Allora è proprio un vizio. IL Galantuomo Dissacrante pubblica il consueto articolo sulle tindagrammine italiane. Rispondo come altri a un commento intelligente:
Caro GD, ti seguo da anni, e sono stato sempre d’accordo nella quasi totalità dei casi, ma ora permettimi di scriverti una critica costruttiva.Che le italiane siano generalmente ultra-corteggiate, presuntuose, arroganti, viziate, bambinesche lobotomizzate da Chiaracchia Ferragni, difese da orde di zerbini è pacifico e fuori discussione.Eppure noto un accanimento troppo, davvero troppo acceso nei confronti di queste, adducendo ad esempio più virtuoso le donne dell’Est Europa. Se prendiamo come esempio i vizi, vediamo che ogni nazione ha bene o male le proprie croci. Classificare le italiane TUTTE automaticamente come ‘melanzane’ ‘Concettine/Silvie” e ‘ignorantelle da social’ fa cadere nell’esatto baratro di malpensiero di chi dice che TUTTE le donne europee orientali siano golddigers. Primo punto.La verità è nel mezzo. Se sei bello, cucchi in Italia come all’estero, di solito donne con L inferiore al tuo. Se sei brutto, cucchi solo all’estero, di solito donne con L superiore, ma si paga lo scotto di essere visto come pollo da spennare economicamente. Questo pone un quadro interessante: le italiane, abituate da anni di mantenimento economico da parte della famiglia, vanno ‘naturalmente’ a cercarsi l’alfa. È biologico. Gli expat di cui qui sopra porti l’esempio sono i classici beta non rossopillolati che pensano che uscire dall’Italia li renda belli e attraenti perché in Italia c’è una sorta di ‘fattura’ lanciata da qualche stregone. Falso. Sei andato via da un paese economicamente benestante che non ti offre un futuro per andare a fornicare in un altro (e scommetto che parliamo di paesi meno benestanti dell’Italia) o più ricco, ma cucchi le extracomunitarie/slave che cercano il beta da spennare e farsi mantere post divorzio, oppure più povero, e lo scenario si presenta identico.Non si sente mai una scandinava, fin troppo decantata nei siti di androsfera, ma ci dimentichiamo che lì il femminismo e l’ipergamia sono ultra-inflazionati, più che qui in quest’Italia corrotta e mafiosa, ma ben più conservatrice, che va con un beta italiano. Chi cucca le scandinave è praticamente sempre un chaddino/tommy, proprio perchè nel benessere economico vanno a cercarsi l’alfa. Come le italiane.La validazione può essere quasi impossibile da ottenere da una donna di L maggiore al proprio. Ma la legge della natura dice proprio che non puoi ottenerla da una con L più alto, per colpa dell’ipergamia, altro fattore biologico. O decidiamo di criticare i beta, ma a questo punto non possiamo di certo portare a paragone betucci ottusi espatriati che vanno esternando ‘in Italia non mi hanno mai dato la figa’, oppure li difendiamo. Tertium non datur.Oltre al fatto che se si viene tagliati fuori dal mercato è perché non ci si è mai curati un secondo l’abbigliamento, il taglio di capelli, il fisico, l’alimentazione, la postura e la socievolezza. Non è certo colpa di chi è al vertice (parlo di bellocci) se loro scopano e altri no, in quanto le donne sono libere di scegliere il meglio cui possono aspirare. Un po’ come avere un miliardo e comprarsi una Panda perché ‘se no poverina non la compra nessuno’. Non scherziamo. Resto a disposizione per ulteriori argomentazioni.
Un tuo grande ammiratore
Mia risposta censurata:
Hai sottolineato un aspetto importante: le donne di Paesi più poveri (ma credo anche quelle che si scelgono l’alfa, non a caso definite alpha widow) vanno con te con in mente una contropartita (“il pollo da spennare”). L’unico ambiente dove probabilmente ciò non accade è quello della malavita, di torbidi locali notturni per esempio, in cui prostitute ingaggiate a tempo pieno sono loro stesse la contropartita di favori vari