Non è una soluzione di lungo periodo ma al momento l'unica "cura" è non frequentare più donne (nel caso staccarsene gradualmente): nuove compagne, prostitute, improbabili anime gemelle 2.0, straniere e non. Stop assoluto.
Contemporaneamente, coltivare interessi personali, culturali e sportivi. Vita all'aria aperta, arte, letture, spiritualità. Il risultato è garantito
Già, giustissimi consigli. "Disintossicarsi" insomma è la parola che riassume tutto.
Il "male" in effetti opera anche attraverso l'intrattenimento tossico in cui imprigiona la mente, obbligandola a ripensare a tutte le ingiustizie subite. Si genera una auto-tortura masochistica, che svuota la vita di senso e significato.
Anche semplicemente passando il tempo a pensare al male subito, si sta facendo esattamente il gioco che il male vuole. E' un intrattenimento che svuota di energie, e ruba il tempo della vita, che non torna più indietro.
In effetti, penso che l'unico rimedio a tutto questo, sia la fede. Dio probabilmente vuole mettere alla prova la nostra fede. A volte, riflettendoci, mi dico che è possibile che ci siano delle ragioni, per le quali tutto questo accade. Gli uomini probabilmente vengono puniti per il loro eccessivo desiderio sessuale, o in generale per i loro desideri, e per le loro paure (che secondo alcuni, sono anch'esse dei desideri mascherati). E come affermava il Buddha, il desiderio è l'origine della sofferenza. Il desiderio e le paure, sono conseguenza di mancanza di fede.
Questi desideri e paure disperate, portano poi infatti ad auto-ingannarsi con le donne, a non vedere bene CHI abbiamo davvero di fronte, e a buttarsi in una relazione, solo per paura di stare da soli, o per esorcizzare la paura della morte (o della solitudine), che invece è inevitabile. E ne abbiamo paura solo per mancanza di fede.
Insomma, la fede forse è la soluzione a tutti i problemi.
A volte penso che l'inferno sia sulla terra, e gli esseri umani, si torturino a vicenda, come dei demoni, facendo da inferno l'uno all'altro. Forse la descrizione che i vangeli e la Bibbia fanno dell'inferno, potrebbe essere metaforica. Del resto Gesù stesso usava sempre metafore e parabole. Nel vangelo c'è un passo in cui i discepoli chiedono a Gesù, per quale motivo lui usa le parabole, e lui rispose, che non aveva altro modo per tentare di spiegare concetti che altrimenti non sarebbero stati capiti. Forse la realtà è infinitamente più complessa, rispetto a quel che la mente umana può comprendere, e quindi i testi sacri, hanno dovuto semplificare, per cercare di far entrare il "mare" (Dio), nel "secchiello", ovvero la mente umana, come diceva Sant'Agostino.
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