Dialoghi > Media: notizie, links, articoli, siti, video, libri e manifesti
Più sicurezza stradale col male-bashing
Vicus:
Hai tolto il limitatore, quella macchina è un ferro da stiro non ha nessun effetto suolo, sugli avvallamenti invece delle sospensioni si flette il telaio e uno spoiler non basta, non è mica la Maserati che i 310 li fa davvero.
Comunque ieri sera mi sono imbattuto in un incidente, protagoniste: DUE donne, una sul SUV (comprato dal marito beta-bancomat) che non riusciva a controllare, l'altra su una Smart completamente spiattellata. Tra le lamiere contorte una tipa ancora mezza coperta dall'airbag, in evidente stato confusionale (per via dell'incidente, ma forse anche ubriaca o drogata). La Smart (trazione posteriore), toccato dal SUV è andato in testa-coda sfracelladosi contro un muro.
In compenso poco distante una discoteca, ben 4 ambulanze caricavano senza posa donne semisvenute per coktail di alcool e sostanze.
E' proprio vero che le donne rendono il mondo migliore, non devono fare figli tanto ci sono gli immigrati, per cui si dedichino a università e lavori inutili, a divertimenti e guida pericolosi, a divorzi rovinosi. A me però resta il dubbio: a cosa servono le donne a parte sostenere i consumi (col bancomat del betamarito) nel breve periodo?
Frank:
--- Citazione da: Emanuele83 - Agosto 25, 2024, 13:16:29 pm ---Ah paesi seri come l^inghilterra stanno togliendo molti velox ,da studi fatti distraggono alla guida, negli anni gli incidenti mortali son calati ma, é piu^merito di airbag ,controllo stabilita^cinture autotensionanti ecc, coi velox gli incidenti sono aumentati! uno vede il velox e automaticamente si preoccupa di stare attentissimo al contakm, non guarda la strada o si attaca ai freni di colpo e pum incidente stupido
--- Termina citazione ---
Scusa, ma la fonte qual è?
Per il resto non condivido un granché la tesi secondo cui l'Inghilterra sarebbe un paese serio.
Bisogna vedere di cosa si parla.
Altrimenti anch'io son del parere che tutti quegli autovelox facciano più danni (e cassa) che altro.
https://www.lindipendente.online/2024/06/03/quasi-il-10-di-tutti-gli-autovelox-presenti-nel-mondo-sono-istallati-in-italia/#:~:text=E%20proprio%20la%20Russia%20si,tutti%20quelli%20installati%20nel%20mondo.
--- Citazione ---Quasi il 10% di tutti gli autovelox presenti nel mondo sono istallati in Italia
3 Giugno 2024 - 16:30
In totale, secondo quando riportato dal database, in tutto il mondo sono presenti 113.831 autovelox. Di questi, oltre la metà, 66.400, si trovano in Europa, in cui viene ricompreso anche il territorio russo. E proprio la Russia si aggiudica il primato, con ben 18.425 autovelox. Il nostro Paese ne ha soltanto 7mila in meno – precisamente 11.303 -, ovvero il 9,93% di tutti quelli installati nel mondo. Seguono Regno Unito (7.835 dispositivi), Germania (4.720) e Francia (3.850),
--- Termina citazione ---
Frank:
https://www.truenumbers.it/italia-autovelox-mondo/#:~:text=L'unico%20caso%20di%20Paese,posto%20mondiale%20dietro%20la%20Russia.
--- Citazione ---Il 9,93% degli autovelox del mondo sono in Italia
Sono 11.303, più che in tutti gli Usa. Ci superano solo Russia e Brasile
Gli automobilisti che violeranno i limiti di velocità delle Zone 30 non dovranno più temere gli autovelox. È questa una delle principali novità del recente decreto, voluto dal Ministero delle Infrastrutture Matteo Salvini e appena arrivato sulla Gazzetta Ufficiale, che stabilisce che i controlli elettronici non potranno essere effettuati sui tratti in cui il limite è più basso di 50km/h. Negli altri casi non saranno permessi se è di più di 20km/h inferiore a quello ordinario per quella tipologia di tratto. In sostanza sulle strade statali in cui il limite è di 90km/h, per esempio, se è presente un segmento a 60km/h le amministrazioni non potranno installare autovelox, saranno autorizzati a farlo solo per quei tratti in cui è tra 70 e 90 km/h. Fuori dai centri abitati, tra l’altro, i dispositivi autovelox in Italia devono essere segnalati almeno un chilometro prima.
Quanti sono gli autovelox in Italia
Si tratta solo di alcune delle nuove regole introdotte dal Governo, che ha affermato di voler riportare gli autovelox al loro ruolo originario, quello di garanzia di sicurezza e non di fonte di guadagni per comuni a corto di risorse finanziarie. Abbiamo voluto allora guardare i numeri per capire meglio la situazione italiana a confronto con quella del resto del mondo ed effettivamente quello che emerge è un quadro eccezionale. Come si vede dalla nostra infografica l’Italia è terza al mondo per numero di autovelox installati, secondo SCDB.info (Speed Camera DataBase) sono ben 11.303, solo in Russia e in Brasile ce ne sono di più, rispettivamente 18.425 e 18.091
Nel mondo ci sono 113.831 autovelox
È un panorama di forte disomogeneità quello che emerge da questo database, che raccoglie i dati su tutti gli autovelox presenti nel mondo. I numeri non possono essere precisi al 100% perché ogni giorno ne vengono installati e disinstallati, ma la loro distribuzione, come siano molto presenti in alcune aree e quasi assenti in altre, è chiara. Nel complesso sono 113.831, ma più di metà, 66.400, sono in Europa. Non si tratta tanto dell’effetto della maggiore abitudine a regolamentare e sanzionare di alcuni Paesi del Vecchio Continente, ma del grande numero di dispositivi presenti soprattutto in Russia, che qui è inclusa nei Paesi europei, e in Italia.
Sono infatti ben 18.425 gli autovelox russi, nessuno al mondo ne ha installati così tanti. Dopo il Paese di Putin vengono gli 11.303 autovelox italiani pari al 9,93% di tutti gli apparati installati nel mondo. Per avere un’idea delle sproporzioni basti guardare al Regno Unito, al terzo posto per quantità di dispositivi di controllo in Europa, dove sono 3.468 in meno, ovvero 7.835. Ancora meno, 4.720 e 3.850, sono quelli presenti in Germania e Francia. Si tratta, ricordiamolo, di Paesi con una popolazione più grande di quella italiana e soprattutto reti stradali molto più lunghe, 830mila km in Germania e un milione e 53mila in Francia, contro i 487.700 italiani. Anche nel caso della Russia sia il numero di abitanti che di chilometri di strade (circa 1,3 milioni) è molto più che doppio rispetto al nostro.
Pure i numeri di due Paesi meno popolosi ma più grandi, come Spagna e Svezia, dove ci sono rispettivamente 2.494 e 2.296 autovelox, rendono evidente lo squilibrio tra le cifre italiane e quelle estere. Il Paese iberico, infatti, è sede di 683.175 km di strade, quello scandinavo di 573.134.
telecamere bianche
Negli Usa 8.190 autovelox, il 27,5% in meno che in Italia
Ma le differenze più grandi sono quelle tra il nostro Paese e quelli extra europei. Il caso più eclatante è quello degli Stati Uniti, 341,6 milioni di abitanti, ovvero 5,8 volte più dell’Italia, una rete stradale di 6.586.610, ben 13,5 volte più grande di quella italiana, ma meno autovelox rispetto a noi. Sono solo 8.190 in tutto, in sostanza nel nostro Paese ce ne sono di più che in tutto il Nord America.
Non solo, secondo lo stesso database in tutta l’Asia, che contiene più di metà della popolazione mondiale, sono 13.776, ovvero solo 2.474 più che nella Penisola. Questo dato però non è quasi sicuramente completo, visto che mancano numeri riguardanti la Cina, in cui è segnalato un solo autovelox, e l’India, in cui quelli censiti sono solo 130. In Giappone, invece, sono 187.
L’unico caso di Paese con una presenza di dispositivi di controllo superiore all’Italia fuori dall’Europa è il Brasile, dove gli autovelox arrivano a 18.091. Lo Stato sudamericano si piazza così al secondo posto mondiale dietro la Russia. Anche in questo caso, tuttavia, stiamo parlando di una realtà di 217,5 milioni di persone con due milioni di chilometri di strade.
Possiamo quindi dire che, considerando solo Paesi con dimensioni e reti stradali simili, l’Italia è oggi di gran lunga quello con più controlli.
Pochi tutor, l’Italia punta sulle telecamere
C’è autovelox e autovelox, però. Secondo il Scdb ci sono i semafori, che si attivano quando l’auto supera un limite di velocità, le telecamere che rilevano il passaggio oltre tali limiti, poi i dispositivi che uniscono sia il semaforo che la telecamera e infine il tutor, che misura la velocità media in un tratto. È uno strumento che consente, quindi, il superamento del limite per distrazione, in una porzione limitata della strada, a patto che nel complesso quei 10-20km su cui è applicato siano stati percorsi in modo regolare.
Le autorità italiane però ne fanno poco uso, ci sono solo 638 tutor in Italia, mentre nel resto d’Europa 6.314, in compenso sono presenti 8.102 telecamere, più del doppio che negli Stati Uniti, dove sono 4.048. Proprio negli Usa, invece, si utilizzano molto i semafori, sono 3.974, contro i 2.320 dell’Italia. Viene facile pensare che la via italiana all’autovelox più che puntare alla prevenzione, a fermare l’automobilista distratto prima che diventi pericoloso, miri ad affibbiare una multa, cogliendo in fallo il guidatore ignaro.
I dati si riferiscono al: 2024
Fonte: Scdb.info
--- Termina citazione ---
Frank:
--- Citazione da: Frank - Agosto 25, 2024, 10:26:50 am ---Un classico, sia la propaganda antimaschile che il silenzio degli uomini.
Del resto l'Australia è uno dei paesi dove la misandria è più diffusa (a mio parere più che in Italia e Spagna), ed è lo stesso luogo dove all'alba degli anni Novanta un uomo fu condannato per stupro per esser stato trenta (30) secondi di troppo sopra la moglie.
--- Termina citazione ---
Un esempio fra i tanti:
--- Citazione ---https://bettinaarndt.substack.com/p/movember-is-a-fake
Movember https://ex.movember.com è un falso
BETTINA ARNDT
22 AGOSTO 2024
Come fanno gli uomini australiani ad alzarsi dal letto ogni mattina? Non riesco proprio a immaginare come gli uomini affrontino l’infinita denigrazione, i continui tradimenti da parte di chi detiene il potere.
Questa settimana abbiamo visto un altro esempio di come truffare gli uomini.
Ogni anno in questo paese molte migliaia di uomini partecipano al “progetto dei baffi” di novembre, immaginando con affetto di farlo per raccogliere fondi per la salute degli uomini.
Non illuderti. Movember, l’organizzazione, che raccoglie milioni di dollari da questi poveri idioti, ha sempre svenduto gli uomini evitando questioni controverse e assecondando la narrativa femminista. Gestiscono programmi di prevenzione del suicidio, ad esempio, ma evitano accuratamente qualsiasi menzione di ciò che il nostro Ufficio australiano di statistica indica come una delle principali cause di suicidio maschile: la rottura della relazione.
Ora Movember sta consegnando $3,2 milioni del denaro raccolto da questi uomini all’Albanese Government “per aiutare giovani uomini e ragazzi a promuovere relazioni sane e rispettose come parte degli sforzi per porre fine alla violenza di genere.”
Rubare il denaro donato dai uomini comuni e usarlo per finanziare progetti finalizzati a far vergognare i ragazzi e diffamare gli uomini. Quanto questo è disgustoso? E questo arriva anche dopo che i principali responsabili delle politiche sulla violenza domestica hanno ammesso che i programmi per cambiare gli atteggiamenti misogini non riescono a ridurre la violenza domestica.
I $3,2 milioni di Movember sono una miseria rispetto ai $3,4 miliardi che l’Albanese Government si è impegnato a garantire a favore della sicurezza delle donne.“ Ieri il commissario DV di Albo ha diffuso la consueta propaganda anti-maschile al National Press Club ma naturalmente i media hanno risposto con le lamentele del gruppo femminile secondo cui i soldi non sono ancora abbastanza.
Sappiamo tutti che i nostri governi sono stati catturati e ballano sempre e solo sulla melodia delle femministe. Ma è una tragedia assoluta che così tante delle nostre organizzazioni chiave che affermano di aiutare gli uomini stiano al contrario lavorando contro di loro. Non farà altro che peggiorare… a meno che non ci muoviamo, smascheriamo ciò che stanno facendo e troviamo modi per fermarli.
--- Termina citazione ---
Frank:
--- Citazione da: Emanuele83 - Agosto 25, 2024, 13:16:29 pm ---La politica negli anni ha avuto le sue giuste batoste, cêran negli anni 2000 quasi campagne mediatiche che gli anziani o di mezza eta^per la loro tranquillita^ nella guida eran piu^sicuri, le compagnie assicurative fan statistiche ed adeguano i prezzi, era esattamente il contrario, le donne al volante idem fan piu^incidenti, tante^che per classe assicurativa mi ero intestato la macchina della moglie altrimenti l assicurazione era un botto di soldi!
--- Termina citazione ---
Già...
https://ilreietto.com/2017/03/10/donne-al-volante/
--- Citazione ---10 Mar 2017
Sorpresa, sorpresa! Le donne sono più “sinistrose” degli uomini. Non credo che la notizia abbia fatto prima pagina, eppure dovrebbe.
Ebbene sì, le donne hanno sorpassato gli uomini nella frequenza di incidenti stradali causati alla guida di automobili.
Schermata-2015-12-23-alle-12.28.54-1140x544
Vi ricordate quando le compagnie assicurative alzarono i premi maschili per la supposta maggiore “sinistrosità” del vil maschio? Nessuna sfilata delle sacerdotesse della “gender equality” allora, anzi. Semmai la sinistrosità maschile era motivo (ulteriore) di un malcelato senso di superiorità rosa; una retorica che tuttora perdura, per alimentare qua e là qualche ulteriore rivendicazione, di solito dal risvolto pecuniario.
Ed adesso, che facciamo? Alziamo i premi assicurativi alle donne? Per carità, non scherziamo.
Ma c’è ancora di più. La notizia vera è che le donne non sono più sinistrose degli uomini da oggi, ma bensì dal 2012.
Le solite note ora si consumeranno nello spiegare al mondo come il sistema automobilistico, espressione di una società androcentrica, maschilista e misogina, penalizzi lo stile di guida femminile, troppo oberato dal multitasking necessario ad assolvere le infinite mansioni per poter frenare in tempo.
Intanto notiamo che diviene molto più chiaro il perché del mancato ostracismo delle compagnie assicurative alla recente decisione della Comunità Europea di bandire la “discriminazione sessuale” vigente sul premio assicurativo ai danni degli uomini. E’ chiaro, o devo spiegarlo? Vabbè lo spiego. Se le compagnie assicurative avessero potuto continuare tale pratica, oggi dovrebbero fare sconti agli uomini (non alle donne) i quali rappresentano il 57% del totale del mercato.
Comunque sia, è un vero peccato che tal politica non sia più vigente. La gender equality automobilistica avrebbe riscosso il suo salatissimo prezzo ma le donne avrebbero comunque celebrato questa pietra miliare dell’uguaglianza, o no?
Io devo invece accontentarmi di poco, di una mera sogghignante soddisfazione morale.
Donna al volante, pericolo costante.
--- Termina citazione ---
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa