Autore Topic: Non ci sono solo froci  (Letto 1714 volte)

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Online Massimo

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Re:Non ci sono solo froci
« Risposta #30 il: Giugno 06, 2024, 09:31:00 am »
- sicuramente si entrava in Massoneria ANCHE per ambizione ma anche per impegno di coscienza. Nalla Massoneria c'era un pò di tutto e di tutto c'era in coloro che vi entravano tranne i casi estremi di pura ambizione e di puro idealismo. Credi che oggi i cattolici siano tali solo per convinzione? Quelli così sono una risicata minoranza; gli altri lo sono per abitudine, per opportunismo o per quieto vivere.
- finchè i catari erano una minoranza, la Chiesa non se ne preoccupò più di tanto; quando crebbero e rischiarono di diventare maggioranza anche per colpa degli abusi del clero e della sfrontata ricchezza e mondanità dei prelati allora la Chiesa decise di estirpare il bubbone e non perchè il comportamento degli aderenti al credo cataro era socialmente "destabilizzante".
- Alcuni sacerdoti cattolici come Las Casas si opposero allo sterminio degli indios, altri lo avvallavano appunto con l'idea che "non avevano un'anima". Giusto per compiacere gli "encomenderos", cioè i proprietari terrieri che sullo sfruttamento bestiale degli indios campavano e si arricchivano. I missionari cattolici non furono in grado di convertire in massa i nativi perchè non ne parlavano la lingua e non ne capivano la mentalità. Allora ricorsero alla Madonna di Guadalupe, agghindata opportunamente con l'aspetto di una dea azteca. Successo assicurato.
- La Massoneria comprende personaggi insignificanti, ma fin da subito ebbe tra le sue fila gente di potere. Vedere e studiare la Storia!

Offline Vicus

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Re:Non ci sono solo froci
« Risposta #31 il: Giugno 06, 2024, 13:24:26 pm »
- sicuramente si entrava in Massoneria anche per impegno di coscienza.
Allora confermi! Nessuno entra in Massoneria per filantropia. Al massimo qualche strampalato per fisime esoteriche, ma il resto ha uno scopo preciso: l'ambizione. D'altra parte il livello medio è molto basso, il che esclude l'idealismo: giornalistucoli, avvocaticchi, probabilmente admin di forum maschili (non QM) con ambizioni politiche (che anche se cambi discorso ti fanno 40 min. di tiritera sulla Massoneria che proviene da antiche tradizioni)...
Citazione
- La Massoneria comprende personaggi insignificanti, ma fin da subito ebbe tra le sue fila gente di potere
E secondo te ci sarebbero entrati per impegno di coscienza, o per consolidare e accrescere il loro potere? Ma la conosci la storia (anzi la cronaca) della P2?
Citazione
non perchè il comportamento degli aderenti al credo cataro era socialmente "destabilizzante".
E' solo la tua opinione (non corroborata da fatti) se permetti considero più affidabile Wikipedia, se non altro perché non è sospettabile di essere filocristiana. D'altra parte una setta che considera la procreazione un peccato e pratica il suicidio è sufficientemente destabilizzante, o no?
Citazione
- Alcuni sacerdoti cattolici come Las Casas si opposero allo sterminio degli indios, altri lo avvallavano appunto con l'idea che "non avevano un'anima". Giusto per compiacere gli "encomenderos", cioè i proprietari terrieri che sullo sfruttamento bestiale degli indios campavano e si arricchivano
Stiamo parlando di schiavitù (praticata dal potere POLITICO) non di sterminio. MAI la Chiesa ordinò lo sterminio di chicchessia, troviamo la parola nell'era contemporanea ormai non più cristiana.
Citazione
Allora ricorsero alla Madonna di Guadalupe, agghindata opportunamente con l'aspetto di una dea azteca. Successo assicurato.
Ah sì? Prova tu ad agghindare un'immagine di stoffa e mostrarla a nativi che non hanno mai visto l'uomo bianco e di cui non conosci la lingua. Come minimo ti cuociono nel pentolone (come infatti avvenne a molti missionari in diverse parti del mondo, America Latina inclusa).
Ovviamente non tieni conto della indefessa quanto inutile predicazione che aveva preceduto le apparizioni di Guadalupe. Ma la stessa Wikipedia parla di un miracolo (il padre moribondo guarì improvvisamente e almeno questo non viene messo in discussione), e dell'apparizione improvvisa di quell'immagine davanti a sette testimoni:

"Alcuni autori, che hanno eseguito degli studi scientifici sul mantello, sostengono che effettivamente l'immagine non sarebbe dipinta, ma acheropita (non realizzata da mano umana); essa presenterebbe inoltre caratteristiche particolari difficili da spiegare naturalmente.
Nonostante in Messico il clima (caratterizzato da un'atmosfera ricca di salnitro) causi il rapido deterioramento dei tessuti (specialmente di quelli in fibra vegetale), la tilma [il mantello con l'immafine] invece si è conservata pressoché intatta per circa cinquecento anni.
L'immagine non ha alcun tipo di fondo, tanto che si può guardare da parte a parte del telo (questo è un elemento a sostegno dell'ipotesi che si tratti di un'immagine acheropita). Già nel 1666 la tilma fu esaminata da un gruppo di pittori e di medici per osservarne la composizione: essi asserirono che era impossibile che l'immagine, così nitida, fosse stata dipinta sulla tela senza alcuna preparazione di fondo, e inoltre che nei 135 anni trascorsi dall'apparizione, nell'ambiente caldo e umido in cui era conservata, essa avrebbe dovuto distruggersi. Nel 1788, per provare sperimentalmente questo fatto, venne eseguita una copia sullo stesso tipo di tessuto: esposta sull'altare del santuario, già dopo soli otto anni era rovinata. Al contrario l'immagine originale, a distanza di quasi 500 anni, è ancora sostanzialmente intatta.
Gli Aztechi dipingevano i volti in modo elementare usando la prospettiva frontale o quella di profilo. La figura presente sulla tilma è, invece, rappresentata con la prospettiva di un volto leggermente piegato in avanti e visto di tre quarti. La realizzazione dell'immagine (se fosse stata realizzata da mano umana) richiede capacità superiori a quelle esistenti all'epoca in Messico; parimenti, nessun artista occidentale era attivo nella regione in quegli anni
I caratteri somatici della donna raffigurata sono quelli tipici di una persona di sangue misto, meticcia. L'immagine risale a pochi anni dopo la conquista del Messico, quando il tipo meticcio era assolutamente minoritario. La Madonna di Guadalupe prefigura un tipo di popolazione che diverrà maggioritario solo dopo alcune generazioni.
La disposizione delle stelle sul manto azzurro che copre la Vergine non sembra casuale ma rispecchierebbe l'area del cielo che era possibile vedere da Città del Messico durante il solstizio d'inverno[13]. Se ne accorsero per primi gli astronomi messicani dell'epoca.
Particolarità singolari presenti e riscontrate sugli occhi dell'immagine sono assolutamente inspiegabili.
Nel 1791 si rovesciò accidentalmente acido muriatico sul lato superiore destro della tela. In un lasso di 30 giorni, senza nessun trattamento, si sarebbe ricostituito miracolosamente il tessuto danneggiato.
Nel 1936 il chimico Richard Kuhn esaminò due fibre di colore diverso prelevate dal mantello: analizzate, non mostrarono la presenza di alcun pigmento.
Nel 1979 Philip Serna Callahan scattò una serie di fotografie all'infrarosso. L'esame di queste foto rivelò che, mentre alcune parti dell'immagine erano dipinte (potrebbero essere state aggiunte in un secondo momento), la figura di Maria era impressa direttamente sulle fibre del tessuto; solo le dita delle mani apparivano ritoccate per ridurne la lunghezza.
Nel 1951 il fotografo José Carlos Salinas Chávez dichiarò che in entrambe le pupille di Maria, fortemente ingrandite, si vedeva riflessa la testa di Juan Diego. Nel 1977 l'ingegnere peruviano José Aste Tonsmann analizzò al computer le fotografie ingrandite 2500 volte e affermò che si vedono ben cinque figure: Juan Diego nell'atto di aprire il proprio mantello, il vescovo Juan de Zumárraga, due altri uomini (uno dei quali sarebbe quello originariamente identificato come Juan Diego) e una donna. Al centro delle pupille si vedrebbe inoltre un'altra scena, più piccola, anche questa con diversi personaggi. Nella puntata di Voyager del 12 ottobre 2009, viene detto che i personaggi fino a quel momento trovati sono 13.
La tilma mantiene sempre una temperatura costante di 36,6 °C, corrispondente alla temperatura media del corpo umano.

Quanto sopra non è un dogma di fede ma rimane il fatto che, dopo anni di predicazione, un semplice mantello dipinto non avrebbe potuto convertire l'intero Messico.
« Ultima modifica: Agosto 08, 2024, 01:21:09 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Non ci sono solo froci
« Risposta #32 il: Giugno 06, 2024, 14:09:33 pm »
- Certo che conosco la Storia della P2: c'era dento anche Maurizio Costanzo, ricordi? Che non era precisamente un essere insignificante. Forse dal punto di vista fisico. Ma non dal punto di vista del potere mediatico che aveva!
- I Catari furono attaccati non tanto per il loro credo, ma perchè la Chiesa non tollerava "concorrenti". Anche i movimenti "ereticali" come i Poveri di Lione e i Patari che non consideravano la procreazione un peccato e non praticavano il suicidio furono attaccati e distrutti. Anche i Valdesi furono periodicamente massacrati da francesi e piemontesi. Tuttavia riuscirono a sopravvivere.
- La Chiesa non predicava lo sterminio ma lo praticava quando riteneva opportuno praticarlo: ovviamente incaricava il laici e il potere secolare del "lavoro sporco". E quando era il potere politico a praticare stermini, se la Chiesa vi trovava un tornaconto, li avvallava.
- Se gli aztechi fossero rimasti indipendenti, non avrebbero scambiato Huitzilopochtli, il loro dio colibrì e Tlaloc il loro dio della pioggia per la Madonna di Guadalupe. Anzi, avrebbero volentieri sacrificato i missionari cattolici ai loro dei, aprendo il loro torace con coltelli di selce e poi offrendo i loro cuori alle loro divinità. Sconfitti dagli spagnoli e costretti a rinunciare ai loro dei, accettarono giocoforza la religione dei loro vincitori prendendosi la Madonna di Guadalupe, del resto agghindata secondo la moda azteca. E' un pò quello che è successo oggi, in ambito laico, ai poveri comunisti in Occidente, molti dei quali sono divenuti entusiasti cantori e sostenitori della sistema politico USA, della democrazia a stelle e a strisce e della società americana. Ogni riferimento al nostro Federico Rampini è puramente VOLUTO.

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Re:Non ci sono solo froci
« Risposta #33 il: Giugno 06, 2024, 23:47:33 pm »
- Certo che conosco la Storia della P2: c'era dento anche Maurizio Costanzo, ricordi? Che non era precisamente un essere insignificante. Forse dal punto di vista fisico. Ma non dal punto di vista del potere mediatico che aveva!
E CHI ha dato il potere mediatico a un tizio con la faccia da salumiere?
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Anche i Valdesi furono periodicamente massacrati da francesi e piemontesi.
Dici bene, nessun papa ordinò mai nessun massacro. E non venirmi a dire che ne era contento. Non dimentichiamo neppure che i protestanti non erano una presenza pacifica, vedevano la Chiesa e i cattolici come il fumo negli occhi, in Francia erano potentissimi e arroganti e angariavano i cattolici di ceto modesto, senza contare il progetto di lungo corso di cancellare ogni traccia di cattolicesimo nei Paesi che occupavano. Insomma erano INVASORI e anche se non l'uccisione di civili, una guerra era giustificata.
Se però leggiamo un po' di storia vediamo che simili eccessi erano molto più frequenti tra i protestanti e i massoni che tra i cattolici. Ma perché dico erano, SONO. I Valdesi uccisi furono 1700 (non bambini però, secondo fonti valdesi), sempre troppi anche se ricordiamolo, era una guerra ma non c'è da far paragoni con i 165mila vandeani, coi 250mila Cristeros messicani metodicamente trucidati, o coi cristiani d'Oriente che erano 80 MILIONI e stanno scomparendo dalla regione. Ho conosciuto dei rifugiati iracheni: famiglie, neonati. Non dimenticherò MAI quelle facce
« Ultima modifica: Agosto 08, 2024, 01:30:16 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Non ci sono solo froci
« Risposta #34 il: Giugno 07, 2024, 00:26:01 am »
- Forse qualche alto prelato romano a sua volta massone con la stessa faccia da salumiere
- per contestare una visione (che non è la mia) che vede nei protestanti degli angioletti (e non lo erano affatto), tu ne opponi una uguale e contraria secondo la quale gli angioletti erano i cattolici i quali, SOLO SE PROVOCATI e OPPRESSI reagivano rendendo pan per focaccia. E il povero Papa, apostolico successore di Pietro non ne sapeva nulla e quindi non poteva autorizzare nulla. Francamente, permettimi grasse risate!   :lol: :lol: :lol:

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Re:Non ci sono solo froci
« Risposta #35 il: Giugno 07, 2024, 00:30:24 am »
Don Giacomo Ruggeri era stato arrestato il 12 luglio 2012 dalla polizia mentre molestava una ragazzina di 12 anni su una spiaggia di Torrette di Fano. A denunciare gli abusi un bagnino, la polizia aveva ripreso i suoi comportamenti ed era scattata la misura cautelare. Il sacerdote, già portavoce del precedente vescovo di Fano e direttore dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali, era stato condannato a 2 anni e sei mesi, scontati in appello a un anno, undici mesi e dieci giorni. Ora il prete, come racconta il Quotidiano Nazionale, tornerà nella sua diocesi a lavorare. Una scelta incomprensibile per la famiglia della vittima. “È una cosa che ci preoccupa e ci fa soffrire. Per questo, ho deciso di dire pubblicamente che così ci fanno ripiombare nel dramma che da 12 anni a questa parte cerchiamo, con fatica, di allontanare. La trovo una enorme ingiustizia. Con tutte le diocesi che ci sono in Italia è necessario farlo venire nella nostra? Se vuol continuare a fare il sacerdote non è meglio, per tutti, che lo faccia da un’altra parte?”.

La vittima frequentava con famiglia la sua parrocchia e la incontrava al lido delle Torrette dove gli investigatori avevano piazzato le telecamere che avevano ripreso gli abusi. Dopo essere stato a Perugia e Pordenone è tornata a “casa” dove il vescovo Andrea Andreozzi lo destinerà a un ruolo. Ad informare la famiglia della scelta di reintegrare Don Ruggeri, è stato proprio il prelato, decisione presa in base al principio cristiano del perdono.

“Lì per lì siamo rimasti allibiti, poi gli abbiamo detto cosa provavamo e che non potevamo accettarlo – ha raccontato il padre della vittima – .Ma abbiamo capito che difficilmente cambieranno idea. Così ho preso la decisione di dire a tutti che questa cosa per noi è devastante e spero di cuore che la gente comprenda il nostro stato d’animo e condivida ciò che pensiamo. Vivere con l’ansia perenne di poterlo incontrare o che, peggio ancora, possa incontrarlo mia figlia, equivale a una condanna, che certo non meritiamo”. La giovane vittima ora è una donna che ha apparentemente superato, dopo un lungo percorso anche con gli psicoterapeuti, il trauma e ha una vita piena d’amore. “Con la gioia della maternità e l’amore della sua famiglia sembra aver riacquistato fiducia e una certa serenità e io non posso accettare che la nuova situazione che si sta prospettando rischi di mandare tutto in frantumi”.
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Preti Pedofili
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Questa è notizia di oggi: è tornato a fare il prete nella sua diocesi dopo la condanna. Complimentoni alla struttura ecclesiastica!

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Re:Non ci sono solo froci
« Risposta #36 il: Giugno 07, 2024, 00:32:05 am »
Non ci sono solo froci: c'è anche Don Giacomo Ruggeri!

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Re:Non ci sono solo froci
« Risposta #37 il: Giugno 07, 2024, 01:34:59 am »
- Forse qualche alto prelato romano a sua volta massone con la stessa faccia da salumiere
Perché te la prendi se ti toccano Maurizio costanzo della P2?
Citazione
- per contestare una visione (che non è la mia) che vede nei protestanti degli angioletti (e non lo erano affatto)
Meno male qualche risultato l'abbiamo raggiunto. I cattolici non sono degli angioletti ma hanno più senso del limite: Mattei e Moro, Kennedy e Herrausen, lo stesso Lima. Non si trattava di stinchi di santo, lo sappiamo: ma indoviniamo che un politico cattolico, anche se mascalzone, lo sarà in modo diverso da un politico “bianco, anglosassone, protestante”. Sarà diversa la sua visione del mondo, dello sviluppo dell’economia, della solidarietà che deve accompagnare il processo di sviluppo, e della partecipazione (democratica, si sarebbe tentati di dire) a questo sviluppo. Mattei fu ucciso proprio per questo: perché faceva partecipare i Paesi petroliferi ai benefici del commercio del petrolio, al contrario delle Sette Sorelle che si limitavano allo sfruttamento.
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Non ci sono solo froci
« Risposta #38 il: Giugno 07, 2024, 01:45:57 am »
Nonsolopreti, anche faccedivelluto (pedofilia tra i valdesi parte 2)

New entry nella tonnara: col post sulla pedofilia valdese ho pescato il sedicente intellettuale rosso Sergio Velluto, un finto-libertario ammanicato e permaloso, perfetto erede dei barbetti sussiegosi e ipocriti che condussero l’indagine sulla pedofilia nel Convitto Maschile Valdese di Torre Pellice, negli anni ’60 (vedi post del 23/3/10). Così lo presenta Oyoyoy, il “Festival Internazionale di cultura ebraica” fondato nel 2006 fra Torino e Casale Monferrato, nella sua edizione del 2008 (in neretto i miei commenti): «Sergio Velluto, nato a Taranto nel 1958 da una famiglia convertita al Valdismo nel secolo scorso (cazzo, un cattolico rinnegato! Neanche valdese originale! Quando si dice avere il tradimento nel sangue…) ha frequentato sin da piccolo, seppure controvoglia (controvoglia? Ci credo! Se a cavallo del ’68 un bimbo bazzicava dalle parti del Convitto correva dei bei rischi…) le attività della chiesa. Negli anni ’80, con altri giovani valdesi, ha partecipato all’improbabile idea di creare una comune (eccallà, ‘a comune! L’idea fissa dei rossi intrippati e spinelloni degli anni ’70 e ’80! Quasi un must della sinistra extraparlamentare di allora) in Sicilia. È l’ideatore e curatore del sito web di satira teologica il Peccato (www.peccato.org, un sito-rivista che con la scusa della ‘satira teologica’ insulta i preti e in generale i cattolici in modo becero e unidirezionale, senza mai toccare mussulmani o ebrei…) e coautore e interprete dello spettacolo teatrale “Non c’è più religione, viaggio comico sulle strade della fede”. Ha inoltre ricoperto ruoli quali animatore giovanile, membro di Concistoro, sovrintendente di Circuito, più volte deputato al Sinodo, nella Chiesa valdese (è ben incistato nelle gerarchie della chiesa barbetta, il nostro ‘laico’…). Ha collaborato per circa dieci anni alla rubrica televisiva Protestantesimo (ecco il risultato…). Da quattro anni cura la creatività delle campagne otto per mille della Chiesa valdese (non ne dubitavo…). Attualmente vive tra Torino e Angrogna nel tentativo di occuparsi di Information and Communication Technologies e di Turismo ecocompatibile (anche ecotalebano! Le ha proprio tutte!) sulle montagne dei valdesi». Lui, invece, si presenta come un catalogo. Ecco la biografia che ha dettato per il dépliant del festival internazionale della satira: «Sergio Velluto ha collaborato per 10 anni alla rubrica di Rai 2 ‘Protestantesimo’. Negli anni ’80 è l’ideatore, assieme ad un futuro Ministro della Repubblica e a un futuro pastore valdese (guai a far nomi, tra i rossi: Gelli era obbligato a fornire le liste della P2, ma loro possono giocare a nascondino finché vogliono…) della rivista di satira teologica «Il Peccato». Nel 2003 scrive il libro “Valdesi, guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù”. Il volume è stato affiancato dal recentissimo “Valdesi d’Italia” l’unico testo umoristico pubblicato in otto secoli di storia dei Valdesi (affermazione che non stupisce chi conosce i valdesi, ma stupisce chi conosce il significato di “umoristico”). Nel 2006, in occasione degli eventi legati alla pubblicazione di “vignette sataniche”, è ospite della trasmissione radiofonica Fahrenheit. Nel 2007 è autore con Luisella Tamietto e Cristiana Voglino del testo teatrale “Non c’è più religione – donne sull’orlo di una crisi mistica ” una performance in cui si percorre un viaggio umoristico attraverso le vie della fede».

prete-carezza

Come avete potuto constatare dal suo curriculum, la collocazione politica ‘corretta’ di Velluto non ha mancato di dare i suoi frutti. Il giro è quello giusto, quello che ruota intorno al Pci-Pds-Ds-Pd, quello dei De Benedetti e dei Gad Lerner, della Rai e dei fondi pubblici per lo spettacolo… Non a caso il nostro si occupa con ‘mano di Velluto’ dell’otto per mille ai valdesi… Ma leggete come presenta sul web la sua “rivista”. Mi limiterò, qui, a evidenziare in corsivo neretto le affermazioni che stridono più ipocritamente con la sua odierna richiesta di cancellare la “sua” foto dal mio blog.  «La testata “Il Peccato” – scrive Velluto – è una rivista di satira teologica on-line che satireggia soprattutto la tendenza a mercanteggiare la religione, a fare della spiritualità un commercio facile, e appunto ridicolo. Nella satira religiosa della rivista c’è una elegante, raffinata riflessione sugli aspetti beceri del consumismo…». Capito? E nel presentare il suo parto teatrale (finanziato dalla Regione Piemonte) scrive: «In un’epoca in cui sembra crescere l’intolleranza religiosa, la conoscenza della fede e della cultura dell’altro è il primo passo per la creazione di una società multireligiosa e multiculturale. Per poter conoscere senza pregiudizi e preconcetti è necessario essere consapevoli di non essere in possesso della verità assoluta: essere disposti a mettere in discussione, senza per questo abdicarle, le proprie tradizioni, i propri credi, la propria cultura. E le chiese protestanti, esenti dal principio della scomunica, sono davvero aperte all’ironia e all’autocritica?»
prete

Bon, ragazzi. Fin qui il bollettino di pesca, dalla tonnara. Sia chiaro che Velluto si è limitato a chiedermi di togliere la “sua” foto dal blog. Se è davvero sua – e dovrà dimostramelo – è un suo diritto, anche se non essendo lui un fotografo di professione cadrebbe in uno di quegli aspetti beceri del consumismo che dice di sfottere nella sua webzine. Ma il fatto è un altro: è che la foto che dovrei togliere non ritrae volti, dettagli privati o avvenimenti: solo case.  Velluto l’ha rivendicata soltanto per farmi dispetto, ed è lì che ha compiuto il suo errore fatale. Con questo impercettibile morso all’esca il pescione mi ha fatto capire che c’è. E dietro lui c’è il branco. Hanno tutti letto il post, irritandosi per le mie critiche al macrocosmo rosso, al microcosmo valdese e al loro velenoso impasto. Altro che “autocritica” altro che “satira” altro che “ironia”!! Forse il “Calvinus” che cerca di deridere il post del 23/3 è Velluto stesso, e se non è lui è uno del suo branco, un suo compagnuccio di merende. Non la tolgo apposta, la foto. So che il pescione gira intorno all’esca, e non mi scappa. Basta che morda fino in fondo. Da una parte ha la Chiesa Valdese che lo cazzia: “ma ‘t ses fòl, Velluto? Proprio adesso che eravamo riusciti a mettere all’angolo Ratzinger con la pedofilia, salti fuori? Proprio tu che nel tuo sito te la prendi coi preti culattoni, dài corda ad uno che riesuma una storia di pederastia che riguarda noi? Proprio tu che sei membro della Chiesa Valdese fai sì che si riparli di una vicenda ancor oggi imbarazzante, ma che era addirittura ustionante quando i tuoi predecessori negli anni ’60 la insabbiarono? Ma at manca ‘n giòbia?”. I vecchi barbetti lo trattengono, ma lui, pesce-Velluto, sente ancora nel sangue la libidine giovanile del rosso che spranga i neri, del compagno che non può farla passare liscia a ‘un fascista come Collino’. Velluto ha 52 anni, e quando il climaterio avanza è difficile resistere agli amarcord che fanno sangue… Come se non bastasse, a far bollire quel po’ che resta di ormoni nelle sue balle c’è il Velluto “valdese di fresca nomina”, ansioso di mostrarsi zelante (i neoconvertiti sono sempre i più fanatici, in tutte le sette), c’è il Velluto ‘membro del concistoro e deputato al Sinodo’, il nipotino di Arnaud voglioso di fargliela pagare a quel Collino che mette sullo stesso piano (come osa?) l’ipocrisia delle due chiese di fronte alla pedofilia. Se avete visitato il suo letamaio (pardon, la sua rivista on line di ‘satira teologica’) avrete visto cosa fa il compagno dietro la scusa della satira: porta avanti una stupida guerra di religione anticattolica basata sulla denigrazione (goffa, aggressiva e volgare) del “nemico”. E’ il tipico stile di lotta dei rossi, quello di demonizzare l’avversario e cercare di demolirne l’immagine. Glie l’abbiamo visto fare in Italia con Degasperi, Scelba, Moro, Craxi, Andreotti, Kossiga… Oggi glie lo vediamo fare con Berlusconi, mentre gli ‘specialisti religiosi’ alla Velluto si occupano di Ratzi e della Cei. Distruggere il nemico è il sogno segreto anche dei barbetti, che lo individuano da sempre nel Vaticano. Al Papa e ai Savoia i valdesi non hanno mai perdonato le persecuzioni, anche se sono passati più di due secoli dalla loro fine. Chi avrà la meglio fra questi Velluti? Riuscirò a trascinare il nostro guitto in tribunale, in modo da far rimbombare ben bene la storia di pederastia valdese che lui e la sua Chiesa vorrebbero nascondere? Il seguito alle prossime puntate.

https://manliocollino.wordpress.com/2010/04/14/faccia-di-velluto/
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Non ci sono solo froci
« Risposta #39 il: Giugno 07, 2024, 13:00:55 pm »
Maurizio Costanzo, untuoso con i potenti, sarcastico con i deboli, mi ha sempre suscitato antipatia. Ergo, prenditela pure con lui.
Il mascalzone, cattolico, caro Vicus, sa fare solo il mascalzone e basta. E non sa fare nemmeno il cattolico, ammesso che fare il cattolico abbia un senso. La sua visione del mondo inclusiva e solidale lo è solo dichiarata per fare colpo. Nei fatti è solidale al massimo con i sodali, i familiari, con gli amici, gli amici degli amici o con chi lì per lì gli è simpatico. Il che è più umano e preferibile, lo riconosco alla posizione anglo sassone protestante che non ha nemmeno il concetto della solidarietà. Secondo questa concezione, ognuno dve aiutarsi da sè, se vuole essere aiutato dagli altri. Anche perchè se ti aiuti da te stesso e le cose ti vanno bene, allora questo significa che Dio ti ama e quindi ti posso amare anch'io. Se invece non ce la fai, allora Dio non ti ama, visto che non ti aiuta e quindi, se Dio non ti ama perchè devo amarti io?
Quanto a Moro, dovendo arrivare a competere con soggetti più potenti e che erano arrivati prima, era per lui giocoforza offrire ai paesi produttori di petrolio condizioni più favorevoli per poter stipulare contratti. La concezione "solidaristica" cattolica c'entrava poco o punto.

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Re:Non ci sono solo froci
« Risposta #40 il: Giugno 07, 2024, 13:25:47 pm »
Quanto alla pedofilia nei Valdesi fai benissimo a denunciarla. La pedofilia va stigmatizzata ovunque e da chiunque praticata. Ma ammetterai che tra il clero cattolico il fenomeno della pedofilia è ben più vasto che tra i valdesi. Se non altro per motivi numerici e statistici.

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Re:Non ci sono solo froci
« Risposta #41 il: Giugno 07, 2024, 14:16:14 pm »
Nei fatti è solidale al massimo con i sodali, i familiari, con gli amici, gli amici degli amici o con chi lì per lì gli è simpatico.
Stai praticamente descrivendo i mafiosi che sono scomunicati ipso facto. Io parlo di cattolici praticanti, e per praticanti non intendo solo quelli che vanno in chiesa. I mediorientali per esempio, che sono cristiani veri e stanno subendo una mattanza nell'indifferenza generale. Perché quando il genocidio colpisce i cattolici, i media tacciono.
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Secondo questa concezione, ognuno dve aiutarsi da sè, se vuole essere aiutato dagli altri. Anche perchè se ti aiuti da te stesso e le cose ti vanno bene, allora questo significa che Dio ti ama e quindi ti posso amare anch'io. Se invece non ce la fai, allora Dio non ti ama, visto che non ti aiuta e quindi, se Dio non ti ama perchè devo amarti io?
Tradotto (non sono idee mie) se hai i soldi vali come essere umano altrimenti meriti di schiattare in uno scolo cittadino abbandonato da tutti. Senza contare (cit. Ezra Pound che non era cattolico) che l'unico vero peccato conosciuto dai protestanti è quello del sesso (infatti il loro battesimo invalido insiste sul lavaggio dei corpi).
Ma sentiamolo direttamente da un convertito:

Lascia che ti dica che la religione non è una bella cosa comoda che possa essere esplorata da persone colte come i Pidgeon. È piuttosto qualcosa che, se potesse essere presentata in un'immagine, ti farebbe drizzare i capelli. Da ciò deriva il destino di quei poveri diavoli privi di istruzione e di disciplina che inciampano sui suoi « orrori » (non possono somministrare i sacramenti né a sé né ai loro seguaci) mentre le sue risorse rimangono per loro inaccessibili. Tali furono Bunyan e innumerevoli altri. Non c'è da meravigliarsi se uomini così incapaci di vedere Dio e di vivere razionalizzano immediatamente le proprie credenze come è avvenuto nelle sette protestanti. Gli uomini devono sentirsi a proprio agio in Sion se devono farvi una visita che non sia soltanto fuggevole. I protestanti del XVII secolo hanno abbandonato il mondo e la carne al Diavolo e hanno fatto i bagagli per Sion. Qui hanno trovato un clima impossibile e sono ritornati sulla terra soltanto per scoprire che il Diavolo aveva mietuto il grano. Questa è l'origine del rapace principio del laissez-faire in campo commerciale.
L'industrializzazione instaura uno stato di schiavitù più corruttore di qualunque altro precedentemente conosciuto nel mondo perché il padrone non è un uomo ma un sistema, e la sferza è una macchina invisibile. Con questa è impossibile stabilire un rapporto che non sia inumano, e in un tale sovvertimento dell'umanità tutti gli istinti divengono pervertiti alla loro origine

In questo testo c'è tutta la superbia protestante, il sentirsi "eletti" e bollare i poveri (da loro creati) come reprobi. Max Weber l'hai letto, non c'è bisogno di aggiungere altro.

Citazione
Quanto a Moro, dovendo arrivare a competere con soggetti più potenti e che erano arrivati prima, era per lui giocoforza offrire ai paesi produttori di petrolio condizioni più favorevoli per poter stipulare contratti. La concezione "solidaristica" cattolica c'entrava poco o punto.
Prima di tutto era Mattei, e la tua è un'opinione insostenibile per mille motivi. Il sostegno ai Paesi produtttori fu estremamente generoso e non si limitava alle condizioni economiche
« Ultima modifica: Agosto 08, 2024, 01:38:50 am da Vicus »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

Offline Vicus

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Re:Non ci sono solo froci
« Risposta #42 il: Giugno 07, 2024, 15:18:41 pm »
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.

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Re:Non ci sono solo froci
« Risposta #43 il: Giugno 07, 2024, 15:43:41 pm »
Il mio era un lapsus, ma solo fino ad un certo punto: Moro e Mattei la pensavano allo stesso modo per quanto riguarda i rapporti con i paesi arabi. Per trovare e mantenere spazio economico in quei paesi, bisognava essere più generosi delle multinazionali americane. Le quali poi la fecero pagare cara sia a Mattei che a Moro (l'attentato in via Fani, con tutta la professionalità dimostrata, era roba da CIA, non da quei quattro scappati di casa di Moretti e kompagni). 

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Re:Non ci sono solo froci
« Risposta #44 il: Giugno 07, 2024, 16:00:33 pm »
Non era solo una questione di concorrenza
Noi ci ritroveremo a difendere, non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto.