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Il martirologio di Giulia Cecchettin
Massimo:
--- Citazione da: Vicus - Novembre 21, 2023, 14:19:52 pm ---A Garibaldi* preferisco il cantante, almeno non pretende di essere un eroe
* Sappiamo come "vinceva" le battaglie, Anita era una p. e lui portava i capelli lunghi per nascondere l'orecchio che gli avevano tagliato perché era un volgare rubagalline
--- Termina citazione ---
Tu mi sembri Francesco Battiato che cantava: "A Vivaldi preferisco l'uva passa che mi dà più calorie". Garibaldi eroe lo hanno fatto gli altri. E comunque, a rischiare il culo e il collo (se lo catturavano finiva impiccato, questo è certo, con grande gioia di Cavour che non vedeva l'ora di levarselo dai piedi) per conquistare il Regno di Napoli c'è andato lui e non l'esercito piemontese il quale le battaglie le perdeva sempre a meno che non venisse spalleggiato e aiutato dalla Francia (come avvenne nell'unica vittoria conseguita, quella di San Martino). Ad ogni modo, Garibaldi fu l'unico generale che vinceva le battaglie. Gli altri le perdevano. Quanto ad Anita, abbandonò il marito (disabile ufficiale dell'esercito brasiliano) per seguire il bell'italiano che faceva il pirata nelle lagune di Dos Patos. altro esempio di fascinazione femminile per il delinquente. Quindi, non è affatto vero, caro Vicus, che "in altre epoche le donne non subivano il fascino del delinquente", come affermi tu. Lo hanno sempre subito e da sempre. Solo che mentre prima le donne erano tenute a freno finchè si riusciva a farlo, si capisce (il povero ufficiale brasiliano disabile non potè impedire ad Anita di andarsene) oggi nessuno OSA criticare le donne, figuriamoci tenerle a freno e quindi la fascinazione femminile per il delinquente può espletarsi e manifestarsi in tutta pienezza. Garibaldi stesso ebbe dei rimorsi per aver portato via Anita al marito ("se colpa fu, la mia, l'ebbi intera" scrisse nelle sue Memorie). Non Anita, la quale senza ripensamenti e rimorsi seguì Garibaldi fino alla tragica fuga e morte alle Mandriole e quindi si merita l'epiteto che le hai appena rivolto. Sia come sia, un ruolo nel Risorgimento e non piccolo, il "rubagalline" Garibaldi lo ha avuto. Penso che a chi è oggi cattolico dovrebbe interessare ben altro che ridimensionare la figura di Garibaldi: dovrebbe preoccuparsi del clima anticristiano e anzi neopagano che si sta instaurando in Occidente che si avvale anche del femminismo e che per imporsi e imporre i suoi nuovi diktat ed i suoi nuovi dogmi si avvale anche delle vicende come quella di Giulia Cecchettin. Concentriamoci su questo e lasciamo perdere la Storia.
Massimo:
//www.youtube.com/watch?v=0tq1cmxPHiM
Qualcuno finalmente reagisce. Fusaro c'è. Aspettiamo gli altri che al momento non sono pervenuti.
Sardus_Pater:
Sotto i vari video su Youtube dedicati al caso ci sono per fortuna molti commenti di uomini che rifiutano il diktat di fare mea culpa (e pure diverse donne che li spalleggiano). Elena Cecchettin invece mi pare pure lei un frutto marcio della provincia profonda in cui si è consumato il delitto, tale e quale a Turetta, con la sola differenza che lei non ha ucciso - ma può far danno uguale.
Vicus:
Garibaldi è più vicino all'uva passa che a Vivaldi... almeno Battiato sapeva cantare.
Per me un generale può vincere mille battaglie ma se non le vince per suo merito (v. anche "Napoleòn") è solo una macchietta e un rubagalline (appunto).
100 anni fa la donna media non sognava delinquenti. Anzi i rubagalline li temeva e sperava in un marito che li tenesse lontani. Poi, certo, Anita era Anita, da cui l'appellativo.
Il clima anticristiano cominciò proprio con Garibaldi che non era noto per la sua devozione (e neppure Anita).
Non è fuori argomento notare come queste marionette della Storia siano degli illusi con scarso senso della realtà, dalle utopie pseudosocialiste di Garibaldi (puntualmente deluso nei suoi sogni da Vittorio Emanuele) alle fantasie imperial-monarchiche di Napoleòn che aveva fatto carriera grazie alla Rivoluzione Francese che ne era l'antitesi.
Lo stesso dicasi delle femministe che credono a valori inesistenti che a malapena nascondono il nulla: pensano di poter contare qualcosa, si affannano per apparire ovunque credendo di poter fare politica, ma al massimo diventano figuranti del potere.
Prendono rubagalline e persone ignoranti, che farebbero chissà cosa per sedersi su una poltrona, come il delinquente comune che è disposto a tutto per un orologio d'oro e una macchina di lusso credendo di contare qualcosa (finché il potere non lo scarica senza tanti complimenti quando non serve più).
Non è un caso che in TV vediamo sempre più gente con l'anello al naso, o venuta da "chillu paese" mentre la parte sana della società è ammutolita e come annichilita da questa oppressione, nemmeno fa più figli, non si associa più e pure quando esce il sabato sera ha paura di dire che non ha votato il candidato di "sinistra"
Vicus:
--- Citazione da: Sardus_Pater - Novembre 21, 2023, 15:40:05 pm ---Elena Cecchettin invece mi pare pure lei un frutto marcio della provincia profonda in cui si è consumato il delitto, tale e quale a Turetta, con la sola differenza che lei non ha ucciso - ma può far danno uguale.
--- Termina citazione ---
Curioso che l'assassino abbia l'aria del poveraccio che non farebbe male a una mosca, e la sorella sembri così fredda, non mi risulta che abbia neppure mostrato cordoglio.
Ancora non ci sarebbero certezze sull'arma del delitto, pare ce ne sia una "seconda" non ritrovata, né (se non vado errato) sul luogo esatto dell'omicidio, dove si dovrebbe rinvenire una quantità di sangue congruente con la dinamica delittuosa (in caso contrario ogni ricostruzione è da scartare a priori).
Nell'attesa di chiarimenti, se mai verranno, segnalo una curiosa coincidenza. Poco prima di morire la Kercher si fece inconsapevolmente fotografare accanto a un tizio con un pugnale.
Alla Cecchettin invece qualcuno ha scattato questa foto:
Forse non ha importanza sapere a chi sia venuta l'idea, se alla stessa vittima, al presunto assassino, alla sorella o altri. Ma in entrambi i casi quelle immagini suonano come un'involontaria anticipazione del fatto delittuoso.
Coincidenze, probabilmente. Ma le probabilità statistiche che una si faccia una foto in un bagagliaio sono prossime allo zero, che poi ci muoia davvero sono assolutamente nulle
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