi
I dati sui vaccini sono un segreto militare? È quanto ha risposto l’Ema all’avvocato Iapichino e ai suoi colleghi legali: “Valutiamo di ricorrere al Tar del Lazio”

I dati sulla sicurezza dei vaccini sono un segreto militare: è quanto riferisce, ai microfoni de “Il Fatto Quotidiano”, l’avvocato Enzo Iapichino, uno dei cinque legali che hanno richiesto di accedere alle relazioni sulla sicurezza dei vaccini Pfizer-Biontech, Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson, per mezzo delle due associazioni di promozione sociale “Idu” e “Dus”, che hanno anche presentato una querela alla Procura di Roma contro Aifa, Ministero della Salute, Cts e ISS, indicando varie ipotesi di reato, fra cui omissione di atti d’ufficio e falso ideologico.
Iapichino ha spiegato che lo scorso 29 novembre il team legale ha interpellato Aifa e il dg Nicola Magrini “ci ha risposto che i rapporti sulla sicurezza dei vaccini hanno natura riservata, sono di proprietà delle case farmaceutiche. Soprattutto, che Aifa non detiene la documentazione richiesta. Magrini ci ha scritto di rivolgerci a Ema, l’agenzia europea del farmaco. Abbiamo interpellato Ema e il Ministero della Salute. Ema ci ha detto di non comprendere la natura della nostra richiesta, poi che potevamo avere accesso al massimo a due relazioni per volta”.

“DATI VACCINI SEGRETO MILITARE”: LA RISPOSTA DELL’EMA
Il 9 febbraio, ha detto l’avvocato Iapichino a “Il Fatto Quotidiano”, si è palesata la svolta: senza confermare se la documentazione sia in suo possesso, Ema “ci ha opposto un diniego, indicando tre motivi. Primo: i dati sui vaccini non possono essere divulgati per non pregiudicare il processo decisionale sull’autorizzazione incondizionata. Secondo: rientrano nelle eccezioni del loro regolamento, che attengono all’ordine pubblico e al segreto militare. Terzo: l’interesse di non incidere sulla decisione finale, che riguarda appunto l’autorizzazione, prevale sull’interesse pubblico”.
Non solo: il 14 aprile, Aifa ha scritto di “non ravvisare un interesse diretto e concreto da parte delle due associazioni che possa giustificare la divulgazione degli atti scientifici. Anche se ha lasciato uno spiraglio, invitandoci a integrare la richiesta. Per questo stiamo valutando di presentare anche un ricorso al Tar del Lazio”. L’avvocato Iapichino, dopo avere precisato di non essere no vax, ha concluso dicendo che “manca la trasparenza da parte delle istituzioni. Se parliamo dei dati sulla sicurezza dei vaccini, a questo punto presumiamo che non ne siano in possesso. Se parliamo degli studi scientifici, presumiamo che li abbiano. Allora perché non li mettono a disposizione?”.

https://www.ilsussidiario.net/news/dati-vaccini-segreto-militare-avv-iapichino-ema-ci-ha-negato-di-vedere-report/2335154/
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Anche questa è una fake news?

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