Non credo ci possa essere una maniera peggiore per dare vita a una neo famiglia, si parte già con il piede sbagliato: l'errore sta già nella mancanza d'opinione del genitore maschio nella decisione di tenere o no un presunto figlio, poi come se non bastasse l'uomo continua a non avere nemmeno l'autorità per imporre (psicologicamente ma soprattutto legalmente) un test del DNA "sacrosanto" che possa chiarire i molti dubbi sulla sua paternità.
E non importa il motivo, non importa lo stato d'animo del padre che si vede cadere dal cielo un figlio che poteva anche non essere voluto, lui nemmeno questo può richiedere, ma deve limitarsi a diventare un perfetto uomo di famiglia -> zerbino -> bancomat.
Come dire: un vero e proprio schiavo, che non ha nessun diritto legale di imporsi, non è tutelato, e, per natura, difficilmente è portato a ribellarsi.
Non può decidere se e quando essere padre, ma deve solo accettare questa decisione imposta da altri.
Non può nemmeno avere certezza della sua paternità, e forse il motivo reale di questa negazione da parte della madre deriva soltanto da una totale mancanza di rispetto per l'altro genitore.
Deve semplicemente prendere in casa questa gente, accudirla, sostenerla, mantenerla, condividere tutto ciò che possiede con loro ed essere sempre presente per loro.
Poi quando lei si stanca, può essere sbattuto fuori di casa e gli possono essere sottratti beni e mantenimento, magari per lasciare che un altro fantoccio si sostituisca temporaneamente a lui.
E' ovvio che non mi riferisco solo alla storia che qui si espone, ma questa è la pura verità dell'ingiustizia dei rapporti nella nostra tanto progredita italia.
Scusate lo sfogo.