Tutto il filone delle produzioni mediatiche girl/woman-empowerment (come questo film) non è semplice intrattenimento, ma si colloca all'interno della vasta teoretica femminista
Terminologia che ho sempre considerato una contraddizione in termini: se sei forte di natura non hai bisogno che qualcuno ti agevoli la presa di un potere
O che quel qualcuno ti ceda addirittura quote del suo
Se hai necessità di queste elargizioni non sei forte, ma debole
In quanto debole, bisognosa di cura e dedizione da parte del forte
Il potere, quello vero...non quello mimato a colpi di fiction si conquista attraverso un reale conflitto con chi lo detiene
Non blaterando di “parità” solo per poter avere “quote”
Se hai bisogno della finzione...il potere che acquisirai sarà finto (aleatorio e provvisorio)
Che è esattamente quello che osserviamo quotidianamente
Ma questo è comprensibile
Se le donne (il femminismo) ingaggiasse una autentica, esplicita, frontale lotta di potere con gli uomini...sarebbe una Waterloo per loro
Per questo motivo (timore) il conflitto maschile/femminile viene mantenuto sotto-traccia e abilmente modulato