Lei si chiamava Rossella Nappini,
52 anni, infermiera.
Aveva avuto una
relazione con un immigrato marocchino, Adil Harrati, con cui aveva deciso di chiudere, ma lui non l’aveva accettato. È il
4 settembre 2023, pomeriggio, lui l’aspetta nell’androne di casa. Appena la vede arrivare inizia ad accoltellarla con una furia implacabile, 20 coltellate, la maggior parte al busto, poi scappa. Muore così Rossella, sola, tra atroci sofferenze. Il corpo viene trovato da alcuni studenti, quando arriva l’Ambulanza è già troppo tardi. La bestia viene vista allontanarsi da alcuni testimoni, è arrestato circa 10 ore dopo dai Carabinieri e trasferito a Regina Coeli.
Anche in questo caso, silenzio della stampa di regime,
nessuna indignazione delle femministe, nessuna protesta in piazza. Perché Rossella
fa parte di quelle tantissime donne uccise da immigrati, quindi è vietato parlarne.
https://www.maurizioblondet.it/delluso-del-femminicidio-per-i-loro-scopi/