Autore Topic: Il martirologio di Giulia Cecchettin  (Letto 9829 volte)

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Online Massimo

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #45 il: Novembre 21, 2023, 17:09:36 pm »
Vogliamo dire che Garibaldi vinceva per demerito degli altri? Va bene, diciamolo. Diciamo che i generali dell' esercito napoletano erano tutti delle pippe e così i soldati di Franceschiello. Però risulta che Garibaldi sconfisse anche il generale austriaco Kuhn alla battaglia di Bezzecca. Una "pippa" anche lui? Che Garibaldi sapesse guidare uomini e motivarli lo ammettevano anche i suoi nemici. Nella prima guerra di indipendenza un ufficiale austriaco disse a un prigioniero piemontese: " Sapete perché voi piemontesi avete perso la guerra? Perché avete isolato ed emarginato l' unico che poteva batterci: Garibaldi". E non aveva nessun motivo per esaltarlo gratuitamente. Quanto allo spirito anticattolico che prese piede, secondo te, con Garibaldi, esso fu semmai alimentato da numerosi abusi che la Chiesa ha commesso nei secoli e dai quali non si è mai emendata fino in fondo. Ma lasciamo perdere queste polemiche e concentriamoci piuttosto sull'argomento del topic. Oggi finalmente ho sentito il politico Castelli che ha risposto per le rime ad una femminista in un programma televisivo dicendo che le tante vittime maschili della violenza sono il doppio di quelle femminili. Su di loro, niente da dire? Bravo! Tu hai hai altri esempi da citare?

Offline Vicus

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #46 il: Novembre 21, 2023, 17:55:09 pm »
Garibaldi vinceva perché i generali borbonici massoni lo lasciavano vincere. Non dirmi che non lo sai, si trova in rete.
Citazione
Quanto allo spirito anticattolico che prese piede, secondo te, con Garibaldi, esso fu semmai alimentato da numerosi abusi che la Chiesa ha commesso nei secoli e dai quali non si è mai emendata fino in fondo
Questa è retorica ottocentesca di stampo, appunto, "garibaldino". Come se oggi il popolo fosse sovrano... almeno il Vaticano (con i suoi difetti) non provocava artatamente crisi economiche né praticava iniezioni letali alla popolazione (tutte meraviglie moderne).
Se non vuoi andare off topic dai l'esempio. Ma se non si considerano un minimo le dinamiche del potere inutile discutere di femminismo, neanche fosse piovuto dal cielo.

Citazione
le tante vittime maschili della violenza sono il doppio di quelle femminili.
Su di loro, niente da dire?
Se la nuova l'hai sentita tu, parlane tu: a quale violenza si riferisce? Al divorzio o a quella domestica? Fonti di questi dati da citare per poter utilizzare in modo credibile la notizia?
Il topic riguarda il caso Cecchettin. Ci sono state reazioni da parte maschile ma, a parte il fatto positivo di un'accresciuta consapevolezza (più che altro virtuale) non credo cambino la sostanza: si sta dando alla vicenda un risalto mediatico h24, pari a quello sulla "pandemia", il che potrebbe significare leggi draconiane che potrebbero anche includere i forum maschili, o la strumentalizzazione di quello che vi viene scritto.
Fermo restando che il topic è vasto e ognuno è libero di scrivere quel che vuole, mi pare argomento prioritario
« Ultima modifica: Novembre 21, 2023, 23:28:05 pm da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Vicus

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #47 il: Novembre 21, 2023, 19:21:31 pm »
Toh, guarda... anche la "brava" ragazza acqua e sapone può essere un mostro. Precoce, in questo caso. Facciamo qualche bella legge speciale?

« Ultima modifica: Novembre 21, 2023, 21:11:26 pm da Vicus »
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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #48 il: Novembre 21, 2023, 19:52:40 pm »
Invece il generale austriaco Kuhn ha lasciato vincere Garibaldi? Bah!

Comunque, anche Giuseppe Cruciani ha già detto e ripetuto vhe NON SI SENTE COLPEVOLE IN QUANTO UOMO, E con lui siamo già tre. Qualcuno ha qualcun altro da aggiungere alla lista?

Offline Vicus

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #49 il: Novembre 21, 2023, 22:43:07 pm »
In attesa che altri aggiungano, osservo che un simile circo mediatico e mobilitazione istituzionale con invocazione di leggi speciali non si improvvisa, ci sono 100 omicidi di donne l'anno e proprio ora scatenano un inferno a reti unificate che neanche la pandemia. Tutto spontaneo, tutto normale
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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #50 il: Novembre 22, 2023, 04:56:25 am »
di Cesare Sacchetti

I media hanno allestito una vera e propria saga al riguardo e la sensazione che ci fosse qualcosa che non andava la si era avuta già la scorsa settimana.

Stiamo parlando del caso che ha portato alla morte di Giulia Cecchettin sulla quale in questi giorni abbiamo visto mettersi in moto una massiccia macchina della propaganda mediatica che sembrava pronta da un momento all’altro a veicolare il suo distorto messaggio.

Il messaggio è sempre lo stesso. Gli omicidi di donne avvengono in quanto le donne sono donne e dietro di essi ci sarebbe dunque l’infimo patriarcato nemico della rivoluzione liberal-progressista del 68.

Noi avevamo nei giorni scorsi provato a citare le statistiche per mettere in evidenza una semplice verità.



Le statistiche ufficiali del tasso di omicidi per donna ogni 100mila donne

I numeri, seppur freddi e crudi, sono abbastanza chiari e ci dicono che non è mai esistita nessuna emergenza reale per quello che riguarda gli omicidi delle donne.

Utilizziamo non a caso la parola omicidi perché nella lingua italiana, e non in quella attuale contaminata dal pensiero liberal-progressista, questa parola identifica sia gli omicidi degli uomini che quelli delle donne.

E i numeri raccontano una storia molto chiara. Negli ultimi 10 anni su ogni 100mila donne solamente 0,5 sono state uccise.

Se poi scomponiamo il numero assoluto di omicidi di uomini e di donne, vediamo che le donne vengono uccise di meno dagli uomini quando queste rappresentano il 39% degli omicidi complessivi.

I moventi poi spesso non hanno nulla a che vedere con quelli che la macchina di disinformazione mediatica vuole far credere.

Le donne non vengono uccise in quanto donne. Esattamente come gli uomini i moventi sono pressoché identici quali futili motivi, liti, rancori personali e a volte poi ci sono casi di persone uccise per le quali non è stato possibile risalire ad un movente.

Non c’è dunque un mondo patriarcale che agisce scientemente per “opprimere” le donne come vuole farci credere il mondo liberal-progressista.

C’è una rappresentazione falsa di un fenomeno che nelle statistiche non trova riscontro. C’è il tentativo deliberato di demonizzare la figura maschile che va considerata come “colpevole” di tutte le disgrazie che capitano alle donne anche quando queste rifiutano la narrazione femminista.

Narrazione che poi ovviamente sorvola su tutti gli omicidi di donne commessi da immigrati e non sono affatto pochi.

Qualche tempo fa venne fatta una statistica che scomponeva gli omicidi e risultava chiaro che gli stranieri hanno una tendenza maggiore a commettere questo reato e altri di più degli italiani.

Anche qui i numeri si premurano di smentire la narrazione del migrante “innocente” venuto in Italia in cerca di fortuna, quando spesso purtroppo si tratta di avanzi di galera dei vari Paesi africani.

La storia è molto diversa. Le statistiche ci dicono che il 34% dei reati è commesso da stranieri e la loro tendenza a delinquere è molto più alta degli italiani considerati che essi sono il 10% circa della popolazione in Italia.

Questo vale anche per ciò che riguarda i crimini più odiosi per il mondo femminista, quali la violenza sessuale.

La violenza sulle donne non interessa però se a commetterla è uno straniero. Essa disturba la narrazione liberal-progressista che è interessata a rimuovere il patriarcato, l’uomo italiano nativo e invece vuole favorire il processo di sostituzione etnica di kalergiana memoria.

Alla base dell’inesistente fenomeno mediatico chiamato “femminicidio” c’è dunque la volontà di demolire ciò che rappresenta la cultura cattolica e ciò che rappresenta l’unico vero modello di famiglia esistente, quello naturale fondato sull’unione tra uomo e donna.

La società aperta di stampo sorosiano vuole demolire le istituzioni di un tempo e instillare nell’uomo italiano ed Occidentale una sorta di senso di colpa primigenio che lo porta ad odiare sé stesso solamente per non essere straniero e con la pelle scura.

È un processo di autorazzismo che vuole innescare a sua volta un processo di autodistruzione della nostra società, già sfigurata dal 68 e dalla sua rivoluzione che ha partorito il divorzio nel 1973 e l’aborto nel 1978, fino ad arrivare al suo completo annichilimento.

E’ una rivoluzione concepita a tavolino dai filosofi della scuola di Francoforte che possono considerarsi i padri ideologici del movimento del 68 e degli stravolgimenti che esso ha portato in Italia ed in Europa.

La secolarizzazione sotto la sua ipocrita maschera di neutralità verso ogni religione, quando in realtà essa è intrisa di odio verso il cristianesimo e di deferenza verso altri culti, soprattutto quello ebraico, mira proprio a questo fine ultimo.

La secolarizzazione vuole semplicemente rimuovere ogni traccia dei valori del mondo cristiano e greco-romano per sostituire ad entrambi una società liquida nella quale non c’è più alcuna traccia di religiosità e di identità etnica, poiché tutto deve fondersi nel famigerato melting pot fino a cancellare ciò che c’era alle origini.

Questo processo di ingegneria sociale finanziato da ONG sorosiane e dalle varie massonerie serve semplicemente a distruggere la cristianità che va sostituita in tale “visione” con il culto illuminista dei diritti umani che al di là della sua ipocrita apparenza laicista nasconde invece uno strettissimo legame con l’esoterismo e il luciferianesimo.

Quando Adam Weishaupt nelle sue lettere ai suoi compagni di setta degli Illuminati, fondati nel 1776, affermava di voler cancellare tutto ciò che la cristianità rappresentava, intendeva proprio ciò che vediamo adesso.

Questo disegno è molto più antico di quello che si crede come si può vedere. La guerra alla cristianità e alla tradizione affonda le sue radici nel secolo dei lumi quando filosofi illuministi quali Voltaire e Rousseau decisero che questa religione doveva essere sradicata dall’Europa e dedicarono la loro esistenza a tale scopo.

Questo è il pensiero che muove dunque la campagna dei cosiddetti “femminicidi” e questo è il pensiero che ha dichiarato guerra alla nostra esistenza e alla nostra identità, prima che questa fosse aggredita dalla secolarizzazione e dalla rivoluzione sessantottina.

https://www.lacrunadellago.net/i-punti-oscuri-dellomicidio-cecchettin-e-perche-il-femminismo-vuole-distruggere-la-cristianita/
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Offline Salar de Uyuni

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #51 il: Novembre 22, 2023, 05:49:49 am »
Questa attenzione verso il "cosiddetto" femminicidio sta prendendo dei toni vomitevoli.
Sarabanda di marmaglie umane che cianciano di "educazione" (rieducazione?) dei ragazzi, di colpe del sistema patriarcale, penoso, dai tempi in cui la parodi tentava di introdurre il famigerato neologismo "femminicidio" a una grancassa spasmodica.
Netto peggioramento.
Da quando dio e' morto in occidente,pare aver prestato la sua D maiuscola al nuovo oggetto di culto la ''Donna''

Offline Vicus

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #52 il: Novembre 22, 2023, 08:52:55 am »
Appunto come ha scritto Sacchetti è il sistema che affonda (speriamo) e cerca di inventare sempre nuove emergenze per restare a galla
« Ultima modifica: Novembre 22, 2023, 09:26:39 am da Vicus »
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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #53 il: Novembre 22, 2023, 09:14:29 am »
Ho la netta sensazione che tutta questa melma non aspettava altro che un omicidio come questo per emergere. Chi dirige adesso la danza della criminalizzazione del maschio IN QUANTO TALE adesso sta ringraziando e persino benedicendo Filippo Turetta in segreto. Femministe comprese. Per il pensiero femminista, ansioso di imporsi ed imporre la propria ideologia, se non ci fossero i "femminicidi" vari, bisognerebbe inventarli. Adesso questa ideologia si sta affermando. Prima questo marcio Occidente affonda nella merda che lo attende e meglio è.
« Ultima modifica: Novembre 22, 2023, 09:28:30 am da Massimo »

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #54 il: Novembre 22, 2023, 09:27:55 am »
Ho la netta sensazione che tutta questa melma non aspettava altro che un omicidio come questo per emergere.
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,19174.msg207866/topicseen.html#msg207866
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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #55 il: Novembre 22, 2023, 11:17:41 am »
Era ora che qualcuno cominciasse a reagire. E soprattutto a ragionare. Soprattutto definendo "demenziali" i (s)ragionamenti di Elena Cecchettin. Qualcuno forse chiede alle donne di fare un "mea culpa" perchè UNA DI LORO, la Franzoni, ha ucciso il piccolo Samuele?
Grande Fusaro. Ottima la sua analisi sulla "società senza padri", sulla "cultura della "deregolamentazione" e sulla società "senza regole e senza limiti", nonchè sulla "morte di Dio" il maggiore dei padri che stabiliscono regole e confini. Limiti che l'attuale società non riconosce e non INTENDE RICONOSCERE perchè improntata al libero consumo e al libero fluire dei capitali e delle merci per consentire i quali occorre distruggere il "patriarcato" e cioè la FAMIGLIA STESSA che protegge i suoi membri dal libero sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Questo è il vero obiettivo del pensiero unico dominante che sta speculando sulla vicenda di Giulia Cecchettin. Le femministe citrulle non lo capiscono.



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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #56 il: Novembre 22, 2023, 11:26:45 am »
In realtà è impossibile che sia stata la Franzoni ma sorvoliamo
Sacchetti spiega le stesse cose qui
L'uomo è il nemico ufficiale della società globale e e neppure lo sa
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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #57 il: Novembre 22, 2023, 12:28:11 pm »
In realtà è impossibile che sia stata la Franzoni ma sorvoliamo

Perchè la Franzoni è cattolica? Dai, caro Vicus! Ricordati che una donna cattolica i primo luogo è donna e solo secondariamente cattolica. Le Caterine da Siena, le Marie di Nazareth, le Terese di Avila sono state delle eccezioni. Rilevanti, ma eccezioni!

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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #58 il: Novembre 22, 2023, 13:41:21 pm »
Franzoni cattolica?! Non mi pare proprio, secondo l'avv. Franceschetti (che lo dà per certo avrà trovato fonti attendibili) quella famiglia era legata a certi "ambienti".
Sempre lui spiega che in quei pochi minuti non aveva materialmente il tempo per commettere l'omicidio e poi uscire pulita e strigliata  (furono trovate solo minime tracce di sangue su un pigiama).

Massimo non so se ti rendi conto che abbiano un sistema giudiziario che commina ergastoli a UOMINI sulla base di teoremi e prove inesistenti ("non poteva non essere stato lui", caso Gabriele),  falsificate (DNA Sollecito, telecamera Bossetti e testimonianza Scattone), addirittura ridicole ("poesia" attribuita oltretutto erroneamente al Binda). UOMINI che hanno pagato per coprire responsabilità altrui forse in alto loco.
Per non parlare delle "banali" false accuse di cui gli UOMINI sono ritenuti colpevoli fino a prova contraria e che non riguardano soltanto più stupri e molestie (per le pacche, come abbiamo visto di recente, si arriva a 20k€ e 5 anni di servizi sociali); ma si estendono a comportamenti inoffensivi e comunque interpretabili in più modi come sguardi, invii di mazzi di fiori e bigliettini di auguri
« Ultima modifica: Novembre 22, 2023, 14:59:14 pm da Vicus »
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Re:Il martirologio di Giulia Cecchettin
« Risposta #59 il: Novembre 22, 2023, 14:00:50 pm »
Intanto, caro Vicus, goditi questo discorso (intelligente) di Diego Fusaro: