Fonte: DIE WELT
In Germania emergendo, grazie al Robert Koch Institute, l’ente pubblico della salute, lo scandalo dei “test” usati per imporre le politiche restrittive legate al Covid, vaccinazioni ecc. Come sempre il silenzio e l’omertà che nel nostro Paese circondano questi argomenti sono scandalosi.
Mentre i protocolli dell’RKI mettono alle strette i responsabili della politica sul coronavirus, il prossimo scandalo è già all’orizzonte, secondo le informazioni di DieWelt: I numeri di test positivi utilizzati per giustificare la politica del coronavirus erano apparentemente ancora più inutili di quanto sospettato in precedenza dai critici, a causa di frodi incontrollate nei test e di cifre fantasiose e astruse. L’RKI dovrebbe presentare a breve un’analisi corrispondente.
I centri di test sono stati una vera e propria macchina da soldi per i criminali durante la pandemia. Se finora il mainstream ha criticato soprattutto le conseguenze finanziarie per lo Stato, un’analisi dell’RKI potrebbe presto far crollare le ultime, già deboli fondamenta della politica sul coronavirus: Non solo i test corona positivi non hanno mai fornito informazioni sull’entità delle infezioni e delle malattie reali. La frode di massa presso i centri di analisi ha ovviamente distorto anche i cosiddetti dati sull’infezione, al punto che i politici ora si destreggiano solo con cifre di fantasia per giustificare le loro misure.
“Esattamente. Abbiamo perso la strada.
Per esempio, con le critiche ai centri di sperimentazione.
Abbiamo semplicemente sbagliato tutto e i politici hanno azzeccato tutto.
🙏 #RKIFiles
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– Sonia (@SoniaMarima) 27 marzo 2024″
Non controllando le cifre riportate dagli avidi operatori dei centri di test e aprendo la porta alle frodi, gli ultimi resti di una banca dati sono stati ovviamente distrutti. Possiamo attendere con ansia l’analisi dell’RKI, che si dice sarà ultimata a breve e che è già oggetto di un vivace dibattito dietro le quinte. Ancora una volta vengono confermate le argomentazioni dei cosiddetti teorici della cospirazione, che fin dall’inizio dubitavano del fondamento delle misure a corona. Cosa succede a chi si è coraggiosamente fidato della politica e dell’unica vera scienza?
Die Welt si chiede chi sia il responsabile di questo fallimento. La domanda non è posta solo per quanto riguarda la frode dei test: non si può fare a meno di avere l’impressione che chi ha responsabilità politiche sia ora molto desideroso di scaricare la colpa su altri.
Il recente riferimento di Karl Lauterbach al fatto che non era ancora in carica all’epoca dei protocolli RKI finora pubblicati è fin troppo eloquente. È importante che la pressione per venire a capo della situazione aumenti, non solo per la sofferenza causata alle vittime delle misure e delle vaccinazioni: soprattutto, è importante evitare che lo stesso comportamento si ripeta alla prossima presunta crisi.