Autore Topic: l'uomo che sceglie la donna giovane sta solo obbedendo alla biologia  (Letto 488 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline AnimaZen

  • Utente avanzato
  • Utente
  • *
  • Post: 63
  • Sesso: Femmina
Ho trovato questo video che praticamente va a confermare tutto quello che dico da una vita (sia sul tubo che nella vita reale):si tratta di Di Caprio e della sua tendenza a scegliere donne giovani;cosa normalissima dal punto di vista biologico,ma che tutti sembrano non capire.


E poi si parla anche della tendenza delle donne a scegliere uomini con status decente e non perché siano goldiggers (che esistono,certo,ma che sono tutt'altra cosa:stabiliscono relazioni di puro interesse,non è che siano in qualche modo prese/affascinate da un uomo capace e realizzato),ma semplicemente perché la biologia le porta verso quella direzione (così come porta l'uomo verso donne giovani e sempre per lo stesso motivo:la sopravvivenza della prole).
Cosa ne dite?



Alla fine,dobbiamo tutti obbedire alle regola di riproduzione e sopravvivenza.... da qui non si scappa.
Sono menzionate anche ricerche al riguardo...

Offline Vicus

  • Moderatore Globale
  • Pietra miliare della QM
  • ******
  • Post: 21248
  • Sesso: Maschio
Re:l'uomo che sceglie la donna giovane sta solo obbedendo alla biologia
« Risposta #1 il: Ottobre 31, 2023, 23:30:20 pm »
Niente da ridire ma come dico spesso non ci sono abbastanza armatori navali per tutte le cassiere d'Italia. Ogni tanto vedo donne neppure sulla quarantina (nubili) che escono coi genitori, è il risultato di pretese fuori della realtà.
In chiesa ce n'è una sempre attaccata al padre, con cui discute affettuosamente come fosse la sua "principessa". Ha 40 anni. Se ti avvicini (per puro caso perché come hai giustamente detto gli uomini non cercano le 40enni) ti guarda pure in cagnesco. E' lo specchio di un'Italia che scompare, magari stemperandosi in altre "culture": immigrati ma anche italiani costretti a emigrare. A Cambridge conobbi una tipa che aveva messo ai figli nomi inglesi pur essendo il marito italiano. Tra due generazioni probabilmente inglesizzeranno anche il cognome, come ha fatto un italiano (non è il primo) a Parigi.
Ci sono noti blog sulla famiglia ma sono 4 gatti che se la raccontano, tutti professionisti in multinazionali (metalmeccanici ma anche lavoratori autonomi 0). La famiglia è diventata fenomeno di nicchia, per le strade si vedono sempre più vecchi (giovani pochi e allo sbando totale) e i film di pochi decenni fa (oggi tutto cambia alla velocità della luce) sembrano ritrarre una civiltà tramontata come quella dei Maya.

Il "disfacimento", la "disgregazione" presente più grave per me consiste nella rottura della libera comunicazione tra amici, parenti, religiosi, sostituita dalla diffidenza e dalla rassegnazione, ma ancor maggiore mi appare l'interruzione della trasmissione delle proprie esperienze, dei propri saperi alle giovani generazioni che sfuggono a qualsiasi parametro di ragionevolezza, hanno perduto il linguaggio, e sembrano aborrire la solitudine senza rendersi conto di trovarsi, nello spirito, sempre più soli perché hanno obnubilato la pratica della riflessione sulla propria esistenza e sul proprio sentire.
« Ultima modifica: Ottobre 31, 2023, 23:44:52 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.