Il fatto è che questi comportamenti sarebbero utilissimi se li mettessero in pratica tutti, perchè cambierebbero totalmente le dinamiche relazionali. Ma se li compi solo tu, e gli altri continuano tutti a fare gli zerbini addomesticati, tu vieni considerato un maleducato e giudicato male. E se sei in una relazione, questa inevitabilmente volge al termine e lei in ogni caso troverà molto facilmente e in pochissimo tempo uno zerbino con cui rimpiazzarti, mentre tu sai già in principio, che resterai da solo e non avrai affatto la stessa sua fortuna. E questo persino se tu hai infinitamente molte più qualità di lei, che invece magari, al contrario di te, è pure brutta, in sovrappeso, ignorante e dulcis in fundo pure narcisista.
Però, è pur vero che questo comportamento che descrivi, potrebbe essere utile per tutelare la propria autostima. Per "vincere" e non soffrire per orgoglio. Ma col tempo, ci si accorge che sono vanità anche queste. Se uno conosce sè stesso, attraverso i propri occhi, non ha più bisogno degli occhi degli altri, non si osserva più attraverso i loro occhi, attraverso queste vittorie, o attraverso il rispetto o l'opinione che loro hanno di lui. Insomma non si cercano più conferme del proprio valore, nella realtà esterna.
Ragion per cui, a un certo punto, chiunque "vinca" dei due, chiunque dei due riesca ad uscirne con maggior rispetto ed "onore", a me, concretamente, cosa cambia?
Tanto a lungo termine, al di là delle emozioni momentanee e di breve durata, resta solo l'amarezza nel cuore. A prescindere dalle modalità con cui una relazione finisce. Anzi, per chi tende ad essere molto coscienzioso, è quasi preferibile, per non avere nessun peso, neppur minimo sulla coscienza, lasciare pure che loro manifestino il mostro che hanno dentro, nel modo più palese possibile, così da non lasciare rimpianti o pentimenti.
Il fatto è che le donne non hanno una coscienza e per questo possono permettersi il lusso di compiere tutti gli errori che vogliono. Tanto, esami di coscienza non se ne faranno. Però nel momento della morte, quando attraverseranno quella che Battiato chiamava "la porta dello spavento supremo", non sarei così sicuro che non ricorderanno tutto il male fatto nella loro inutile vita. Ecco io non vorrei trovarmi nei loro panni. Seneca diceva che si riesce ad accettare più serenamente la morte, quanto meglio si è vissuto. E chi "eccede" in questa consapevolezza, chi è "timorato di Dio", come si diceva una volta, tende ad essere ipercritico verso sè stesso e a giudicarsi troppo severamente, anche a volte soltanto per aver avuto rispetto per sè stesso.
Mettici anche il fatto che in fondo lo sappiamo che sono tutte uguali proprio perchè la natura le ha fatte così. Altrimenti un minimo di varianza ci sarebbe. Invece, come vediamo, sono quasi fotocopie. Quel che è cambiato rispetto ai secoli scorsi, è solo che abbiamo dato loro la libertà, e abbiamo smesso di imporci e di comandare. E quando il gatto manca, le TOPE ballano. Tutto qui. Ma sono sempre state stupide, ignoranti ed inferiori. Non è una novità di quest'epoca. Solo che prima erano vincolate a dei valori, ed "addomesticate" sin da piccole. Proprio come si fa con gli animali.
Allora, dicevo, essendo colpa della natura, uno smette anche di odiarle, di colpevolizzarle o di cercare di "vincere" nelle dinamiche relazionali.
Insomma, non sai più con chi prendertela (ed è quasi peggio!!! ), perchè ti rendi conto che "tutto si tiene" e come spesso dite anche voi in questo forum, la colpa è degli uomini che hanno ceduto a loro tutto questo potere. Come diceva Petrolini:
“Io non ce l'ho con te, ma con quello che sta vicino a te e non ti butta di sotto”
Alla fine davvero, non sai più con chi prendertela e ti rendi conto che è un flusso inarrestabile, facente parte di un meccanismo immenso, terribilmente complesso, nel quale non puoi fare assolutamente niente.
Una cosa è certa: indipendentemente di chi sia la colpa, proteggersi è certamente utile. Ai fini della nostra protezione, non cambia niente che siano colpevoli o meno, perchè fanno schifo a prescindere e il danno lo fanno a prescindere. Non mi cambia niente sapere che il danno che ho ricevuto proviene da un essere inconsapevole. Forse potrebbe aiutarmi ad accettarlo meglio, ma le conseguenze del danno le pago comunque.
Va anche detto però, che forse, sapere che non hanno consapevolezza di quel che fanno, può aiutare a proteggersi in modo più diretto ed efficiente, perchè semplicemente te ne allontani, senza perdere tempo a discutere con loro (quante discussioni inutili avrei potuto risparmiarmi nella vita, se lo avessi capito prima). In quanto tutte le motivazioni che potrebbero spingere alla discussione vengono meno, poichè da un lato non c'è più odio, e dall'altro non c'è neppure più la speranza che possano usare al meglio, quel cervellino marcio che la natura ha predisposto per loro.
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