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Nonsolopreti (pedofilia fra i Valdesi)

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Massimo:
Non cito i Valdesi per il semplice motivo che sono quattro gatti in Italia, rispetto ai cattolici. Ma non scuso il fenomeno della pedofilia tra di loro: va denunciata e severamente repressa e punita. Ma se vuoi occuparti tu del fenomeno della pedofilia tra i Valdesi, padronissimo. E fai pure benissimo, peraltro.

Vicus:
Sono lieto di sentirlo. Proprio perché sono 4 gatti lo scandalo del convitto è proporzionalmente più grave. Ma c'è molto altro, politica e t3rrorism0 inclusi:

Il blog riapre grazie a Facebook (pedofilia valdese 4)

Rieccoci qui, dunque. Devo una spiegazione ai frequentatori del mio blog che lo hanno trovato ‘suspended’ per tre giorni. E’ successo che Sergio Velluto me lo ha fatto chiudere con la scusa della foto non autorizzata. Io allora ho denunciato il caso su Facebook, e ne è nata una sollevazione generale. Hanno subito aperto il gruppo “Ridateci il blog di Manlio Collino”, che ha raccolto oltre 100 adesioni in poche ore. Poi ho pubblicato sulla mia Home Page il primo dei tre post sulla pedofilia valdese (quello del 22/3), che è immediatamente rimbalzato ai quattro angoli del globo. Lo hanno ripreso e pubblicato sulla loro HP decine di persone, anche sconosciute. Non vi dico le valanghe di commenti e il loro tono… Dopodiché la Tavola deve aver convocato Velluto e deve avergli tirato le orecchie: “Che cazzo fai, cretino? Fai subito riaprire quel blog, che qui ci stiamo facendo una figura di m…” e lui ha dovuto abbozzare, così il blog è stato sbloccato. A questo punto, dopo tante polemiche, volevo quasi riposarmi e cambiare argomento, ma rileggendo i commenti mi è ripreso il pizzicorino politico ai polpastrelli.

Perché è vero che, come avete potuto leggere qui, un ‘nuovo entrato’ (che si firma Davide) scrive: «Condivido quanto scrive Manlio. La Chiesa Evangelica Valdese – Unione delle Chiese metodiste e valdesi, così come l’Ucebi – Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia – sono ormai la quinta colonna dei rossi. Approvano aborto, eutanasia, benedizione di coppie omosessuali … i Battisti, tra l’altro, pur predicando la completa separazione tra Stato e Chiesa, predicano bene e razzolano male, visto che sono in prima fila contro Berlusconi (si legga la sezione news sul sito dell’Ucebi).
E premetto che non ho preconcetti, visto che appartengo alla Chiesa Evangelica Luterana in Italia». Ma è anche vero che una vecchia conoscenza del Blog, Carlo Benatti, scrive su Fb: «Nemmeno Ghedini o Bondi avrebbero potuto concepire l’ipotesi di un complotto internazionale di ex-bambini sordomuti per penalizzare Berlusconi nella miseria delle elezioni regionali della nostra povera italietta. Se fosse una battuta, sarebbe da vendere a Gino e Michele, ma visto che sembrerebbe esprimere un convincimento, atterrisce per la sua dissolutezza…» Forse voleva dire ‘dissennatezza’, ma tant’è, prendiamoci anche del dissoluto.

La fotografa 34enne Simona di Giorgio (che sta su Fb col nick name di “Il cane Ziva”) scrive da Dublino: «L’introduzione politica di Collino a proposito di fatti del passato tirati fuori apposta sotto elezioni per sfavorire Berlusconi è patetica…». Le fa eco Marco Pisano: «Se finora si è vista una strumentalizzazione da parte della stampa (ma il termine stampa rossa è assai qualunquista) in senso unidirezionale (fa sempre notizia sparlare della Chiesa Cattolica) speravo di trovare in questa nota di Collino qualcosa che si elevasse un po’ dalla solita tirata politicheggiante, invece l’autore dimostra una certa ingenuità e un certo qualunquismo nel rapportare una tematica così brutta come la pedofilìa ad una ben determinata fazione politica, così come era stato fatto finora nei confronti della Chiesa Cattolica. E’ una pratica purtroppo molto comune e svilente quella di strumentalizzare temi così delicati a scopi politici». Notate la contraddizione? Io sarei “ingenuo e qualunquista” nel fare i miei (peraltro estremamente collaterali e non inchiodati al nesso causa-effetto) riferimenti alla Torre Pellice rossa degli anni ’70 che proteggeva il pedofilo Girardet, o prima ancora nel collegare, introducendo il post, la campagna anti-preti pedofili ad una manovra per mettere il Vaticano sotto scacco. Teoria, questa, lanciata da Ferrara, non da me. Ma non fa niente, perché anche Ferrara è un rinnegato, per questi signori. Un venduto, come Feltri. Uno schiavo, come Belpietro… Un traditore come Pansa… E via insultando. Ma scusate la divagazione. Dicevo più in alto: notato la contraddizione di Marco Pisano? Io nel fare quegli accostamenti sono ingenuo e qualunquista, ma gli stessi accostamenti – scrive Pisano –  “sono stati fatti finora nei confronti della Chiesa Cattolica”. Delle due l’una, allora. O tutti i media (tra i quali c’è nientemeno che il NYT…) che han fatto quegli accostamenti sono tutti ingenui e qualunquisti come me, o è permesso mettere sotto scacco la Chiesa Cattolica, ma non quella rossa.

D’altra parte si sa come son fatti, i rossi. Loro possono dire e fare tutto. Gli altri no. E questi qua dei commenti sono peggio ancora dei rossi dichiarati, che almeno hanno una certa dignità politica, questi sono i rossi della razza peggiore, quelli che negano di esserlo. I ‘criptorossi’ alla Sergio Velluto. Riferendosi al modo in cui l’ho trattato, un lettore mi ha scritto che ho ‘sparato col cannone su un moscerino’. E in effetti le mie amicizie torresi lo confermano tale,  per la scarsa considerazione di cui gode nell’ambiente culturale locale e nazionale. Però il “moscerino” ha una posizione di rilievo nella gerarchia valdese, e ne approfitta per pungere. E per cercare di rimontare nella considerazione dei suoi correligionari punge con zelo partigiano attraverso libri, trasmissioni Rai, e soprattutto con la sua oscena webzine di “satira religiosa” on-line. Andatela a vedere. Leggete come attacca strumentalmente, continuamente e irresponsabilmente la Chiesa Cattolica, nuocendo ai buoni rapporti esistenti fra la comunità valdese e lo Stato italiano, legato al Vaticano dai Patti Lateranensi. Quanto al colore politico dei valdesi odierni, non saprei dire. La reazione di Velluto e la lettera di Davide sembrano confermare che tenda al rosso. Comunque a Torre Pellice era di dominio pubblico negli anni ’70 e ’80 (e lo è ancora oggi fra coloro che hanno vissuto da adulti quel periodo) il fatto che il Convitto degli ultimi tempi ante-chiusura (quelli, per intenderci, in cui era diventato un covo della sinistra extraparlamentare) fosse frequentato e usato come base logistica anche dalle BR e da altre formazioni di lotta armata. Magari sarà un’esagerazione, questa (si sa come vengono gonfiate, negli anni, le cose: basta pensare a certe ‘eroiche battaglie partigiane’…), tuttavia conferma quello che ho riferito: nel  Convitto ‘ultimi tempi’ funzionava bene il trucco studiato da Girardet per poter fare le sue porcherie pedofile senza che nessuno osasse metterci il becco. Ciò non significa che i compagni che bazzicavano quel covo dovessero essere per forza dei pedofili, né che Girardet dovesse a sua volta essere per forza un rosso esagitato.  Avevano semplicemente un interesse strategico nel “coprirsi” a vicenda. Ma se io lo scrivo, “strumentalizzo”. Sfrutto “ingenuamente e qualunquisticamente”  la pedofilia per dare addosso ai rossi. E voi, cari compagni, cosa avete fatto (e state ancora facendo) col Papa?

https://manliocollino.wordpress.com/2010/04/27/il-blog-riapre-grazie-a-facebook-pedofilia-valdese-4/

Massimo:
Che dire? Tutto il mondo è paese. Ma il marcio che c'è in giro non legittima il marcio che esiste nella Chiesa!  :hmm: :ohmy: :cry:

Vicus:
Ma io non ho legittimato nulla! L'importante è dare un quadro completo, non solo i cattolici:

Arriva un paladino (pedofilia fra i valdesi 5)

Poiché raramente i lettori vanno a rileggere i commenti dei post vecchi, riporto in “prima pagina” quanto scrive tale Fiorenzo Montaldo  in commento al mio post (il primo della saga) sulla pedofilia fra i valdesi. Non posso pubblicare la sua foto (l’avrei scaricata dalla sua bacheca) perché dopo aver messo il commento si è subito tolto da Facebook. Ha anche cancellato il commento, e la replica alla mia replica. Qui nel blog non può farlo, altrimenti si sarebbe cancellato anche da qui. Probabilmente la Tavola Valdese ha convinto lui (come aveva convinto Velluto) a lasciar perdere. Però una foto volevo metterla, e ho pensato a qualcosa che lo rappresenti, cioè che dia l’idea di uno che morde senza aver veleno nei denti, e poi scappa a nascondersi.

“Io ero al Convitto Valdese dal 1961 al 1963 .Ora premetto che sono ateo, non comunista, e non voglio difendere i valdesi ma non ho mai verificato ciò che dichiari e considera che sono in contatto co alcuni ex convittori. Mi ricordo però che in quel periodo erano stati allontanati dall’Istituto due convittori uno si chiamava ,mi sembra,Montanari e l’altro Manlio (non ricordo il cognome), perchè la notte salivano a molestare e minacciare gli elementaristi. Ora dico un bel caso di omonimia a meno che il periodo della tua permanenza non corrisponda… distinti saluti”

Questa la mia risposta.

Caro Fiorenzo, visto che ti sei iscritto a Fb per poter mettere anche lì questo commento, approfondiamo pure. Fra quel che hai scritto su Fb e quello che hai scritto qui ci sono alcune piccole, ma significative differenze. Su Facebook scrivi “non sono mai stato molestato da Girardet (…) e non ho notato le cose che dici”. Qui scrivi solo “non ho mai verificato ciò che dichiari”. Sono due affermazioni diverse. Qui scrivi “sono stato al convitto dal ’61 al ’63 (…) e l’unico fatto avvenuto in quel periodo fu la cacciata di due convittori che molestavano e minacciavano gli “elementaristi”, quei piccini che dormivano al terzo piano”. Io me ne andai dal Convitto, promosso in prima liceo classico, nel giugno del 1961. Nell’autunno 1961, quando tu entravi in Convitto nel novero dei “bruttini risparmiati dal mostro”, Girardet mi negò la reiscrizione, quindi non ci siamo mai incontrati né visti.  Però non hai una gran memoria, se parli di “piccini al terzo piano”. Era il secondo piano, quello dei gagni. E sopra non c’erano altri piani, c’era solo la torregtta dell’orologio. Comunque al secondo piano, a babordo (ricordi quella terminologia?) c’era la nursery, e a tribordo c’erano le camere dei “grandi” che, pagando un supplemento, evitavano la promiscuità della camerata al piano di sotto. C’ero alloggiato anch’io, nelle camere dei “grandi”. Ne dividevo una con mio fratello. Dunque, se avessi voluto “molestare” i piccini non avrei avuto bisogno di salire. Ma non mi passava neanche per la testa, di molestarli. Al massimo li prendevo a ceffoni quando si facevano troppo petulanti. Devi stare MOLTO attento ai verbi che usi, Fiorenzo! Molestare è una cosa, minacciare un’altra. Prendere a calci in culo i petulanti gagni che, forti della protezione del Direttore e della Signorina Ermini (sua complice e loro sorvegliante), ci rompevano le balle mentre giocavamo a ping pong o a calcio balilla, era prassi quotidiana, come del resto in tutti i cortili, gli oratori e le piazze della penisola. L’infanzia era un duro apprendistato, allora. Ma le molestie sono un’altra cosa. Tu oltretutto le lasci intendere in senso subdolo, attualizzato, cioè alludi a qualcosa di torbido, qualcosa di più di un ceffone o di un calcio in culo. Basta questo a qualificarti come serpe. Ma c’è anche quel tuo accenno oscuro: “considera che sono in contatto con alcuni ex convittori”. Anche io, pensa un po’! Intanto lo sono con mio fratello, che non venne riaccettato come me nel settembre del ’61. Poi vedo spesso un convittore che per aver parlato a Torre delle ‘prodezze’ del direttore venne allontanato a metà anno scolastico ’60-’61 (con un bel danno sotto il profilo della continuità di studio, alla faccia della pedagogia d’avanguardia predicata da Girardet). Infine corrispondo, dopo la pubblicazione del post, con altri convittori che mi hanno contattato dopo averlo letto, per confermare quanto in esso dico. Peccato che sia morto da pochi mesi D.R. , convittore mio amico, compagno di classe fino alla maturità classica e mio testimone di nozze. Anche lui ne avrebbe avute di cose da raccontare… Per fortuna la sua vedova le sa bene, quelle cose. Ma non importa.

Cosa vogliamo fare, Fiorenzo? Riaprire il caso? Io sono prontissimo, e come me tutti coloro che hanno visto e subìto. Tutto suona falso in quel che scrivi. Persino quel “l’unico fatto avvenuto in quel periodo fu la cacciata di due convittori”. No, mio caro. Il fatto più importante avvenuto nel “tuo” periodo fu la famosa inchiesta della Tavola Valdese scatenata dalle denunce di noi “grandicelli” che fummo, proprio per quello, allontanati o non riammessi. Ed eravamo ben più di due: almeno una dozzina. Infatti io lo scrivo ben chiaro nella nota: “Girardet attuò una cinica politica di ’svecchiamento’ dei convittori per costituirsi una ‘riserva di caccia’ piena di prede più ingenue e vulnerabili possibile. Espelleva cioè i ‘grandi’ (ginnasiali e liceali) con pretesti disciplinari (o non li riaccettava all’anno scolastico successivo) e li rimpiazzava con con bimbi delle elementari e delle medie.”. Che il mostro ti abbia risparmiato, quindi, non si deve alla tua bruttezza, ma al fatto che sotto inchiesta “Gira” (e non “gia” come dici tu, altro neo nella tua memoria) si atteneva alla più grande cautela, com’era logico aspettarsi. Solo più tardi, a inchiesta finita, e dopo aver fatto del convitto un “porto franco” dell’estremismo rosso, ricominciò. Ma tu eri già via. L’hai scampata bella. Ed è stato un peccato anche per la tua precoce vocazione alle indagini. Un bimbo che nelle ore libere dallo studio, invece di giocare a pallone, a ping pong o a calcio balilla passa il tempo a “verificare” i motivi per i quali sono stati “cacciati” l’anno prima dei convittori che manco ha conosciuto è un Di Pietro nato. Che occasione perduta!

In ogni caso, ti aspettiamo a piè fermo. Io adoro i valdesi e ho moltissimi amici (forse i migliori) fra i comunisti più convinti. Non ho bisogno di premettere come fai tu (excusatio non petita…) “sono ateo, non comunista e non voglio difendere i valdesi”. Non hanno certo bisogno di essere difesi da te, i barbetti. In ogni cesto c’è una mela marcia, ma questo non significa che le altre mele siano cattive. Se poi il contadino al mercato, invece di buttarla, la gira dalla parte sana per non far brutta figura e venderla ugualmente, trattasi di peccato veniale. O almeno assimilabile a quello commesso dalla Chiesa Cattolica nel cercare di redimere ‘in privato’ i preti pedofili invece di consegnarli alla Giustizia ordinaria. Che era il messaggio sotteso al mio post sul blog e alla mia nota qui su Fb. Anzi, su Facebook non ci sarebbe neanche finito, quel post, se qualcuno come te (una biscia che fa i nomi, ma omette i cognomi, a scanso di querele, e dice che “sarebbe un bel caso di omonimia” sapendo bene che di omonimia non si tratta) se una biscia come te – ripeto (io non temo le querele) – non mi avesse fatto chiudere il blog per una settimana con la scusa di una “foto di paesaggio non autorizzata”. E’ con quelli come te, che mi diverto a duellare. Vi aspetto in sella, con testimonianze, foto e documenti. Ma penso che la Chiesa Valdese, come ha convinto Velluto, convinca anche te che è meglio, dopo 50 anni, lasciar perdere…

https://manliocollino.wordpress.com/2010/07/05/arrivano-i-paladini-pedofilia-fra-i-valdesi-4/

Massimo:
Quindi, siamo al mozartiano COSI' FAN TUTTI?  :lol: :D :w00t:

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