Autore Topic: Il martirologio di Giulia Cecchettin  (Letto 9822 volte)

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Offline Vicus

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #75 il: Novembre 24, 2023, 13:59:50 pm »
 :lol: neanche Freud sarebbe capace di vederci la Bellucci
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #76 il: Novembre 24, 2023, 14:43:22 pm »
:lol: neanche Freud sarebbe capace di vederci la Bellucci

In compenso le femministe ci vedono il "PATRIARCATO" nell'omicidio di Giulia Cecchettin. Il che richiede un'abilità maggiore. O un'imbecillità superiore.

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #77 il: Novembre 24, 2023, 19:16:48 pm »
Siamo già a venerdì e si continua ancora a discutere del caso Giulia Cecchettin. Continua il processo mediatico al genere maschile. Figuriamoci cosa si sentirà e si vedrà domani in occasione della Giornata Contro la Violenza di Genere. Io mi sto già toccando le palle. Fatelo anche voi. E meglio!

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #78 il: Novembre 24, 2023, 21:13:04 pm »
Adesso ho capito perchè Filippo Turetta deve rientrare assolutamente in Italia per domani: domani è la Giornata contro la violenza di genere. E la si vuole celebrare portandovi, quale trofeo, il Turetta. Ora, non so voi. Ma io, pur non avendone proprio nessuna voglia, ora mi tocca lontare contro la tentazione - fortissima - di solidarizzazre con lui. Lo so, non dovrei. Ma questa è la tentazione che ora subisco!

Offline krool

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #79 il: Novembre 24, 2023, 21:36:51 pm »
Adesso ho capito perchè Filippo Turetta deve rientrare assolutamente in Italia per domani: domani è la Giornata contro la violenza di genere. E la si vuole celebrare portandovi, quale trofeo, il Turetta. Ora, non so voi. Ma io, pur non avendone proprio nessuna voglia, ora mi tocca lontare contro la tentazione - fortissima - di solidarizzazre con lui. Lo so, non dovrei. Ma questa è la tentazione che ora subisco!

È esattamente quello il motivo, ormai il 25 novembre è diventata la versione potenziata dell' 8 marzo. Che schifo ragazzi, ormai si fatica a fare conversazioni normali con chiunque, sembra di essere gli unici sani in un mondo di folli.

Offline Vicus

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #80 il: Novembre 24, 2023, 21:43:41 pm »
Indubbiamente un sincronismo perfetto. Sarebbe plausibile un momento d'impeto nei luoghi frequentati abitualmente, ma l'avrebbe trascinata (da solo all'1 di notte) in un anfratto, non si trova l'arma (prima quella spezzata poi non va bene, ce ne sarebbe un'altra), non mi risulta abbiano trovato sangue compatibile con i colpi per cui non si sa se sia morta lì o altrove
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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #81 il: Novembre 24, 2023, 22:36:29 pm »
Ora salta fuori che vicino al corpo c'era un libro dal titolo inquietante: "Anche i mostri si lavano i denti".  Forse l'assassino voleva fare dello spirito? Tutti si lavano identi, per cui suona come: qualunque uomo può essere un mostro.
Secondo le ricostruzioni, l'assassino avrebbe trascinato il corpo:
- da solo
- all'una di notte in una zona buia
- senza possibilità di usare una lampada, a meno di non averla sulla testa o usare il cellulare e trascinare con una mano sola (cosa che reputo impossibile anche su un terreno non accidentato)
Poi l'avrebbe collocato sempre da solo e al buio in un anfratto strettissimo, e sarebbe tornato a prendere il libro (in tasca non entra) casualmente presente in auto per metterlo accanto al corpo. A me quel libro sa di presa per i fondelli ma che dire, se la TV afferma che è andata così è sicuramente vero
« Ultima modifica: Novembre 24, 2023, 23:12:02 pm da Vicus »
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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #82 il: Novembre 25, 2023, 02:15:02 am »
Da un post (con modifiche) dell'admin di Un Brutto Forum:

Dopo il caso Cecchettin le donne saranno più guardinghe che mai (se non avete la faccia da cinema).
Senza raccomandazioni da parte di chi vi conosce, avvicinare una donna sarà più impossibile.
I vostri social network verranno studiati attentamente, i vostri amici/familiari interrogati, le vostre abitudini e hobbies profilati.
Si parla da anni di femminicidi, ma alla gente al di fuori di internet non è mai fregato nulla.
Con questo nuovo "risveglio" delle masse, invece, il già esigente vaglio femminile si farà ancora più stringente. E parlo delle ragazze qualunque, quelle che incontrate per strada, ai corsi, al lavoro, non solo delle bipolari che strillano come galline su internet.
Hanno tutte paura di voi, e se incrociate i loro occhi non vedrete altro che il riflesso di un mostro.
Con il pretesto della sicurezza, chi era già ai margini della scelta femminile perchè un po' goffo, bisognoso, brutto, solo o eccentrico finirà per essere tagliato completamente dai giochi.
Il Giuliacausto, nuovo mito fondativo della postmodernità italiana, porterà presto all'elaborazione di standard sociali di sicurezza elevatissimi, per prevenire che eventi simili si verifichino di nuovo. Su cosa si fondano questi standard? Ovviamente sull'aderenza a un modello ideale di uomo, creato a tavolino, al quale il vostro «essere» viene comparato fino al livello più intimo.
Eleveranno un agente astratto a "norma", riformando daccapo l'idea di cosa è normale e cosa non lo è.
Verranno adottate leggi speciali sullo stalking e sulla violenza "di genere" che consumeranno fino all'osso le garanzie della vostra carta-straccia costituzionale.
#YESALLMEN, #BELIEVEALLWOMEN, #METOO consentiranno a qualsiasi donna a cui state antipatico di denunciarvi e ottenere immediatamente un restringimento della vostra libertà personale, con tanto di braccialetto elettronico e scossa per colpirvi appena vi avvicinate troppo.
"E i giudici, che in teoria dovrebbero esprimersi su ogni restringimento della libertà ai sensi dell'art 13 della costituzione?" Troppo lenti, dobbiamo SALVARE LE DONNE.
"E se abitiamo nello stesso condominio come faccio a tenermi a distanza?" Prepara le valigie, vorresti mica costringere una povera DONNA ad andarsene dalla sua casa?
"E se dopo aver affrontato un procedimento penale di 10 anni finalmente viene accertato che si era inventata tutto e sono innocente, chi mi restituisce il tempo passato a sospirare e a deprimermi? La mia reputazione? Il lavoro e la carriera terminate a causa della terra bruciata che hanno fatto intorno a me?" Rallegrati piccolo uomo, perchè grazie al tuo sacrificio abbiamo salvato la vita anche di una sola DONNA, sei contento?

Ma le discriminazioni più terribili non saranno quelle giuridico-sociali, bensì quelle di spirito.
Alle future generazioni insegneranno che Dio creò la Donna, dopodichè per sbaglio creò l'uomo e quest'ultimo rovinò tutto.
I penedotati, i "moidi" li chiamano alcune donne, non sono altro che delle bestie, e le bestie devono servire il Soggetto che ha il trono del mondo, cioè la Donna.
La trasvalutazione dei valori è completa, ma Nietzsche si è sbagliato, perchè a farla non è stato il superuomo, né la Donna, bensì la Comunicazione.
Il genere umano non era evidentemente pronto ai nuovi mezzi d'informazione, che controllano l'animo delle masse meglio di un direttore d'orchestra
.
Già con il Sacro Avvento del Covid, il virus che ci ha insegnato come rinunciare a quelle maledette libertà e indipendenze così maschili in funzione di uno Stare Insieme Sicuro, Inter-Relazionale ed Empatico tutto femminile, era stato dimostrato che è possibile ribaltare il naturale svolgimento dell'esistenza a colpi di vaccini e certificati verdi.
L'Oltrecomunicazione è molto più potente della voce di Zarathustra o di qualsiasi altro profeta.
Raggiunge una quantità virtualmente infinita di esseri umani come vuole, dove vuole, li spoglia e li fustiga con un'Informazione così potente che alla fine quelli cedono...si arrabattano...vengono a compromessi con il Nuovo Verbo. Accolgono la loro schiavitù come era stato profetizzato, e così facendo, muoiono (ma in modo dolce perchè al Giornalista-Sommo Sacerdote della comunicazione gusta giocare con le parole: "eutanasia").
Nietzsche si è sbagliato due volte: la trasvalutazione dei valori non conduce a un tipo di esistenza nuova, ma al nichilismo. All'ultimo dei nostri giorni.
Perchè un sistema che tratta gli esseri umani come schiavi e non come padroni; come mezzi e non come un fine; come bestie da controllare e non come eguali, ignorando il loro onore e la loro libertà, non è un sistema diversamente morale: è un sistema immorale, ingiusto, nefasto, antiumano.
Non possiamo vincere, ma possiamo sforzarci per non perdere. Nonostante l'odioso giogo che ci hanno caricato sulle spalle, possiamo ancora salvare il nostro spirito.
Se avranno un briciolo di coraggio e ci affronteranno senza bloccarci dai social e dalla vita con il pretesto dei femminicidi o altre sciocchezze, si renderanno conto che quel mostro era tutto nella loro testa. Che il mostro erano loro.
« Ultima modifica: Novembre 25, 2023, 02:28:42 am da Vicus »
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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #83 il: Novembre 25, 2023, 05:23:44 am »
Nell' aprile del 1945, chiuso nel suo bunker e oramai spacciato, Adolf Hitler ancora sperava: " Quando Steiner attaccherà, le cose torneranno a posto!". Sbagliava. Steiner non disponeva di forze sufficienti per salvare il Terzo Reich e Hitler dovette suicidarsi. Ora, con la stessa fermissima sicurezza, mi sento di affermare che "quando ci sarà un collasso finanziario che farà crollate questo marcio Occidente, le cose, comprese un sano rapporto tra i sessi, torneranno a posto". E, contrariamente ad Adolf Hitler, non mi sbaglierò. Basta aspettare. E neppure tanto.

Offline Marco21

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #84 il: Novembre 25, 2023, 05:57:11 am »



Volevo solo far notare, che in questo video, lo psichiatra Meluzzi, afferma concetti simili a quelli di cui ho parlato qualche post fa...e forse per i quali qualcuno ha parlato di "victim blaming" (pareva brutto dirlo in italiano...in inglese forse suonava meglio ) .


Riporto i passaggi importanti, di cui parla lo psichiatra a partire dal minuto 6.15 del video:

Citazione
Per prevenire i femminicidi bisogna studiare. Ad esempio bisogna studiare la vittima, quelle che sono le caratteristiche. Se tu studi i caratteri della vittima puoi, arrivare a concludere come certi suoi errori e le sue condotte abbiano influenzato il carnefice. Se anche studiamo soltanto il femminicida cioè il maschio che uccide scopriremo che nell'80 90% dei casi il femminicida non è un patriarca come Giulio Cesare, ma è un classico maschio fragile in condizioni di depressione abbandonica che non è in grado di metabolizzare la perdita e la separazione perché non è in grado di sostituire nella sua mente bacata e fragile, quella figura femminile. Cioè è il contrario di un playboy, di un Peter Pan, di uno con molte donne, ma è un soggetto fragile, volto alla depressione e all'ansia cioè il contrario di un patriarca, ma è un maschio fragile, che in condizioni di abbandono, sviluppa una depressione abbandonica anaclitica, che lo porta ad uccidere quello che era stato oggetto del desiderio, ma soprattutto oggetto della rassicurazione


I comportamenti della vittima possono influenzare il carnefice! Ma và?
Una verità così banale, ma che evidentemente dà profondamente fastidio a molti. Così come dà fastidio a molti ammettere che chi uccide spessissimo NON è un mostro, un playboy con tante donne, maschilista e sicuro di sè, ma un soggetto fragilissimo, debole e molto sensibile alle sofferenze causate da una donna (magari poco empatica ed egoista) come appunto dice lo psichiatra. Tutto questo è semplicemente affermare delle verità. Nessuno vuole colpevolizzare o giustificare i singoli personaggi di questa storia, che neppure conosciamo, ma semplicemente mettere ordine e riportare un minimo di verità, nel contesto delle infinite falsità che si stanno dicendo in questi giorni e che non hanno nessun fondamento psicologico nè psichiatrico.


Va anche aggiunto, che ormai le relazioni terminano quasi sempre per volontà della donna, ed è un fatto noto e anche dimostrato da statistiche ufficiali (ad esempio sui divorzi, ma anche da studi statistici sulle relazioni). E' chiaro che se una donna lascia senza avere uno straccio di empatia, produce una sofferenza immensa nell'uomo che provava affetto sincero per lei.

Mi torna in mente quando anni fa, una mia amica che mi usava per sfogarsi, un bel giorno piangendo disperata, mi fece leggere le conversazioni in chat, col suo ragazzo che l'aveva lasciata da alcuni giorni e che lei stalkerava, nelle quali si leggeva che il suo "cattivo" ex ragazzo, le scriveva frasi del tipo: "sii forte, vedrai che troverai il ragazzo giusto per te. Ma non sono io la tua felicità. Fatti forza, guarda avanti e stai serena. Non avere paura del futuro". Bè, questa mia amica, invece di essere contenta di quelle parole empatiche del ragazzo, SE NE LAMENTAVA PURE e le vedeva come una presa in giro. Mi diceva: "ma come si permette di dirmi "sii forte"? A me dice questo? Ma che vuol dire???". E piangeva...come una pazza isterica.

Perchè molte donne (sicuramente NON tutte), sono talmente abituate ad essere totalmente prive di empatia quando lasciano il ragazzo, che se l'uomo invece le lascia con una empatia direi magistrale, loro la vedono come una  presa in giro. Non riescono a credere che sia un'empatia sincera, proprio perchè loro in questi casi, non ce l'hanno praticamente quasi mai.

La ragazza in questione, mi disse anche che in decine di storie che aveva avuto, era la prima volta in vita sua, che veniva lasciata da un ragazzo. Perchè nelle precedenti, era stata sempre lei a porre fine alla storia. Ecco perchè piangeva disperata, perchè non era abituata. E soprattutto non era abituata a quel comportamento così corretto, che lei non aveva evidentemente mai avuto in vita sua con nessuno.

Non so voi, ma io una ragazza che mi abbia lasciato dicendomi frasi consolatorie così belle, come quelle di questo ragazzo, non l'ho mai incontrata in tutta la mia vita. Semmai ero io che consolavo loro, dopo che mi avevano lasciato. Il mondo alla rovescia. Questo accade perchè probabilmente si presume sempre che l'uomo sia "forte" e non abbia bisogno di empatia. Mentre la donna è fragile e deve essere consolata sempre. Ma poi, quando accadono eventi drammatici, la colpa è sempre e solo dell'uomo. E tutto quello che è accaduto prima, guai ad analizzarlo. DEVE assolutamente essere dimenticato... qualsiasi cosa abbia fatto la ragazza.
« Ultima modifica: Novembre 25, 2023, 06:11:26 am da Marco21 »

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #85 il: Novembre 25, 2023, 09:03:47 am »
il ragionamento secondo il quale "si presume che l'uomo sia forte" altro non è che il mascheramento fasullo del pensiero secondo il quale il maschio "è un plebeo TENUTO a lavorare, a correre dei rischi, ad essere usato e manipolato da lor femminucce le quali, a differenza dei maschi che il benessere e la felicità devono ottenerli SOLO SE sono in grado di procurarseli soddisfando peraltro le aspettative e i bisogni delle donne che incontrano, loro invece il diritto alla felicità e il benessere l'hanno PER GRAZIA CROMOSOMICA, in quanto donne e basta". Gratta gratta, questo è il pensiero unico femminista, caro Marco21. La società che le femministe intendono creare in Occidente è quella dell'Antica Roma con le donne al posto dei patrizi i quali avevano diritti, privilegi e poteri IN QUANTO TALI, in quanto cioè nati patrizi e con i maschi al posto dei plebei i quali potevano anche avere ricchezze e potere ma solo perchè utilissimi, capacissimi e indispensabili, per poi venire rigettati nella melma quando indispensabili non lo erano più. Basta ascoltare i discorsi colpevolizzanti che si fanno sugli uomini in generale e si faranno soprattutto oggi , Giornata contro la violenza contro le donne o meglio, contro i maschi in quanto tali, per capirlo:  "Gli uomini devono fare un mea culpa anche coloro che non hanno torto un capello a una donna". E' una frase a modo suo illuminante.

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #86 il: Novembre 25, 2023, 11:26:11 am »
La realtà è che la gran parte delle relazioni oggi sono dettate da interesse personale quale che sia e sussistono soltanto quando l'uomo decide consapevolmente di non vedere per tenere in piedi il suo amore di cartone.
Non sono le donne a essere furbe, ma gli uomini che fanno finta di non capire perché sul versante femminile non si trova altro che questo.
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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #87 il: Novembre 25, 2023, 12:32:01 pm »
La realtà è che la gran parte delle relazioni oggi sono dettate da interesse personale quale che sia e sussistono soltanto quando l'uomo decide consapevolmente di non vedere per tenere in piedi il suo amore di cartone.
Non sono le donne a essere furbe, ma gli uomini che fanno finta di non capire perché sul versante femminile non si trova altro che questo.


Lo disse una volta anche Ornella Vanoni quando dichiarç: " Non esistono donne fatali; esistono uomini cretini". Ennesima - e inutile - conferma di ciò che tutti i maschi SANNO ma la maggior parte di loro non intendono trarre da ciò le dovute, inevitabili, conclusioni.

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #88 il: Novembre 25, 2023, 12:58:10 pm »
Hanno appena arrestao ad Aosta un ragazzo che minacciava la sua ex e ha voluto citare nelle sue minacce Giulia Ceccherin: "Ti faccio fare la fine di Giulia!". E questo già oggi, nella proclamata Giornata contro la violenza di genere. Gli imbecilli che hanno dato così tanto risalto mediatico alla morte di Giulia speravano evidentemente di creare dei sensi di colpa in tutta la popolazione maschile. Si sta ora invece verificando un effetto opposto: l'effetto emulazione.  Molti ragazzi e uomini abbandonati stanno vedendo in Filippo Turetta un esempio da seguire, non una figura da condannare e maledire. E non occorreva avere una laurea in psicologia per prevedere uno sviluppo simile. Altro che la "rieducazione dei maschi" si sta verificando. Se i giornalisti e i politici nostrani avessero avuto un MINIMO, ma un MINIMO di cervello si sarebbero limitati ad auspicare una rapida cattura e punizione del colpevole senza fare della stupida e inutile retorica che può fare solo i suoi scontati e prevedibili effetti su zerbini e maschipentiti, nonchè sui furbastri che per guadagnarsi la pagnotta scrivono sui giornali articoli contro la violenza, l'inettitudine e la cialtroneria dei maschi. Su tutti gli altri, la vicenda di Giulia Cecchettin ha fornito solo un esempio da sbandierare davanti alle loro ex come una minaccia che devono temere nonchè come motivo di orgoglio per  loro. Effetti, questi, indesiderati,  ma assolutamente prevedibili e non previsti dai giullari della propaganda femminista.

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #89 il: Novembre 25, 2023, 13:15:44 pm »
Sicuro non siano previsti? Il fenomeno emulazione è noto da decenni, fu ritirato persino Arancia Maccanica dagli schermi.
Secondo me è esattamente quello che volevano per gonfiare le cifre di un fenomeno in calo e opprimere ulteriormente la popolazione maschile.

Come ha osservato un sociologo la tendenza è da un lato a svuotare o non riempire abbastanza le carceri di delinquenti, dall'altro a criminalizzare gli innocenti, "trattando l'intera popolazione" (maschile, aggiungo) come criminale.
E' un potente fattore di disintegrazione sociale, perché crea un clima di insicurezza e di paura con i criminali a piede libero da un lato, sorveglianza e braccialetti per tutti dall'altro.
Ciò non solo soffoca sul nascere qualsiasi protesta ma impedisce il formarsi di realtà sociali sane, a partire dalle famiglie ormai praticamente annientate, ma anche i gruppi sociali.
Il sogno del potere è il lockdown perpetuo con la gente sola a guardare Netflix

 
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