pizzeria ore 22 00, giorno di festa.
tavolo di mezza dozzina di trentenni, di cui tre donne.
entra una mamma con un bimbo vivace .
C'è anche da dire che alle 22 un bambino (almeno fino a 5 - 6 anni) dovrebbe stare nel suo lettino in camera sua, e non in pizzeria. Fanno eccezione, quando e se si tratta di "giorno di festa", i bimbi NOTORIAMENTE, MIRACOLOSAMENTE e COSTANTEMENTE buoni e ubbidienti che si possono tranquillamente portare ovunque.
Una volta che si è voluto per forza fare questo esperimento di portare il tesoruccio in un luogo non adatto a lui - ed io l'ho fatto - non resta che:
1) Rovinarsi la serata cercando di tenerlo occupato (inutilmente) e andare di continuo a recuperarlo dal bordo piscina, dal forno a legna, dal tentativo di rovistare nella borsa della bella signora, dalla rissa con gli altri bambini, dalla sottrazione di cibo e posate dai tavoli altrui (si capisce che sono esperienze personali, sì?).
2) Rovinare la serata a tutti gli altri ignorandolo completamente e possibilmente mettendo anche a repentaglio la sua incolumità.
La conclusione a cui sono arrivata è che i bambini non possono e non devono necessariamente vivere al ritmo degli adulti.
Inutile lamentarsi o chiamare "S.O.S. TATA", ci vuole semplicemente un po' di buon senso, i bambini trovano conforto nelle abitudini, e sono i genitori che devono saper impostare una sana routine per loro, soprattutto per quel che riguarda il nutrirsi e il dormire.
Secondo me la mamma che porta un bambino piccolo in pizzeria o lo fa per una sorta di "Vabbè, non l'ho mai portato, siamo in vacanza, ormai è grande: ha 2 anni!!! (ahahahahah) mo' vediamo che succede...", come è successo a me; oppure perché si sente in colpa perché non ha cagato il figlio tutto il giorno e crede di poter recuperare alla sera tutto il tempo perduto.
Riguardo infine il fastidio delle altre donne ci sono diversi fattori che possono spiegarlo, in primo luogo un sincero e sano fastidio (a me mamma i bambini urlanti al ristorante danno fastidio), in secondo luogo, anche se una non è mamma, scatta sempre la competizione femminile più che l'invia per il pargolo, del tipo "Se fosse stato mio figlio l'avrei saputo tenere... Per non parlare del fatto che è veramente brutto! Non bello come mio figlio! (che magari nemmeno esiste)".