E' noto il debole del Galantuomo Dissacrante per le donne dell'Est, a suo dire il non plus ultra della bellezza e del carattere "emancipato" (io userei un altro termine): a sentir lui
la danno per beneficenza, con la facilità con cui danno la mancia al barista.
Tesse anche l'elogio della vita notturna all'Est a paragone di
Milano, per cui devo supporre che anche Parigi e Londra siano un mortorio di fronte a Vilnius e Cracovia. Anche se è noto, ma questo lui non lo dice, che i locali notturni lituani (per esempio) sono frequentati da bellocce in cerca del pollo da sposare e spennare.
La cosa non mi interesserebbe minimamente, se non facesse puntuale sarcasmo (un po' vigliacco) su non meglio identificati personaggi che vivono a Parigi, al punto da dedicargli la copertina. Le cose son due: o sono persone immaginarie (in tal caso è al delirio assoluto) oppure dovrebbe spiegare meglio chi sono e dove ha conosciuto questi ricorrenti soggetti "parigini", dal momento che vive all'Est e non pare vada spesso in quella città.
Sostiene che questi personaggi avrebbero detto (E GUARDA CASO HO DETTO PROPRIO QUESTO) di non aver visto all'Est donne particolarmente belle. Cosa che l'ha urtato ("chi disprezza compra") pur non essendomi mai occupato di lui. Anche se, impossibile dubitarne, a Parigi quelle dell'Est non le c@ga nessuno. Vi lascio intuire la ragione.
Il ricorrente sarcasmo include frasi oltre ogni limite della fantasia come "sono andati a Parigi col viaggio organizzato dalla
parrocchia" e, oggi, assillanti dissertazioni sulla presunta sfiga degli italiani che vivono lì: secondo lui si frequenterebbero solo tra loro in miserabili raduni per emigranti incapaci di integrarsi.
La dettagliata conoscenza che pare avere di quegli squallidi ambienti indica che ha ossessivamente approfondito la questione, o forse li ha frequentati di persona durante qualche soggiorno (con o senza la parrocchia).
Gli lascio credere quello che vuole, ma sorge una domanda:
se ha tutte queste donne dell'Est belle-accessibili-colte di cui palesemente (v. commenti) non frega nulla a nessuno, cosa importa a lui di presunti sfigati di Parigi? Anche qui lascio intuire la risposta.
Meno male che tra una guerra e l'altra possiamo distrarci con qualche sciocchezza. Però finiamola con questa storia di Parigi, perché invece Galantuomo non ci racconta in dettaglio le sue (asserite) avventure con le mitiche, disinteressate
donne dell'Est che
dice di conoscere
così bene?