Simone di Montfort era un nobile appartenente all'aristocrazia guerriera francese incaricato di fare il lavoro sporco.
Chi lo dice, Massimo Bruno Guerri? Wikipedia non è certo filocattolica eppure (repetita iuvant):
"Inizialmente
la gerarchia cattolica tollerò l'eresia, cercando di contrastarla con la
predicazione e l'educazione
catechistica.
I primi atti di repressione violenta furono invece praticati dal potere politico (re e feudatari) che tentarono di bloccare la diffusione dell'eresia che
scardinava le basi sociali (famiglia e società civile) oltre che punire gli
eretici violenti che devastavano chiese e monasteri creando grave disordine sociale."
Quindi se le parole hanno un senso:
l'iniziativa fu presa dal potere politico perché i catari devastavano i loro territori e le loro comunità.
E' davvero assurdo immaginare un passaggio dalla tolleranza e dalla predicazione catechistica a un ordine di sterminio che è anti-evangelico e di cui non c'è alcuna prova storica se non nella tua fantasia che spacci per verità assodata.
Parlando di massacri, è noto che i protestanti vi indulgevano molto di più già in Età Moderna. Altrimenti, chi sganciò le atomiche, il "papa buono"? Chi sterminò i pellerossa, Pio IX? Nel cattolico Sudamerica gli indios non solo esistono ancora e in gran numero, ma si sono perfettamente integrati con la popolazione europea.
Chi scongiurò la guerra nucleare durante la crisi di Cuba, Nixon o il cattolico Kennedy, che aveva contro tutto lo Stato Maggiore W4SP e guerrafondaio?
Chi vuole la guerra oggi, la CEI?
Della Vandea decimata dal potere "laico & illuminato" vogliamo parlare? Mica si limitavano ad obiettivi militari, gettavano intere famiglie INERMI nel fiume e in questo caso ci sono le prove che gli ordini vennero dall'alto.
Tralasciando il presidente dell'Ecuador assassinato dai laicisti, non si parla mai della cruenta
repressione anticristiana in Messico. La Chiesa - così cattiva - disse di cercare un'intesa col governo che fu regolarmente
tradita. E chi c'era dietro il governo messicano? I soliti protestanti, come conferma l'insospettabile Wikipedia:
"Dalla metà del XIX secolo il Messico, che dall'epoca della colonizzazione spagnola (XVI secolo) era un paese dalla
fortissima tradizione cattolica, cadde sotto l'influenza politica degli St4ti Uniti, paese a maggioranza protestante, e fu governato (salvo l'effimera parentesi dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo) da
un'élite politica i cui membri erano in gran parte m4ssoni[2]."