Queste notizie non le danno più. Solo risultati sportivi femminili
Diciamo che le notizie le danno, ma "chi di dovere" tende ad esaltare in maniera esageratissima coloro che in ipotetiche competizioni miste non vincerebbero neppure una medaglia di legno...
Calcola che su X è scoppiato un putiferio per alcune (condivisibilissime) dichiarazioni di Lucchetta - uno dei pallavolisti appartenenti alla generazione dei fenomeni degli anni Novanta -, il quale ha affermato (al pari di un altro commentatore) che la pallavolo maschile e femminile son due sport diversi e che vincere tra gli uomini è molto più difficile che vincere tra le femmine. *
Pensa che gli han dedicato degli articoli anche su la Stampa e il Fatto Quotidiano...
Le femmine son veramente una malattia mentale mondiale, non solo occidentale.
Nondimeno la soluzione a tutto ciò esiste (o meglio, esisterebbe), ed è quella di abolire le gare divise in base al sesso e dare il via alle competizioni miste.
Quindi un bel maschi contro femmine e non se ne parli più.
Ma col cazzo che lo faranno, considerando che i primi ad opporsi son gli stessi uomini... che definire degli irrecuperabili coglioni è un complimento.
Per inciso: la nazionale femminile di pallavolo, che oggi ha vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi, è guidata da UOMINI... a cominciare da Velasco, mica da "superiori" femminucce.
Aggiungo che ora, con questa storia, ci sfracelleranno i coglioni fino a Los Angeles 2028.
Anticipo i titoli dei giornali nei prossimi giorni:
"Potere rosa, le donne battono gli uomini", "L'olimpiade delle donne", "L'olimpiade è donna", "La marcia in più delle donne", "Storico risultato delle azzurre che superano i maschi", "Maschio, fatti più in là, ora comando io", etc etc etc.
Naturalmente i primi a baciare il culo alle femminucce saranno gli scendiletto che ammorbano le redazioni giornalistiche, con a traino le complessatissime giornaliste, senza che le atlete abbiano alcunché da obiettare, e che anzi ci marceranno alla grande, però guardandosi bene dal chiedere l'abolizione delle gare divise in base al sesso.
Concludo sottolineando che nonostante le prestazioni atletiche decisamente inferiori a quelle maschili, le femmine ricevono gli stessi premi in denaro degli uomini, in Italia come in qualsiasi altro paese di questo assurdo mondo.
La chiamano parità.
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* E' lo stesso in tanti altri sport, fra i quali lo sci, il calcio, la pallacanestro, il pugilato, la lotta, il judo, etc.