Queste handicappate mentali vivono in case costruite da uomini, studiano in scuole costruite da uomini, si curano in ospedali costruiti da uomini, lavorano in uffici costruiti da uomini, viaggiano su strade costruite da uomini e a bordo di mezzi inventati da menti maschili, etc etc.
Anche gli strumenti attraverso i quali diffamano quotidianamente tutti gli uomini - quindi anche i loro padri, fratelli mariti e figli - sono delle creazioni maschili mica femminili: Tv, radio, cinema e internet ex arpanet.
E sono sempre degli uomini a provvedere alla manutenzione di tutto ciò.
Definirle degli esseri moralmente inferiori è poco; anzi è fargli un complimento.*
Fosse per le femmine la specie umana vivrebbe ancora nelle caverne.
Inoltre non va mai dimenticato che alle femmine non frega un cazzo degli uomini in quanto tali, da cui non sono realmente attratte (a parte una ristretta minoranza) e dai quali si fanno scopare, sposare e ingravidare per ragioni che hanno poco o niente a che fare con l'attrazione sessuale e "l'amore" (a loro interessa l'utilità o meno che un uomo può avere nei loro confronti).
Anzi, molto spesso le femminucce son pure schifate dagli uomini, per non parlare del fatto che le principesse sul pisello considerano gli uomini una massa di idioti, tanto è vero che ne parlano sempre male.
Perciò che andassero tutte
tranquillamente affanculo.
-------------------
* Moebius non sbagliava.
https://www.questionemaschile.org/forum/index.php/topic,16335.msg188829.html#msg188829http://www.lucidamente.com/1802-quel-maledetto-crucco-di-moebius/
Quote
«La loro morale è soprattutto morale di sentimento; la morale che deriva dal ragionamento è loro inaccessibile e la riflessione non fa che renderle peggiori. A questa unilateralità s’aggiunge una ristrettezza di visuale. Giustizia, senza riguardo alla persona, è per esse un concetto vuoto di senso. Esse, nel fondo, non hanno il senso del giusto. Ne consegue la violenza degli affetti, la incapacità al dominio di se stessi. La gelosia e la vanità, insoddisfatta o ferita, suscitano tempeste che non concedono campo a nessuna riflessione d’ordine morale. Se la donna non fosse fisicamente debole, essa sarebbe un essere altamente pericoloso».
«La lingua è l’arma delle donne, poiché la loro debolezza mentale le obbliga a rinunziare alla prova dei fatti, per cui non resta loro che la piena delle parole. La litigiosità e la smania delle chiacchiere non a torto furono in ogni tempo ritenute specifiche del carattere femminino».
«Parimenti è loro caratteristica un’avarizia fuori di luogo. Molto affine a questa caratteristica è l’abitudine a far gran caso di minime questioni. Piccole bagattelle del momento fanno loro dimenticare passato e avvenire, le questioni più serie e le minuzie vengono trattate con lo stesso impegno e spesso ciò che veramente è importante viene trascurato per amor di un nonnulla. Né giovano le dure esperienze, e le dimostrazioni più persuasive provocano bensì teorici assentimenti, ma non mutano lo stato delle cose: “Alla fin fine io son fatta così”».