Autore Topic: Medio Oriente  (Letto 3569 volte)

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Offline Marco21

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Re:Medio Oriente
« Risposta #45 il: Ottobre 21, 2023, 14:30:32 pm »
Provo a fare un tentativo diverso, cambiando approccio. Per vedere se scatta qualcosa, nell'animo.

Supponi, che io sia ebreo. E che un bel giorno venga a casa tua. E ti dica: "Massimo, devi lasciarmi la tua casa.".
"Perchè? Questa è casa mia", diresti tu.
Ti risponderei: "perchè io sono stato perseguitato per millenni, ho subito l'olocausto, ed ora, non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno, tantomeno da te Massimo. Quindi, ora tu mi lasci la tua casa, e te ne vai, e la PIANTI, ripeto, LA PIANTI (per usare le tue parole), di opporti al mio volere. Non è realistico che tu ti opponga, perchè io sono molto più forte di te. E se provi a difenderti, io addirittura mi VENDICHERO' dei tuoi tentativi di difesa, per farti capire, chi è che comanda, A CASA TUA. (cioè IO). Anzi, ti dirò anche, CHE SONO IO, CHE MI STO DIFENDENDO DA TE, e convincerò la comunità internazionale, che ho il diritto di difendermi da te. Dirò qualsiasi meschinità su di te, e sarò disonesto e ti descriverò come un criminale, se oserai difenderti dal furto. Rigirerò le frittate infinite volte, nel modo che mi converrà." (un po come fanno le donne, che inventano persino false accuse di stupro, pur di raggiungere il loro scopo...).

Allora tu, caro Massimo, immagino che con la tua grande empatia, dirai "Poverino, bisogna capirlo, è ebreo, è stato perseguitato per millenni. Quindi è giusto che ora lui rubi la mia casa. Ha ragione, gliela devo lasciare senza oppormi.".

Giusto? Presumo quindi, che dopo un brevissimo tempo di discernimento interiore, mi dirai: "Va bene Marco, ti lascio volentieri la mia casa. Ed anzi, se ti serve qualcos'altro, disponi liberamente." Giusto?


Immagino anche, che se nella tua zona, nascessero dei movimenti politici dei derubati, per riavere ciò che ti è stato rubato, tu, nonostante il dolore interiore, per essere stato costretto a lasciare la tua terra e la tua casa, dirai a loro: "No cari fratelli, Marco e i suoi amici ebrei, hanno ragione. Noi dobbiamo PIANTARLA, di piangere e ribellarci. Hanno fatto bene a rubarci tutto. E' giusto così. Anzi, dobbiamo porgere l'altra guancia, e chiedere se hanno bisogno di qualcos'altro da rubare.".

Poi immagino anche, che per gestire i tuoi momenti di sconforto, i momenti in cui anche tu, soffrirai per i tuoi ricordi, di tutto ciò che hai vissuto nella terra che ti hanno rubato, diresti a te stesso: "No, la devo PIANTARE, di soffrire e di odiare Marco. Ed anzi, devo augurargli che sia felice a casa mia". E magari faresti anche un percorso interiore, a pagamento, per gestire la tua depressione e la tua sofferenza atroce.

In fondo è pari pari, ciò che le donne vogliono per noi uomini, quando divorziano. Vogliono che noi lasciamo a loro, la nostra casa SENZA OPPORCI, ed anzi, pensano anche che loro abbiano il DIRITTO di averla e di potercela rubare. E fanno pure le vittime di sopra e ci accusano vergognosamente, se proviamo a difenderci dal furto. Perchè? Solo perchè loro pensano di essere state vittime degli uomini per millenni. Quindi se la prendono con chi non c'entra niente, e con chi anzi, ha fatto loro del bene. Identiche agli ebrei. Pari pari lo stesso vittimismo ebreo. La stessa disonestà interiore. E' vero che hanno subito l'olocausto, ma questo non autorizza a fare del male e a rubare in modo disonesto, a persone che non avevano fatto niente di male.

Se poi l'ONU, sancisse che il furto che tu hai subito, la sofferenza che tu hai subito, la violenza che tu hai subito, sono perfettamente giuste e lecite, tu, Massimo, penseresti ancora che l'ONU sia Dio? O ti sentiresti profondamente offeso e umiliato, cornuto e pure mazziato?

Massimo, io credo nella reincarnazione. Occhio, che con queste idee, è anche possibile, che Dio ti faccia rinascere in Palestina. In modo che tu, possa vivere tutto questo in prima persona.

Lo dissi già in altri topic, su questo forum: per me, se la cultura non porta a maggiore empatia per il prossimo, è stata solo una colossale perdita di tempo. Meglio fare altro a questo punto, e dedicarsi a cose più frivole.

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Questo post vuole essere solo un invito ad imparare, con fatica, a mettersi nei panni dell'altro, provando a VIVERE, con la mente, la stessa identica situazione. Ovvero, EMPATIA. Virtù che a quanto pare, è sempre più rara.

Lo dice persino Wikipedia:



https://it.wikipedia.org/wiki/Empatia

Citazione
L'empatia è la capacità di comprendere o sentire ciò che un'altra persona sta vivendo, cioè la capacità di "mettersi nei panni di un altro"[1].

Secondo l'American Psychological Association, l'empatia consiste nel comprendere una persona adottando il suo punto di vista invece che il proprio (un concetto molto simile alla teoria della mente) oppure fare esperienza indiretta e spesso involontaria degli stati mentali di una persona (un concetto sviluppato dopo la scoperta dei neuroni specchio).
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L'empatia, è l'unica soluzione a tutte le guerre.
« Ultima modifica: Ottobre 21, 2023, 14:45:37 pm da Marco21 »

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Re:Medio Oriente
« Risposta #46 il: Ottobre 22, 2023, 14:31:23 pm »



Questo post vuole essere solo un invito ad imparare, con fatica, a mettersi nei panni dell'altro, provando a VIVERE, con la mente, la stessa identica situazione. Ovvero, EMPATIA. Virtù che a quanto pare, è sempre più rara.

Lo dice persino Wikipedia:



https://it.wikipedia.org/wiki/Empatia


L'empatia, è l'unica soluzione a tutte le guerre.

Visto che fai paragoni del menga, fatti cioè da chi non conosce la storia moderna della Palestina, ti farò io un paragone più consono e più adatto alle vicende arabo-israeliane, fatto da chi invece, contrariamente a te, la storia moderna della Palestina la conosce bene: supponiamo che ci sia un proprietario di una casa con due appartamenti: uno bello, ammobiliato, con vista panoramica e uno in pessime condizioni, privo di mobili e suppellettili, persino privo di allacciamenti alla luce e al gas, privo persino di sanitari, senza intonaco, coi muri scrostati, in cui emerge persino la muratura. Il proprietario muore e non lascia eredi. Arriva uno che ovviamente occupa l'appartamento bello e ammobiliato e snobba l'appartamento brutto e non si degna neppure di adibirlo a ripostiglio. Successivamente, arriva l'acquirente dell'appartamento brutto che l'ha comprato dal proprietario ora defunto che glielo ha venduto a caro prezzo perchè sapeva che il nuovo acquirente aveva un disperato bisogno di un appartamento quale che fossero le sue condizioni, tenendosi ovviamente l'appartamento bello per sè. Una volta occupato l'appartamento- topaia il nuovo arrivato non si perde d'animo, ma si dà da fare per renderlo abitabile: ricopre i muri di intonaco, vernicia l'intonaco con una bellissima pittura da muro, ripristina i sanitari, provvede subito all'allacciamento delle utenze del gas e dell'elettricità, costruisce il balcone con vista panoramica, acquista mobili bellissimi con i quali arreda ottimamente l'appartamento, lo dota di raffinate suppellettili fino a renderlo addirittura più bello di quell'altro. A questo punto, cosa succede? Succede che l'occupante del precedente appartamento va da lui e gli dice: "Adesso te ne devi andare, perchè sono arrivato prima io e la casa mi spetta tutta quanta di diritto. E' vero che non ho detto niente quando sei arrivato perchè l'appartamento che occupavi era un vero e proprio cesso, ma adesso che l'hai abbellito e reso abitabile LO VOGLIO". Ovviamente il suo interlocutore si rifiuta recisamente perchè, contrariamente a lui, lo ha acquistato e non occupato. Allora si rivolge al giudice che gli dà torto e sentenzia che ognuno si deve tenere l'appartamento che possiede, a qualsiasi titolo posseduto. Non rassegnato, il nostro cerca di cacciare l'acquirente a pugni ma non solo non ci riesce, ma le prende di santa ragione: prima si procura un occhio nero, poi gli occhi neri diventano due e alla fine si guadagna anche un braccio fratturato. Allora va a farsi compatire dalla gente del villaggio vicino che si commuove per la sua storia e solidarizza con lui affermando che l'altro è proprio cattivo, ma tanto cattivo, visto come ha conciato il suo vicino.
Questo è il paragone da fare sulla vicenda palestinese- israeliana, caro Marco21. Perchè adesso ti faccio una breve storia della Palestina che molti, come te, non conoscono. Anzitutto, non è mai esistito uno stato arabo di Palestina. E' esistito, fino alla Prima Guerra Mondiale, l'Impero Turco che occupava la Palestina. Alla fine dell'Ottocento e ai primi Novecento, gli ebrei che già allora erano in fuga dal razzismo e dall'antisemitismo volevano acquistare terre in Palestina dove volevano rifugiarsi. I proprietari turchi della Palestina, ovviamente, ben conoscendo il bisogno disperato degli ebrei, vendettero loro le terre peggiori, quelle lungo la costa, sabbiose, desertiche, paludose e in preda alla malaria. Gli abitanti arabi delle terre collinari non ebbero nulla da obiettare, trattandosi di territori marginali dove al massimo ci andavano a defecare o a far defecare il loro animali e le loro greggi. I coloni ebrei non si persero d'animo, una volta arrivati lì: decisero di rimboccarsi le maniche, bonificarono le paludi, dissodarono i terreni, li irrigarono e trasformarono le zone desertiche in terra fertile. Poi alla fine della Prima Guerra Mondiale l'Impero Turco si dissolse (era il proprietario defunto dell'illustrazione che ti ho fatto) e al suo posto arrivarono in Palestina gli inglesi ed ebbero il mandato dalla Società delle Nazioni di governarla per trent'anni. Durante l'amministrazione inglese ci fu sia l'immigrazione ebraica dall'Europa, sia l'immigrazione araba dalle zone circostanti. Gli arabi della Palestina, come videro che le terre occupate dagli ebrei stavano diventando fertili, ci misero gli occhi sopra e vollero anche metterci le mani sopra attaccando gli ebrei i quali risposero creando strutture paramilitari di autodifesa: l'Haganah, il Palmach, il gruppo Stern e l'Irgun. Ci furono così scontri di carattere violento sempre più aspri tra arabi ed ebrei, finchè gli inglesi, con la Commissione Peel proposero che alla fine del mandato inglese, ci fossero due comunità indipendenti, quella ebraica e quella araba. Gli ebrei accettarono; gli arabi no. Spaventati dalla reazione rabbiosa degli arabi e ancora più dalla prospettiva che gli arabi finissero per simpatizzare per la Germania di Hitler, gli inglesi cambiarono idea e decisero di favorire gli arabi bloccando l'immigrazione ebraica in un momento in cui sarebbe stata necessaria per salvare tanti ebrei dalle persecuzioni razziali. La politica inglese di favorire gli arabi continuò fino alla fine del Mandato inglese sulla Palestina. Finita la Seconda Guerra Mondiale e scoperto l'orrore dei campi di sterminio e dell'Olocausto, l'opinione pubblica mondiale si convinse dell'utilità e della necessità di uno stato ebraico. Con la risoluzione ONU del Novembre del 1947 si decise che la Palestina dovesse essere divisa in due stati: uno ebraico e l'altro arabo. Anche stavolta gli ebrei accettarono; gli arabi no, convinti di spazzare via gli ebrei facilmente. Gli inglesi si diedero da fare appunto perchè ciò avvenisse: fino alla fine del Mandato impedirono che le armi necessarie arrivassero alle colonie ebraiche per la loro autodifesa, ma ci pensò Stalin a far giungere al neonato Stato di Israele, tramite la Cecoslovacchia, armi e munizioni perchè potesse difendersi. Con la sorpresa del mondo intero, lo Stato di Israele appena proclamato seppe difendersi da egiziani, siriani giordani, iracheni e libanesi e potè così sopravvivere. Inutilmente gli stati arabi, ci riprovarono, nel 1956, nel 1967 e nel 1973 a eliminare lo Stato di Israele. Allora giocarono la carta del terrorismo: inutilmente. Anzi, fu una mossa controproducente, perchè alienò alla causa araba moltissime simpatie. Nè giovò ai palestinesi allearsi con l'Unione Sovietica, crollata nel 1991, nè con Saddam Hussein, sconfitto nel 1991 pure lui e alla fine impiccato. Costretti a fare la pace di Oslo dalla perdita di alleati, i palestinesi iniziarono a votare Hamas con quei bei risultati (anche per loro e per la loro causa) che vediamo. E veniamo adesso alla domanda che hai fatto: l'ONU ha sancito che il furto è legittimo e l'ONU non è Dio. Stesso ragionamento si potrebbe fare con uno che subisce un torto e non riesce a ripararlo ricorrendo nè al giudice, nè al Tribunale, nè alla Corte di Cassazione. A questo punto che fa? Ricorre alla lotta armata proclamando che il giudice che gli ha dato torto non è Dio, il Tribunale che gli ha dato torto non è Dio, la Corte di Cassazione che gli ha dato torto non è Dio. Che succede? Che se lo beccano i Carabinieri finisce in galera. E il giudice gli dirà: "Stai pure in galera a soffrire per la causa". E' quello che succede ai palestinesi che si ostinano a NON riconoscere uno stato riconosciuto dall'ONU anzi L'UNICO STATO CREATO PER VOLONTA' DELL'ONU. Sono in una prigione a cielo aperto a Gaza e nell'altra prigione a cielo aperto in Cisgiordania. O si decidono a riconoscere una volta per tutte lo Stato di Israele e allora da quella prigione escono o non intendono riconoscere lo Stato di Israele perchè pensano di avere ragione e quindi hanno diritto di pretendere e prendere tutta la Palestina e allora, per quanto mi riguarda, in quella prigione possono anche starci. E rimanerci. Che stiano pure lì a soffrire per la loro causa. E visto che parli e continui a parlare di empatia cerca di provarla per quei bimbi israeliani che sono stati ammazzati nelle loro culle e per quei bambini israeliani rapiti e portati nei tunnel e cunicoli di Gaza. Se ti riesce. Per quanto riguarda la reincarnazione, la ritengo una fesseria bell'è buona: se uno, per le sue colpe o per le sue azioni, rinasce come maiale, come iena, come avvoltoio o come scimpanzè, mi dici come diavolo fa, in queste sembianze, a correggere la situazione e meritarsi di avere, nelle vite successive, rinascite pià "degne" o "meritevoli" o "più nobili"?
« Ultima modifica: Ottobre 22, 2023, 14:47:30 pm da Massimo »

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Re:Medio Oriente
« Risposta #47 il: Ottobre 23, 2023, 04:52:11 am »
Con masse arabe ostili e gli ebrei che arrivavano a frotte dall' Europa in cerca di rifugio dall' antisemitismo? Scordatelo, caro fabriziopiludu. Gli inglesi se ne sono andati da Istanbul nel 1922 quando hanno capito che quella oramai era una città turca e restarci non era possibile e non aveva senso. E l' hanno restituita a Mustafà Kemal. Il quale in cambio ha modernizzato e occidentalizzato la Turchia e l' ha schierata con il mondo occidentale.

 Ho letrio "Da parte della principessa morta", che parla della Principessa Selma Hanimsultan.
 Nel 1922, da Istanbul non partitono solo gli Inglesi, bensì anche GLI ITALIANI, e i Francesi.
 Seguì la Repubblica che fu la rovina di tutta la famiglia del Sultano: esilio pena impiccagione se si fossero presentati.
 Troviamo Selma, senza un soldo morire a Parigi a 25 anni.

 

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Re:Medio Oriente
« Risposta #48 il: Ottobre 23, 2023, 10:27:26 am »
Ho letrio "Da parte della principessa morta", che parla della Principessa Selma Hanimsultan.
 Nel 1922, da Istanbul non partitono solo gli Inglesi, bensì anche GLI ITALIANI, e i Francesi.
 Seguì la Repubblica che fu la rovina di tutta la famiglia del Sultano: esilio pena impiccagione se si fossero presentati.
 Troviamo Selma, senza un soldo morire a Parigi a 25 anni.

 

Le potenze che avevano vinto la Prima Guerra Mondiale che invece i turchi, insieme a tedeschi, austriaci e russi, avevano perso.

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Re:Medio Oriente
« Risposta #49 il: Ottobre 24, 2023, 19:48:16 pm »
Pare che anche l'ONU non conosca per nulla la storia di Israele. Menomale che ci sei tu a conoscerla...


https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/guerra-hamas-israele-diretta-notizie-giorno-18_71733407-202302k.shtml?refresh_cens


Citazione
L'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha chiesto le dimissioni del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres dopo che quest'ultimo ha affermato che gli attacchi di Hamas "non sono arrivati dal nulla" e che "il popolo palestinese è stato soggetto a 56 anni di soffocante occupazione".  

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Re:Medio Oriente
« Risposta #50 il: Ottobre 25, 2023, 00:28:53 am »
Se l'ONU non conosce LA SUA STORIA (riconoscimento dello stato di Israele con UNA SUA RISOLUZIONE NEL 1947) a maggior ragione non conosce la Storia della Palestina. Per quanto riguarda l'occupazione dei territori, è la logica conseguenza delle guerre perdute CHE GLI STESSI ARABI HANNO SCATENATO, esattamente come la divisione della Germania è la logica conseguenza della sconfitta della Germania di Hitler nell'ultima guerra che IL POPOLO TEDESCO ha combattuto con entusiasmo e zelo mettendosi volentieri agli ordini del suo Fuhrer. Se gli ebrei avessero perso, non avrebbero rischiato nessuna occupazione militare per il semplice fatto che sarebbero stati sterminati tutti quanti. L'Europa li avrebbe pianti per un giorno soltanto e poi li avrebbe dimenticati BEN ALLA SVELTA. E' notorio che l'ebreo più simpatico è l'ebreo morto. Invece i palestinesi dopo decenni ancora commuovono (solo se vengono maltrattati dagli israeliani, però, se ad ammazzarli sono gli altri arabi, allora possono anche crepare, non c'è problema). Strana questa commozione per i palestinesi, mentre invece non ci si indigna mai per i curdi, per i tibetani, per i turchi uiguri o per gli armeni costretti a fuggire dal Nagorno Karaback presati dagli azeri (non gliene è fregato nessuno, ma proprio nessuno). Sarà perchè essa ci permette di liberarci dai nostri sensi di colpa per l'Olocausto? Boh!

Offline Marco21

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Re:Medio Oriente
« Risposta #51 il: Ottobre 25, 2023, 06:01:56 am »
Ho letto entrambi i tuoi post. Ti ringrazio molto per esserti impegnato tanto e per le lezioni di storia. Credo però che se lo stesso grande impegno lo avessi posto nel cercare di capire cosa davvero volevo dirti, sarebbe stato ancora più utile.

Il punto centrale, che vedo che a te importa molto poco, è questo: moltissimi palestinesi hanno dovuto lasciare le loro terre storiche, e le loro case. E questo sta accadendo ancora adesso.

Penso che tu lo sappia bene, ma tutto sommato non te ne importa niente, perchè tanto non è una cosa con cui devi fare i conti tu personalmente. Per questo ti ho chiesto, se a te farebbe piacere essere costretto a lasciare le tue proprietà.

Ti ho anche chiesto cosa faresti tu personalmente, e se riusciresti a gestire la sofferenza, e a non provare nessun rancore, per chi ti ruba deliberatamente la proprietà, come di fatto accade. Ma a te non importa. Perchè certe cose, le si capiscono solo quando le si vivono personalmente.
Cosa diresti?

"Me lo merito, perchè sono arabo, e quindi devo pagare le colpe dei miei avi, anche se io non ho fatto niente di male a nessuno"??
Giustificheresti ancora gli ebrei, se fossi tu a doverci rimettere dalle tue tasche? Questo è il punto centrale, da cui vedo che prevedibilmente, fuggi.

Hamas non nasce dalla sofferenza di chi sta bene, ma dall'odio dei poveracci che hanno subito queste ingiustizie clamorose. Ed è questo che tu non vuoi considerare, e preferisci rigirare le frittate, facendo infinite questioni di principio storiche.

Se vuoi possiamo partire dall'alba dei tempi. Ripartiamo dal fatto che gli ebrei hanno ucciso Gesù, se vuoi. Ti va? E' un gran bell'esercizio di memoria. Ma che non serve a una beata cippa, perchè nel frattempo perdi di vista ciò che è davvero importante.


Uno dei problemi degli storici, che si può constatare anche nella maggior parte dei libri che poi scrivono, è che sono focalizzati sulla sequenza, sulle guerre, sulle vittorie e sulle sconfitte, per le quali si gasano ed appassionano tanto, ma delle sofferenze della popolazione, non frega un cavolo a nessuno. Chi poi legge questi libri, si ciba delle stesse passioni malate, e viene incoraggiato anche lui a non provare nessuna empatia e a non andare in profondità nelle questioni.

Poi, certo che ho empatia anche per gli israeliani. Ti ho detto io stesso, alcuni post fa, che anche gli ebrei muoiono, e pagano le conseguenze di questo odio. Un motivo in più per smettere di reagire al male con altro male, e per cominciare a vedere gli arabi come fratelli, invece che come nemici. Se proprio non lo si vuole fare per altruismo, lo si dovrebbe fare per egoismo. Ma a volte, si può essere talmente tanto ego-centrici e vittimisti, da non saper fare nemmeno il proprio interesse.

Trovo poi interessante, che se ti parlo di reincarnazione in un palestinese, tu mi rispondi dicendo che non comprendi perchè dovresti reincarnarti in un maiale.  :blink: Non so se sia stato un lapsus freudiano, oppure se consideri davvero i palestinesi delle bestie. In quest'ultimo caso, credo avessi ragione io, quando ti dicevo che mi pare che tu ragioni come se gli esseri umani fossero da una parte sola e dall'altra ci fossero bestie. Questo è lo stesso sentimento discriminatorio, di cui gli ebrei si sono sempre lamentati per secoli. E si percepisce forte e chiaro, da quello che scrivi. Ed è questo che mi ha spinto a risponderti in questo topic. Fai proprio il tifo per gli ebrei, in un modo che lascia perplessi. Come fosse una partita di calcio...e non invece una squallida carneficina (anche degli stessi ebrei).

La cosa che trovo anche particolare, è che tu giustifichi qualsiasi azione nefasta degli ebrei, trovando sempre una causa nell'operato palestinese. Quindi consideri sempre il male ebreo, come diretta conseguenza di quello arabo.

Però, non fai mai l'esercizio inverso. Come se questa logica, fosse mono-direzionale, e non bidirezionale.

E nella tua visione, solo gli ebrei hanno il diritto di reagire al male con altro male. Gli arabi no. Loro dovrebbero esseri saggi, e reagire al male con fiori e ringraziamenti.


Non so se questa sia ipocrisia, oppure mancanza di empatia, o una combinazione delle due. Di certo questa mentalità parziale, è la causa di tutte le guerre. Credo davvero che l'empatia sia una forma di intelligenza che è molto spesso non riconosciuta come tale, sottovalutata nella sua grande importanza.

Sul perchè della reincarnazione e sul fatto che secondo te, non si imparerebbe nulla incarnandosi in una bestia, ci sarebbe da parlare per ore, in un topic apposito. Ma la sostanza è che le lezioni da imparare, molto probabilmente non sono "nozioni" mentali. Ma ciò che sta "sotto" queste nozioni. Qualcuno ad esempio disse che la cultura, è ciò che resta quando si è dimenticato tutto. Proprio perchè di per sè è solo un mezzo. Non il fine. E' la forma dell'anima il risultato finale. E la sofferenza insegna moltissimo. Spesso più di una certa cultura puramente nozionistica.
« Ultima modifica: Ottobre 25, 2023, 06:18:54 am da Marco21 »

Online Massimo

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Re:Medio Oriente
« Risposta #52 il: Ottobre 25, 2023, 10:36:19 am »
Non ignoro affatto le sofferenze dei palestinesi: ma esse sono il risultato di SCELTE SBAGLIATE e di AZIONI SBAGLIATE volte a cercare di replicare in Palestina quello che i nazisti hanno fatto in Europa. Potevano accettare le proposte della Commissione Peel che sancì che gli ebrei e gli arabi hanno gli stessi diritti in Palestina e quindi devono spartirsela. Gli arabi non accettarono. E sai perchè? Perchè VOLEVANO TUTTO. Dieci anni dopo l'ONU, alla quale continuiamo ad annettere tanta importanza, prese la stessa decisione: la Palestina doveva essere divisa in due stati: uno ebraico e l'altro arabo. Ancora una volta, gli arabi rifiutarono perchè pensarono di potersi prendere tutto. Scoppiò la guerra che gli arabi persero e il risultato fu che adesso vivono in Cisgiordania e in Gaza in condizioni di occupazione militare. Una guerra perduta produce queste conseguenze. Le sofferenze che ora provano sono simili a quelle che prova un uomo a violentare una donna che però riesce a sferrargli un calcio nei testicoli che lo rende impotente. Glielo ha ordinato il dottore di tentare lo stupro? E così agli arabi glielo ha ordinato il dottore di rifiutare la proposta della Commissione Peel e di non accettare la risoluzione dell'ONU? Chi è causa del suo mal pianga se stesso. E visto che mi fai paragoni del tipo: tu cosa faresti al posto dei poveri palestinesi? Ti faccio io un altro paragone: immagina di essere inseguito da un criminale che vuole ucciderti. C'è un solo posto dove puoi rifugiarti, ma in quel rifugio c'è uno che cerca di impedirti l'ingresso e ti dice: "non me ne frega niente della tua sopravvivenza: questa è casa mia e tu qui non entri. Scappa da un'altra parte, se ci riesci. Se poi il criminale invece ti raggiunge sono cazzi tuoi". Cosa faresti, al suo posto? Gli daresti un pugno ed entreresti con la forza. E' quello che hanno fatto gli ebrei in Palestina, tanto più che i luoghi che poi occuparono all'inizio, lungo la costa, erano pressochè disabitati. Volendo poi gli arabi sopraffarli per impadronirsi delle loro terre che nel frattempo erano divenute fertili grazie al loro lavoro, furono invece LORO ad essere sopraffatti e a lasciare i loro villaggi che vennero conquistati dalle formazioni militari ebraiche vittoriose. Quando vai per picchiare e poi sei tu che le prendi è inutile che mendichi poi la solidarietà degli altri. Sicuramente non ottieni la mia, di solidarietà. Preferisco riservare la mia solidarietà a curdi, tibetani e agli armeni.
« Ultima modifica: Ottobre 25, 2023, 10:47:29 am da Massimo »

Offline Vicus

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Re:Medio Oriente
« Risposta #53 il: Ottobre 30, 2023, 14:05:57 pm »
Soros finanziatore di Hamas

Da Soros mi aspetto di tutto ma riesce sempre a soprendermi. Toni right wing a parte, è articolo illuminante:

Fonte Breitbart

Se si tratta di minare l’America e sostenere i suoi nemici, potete star certi che George Soros ci sta mettendo i suoi soldi.💰💰
George Soros ha versato più di 15 milioni di dollari negli ultimi sette anni ai gruppi pro-Hamas che hanno partecipato alle manifestazioni di simpatia per il terrorismo dopo l’attacco del 7 ottobre a Israele.

La rete di sovvenzioni del miliardario di estrema sinistra, la Open Society Foundation, ha distribuito 13,7 milioni di dollari attraverso il Tides Center, un “gruppo di sinistra benestante che sponsorizza diverse organizzazioni non profit che hanno giustificato i sanguinosi attacchi di Hamas”, ha rivelato un’analisi del New York Post sui registri della fondazione.

Tra i beneficiari del Tides Center c’è l’Adalah Justice Project, che ha postato su Instagram l’immagine di un bulldozer che abbatte parte della recinzione di confine di Israele nel giorno in cui i terroristi di Hamas hanno compiuto un massacro di oltre 1.400 israeliani.

La didascalia recitava: “I colonizzatori israeliani hanno creduto di poter intrappolare indefinitamente due milioni di persone in una prigione a cielo aperto… nessuna gabbia rimane incontrastata”.

Il progetto, con sede nell’Illinois, si presenta come “un’organizzazione di advocacy a guida palestinese con sede negli Stati Uniti che costruisce coalizioni trasversali per raggiungere la liberazione collettiva”.

“Il nostro lavoro è radicato nella convinzione che tracciare i collegamenti tra la politica degli Stati Uniti all’estero e le pratiche repressive dello Stato in patria sia fondamentale per spostare l’equilibrio del potere”, si legge sul sito web.

Il 20 ottobre, il gruppo di attivisti ha occupato l’ufficio del rappresentante degli Stati Uniti Ro Khanna (D-CA) dopo che questi si era “rifiutato” di firmare una risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco a Gaza. Quel giorno, i membri di Adalah hanno anche sponsorizzato una manifestazione a Bryant Park, a New York, “dove i dimostranti ostili hanno intonato canti antisemiti” e hanno esposto un cartello con la scritta “NON CONDANNO HAMAS”, ha riportato il Post.

La Open Society Foundations ha anche assegnato 1,5 milioni di dollari all’organizzazione non profit fondatrice di Adalah, Adalah – Centro legale per i diritti delle minoranze arabe in Israele, ma come ha rivelato la pubblicazione, solo 800.000 dollari sono stati ricevuti prima di tagliare i legami con l’organizzazione americana nel 2018.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Online fabriziopiludu

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« Risposta #54 il: Novembre 05, 2023, 02:41:55 am »
 

 
  Ho letrio "Da parte della principessa morta", che parla della Principessa Selma Hanimsultan.
  Nel 1922, da Istanbul non partitono solo gli Inglesi, bensì anche GLI ITALIANI, e i Francesi.
  Seguì la Repubblica che fu la rovina di tutta la famiglia del Sultano: esilio pena impiccagione se si fossero presentati.
  Troviamo Selma, senza un soldo morire a Parigi a 25 anni.
 

 Io ho voluto dire: dai Palazzi Imperiali, alle soffitte.