Off Topic > Off Topic

Le lacrime di Angela Carini fanno riflettere

(1/5) > >>

Massimo:
Qui ci vorrebbe Frank per interpretare correttamente ciò che è appena successo alle Olimpiadi nell'incontro di boxe tra l'italiana Angela Carini e l'algerina Imane Khelif la quale ha già sistemato per le feste le altre precedenti avversarie. Dopo i primi pugni assestati con forza inconsueta in una donna, la nostra Angela Carini ha capito subito che quella che le stava davanti era una donna solo in apparenza. Dotata infatti di una potenza sospetta in una femmina. E ha pensato bene di ritirarsi subito per evitare guai peggiori, visto che l'incontro non era tra pari. Mi dispiace per lei. Avrebbe meritato un'avversaria al suo livello, magari un'Irma Testa che nonostante le sue sbruffonerie ha perso un'altra volta e contro un'avversaria cinese a quanto pare battibilissima. Ma l'episodio induce a delle riflessioni che per noi sono persino ridicole per quanto siano scontate, ma devono essere ribadite come se fossero verità rivelate ad un pubblico oramai rimbecillito dalla propaganda transgender: NON E' VERO che si possa passare da un sesso all'altro con la stessa facilità e disinvoltura con la quale si cambia un'autovettura con un'altra perchè la verità è che uomini e donne NON SONO UGUALI. E proprio le donne stanno ORA facendo le spese della confusione tra i generi perchè non sono in grado di competere nello sport (e non soltanto, a ben guardare) con donne a livelli elevati di testosterone, figuriamoci con gli uomini. Che sia un gender, uno scherzo della natura oppure semplicemente una donna con livelli di testosterone eccezionalmente alti, la nostra Imane Khelife ha ridicolizzato il mantra moderno secondo il quale uomini e donne sono sostituibili senza problemi. E trattandosi di un'algerina, cioè non appartenente al mondo occidentale, la cosa deve magari averle pure fatto piacere. Sicuramente la cosa ha fatto piacere a noi. E dispiacere a femministume e zerbinume nostrano vario e assortito.

bluerosso:
Sono certo che si sia trattato di una sceneggiata orchestrata dalla federazione con il benestare della pugile italiana
Nessun pugile si ritira dopo meno di un minuto avendo ricevuto un pugno sul volto senza che questo abbia determinato un conteggio
La dichiarazione “mi ha fatto molto male” poi si commenta da se
In questo modo ha evitato le automatiche sanzioni di carattere sportivo, mantenendo intatta la dimensione di ingiustizia che l'aveva accompagnata in questi giorni
Son dell'idea che davanti a questioni etico-morali (invocate da più parti e anche da lei) non si fanno calcoli e si dev'essere pronti a pagare il prezzo “dovuto”
Se pensava che il match fosse “impari” non doveva salire sul ring
Altrimenti se accetti lo scontro combatti fino in fondo
Come hanno fatto le altre avversarie prima di lei
Se si mette al peggio...c'è l'arbitro ed il regolamento a tua protezione
Esattamente come capita nella boxe quando uno dei due contendenti è palesemente superiore e può arrecare un danno fisico all'avversario
L'arbitro interviene e decreta la fine dell'incontro

bluerosso:
https://www.la7.it/laria-che-tira/video/ovvio-che-fa-male-e-boxe-che-si-aspetta-scontro-tra-boldrini-e-ruiu-sullincontro-tra-carini-e-khelif-01-08-2024-553715


Questa vicenda sta mostrando il cortocircuito che il femminismo della terza ondata è riuscito a costruire

Va evidenziato come anche la Ruiu (Fratelli D'Italia) usi la coppia linguistica “donne e maschi” a conferma che il linguaggio femminista s'è oramai incistato in ogni categoria politica in modo indistinto
Ad un certo punto (min. 0,59) le esce il termine “uomini” ma prontamente si corregge e torna ad utilizzare la locuzione “maschi”

In qualche modo queste due femministe...perché tali a mio giudizio sono (donne "non/anti" femministe sono più rare di un pentafoglio in un ettaro coltivato a prato) riflettono le due principali fazioni in lotta: quello Queer-egualitario (Boldrini) e quello separatista (Ruiu)

Frank:
Ci può stare che si sia trattato di una sceneggiata orchestrata dalle federazione; ma io son più portato a credere che la wonder woman nostrana (a chiacchiere) abbia peccato di presunzione e arroganza, dopo di che si è sciolta come neve al sole di fonte ai primi due cazzotti, "giocando" così a fare la vittima.
Un fatto è certo: se per ipotesi la pugilessa italiana avesse battuto l'avversaria algerina, sui media ci avrebbero sfracellato i coglioni per settimane, con articoli del tipo "il pugilato è donna", "sorpasso femminile nei confronti dei maschi", "una donna batte un uomo", bla bla bla etc etc.
Tra l'altro l'algerina non è un trans, ma una persona intersessuale:
https://www.istitutobeck.com/beck-news/intersessualita

In merito riporto un commento che ho scritto altrove.

--- Citazione ---Comunque, al di là di ciò che leggo, un fatto è certo: non si tratta di un fulmine di guerra, perché altrimenti non avrebbe perso cinque incontri (su 14) contro delle femmine, bensì li avrebbe vinti tutti per KO.
Tanta gente non ha idea delle differenze di potenza e resistenza che esistono (anche a parità di peso) tra una pugilessa e un VERO pugile di sesso maschile…
Se fosse veramente pericoloso/a per le femmine, “chi di dovere” non gli/le permetterebbe mai di combattere contro delle appartenenti al sesso femminile.
Figuriamoci… considerando che razza di specie protetta sono le femmine.

—————-

PS: Sul web anche stavolta i commenti più ridicoli sono arrivati dai soliti cavalieri bianchi con la spada sguainata…
Che pena…
--- Termina citazione ---

Frank:
https://www.msn.com/it-it/sport/other/olimpiadi-parigi-2024-il-cio-chiude-il-caso-della-pugile-khelif/ar-BB1r30CK?rc=1&ocid=winp1taskbar&cvid=b7678a8643ee4090af8faf756f9e1353&ei=6


--- Citazione ---Olimpiadi Parigi 2024, il Cio chiude il caso della pugile Khelif

Parigi, il caso della boxe
Il Comitato Olimpico Internazionale, tramite una lunga nota, ha preso posizione dopo il polverone alzatosi per il match di pugilato tra l'Azzurra Angela Carini e l'algerina Imane Khelif: "Ogni persona ha il diritto di praticare sport senza discriminazioni".
"Tutti gli atleti che partecipano al torneo di pugilato dei Giochi olimpici di Parigi 2024 rispettano i regolamenti di ammissibilità e di partecipazione della competizione nonché tutti i regolamenti medici applicabili stabiliti dalla Paris 2024 Boxing Unit (PBU). Come per le precedenti competizioni olimpiche di pugilato, il sesso e l'età degli atleti si basano sul loro passaporto".

"Queste regole sono state applicate anche durante il periodo di qualificazione, inclusi i tornei di pugilato dei Giochi europei del 2023, dei Giochi asiatici, dei Giochi panamericani e dei Giochi del Pacifico, il torneo di qualificazione africano ad hoc del 2023 a Dakar (SEN) e due tornei di qualificazione mondiale tenutisi a Busto Arsizio (ITA) e Bangkok (THA) nel 2024, che hanno coinvolto un totale di 1.471 pugili diversi provenienti da 172 Comitati olimpici nazionali (NOC), il Boxing Refugee Team e gli atleti neutrali individuali, e hanno caratterizzato oltre 2.000 incontri di qualificazione - ha proseguito il Ciò nel comunicato -. Abbiamo visto nei resoconti informazioni fuorvianti su due atlete donne in gara alle Olimpiadi di Parigi 2024".
"Le due atlete hanno gareggiato in competizioni internazionali di pugilato per molti anni nella categoria femminile, tra cui le Olimpiadi di Tokyo 2020, i Campionati del Mondo dell'International Boxing Association (IBA) e i tornei sanzionati dall'IBA - ha aggiunto il Cio con riferimento al caso Khelif -. Queste due atlete sono state vittime di una decisione improvvisa e arbitraria da parte dell'IBA. Verso la fine dei Campionati del Mondo IBA nel 2023, sono state improvvisamente squalificate senza alcun giusto processo. Secondo i verbali dell'IBA disponibili sul loro sito web, questa decisione é stata inizialmente presa esclusivamente dal Segretario Generale e dall'Amministratore Delegato dell'IBA. Il Consiglio dell'IBA lo ha ratificato solo in seguito e solo in seguito ha richiesto che una procedura da seguire in casi simili in futuro fosse stabilita e riflessa nei Regolamenti IBA. I verbali affermano anche che l'IBA dovrebbe 'stabilire una procedura chiara sui test di genere. L'attuale aggressione contro questi due atleti si basa interamente su questa decisione arbitraria, che é stata presa senza alcuna procedura adeguata, soprattutto considerando che questi atleti gareggiavano in competizioni di alto livello da molti anni. Un simile approccio é contrario alla buona governance".
--- Termina citazione ---

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

Vai alla versione completa